Giovedì 3 Agosto 2017

Giovedì della VIII settimana

dopo Pentecoste

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Vita di tutti, Cristo Redentore,

o Giudice tremendo, unico Re,

odi pietoso la supplica e accogli

benignamente il canto.

 

Grata la lode nella notte ascenda

a te, divina Luce,

e l’eco dell’eterna melodia

consoli e allieti i cuori.

 

Di gioiosa innocenza adorna i giorni,

pensieri ispira di vita immortale,

in ogni azione nostra

sfavilli la tua gloria.

 

A te, suprema fonte dell’essere,

o Trinità beata,

la Chiesa dei redenti

leva felice l’inno nei secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

Al quinto giorno tutto ciò che vive

hai tratto o Dio, dall’acque primordiali:

guizzano i pesci nel mare,

gli uccelli si rincorrono nell’aria.

 

Nati nell’onda del santo lavacro,

rigenerati dal sangue di Cristo,

serbaci liberi e puri

nella preziosa vita della grazia.

 

Non ci avvilisca la colpa

né la superbia innocenza ci illuda,

il cuore nell’orgoglio non si esalti

né si deprima per le sue cadute.

 

Così ti implora il tuo popolo, o Padre,

per Cristo Redentore

che nello Spirito santo

regna con te nei secoli. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                             Salmo 43

I (2-9)

 

Ant. 1 Ci hai salvati, o Dio, dai nostri avversari, * hai confuso i nostri nemici.

 

Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, †

      i nostri padri ci hanno raccontato

           l'opera che hai compiuto ai loro giorni, *

      nei tempi antichi.

 

Tu per piantarli,

           con la tua mano hai sradicato le genti, *

      per far loro posto, hai distrutto i popoli.

 

Poiché non con la spada conquistarono la terra, *

      né fu il loro braccio a salvarli;

 

ma il tuo braccio e la tua destra

           e la luce del tuo volto, *

      perché tu li amavi.

 

Sei tu il mio re, Dio mio, *

      che decidi vittorie per Giacobbe.

 

Per te abbiamo respinto i nostri avversari, *

      nel tuo nome

           abbiamo annientato i nostri aggressori.

 

Infatti nel mio arco non ho confidato *

      e non la mia spada mi ha salvato,

ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, *

      hai confuso i nostri nemici.

 

In Dio ci gloriamo ogni giorno, *

      celebrando senza fine il tuo nome.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Ci hai salvati, o Dio, dai nostri avversari, * hai confuso i nostri nemici.

     

II (10-17)

 

Ant. 2 La vergogna non copra il mio volto.

 

Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, *

      e più non esci con le nostre schiere.

Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari *

      e i nostri nemici ci hanno spogliati.

 

Ci hai consegnati come pecore da macello, *

      ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.

Hai venduto il tuo popolo per niente, *

      sul loro prezzo non hai guadagnato.

 

Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini, *

      scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.

Ci hai resi la favola dei popoli, *

      su di noi le nazioni scuotono il capo.

 

L'infamia mi sta sempre davanti *

      e la vergogna copre il mio volto

per la voce di chi insulta e bestemmia, *

      davanti al nemico che brama vendetta.

 

Gloria.

 

Ant. 2 La vergogna non copra il mio volto.

 

III (18-27)

 

Ant. 3 Sorgi, o Signore, vieni in nostro aiuto, * salvaci per la tua misericordia.

 

Tutto questo ci è accaduto †

      e non ti avevamo dimenticato, *

      non avevamo tradito la tua alleanza.

 

Non si era volto indietro il nostro cuore, *

      i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;

ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli *

      e ci hai avvolti di ombre tenebrose.

 

Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio *

      e teso le mani verso un dio straniero,

forse che Dio non lo avrebbe scoperto, *

      lui che conosce i segreti del cuore?

 

Per te ogni giorno siamo messi a morte, *

      stimati come pecore da macello.

 

Svegliati, perché dormi, Signore? *

      Destati, non ci respingere per sempre.

Perché nascondi il tuo volto, *

      dimentichi la nostra miseria e oppressione?

