Giovedì
13 Aprile 2017 |
Giovedì della Settimana Autentica |
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Vespri |
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Compieta |
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O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
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Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. |
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Lode
a te, Signore, re di eterna gloria. |
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INNO |
oggi celebri il canto: |
sul Calvario il Signore |
immolato trionfa. |
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L’albero del primo giardino |
disseminò la morte; |
dall’albero della croce |
rifiorisce la vita. |
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È l’ora, il disegno del Padre |
mirabilmente si compie: |
ecco il Figlio di Dio |
da grembo vergine nasce; |
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vive con noi, cammina |
sulle sordide strade; |
docile agnello, sospira |
l’altare della croce. |
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Strazio crudele! Muore |
di sete, di insulti, di spasimi; |
scorre il sangue e purifica |
il mondo contaminato. |
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A te sia lode nei secoli, |
o Trinità beata; |
conserva nella tua grazia |
i cuori dei redenti. Amen. |
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RESPONSORIO |
Gli iniqui mi perseguitano senza
motivo. |
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Ho agito secondo diritto e giustizia: |
non abbandonarmi ai miei oppressori. |
Liberami,
Signore mio Dio. |
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SALMODIA |
Salmo
40 |
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Ant. 1 Lui che mangiava il mio pane, * alza
contro di me il suo calcagno. |
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Beato
l’uomo che ha cura del debole, * |
nel
giorno della sventura il Signore lo libera. |
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Veglierà
su di lui il Signore, † |
lo
farà vivere beato sulla terra, * |
non
lo abbandonerà alle brame dei nemici. |
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Il
Signore lo sosterrà sul letto del dolore; * |
gli
darai sollievo nella sua malattia. |
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Io
ho detto: «Pietà di me, Signore; * |
risanami,
contro di te ho peccato». |
I
nemici mi augurano il male: * |
«Quando
morirà e perirà il suo nome?». |
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Chi
viene a visitarmi dice il falso, † |
il
suo cuore accumula malizia * |
e
uscito fuori sparla. |
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Contro
di me sussurrano insieme i miei nemici, * |
contro
di me pensano il male: |
«Un
morbo maligno su di lui si è abbattuto, * |
da
dove si è steso non potrà rialzarsi». |
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Anche
l’amico in cui confidavo, † |
anche
lui, che mangiava il mio pane, * |
alza
contro di me il suo calcagno. |
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Ma
tu, Signore, abbi pietà e sollevami, * |
che
io li possa ripagare. |
Da
questo saprò che tu mi ami * |
se
non trionfa su di me il mio nemico; |
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per
la mia integrità tu mi sostieni, * |
mi
fai stare alla tua presenza per sempre. |
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Sia
benedetto il Signore, Dio d’Israele, * |
da
sempre e per sempre. Amen, amen. |
|
Gloria. |
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Ant. 1 Lui che mangiava il mio pane, * alza contro
di me il suo calcagno. |
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Salmo 7 |
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Ant. 2
Signore, mio Dio, in te mi rifugio: * salvami e liberami da chi mi
perseguita. † |
|
salvami e liberami da chi mi perseguita,
|
† perché non mi sbrani come un leone, * |
non mi sbrani senza che alcuno mi salvi.
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|
Signore
mio Dio, se così ho agito: * |
se c’è iniquità sulle mie mani, |
se
ho ripagato il mio amico con il male, * |
se a torto ho spogliato i miei
avversari, |
|
il
nemico m’insegua e mi raggiunga, † |
calpesti a terra la mia vita * |
e trascini nella polvere il mio onore. |
|
Sorgi,
Signore, nel tuo sdegno, † |
lévati contro il furore dei nemici, * |
àlzati per il giudizio che hai
stabilito. |
|
L’assemblea
dei popoli ti circondi: * |
dall’alto volgiti contro di essa. |
|
Il
Signore decide la causa dei popoli: † |
giudicami, Signore, |
secondo
la mia giustizia, * |
secondo la mia innocenza, o Altissimo. |
|
Poni
fine al male degli empi; † |
rafforza l’uomo retto, * |
tu che provi mente e cuore, Dio giusto. |
|
La
mia difesa è nel Signore, * |
egli
salva i retti di cuore. |
Dio
è giudice giusto, * |
ogni giorno si accende il suo sdegno. |
|
Non
torna forse ad affilare la spada, * |
a tendere e puntare il suo arco? |
Si
prepara strumenti di morte, * |
arroventa le sue frecce. |
|
Ecco,
l’empio produce ingiustizia, * |
concepisce malizia, partorisce menzogna.