 

Poiché siamo prostrati nella polvere, *

      il nostro corpo è steso a terra.

Sorgi, vieni in nostro aiuto; *

      salvaci per la tua misericordia.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Sorgi, o Signore, vieni in nostro aiuto, * salvaci per la tua misericordia.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    2 Re 2,1-15

Dal secondo libro dei Re.

 

In quei giorni volendo Dio rapire in cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. Elia disse a Eliseo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel». Eliseo rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». Scesero fino a Betel. I figli dei profeti che erano a Betel andarono incontro a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore ti toglierà il tuo padrone?». Ed egli rispose: «Lo so anch'io, ma non lo dite». Elia gli disse: «Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico». Quegli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». Andarono a Gerico. I figli dei profeti che erano in Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore ti toglierà il tuo padrone?». Rispose: «Lo so anch'io, ma non lo dite». Elia gli disse: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Quegli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E tutti e due si incamminarono.

Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono a distanza; loro due si fermarono sul Giordano. Elia prese il mantello, l'avvolse e percosse con esso le acque, che si divisero di qua e di là; i due passarono sull'asciutto. Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei». Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso». Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio d'Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano.

Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall'altra parte. Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui.

 

RESPONSORIO                                                                                                             

Sorge Elia, profeta simile al fuoco,

la sua parola brucia come fiaccola:

      poiché è designato per i tempi futuri

      a placare l’ira di Dio.

 

Il giusto sarà sempre ricordato,

saldo è il suo cuore,

      poiché è designato per i tempi futuri

      a placare l’ira di Dio.

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Da «La regola pastorale» di san Gregorio Magno, papa.

 

Spesso le cure assunte col governo delle anime disperdono il cuore in diverse direzioni così che ci si ritrova incapaci di affrontare problemi singoli perché la mente confusa è divisa in molte occupazioni. Perciò un sapiente avvertito ammonisce: «Figlio, non applicarti a molte attività» (Sir 11, 10). E ciò per dire che la mente divisa in diverse operazioni non può raccogliersi pienamente nella considerazione esigente di ciascuna; e mentre è trascinata al di fuori da una cura prepotente, si svuota di quella unità dello spirito prodotta dall'intimo timore: diviene sollecita nella disposizione di cose esteriori e, ignara solamente di sé, sa pensare a molte cose ma non conosce se stessa. Infatti, quando si immerge più del necessario in occupazioni esterne è come se, distratta lungo un viaggio, si dimenticasse della mèta cui era diretta e così, noncurante di attendere all'esame di se stessa, non considera neppure quali danni riceve da ciò e ignora l'entità del suo peccato.

Ci sono poi alcuni che ricevono doti eccellenti di virtù e vengono esaltati per i loro grandi doni capaci di sostenere gli altri nell'esercizio della vita ascetica. Costoro sono puri per l'amore della castità, forti di quel vigore che è frutto dell'astinenza, sazi del delizioso nutrimento della dottrina, umili nella loro paziente longanimità, saldi della forza dell'autorità, benigni a motivo della loro pietà, rigorosi di quella severità che è propria della giustizia.

Costoro però escludono per lo più anche se stessi da questi doni che non hanno ricevuto per sé soli ma anche per gli altri, se quando siano chiamati alla massima dignità del governo delle anime rifiutano di accettarla.

E poiché pensano al loro guadagno e non a quello altrui, si privano proprio di quei doni che desiderano possedere a uso privato. Perciò infatti la Verità dice ai discepoli: «Non può restare nascosta una città posta su un monte, né si accende una lampada e la si pone sotto un moggio, ma sopra il candelabro perché faccia luce per tutti coloro che sono in casa» (Mt 5, 5). Perciò dice a Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami?». E lui che subito aveva risposto che lo amava si sentì dire: Se mi ami, «pasci le mie pecore» (Gv 21, 17). Se dunque la cura pastorale è testimonianza d'amore, chiunque ricco di virtù rifiuta di pascere il gregge di Dio ha in ciò stesso la prova che egli non ama il Pastore sommo.