|
Egli
scava un pozzo profondo * |
e cade nella fossa che ha fatto; |
|
la
sua malizia ricade sul suo capo, * |
la sua violenza gli piomba sulla testa. |
Loderò
il Signore per la sua giustizia * |
e canterò il nome di Dio, l’Altissimo. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2
Signore, mio Dio, in te mi rifugio: * salvami e liberami da chi mi
perseguita. |
|
|
Ant. 3
Allora ho detto: «Ecco io vengo. * Sul rotolo del libro di me è scritto». |
|
ed
egli su di me si è chinato, * |
ha dato ascolto al mio grido. |
|
Mi
ha tratto dalla fossa della morte, * |
dal
fango della palude; |
i
miei piedi ha stabilito sulla roccia, * |
ha reso sicuri i miei passi. |
|
Mi
ha messo sulla bocca un canto nuovo, * |
lode al nostro Dio. |
|
Molti
vedranno e avranno timore * |
e confideranno nel Signore. |
|
Beato
l’uomo che spera nel Signore † |
e non si mette dalla parte dei superbi,
* |
né si volge a chi segue la menzogna. |
|
Quanti
prodigi tu hai fatto, Signore Dio mio, † |
quali disegni in nostro favore: * |
nessuno a te si può paragonare. |
|
Se
li voglio annunziare e proclamare * |
sono troppi per essere contati. |
|
Sacrificio
e offerta non gradisci, * |
gli
orecchi mi hai aperto. |
Non
hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. * |
Allora
ho detto: «Ecco, io vengo. |
|
Sul
rotolo del libro di me è scritto, * |
che io faccia il tuo volere. |
Mio
Dio, questo io desidero, * |
la
tua legge è nel profondo del mio cuore». |
|
Gloria. |
|
Ant. 3
Allora ho detto: «Ecco io vengo. * Sul rotolo del libro di me è scritto». |
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Salmo 54,2-15 |
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Ant. 4
Io aspetto che Dio mi difenda * dalla furia del vento e dell’uragano. |
|
Porgi
l’orecchio, Dio, alla mia preghiera, † |
non
respingere la mia supplica; * |
dammi ascolto e rispondimi. |
|
Mi
agito nel mio lamento * |
e sono sconvolto al grido del nemico, |
al
clamore dell’empio. |
|
Contro
di me riversano sventura, * |
mi
perseguitano con furore. |
Dentro
di me freme il mio cuore, * |
piombano
su di me terrori di morte. |
|
Timore
e spavento mi invadono * |
e
lo sgomento mi opprime. |
Dico:
«Chi mi darà ali come di colomba, * |
per
volare e trovare riposo? |
|
Ecco,
errando, fuggirei lontano, * |
abiterei
nel deserto. |
Riposerei
in un luogo di riparo * |
dalla
furia del vento e dell’uragano». |
|
Disperdili,
Signore, † |
confondi
le loro lingue: * |
ho
visto nella città violenza e contese. |
|
Giorno
e notte si aggirano sulle sue mura, † |
all’interno
iniquità, travaglio e insidie * |
e non cessano nelle sue piazze sopruso e
inganno. |
|
Se
mi avesse insultato un nemico, * |
l’avrei sopportato; |
se
fosse insorto contro di me un avversario, * |
da
lui mi sarei nascosto. |
|
Ma
sei tu, mio compagno, * |
mio
amico e confidente; |
ci
legava una dolce amicizia, * |
verso
la casa di Dio camminavamo in festa. |
|
Gloria. |
|
Ant. 4
Io aspetto che Dio mi difenda * dalla furia del vento e dell’uragano. |
|
Salmo 138,1-12 |
|
Ant. 5
«Io ti dico, Pietro: prima che il gallo canti, * mi avrai rinnegato tre
volte». |
|
Signore,
tu mi scruti e mi conosci, * |
tu
sai quando seggo e quando mi alzo. |
Penetri
da lontano i miei pensieri, * |
mi scruti quando cammino e quando
riposo. |
|
Ti
sono note tutte le mie vie; † |
la mia parola non è ancora sulla lingua
* |
e tu, Signore, già la conosci tutta. |
|
Alle
spalle e di fronte mi circondi * |
e poni su di me la tua mano. |
Stupenda
per me la tua saggezza, * |