Ci sono inoltre alcuni che rifiutano solo per umiltà, per non essere cioè preferiti a coloro ai quali si stimano inferiori. La loro umiltà, se si circonda anche delle altre virtù, è certamente vera agli occhi di Dio, perché essa non si ostina a respingere ciò a cui le viene ordinato di sottomettersi come cosa utile. Non è veramente umile cioè colui che capisce di dovere stare alla guida degli altri per decreto della volontà divina e tuttavia disprezza questa preminenza. Se invece è sottomesso alle divine disposizioni e alieno dal vizio dell'ostinazione ed è già prevenuto con quei doni coi quali può giovare agli altri, quando gli viene imposta la massima dignità del governo delle anime, egli deve rifuggire da essa col cuore, ma pur contro voglia deve obbedire.

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Perché possiamo ottenere, o Dio, la tua misericordia, fa’ che sempre ti amiamo con tutta l’anima e con tutto il cuore. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. Liberaci, Dio d’Israele, * dalle mani di quanti ci odiano.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. Liberaci, Dio d’Israele, * dalle mani di quanti ci odiano.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

Ispira le nostre azioni, o Dio, e accompagnale col tuo aiuto perché tutto prenda inizio da te e tutto con la tua grazia felicemente si compia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                                         Is 12,1-6

Ant. 1 Attingerete acqua con gioia * alle sorgenti della salvezza.

 

Ti ringrazio, Signore; †

tu eri con me adirato, *

ma la tua collera si è calmata

           e tu mi hai consolato. 

 

Ecco, Dio è la mia salvezza; *

      io confiderò, non avrò mai timore,

perché mia forza e mio canto è il Signore; *

egli è stato la mia salvezza. 

 

Attingerete acqua con gioia *

      alle sorgenti della salvezza. 

 

In quel giorno direte: *

      «Lodate il Signore, invocate il suo nome;

manifestate tra i popoli le sue meraviglie, *

proclamate che il suo nome è sublime. 

 

Cantate inni al Signore,

           perché ha fatto opere grandi, *

ciò sia noto in tutta la terra. 

 

Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion, *

perché grande in mezzo a voi

      è il Santo di Israele». 

 

Gloria.

 

Ant. 1 Attingerete acqua con gioia * alle sorgenti della salvezza.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 Esultate in Dio, nostra forza, * acclamate al Dio di Giacobbe.

                                                                                                                       Sal 80

Esultate in Dio, nostra forza, *

      acclamate al Dio di Giacobbe.

Intonate il canto e suonate il timpano, *

      la cetra melodiosa con l’arpa.

 

Suonate la tromba nel plenilunio, *

      nostro giorno di festa.

Questa è una legge per Israele, *

un decreto del Dio di Giacobbe.

 

Lo ha dato come testimonianza a Giuseppe, *

      quando usciva dal paese d’Egitto.

 

Un linguaggio mai inteso io sento: †

«Ho liberato dal peso la sua spalla, *

le sue mani hanno deposto la cesta.

 

Hai gridato a me nell’angoscia e io ti ho liberato,

      avvolto nella nube ti ho dato risposta, *

ti ho messo alla prova alle acque di Meriba.

 

Ascolta, popolo mio, ti voglio ammonire; *

Israele, se tu mi ascoltassi!

Non ci sia in mezzo a te un altro dio *

e non prostrarti a un dio straniero.

 

Sono io il Signore tuo Dio, †

che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto; *

apri la tua bocca, la voglio riempire.

 

Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, *

Israele non mi ha obbedito.

L’ho abbandonato alla durezza del suo cuore, *

che seguisse il proprio consiglio.

 

Se il mio popolo mi ascoltasse, *

se Israele camminasse per le mie vie!

Subito piegherei i suoi nemici *

      e contro i suoi avversari porterei la mia mano.

 

I nemici del Signore gli sarebbero sottomessi *

e la loro sorte sarebbe segnata per sempre;

li nutrirei con fiore di frumento, *

      li sazierei con miele di roccia».

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Esultate in Dio, nostra forza, * acclamate al Dio di Giacobbe.

 

                                                         Salmo diretto                                  Sal 79,2-8

Tu, pastore d’Israele, ascolta, *

tu che guidi Giuseppe come un gregge.

Assiso sui cherubini rifulgi *

davanti a Èfraim, Beniamino e Manasse.

 

Risveglia la tua potenza *

e vieni in nostro soccorso.

 

Rialzaci, Signore, nostro Dio, *

fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

 

 

Signore, Dio degli eserciti, †

fino a quando fremerai di sdegno *

contro le preghiere del tuo popolo?

 

Tu ci nutri con pane di lacrime, *

ci fai bere lacrime in abbondanza.

Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini, *

e i nostri nemici ridono di noi.

 

Rialzaci, Dio degli eserciti, *

fa’ risplendere il tuo volto e noi saremo salvi.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

Dio, Pastore eterno d’Israele, che guidi la Chiesa come un gregge per i deserti e le asperità della storia, fa’ che non indugiamo vanamente al pianto, ma con la luce del tuo volto ridona vigore ai tuoi servi e a te converti gli animi smarriti. Per Cristo nostro Signore.

 

INNO

Il sole nuovo sorge

e invita alla tua lode:

salvaci, o Dio di luce, in questo giorno

dall’insidia del male.

 

Prudente e casta sia la nostra lingua,

ogni litigio aborra;

lucidi e penetranti gli occhi vedano

oltre le cose vane.

 

Sia pura la coscienza

e non accolga pensiero maligno;

la sobrietà raffreni

l’arroganza dei sensi.

 

E quando, spenti i fuochi del tramonto,

la notte tornerà con le sue stelle,

serbati illesi dai terrestri inganni

ancora canteremo la tua gloria.

 

Lode all’eterno Padre,

all’unigenito Figlio,

allo Spirito santo,

unico Dio nei secoli. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

Al nostro Salvatore si elevi da tutta la Chiesa l’adorazione e la lode.

 

Figlio di Dio, che ci hai amato e hai dato te stesso per noi, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Signore, che ci hai fatto ricchi per mezzo della tua povertà, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Cristo risorto, primizia di coloro che sono morti, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Gesù, che fai di noi una nuova creatura, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Nuovo Adamo, che provieni dal cielo e sei divenuto datore di vita, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Uomo celeste, di cui portiamo l’immagine, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118,65-72 IX (Tet)

 

Ant. 1 Per me la tua parola, Signore, * è più che ricchezza d’oro e d’argento.

 

Hai fatto il bene al tuo servo, Signore, *

secondo la tua parola.

Insegnami il senno e la saggezza, *

perché ho fiducia nei tuoi comandamenti.

 

Prima di essere umiliato andavo errando, *

ma ora osservo la tua parola.

Tu sei buono e fai il bene, *

insegnami i tuoi decreti.

 

Mi hanno calunniato gli insolenti, *

ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti.

Torpido come il grasso è il loro cuore, *

ma io mi diletto della tua legge.

 

Bene per me se sono stato umiliato, *

perché impari ad obbedirti.

La legge della tua bocca mi è preziosa *

più di mille pezzi d’oro e d’argento.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Per me la tua parola, Signore, * è più che ricchezza d’oro e d’argento.

 

Salmo 55,2-7b.9-14

 

Ant. 2 Pietà di me, o Dio, * perché l’uomo mi calpesta.

 

Pietà di me, o Dio, perché l’uomo mi calpesta, *

un aggressore sempre mi opprime.

Mi calpestano sempre i miei nemici, *

molti sono quelli che mi combattono.

 

Nell’ora della paura, io in te confido. *

In Dio, di cui lodo la parola,

in Dio confido, non avrò timore: *

che cosa potrà farmi un uomo?

 

Travisano sempre le mie parole, *

non pensano che a farmi del male.

 

Suscitano contese e tendono insidie, †

osservano i miei passi, *

per attentare alla mia vita.

 

I passi del mio vagare tu li hai contati, †

le mie lacrime nell’otre tuo raccogli; *

non sono forse scritte nel tuo libro?

 

Allora ripiegheranno i miei nemici, †

quando ti avrò invocato: *

so che Dio è in mio favore.

 

Lodo la parola di Dio, *

lodo la parola del Signore,

in Dio confido, non avrò timore: *

che cosa potrà farmi un uomo?