troppo alta, e io non la comprendo. |
|
Dove
andare lontano dal tuo spirito, * |
dove
fuggire dalla tua presenza? |
Se
salgo in cielo, là tu sei, * |
se scendo negli inferi, eccoti. |
|
Se
prendo le ali dell’aurora * |
per abitare all’estremità del mare, |
anche
là mi guida la tua mano * |
e mi afferra la tua destra. |
|
Se
dico: «Almeno l’oscurità mi copra * |
e intorno a me sia la notte»; |
|
nemmeno
le tenebre per te sono oscure, † |
e la notte è chiara come il giorno; * |
per te le tenebre sono come luce. |
|
Gloria. |
|
Ant. 5
«Io ti dico, Pietro: prima che il gallo canti, * mi avrai rinnegato tre
volte». |
|
Salmo 128 |
|
Ant. 6 Ho offerto le mie spalle alle percosse,
* la mia faccia all’umiliazione degli sputi. |
|
Dalla
giovinezza molto mi hanno perseguitato, * |
-
lo dica Israele - |
dalla
giovinezza molto mi hanno perseguitato, * |
ma
non hanno prevalso. |
|
Sul
mio dorso hanno arato gli aratori, * |
hanno fatto lunghi solchi. |
Il
Signore è giusto: * |
ha spezzato il giogo degli empi. |
|
Siano
confusi e volgano le spalle * |
quanti
odiano Sion. |
Siano
come l’erba dei tetti: * |
prima che sia strappata, dissecca; |
|
non
se ne riempie la mano il mietitore, * |
né
il grembo chi raccoglie covoni. |
|
I
passanti non possono dire: † |
«La benedizione del Signore sia su di
voi, * |
vi benediciamo nel nome del Signore». |
|
Gloria. |
|
Ant. 6
Ho offerto le mie spalle alle percosse, * la mia faccia all’umiliazione degli
sputi. |
|
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
Tu
sei benedetto, Signore. |
Amen. |
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PRIMA LETTURA Lam 2,10-22 |
Dal
libro delle Lamentazioni. |
|
Siedono
a terra in silenzio |
gli
anziani della figlia di Sion, |
han
cosparso di cenere il capo, |
si
sono cinti di sacco; |
curvano
a terra il capo |
le
vergini di Gerusalemme. |
Si
son consunti per le lacrime i miei occhi, |
le
mie viscere sono sconvolte; |
si
riversa per terra la mia bile |
per
la rovina della figlia del mio popolo; |
mentre
vien meno il bambino e il lattante |
nelle
piazze della città. |
Alle
loro madri dicevano: |
«Dov'è
il grano e il vino?». |
Intanto
venivan meno come feriti |
nelle
piazze della città; |
esalavano
il loro respiro |
in
grembo alle loro madri. |
Con
che cosa ti metterò a confronto? |
A
che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme? |
Che
cosa eguaglierò a te per consolarti, |
vergine
figlia di Sion? |
Poiché
è grande come il mare la tua rovina; |
chi
potrà guarirti? |
I
tuoi profeti hanno avuto per te visioni |
di
cose vane e insulse, |
non
hanno svelato le tue iniquità |
per
cambiare la tua sorte; |
ma
ti han vaticinato lusinghe, |
vanità
e illusioni. |
Contro
di te battono le mani |
quanti
passano per la via; |
fischiano,
scrollano il capo |
sulla
figlia di Gerusalemme: |
«È
questa la città che dicevano bellezza perfetta, |
gioia
di tutta la terra?». |
Spalancano
contro di te la bocca |
tutti
i tuoi nemici, |
fischiano
e digrignano i denti, |
dicono:
«L'abbiamo divorata! |
Questo
è il giorno che aspettavamo, |
siamo
arrivati a vederlo». |
Il
Signore ha compiuto quanto aveva decretato, |
ha
adempiuto la sua parola |
decretata
dai giorni antichi, |
ha
distrutto senza pietà, |
ha
dato modo al nemico di gioire di te, |
ha
esaltato la potenza dei tuoi avversari. |
Grida
dal tuo cuore al Signore, |
vergine
figlia di Sion; |
fa'
scorrere come torrente le tue lacrime, |
giorno
e notte! |
Non
darti pace, |
non
abbia tregua la pupilla del tuo occhio. |
Alzati,
grida nella notte |
quando
cominciano i turni di sentinella; |
effondi
come acqua il tuo cuore, davanti al Signore; |
alza
verso di lui le mani |
per
la vita dei tuoi bambini, |
che
muoiono di fame all'angolo di ogni strada. |
«Guarda,
Signore, e considera; |
chi
mai hai trattato così? |
Le
donne divorano i loro piccoli, |
i
bimbi che si portano in braccio! |
Sono
trucidati nel santuario del Signore |
sacerdoti
e profeti! |
Giacciono
a terra per le strade ragazzi e vecchi; |
le
mie vergini e i miei giovani |
sono
caduti di spada; |
hai
ucciso nel giorno della tua ira, |
hai
trucidato senza pietà. |
Come
ad un giorno di festa hai convocato |
i
miei terrori dall'intorno. |
Nel
giorno dell'ira del Signore |
non
vi fu né superstite né fuggiasco. |
Quelli
che io avevo portati in braccio e allevati |
li
ha sterminati il mio nemico». |
|
RESPONSORIO |
Nel
giardino degli ulivi Gesù pregò dicendo: |
«Padre,
se è possibile passi da me questo calice. |
Lo
spirito è pronto, ma la carne è debole: |
|
Padre,
se questo calice non può passare da me |
senza
che io lo beva, |
sia fatta la tua volontà». |
|
SECONDA LETTURA |
Dalla
«Esposizione del Vangelo secondo Luca» di sant’Ambrogio, vescovo. |
|
«Padre,
se è possibile, allontana da me questo calice» (Lc 22, 42). Parecchi in
questo passo restano perplessi; intendono la tristezza del Salvatore come prova
di una debolezza, che in lui sarebbe stata originariamente intrinseca, non
temporaneamente assunta; e si studiano così di travisare il significato della
spiegazione più naturale. Quanto a me, invece, non solo non penso di non
doverlo scusare, ma resto anzi stupìto, più che in nessun altro punto,
davanti alla sua pietà e alla sua maestà: egli infatti mi sarebbe stato di
minor giovamento, se non avesse preso su di sé i miei sentimenti. |
Perciò
si è rattristato per me, egli che non aveva nessuna causa di rattristarsi per
sé stesso, e, messo da parte il godimento della eterna divinità, prova il
tedio della mia infermità. |
Egli
ha preso su di sé la mia tristezza, per farmi dono della sua gioia, ed è
disceso con i nostri passi fino all’affanno della morte, per farci ritornare
con i suoi passi fino alla vita. Perciò io non ho paura di nominare questa
tristezza, perché proclamo la croce: egli ha accettato non l’apparenza, ma la
realtà dell’incarnazione. Perciò doveva accettare anche il dolore per
vincere, non per tener lontana la tristezza; e, di fatto, non meritano il
nome glorioso dei forti coloro a cui le ferite sopportate provocano torpore
piuttosto che dolore: ed egli è «uomo dei dolori, che sa sopportare il
patire» (Is 53, 3). |
Ci
ha voluto ammaestrare, affinché, come in Giuseppe avevamo appreso a non
temere la prigionia, così in Cristo apprendessimo a vincere la morte, e, ben
di più, vincessimo la tristezza di dover un giorno morire. E come ti potremmo
imitare, Signore Gesù, se non ti seguissimo come uomo, se non ti credessimo
morto, se non avessimo visto le tue piaghe? Come avrebbero fatto i tuoi
discepoli a credere che doveva morire, se non si fossero accorti
dell’angoscia di uno che stava per morire? Così essi ancora dormono e ignorano
che cosa sia rattristarsi, mentre Cristo si rattristava per loro: leggiamo
infatti che egli «porta i nostri peccati e soffre per noi» (Is 53, 4). |
Tu
dunque, Signore, soffri non per le tue, ma per le mie ferite, non per la tua
morte, ma per la nostra debolezza: e noi invece abbiamo creduto che tu fossi
immerso nei dolori, mentre tu soffrivi non per te, ma per me; sì, «sei stato