 

Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto: †

ti renderò azioni di grazie, *

perché mi hai liberato dalla morte.

 

Hai preservato i miei piedi dalla caduta, †

perché io cammini alla tua presenza *

nella luce dei viventi, o Dio.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Pietà di me, o Dio, * perché l’uomo mi calpesta.

 

Salmo 3

 

Ant. 3 Quanti sono i miei oppressori! Molti insorgono contro di me. * Vieni, Signore a salvarmi!.

 

Signore, quanti sono i miei oppressori! *

      Molti contro di me insorgono.

Molti di me vanno dicendo: *

      «Neppure Dio lo salva!».

 

Ma tu, Signore, sei mia difesa, *

tu sei mia gloria e sollevi il mio capo.

Al Signore innalzo la mia voce *

e mi risponde dal suo monte santo.

 

Io mi corico e mi addormento, *

      mi sveglio perché il Signore mi sostiene.

 

Non temo la moltitudine di genti †

che contro di me si accampano. *

      Sorgi, Signore, salvami, Dio mio.

     

Hai colpito sulla guancia i miei nemici, *

hai spezzato i denti ai peccatori.

Del Signore è la salvezza: *

sul tuo popolo la tua benedizione.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Quanti sono i miei oppressori! Molti insorgono contro di me. * Vieni, Signore a salvarmi!.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Rm 8,14-15

Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto un spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!»

 

Il mio grido raggiunga.

Il mio grido raggiunga * la tua maestà, Signore.

 

Secondo la tua parola fammi comprendere.

La tua maestà, Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Il mio grido raggiunga * la tua maestà, Signore.

 

ORAZIONE

Dio, fondamento di ogni speranza, sciogli le labbra e i cuori nella lode di Cristo, che, risorto glorioso da morte, tornò a donare ai discepoli le sue parole e i suoi gesti d’amore, e ora vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Sap 11,23-24

Hai compassione di tutti, Signore, perché tutto tu puoi, non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento. Poiché tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato.

 

Risanami, Signore.

Risanami, Signore: * contro di te ho peccato.

 

Io ho detto: Signore, abbi pietà.

Contro di te ho peccato.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Risanami, Signore: * contro di te ho peccato.

 

ORAZIONE

Concedi alla tua Chiesa, o Dio, di restare salda nella fede, custodendo intatto il tuo dono di grazia; e il fuoco della tua carità ogni giorni la infiammi e la rinnovi. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Eb 2,9

Fratelli, quel Gesù che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli sperimentasse la morte a vantaggio di tutti.

 

Camminerò alla presenza del Signore.

Camminerò alla presenza del Signore * nella terra dei viventi.

 

Egli mi ha sottratto dalla morte e mi ha liberato.

Nella terra dei viventi.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Camminerò alla presenza del Signore * nella terra dei viventi.

 

ORAZIONE

O Padre, che hai pacificato l’universo nel sangue di Cristo versato sulla croce, consuma alla fiamma del tuo amore ogni dissenso degli animi, perché la Chiesa appaia senza offuscamenti l’unico corpo del Figlio tuo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

S. Giovanni Maria Vianney,

sacerdote

MEMORIA 

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Sorge un’aurora nuova

sugli amici di Dio.

Rallegratevi, o giusti, nel Signore.

 

Regni il Signore! Si allieti la terra,

gli angoli più remoti risuonino di canti.

Rallegratevi, o giusti, nel Signore.

 

Sorge un’aurora nuova

sugli amici di Dio.

      Rallegratevi, o giusti, nel Signore.

 

INNO

Sulle nebbiose strade del mondo

s’irradiò la tua luce;

noi, ammirando i disegno del Padre,

a te leviamo l’inno.

 

Cristo, pontefice eterno,

che a Dio, con nuovo patto,

degli uomini smarriti nella colpa

riconciliò la stirpe,

 

della sua grazia che libera e salva

dispensatore ti volle,

e tu l’unica vita tua votasti

all’amore del Padre e dei fratelli.

 

Ti chiamò con gli apostoli sul monte,

ammirati ti videro i credenti,

con la parola e la vita, maestro,

vittima e sacerdote.