indebolito», ma «per i nostri peccati» (Is 53, 5), non perché avevi ricevuto
quella debolezza dal Padre, ma perché l’avevi presa per me: era utile per me
che il castigo che ci dà la pace si abbattesse sopra di te, e che per le tue
lividure tu guarissi le nostre piaghe. |
Ma
perché dobbiamo stupirci se egli è rattristato per tutti, quando ha pianto
per uno solo? Perché stupirci se prova disgusto quando sta per morire per
tutti, se versa lacrime quando sta per far risorgere Lazzaro? Però là egli si
fa commuovere dal pianto della sorella pietosa, perché l’umano destino
turbava il suo spirito, e qui opera con una profonda intenzione affettuosa,
ed è questa: poiché distruggeva nella sua carne i nostri peccati, egli voleva
che l’affanno della sua anima cancellasse anche l’affanno della nostra anima.
E forse per questo è triste: perché, dopo la caduta di Adamo, era necessario
che noi lasciassimo questo mondo con un passaggio siffatto, dovendo morire
ineluttabilmente: infatti «Dio non creò la morte e non gode per la
distruzione dei viventi» (Sap 1, 13), e per questo prova ripugnanza per una
cosa che non ha creato. |
|
Non si dice il Laus Angelorum Magna. |
|
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si
omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita
immediatamente la Prima Orazione. |
|
ORAZIONE |
Donaci,
Dio Padre santo, di piangere sinceramente i nostri peccati; e, perché nei
cuori dilegui la colpa e sovrabbondi la grazia, guardi anche noi, come ha
guardato Pietro, Cristo, nostro Redentore e Signore, che vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
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|
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. |
|
Lode
a te, Signore, re di eterna gloria. |
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|
|
PRIMA ORAZIONE |
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa) |
Padre
onnipotente, che nella morte salvifica del Figlio tuo operi la
riconciliazione del mondo e la proclami, colma gli animi nostri dei tuoi doni
d'amore e raduna tutti gli uomini, che ancora vagano lontani dalla via della
verità, nel popolo dei tuoi eletti. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro
Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
santo, per tutti i secoli dei secoli. |
|
Salmo
50 |
|
Ant. 1 Il
sacrificio delle vittime tu non gradisci: * se ti offro olocausti, non li
accetti. |
|
Pietà di me, o Dio, |
secondo la tua misericordia; * |
nel tuo grande amore cancella il mio
peccato. |
|
Lavami da tutte le mie colpe, * |
mondami dal mio peccato. |
Riconosco la mia colpa, * |
il mio peccato mi sta sempre dinanzi. |
|
Contro di te, contro te solo ho
peccato, * |
quello che è male ai tuoi occhi, io
l’ho fatto; |
perciò sei giusto quando parli, * |
retto nel tuo giudizio. |
|
Ecco, nella colpa sono stato generato,
* |
nel peccato mi ha concepito mia madre. |
Ma tu vuoi la sincerità del cuore * |
e nell’intimo m’insegni la sapienza. |
|
Purificami con issopo e sarò mondato;
* |
lavami e sarò più bianco della neve. |
Fammi sentire gioia e letizia, * |
esulteranno le ossa che hai spezzato. |
|
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
* |
cancella tutte le mie colpe. |
Crea in me, o Dio, un cuore puro, * |
rinnova in me uno spirito saldo. |
|
Non respingermi dalla tua presenza * |
e non privarmi del tuo santo spirito. |
Rendimi la gioia di essere salvato, * |
sostieni in me un animo generoso. |
|
Insegnerò agli erranti le tue vie * |
e i peccatori a te ritorneranno. |