 

Ora che in cielo con Gesù ti allieti,

ancora attendi alla Chiesa

e tutti guida i devoti discepoli

allo splendore del regno.

 

Alla divina Trinità beata,

che la fatica dei servi

della sua gioia ineffabile premia,

gloria si canti nei secoli. Amen.

 

NOTIZIA DEL SANTO

Giovanni Maria nacque presso Lione nel 1786 da una pia famiglia di contadini. Dopo un’infanzia vissuta durante la persecuzione religiosa del cosiddetto “Terrore”, decise di farsi prete.

Lento nell’apprendere, concluse con molta difficoltà gli studi teologici e nel 1815 fu ordinato sacerdote. Dopo una prima breve esperienza pastorale, gli fu affidata la piccola parrocchia di Ars, dove rimase per quarant’anni fino alla morte.

Fu assiduo al confessionale, alla direzione delle coscienze, alla predicazione, alla prolungata e intensa preghiera.

Vinse le gravi insidie di Satana con la penitenza e l’austerità della vita. Accolse sempre con paziente benevolenza le folle che accorrevano a lui per essere illuminato e confortate.

Morì il 4 agosto 1859. Pio XI, che nel 1925 lo iscrisse tra i santi, tre anni più tardi lo proclamò patrono speciale dei parroci.

 

SALMODIA

Salmo 71

I (1-11)

 

Ant. 1 Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, * il Signore salverà i figli dei poveri.

 

Dio, dà al re il tuo giudizio, *

al figlio del re la tua giustizia;

regga con giustizia il tuo popolo *

      e i tuoi poveri con rettitudine.

 

Le montagne portino pace al popolo *

e le colline giustizia.

 

Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, †

salverà i figli dei poveri *

      e abbatterà l’oppressore.

 

Il suo regno durerà quanto il sole, *

      quanto la luna, per tutti i secoli.

Scenderà come pioggia sull’erba, *

come acqua che irrora la terra.

 

Nei suoi giorni fiorirà la giustizia †

      e abbonderà la pace, *

      finché non si spenga la luna.

 

E dominerà da mare a mare, *

      dal fiume sino ai confini della terra.

A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, *

      lambiranno la polvere i suoi nemici.

 

I re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, *

      i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.

A lui tutti i re si prostreranno, *

      lo serviranno tutte le nazioni.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, * il Signore salverà i figli dei poveri.

 

II (12-19)

 

Ant. 2 Abbi pietà, Signore, * del debole e del povero.

 

Egli libererà il povero che grida *

      e il misero che non trova aiuto,

avrà pietà del debole e del povero *

      e salverà la vita dei suoi miseri.

 

Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso, *

sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.

 

Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia; †

      si pregherà per lui ogni giorno, *

      sarà benedetto per sempre.

 

Abbonderà il frumento nel paese, *

ondeggerà sulle cime dei monti;

il suo frutto fiorirà come il Libano, *

la sua messe come l’erba della terra.

 

Il suo nome duri in eterno, *

davanti al sole persista il suo nome.

In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra *

e tutti i popoli lo diranno beato.

 

Benedetto il Signore, Dio di Israele, *

      egli solo compie prodigi.

 

E benedetto il suo nome glorioso per sempre, †

della sua gloria sia piena tutta la terra. *

      Amen, amen.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Abbi pietà, Signore, * del debole e del povero.

 

PRIMA ORAZIONE

Estendi, o Padre, a tutta la famiglia umana il regno di giustizia e di pace che hai preparato per Davide e per il Figlio di Davide Gesù Cristo, re e salvatore; così nel tuo Unigenito pace vera e dolcissima sarà donata agli uomini, i poveri troveranno giustizia, saranno consolati gli afflitti e tutte le tribù della terra saranno benedette in lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. Vieni, servo buono e fedele: * prendi parte alla gioia del tuo padrone.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. Vieni, servo buono e fedele: * prendi parte alla gioia del tuo padrone.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio, che in san Giovanni Maria Vianney ci hai offerto un pastore mirabile, pienamente consacrato al servizio del tuo popolo, fa’ che dedichiamo la nostra vita a guadagnare Cristo ai fratelli per contemplare un giorno con loro la sua gloria di Signore risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

L'impeto dello Spirito agita l'onde:

lieta la Chiesa genera figli senza peccato.

Splenda davanti al mondo la nuova vita.

 

Sposa fedele, vergine, madre feconda,

doni pietosa ai popoli la salvezza de Cristo!

Splenda davanti al mondo la nuova vita.

 

Orazione

O Dio, creatore dell'universo, che hai rigenerato i credenti nel fonte battesimale e li hai resi forti con la generosità della tua grazia, custodisci in loro il destino di gloria dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

 

INTERCESSIONI

Riconoscenti verso il Padre, che mediante il ministero dei sacerdoti conserva e accresce la fede nella sua Chiesa, fiduciosamente diciamo:

Pastore eterno, ascoltaci.

 

Aiuta i ministri della Chiesa a ricercare quelli che si sono allontanati da te,

-         perché gli erranti possano ritornare sulla strada della vita.

 

Tu che ci hai inviato dei santi pastori, perché la nostra carità potesse ravvivarsi,

-         sii vicino a coloro che nella comunità cristiana esercitano il servizio dell’autorità.

 

Tu che hai chiamato a verità i popoli per l’opera degli apostoli del tuo Figlio,

-         dona slancio e tenacia ai missionari, perché portino in tutto il mondo la luce del vangelo.

 

Sostieni con il vigore dello Spirito il nostro vescovo e i suoi collaboratori,

-         perché siano una cosa sola e siano accolti come mandati da te.

 

Tu che apri le porte del regno a chi è stato fedele alla missione a lui affidata,

-         introduci nella tua pace i vescovi e i presbiteri defunti.

 

Sull’esempio dei santi pastori, sorretti dalla fede osiamo dire:

Padre Nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Tu che le tenebre al giorno

sapientemente alterni,

così alleviando nel sonno

le membra affaticate,

 

ascolta chi nella notte

timoroso ti implora:

se il corpo nel torpore si abbandona,

vegli lo spirito nella tua luce.

 

Ansia di ignoto pericolo,

Padre pietoso, non ci impauri,

incubi vani non ci inquietino

né fatue visioni ci illudano.

 

Ogni affanno si perda

nel sonno ristoratore;

ma vigili il cuore e ti sogni,

ospite dolce di chi crede in te.

 

A te si innalza, O Dio, la nostra supplica

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive con te nei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 15

 

Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio.

 

Proteggimi, o Dio: *

      in te mi rifugio.

Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *

      senza di te non ho alcun bene».

 

Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, *

      è tutto il mio amore.

 

Si affrettino altri a costruire idoli:

      io non spanderò le loro libazioni di sangue *

      né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

 

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *

      nelle tue mani è la mia vita.

Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *

      è magnifica la mia eredità.

 

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *

      anche di notte il mio cuore mi istruisce.

Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *

      sta alla mia destra, non posso vacillare.

 

Di questo gioisce il mio cuore,

      esulta la mia anima; *

      anche il mio corpo riposa al sicuro,

 

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *

      né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

 

Mi indicherai il sentiero della vita,

      gioia piena nella tua presenza, *

      dolcezza senza fine alla tua destra.

 

Gloria.

 

Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1Ts 5,23

Fratelli, il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

 

Rallegra la vita del tuo servo.

      Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

 

Sii attento alla voce della mia supplica.

      Perché tu sei buono, Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

 

ORAZIONE

O Creatore dei secoli e ordinatore dei tempi, che giorni e notti avvicendi, a te devota sale la supplica: tu che hai dato di sostenere fino alla sera la fatica diurna, donaci di attraversare la tenebra sereni al riparo delle tue ali. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Inviolato fiore, purissima Vergine,

porta lucente del cielo,

Madre di Cristo amata, Signore piissima,

odi quest’inno di lode.

Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:

così t’implorano i cuori.

Per la tua dolce supplica a noi colpevoli

scenda il perdono di Dio.

Vergine tutta santa, Regina bellissima,

inviolato fiore.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.