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia
salvezza, * |
la mia lingua esalterà la tua
giustizia. |
|
Signore, apri le mie labbra * |
e la mia bocca proclami la tua lode; |
poiché non gradisci il sacrificio * |
e, se offro olocausti, non li accetti. |
|
Uno spirito contrito * |
è sacrificio a Dio, |
un cuore affranto e umiliato, * |
tu, o Dio, non disprezzi. |
|
Nel tuo amore fa' grazia a Sion, * |
rialza
le mura di Gerusalemme. |
|
Allora gradirai i sacrifici
prescritti, * |
l’olocausto e l’intera oblazione, |
allora immoleranno vittime * |
sopra il tuo altare. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Il
sacrificio delle vittime tu non gradisci: * se ti offro olocausti, non li
accetti. |
|
Salmi Laudativi |
|
Ant. 2 Per la tua immensa grandezza * noi ti
lodiamo, Signore. |
Sal
148 |
Lodate il Signore dai cieli, * |
lodatelo nell’alto dei cieli. |
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, * |
lodatelo,
voi tutte, sue schiere. |
|
Lodatelo, sole e luna, * |
lodatelo,
voi tutte, fulgide stelle. |
Lodatelo, cieli dei cieli, * |
voi
acque al di sopra dei cieli. |
|
Lodino tutti il nome del Signore, * |
perché
egli disse e furono creati. |
Li ha stabiliti per sempre, * |
ha
posto una legge che non passa. |
|
Lodate il Signore dalla terra, * |
mostri marini e voi tutti abissi, |
fuoco e grandine, neve e nebbia, * |
vento di bufera che obbedisce alla sua
parola, |
|
monti e voi tutte, colline, * |
alberi da frutto e tutti voi, cedri, |
voi fiere e tutte le bestie, * |
rettili e uccelli alati. |
|
I re della terra e i popoli tutti, * |
i governanti e i giudici della terra, |
i giovani e le fanciulle, † |
i
vecchi insieme ai bambini * |
lodino
il nome del Signore: |
|
perché solo il suo nome è sublime, † |
la sua gloria risplende sulla terra e
nei cieli. * |
Egli
ha sollevato la potenza del suo popolo. |
|
È canto di lode per tutti i suoi
fedeli, * |
per
i figli di Israele, popolo che egli ama. |
|
Sal
149 |
Cantate al Signore un canto nuovo; * |
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
|
Gioisca Israele nel suo Creatore, * |
esultino nel loro Re i figli di Sion. |
|
Lodino il suo nome con danze, * |
con timpani e cetre gli cantino inni. |
Il Signore ama il suo popolo, * |
incorona gli umili di vittoria. |
|
Esultino i fedeli nella gloria, * |
sorgano lieti dai loro giacigli. |
Le lodi di Dio sulla loro bocca * |
e la spada a due tagli nelle loro
mani, |
|
per compiere la vendetta tra i popoli
* |
e
punire le genti; |
per stringere in catene i loro capi, * |
i
loro nobili in ceppi di ferro; |
|
per eseguire su di essi * |
il giudizio già scritto: |
questa è la gloria * |
per tutti i suoi fedeli. |
|
Sal
150 |
Lodate il Signore nel suo santuario, * |
lodatelo nel firmamento della sua
potenza. |
Lodatelo per i suoi prodigi, * |
lodatelo
per la sua immensa grandezza. |
|
Lodatelo con squilli di tromba, * |
lodatelo con arpa e cetra; |
lodatelo con timpani e danze, * |
lodatelo sulle corde e sui flauti. |
|
Lodatelo con cembali sonori, † |
lodatelo con cembali squillanti; * |
ogni vivente dia lode al Signore. |
|
Sal
116 |
Lodate il Signore, popoli tutti, * |
voi
tutte, nazioni, dategli gloria; |
|
perché forte è il suo amore per noi * |
e
la fedeltà del Signore dura in eterno. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2 Per la tua immensa grandezza * noi ti
lodiamo, Signore. |
|
Salmo
diretto Sal
139,1-9.13-14 |
Salvami,
Signore, dal malvagio, * |
proteggimi
dall’uomo violento, |
da
quelli che tramano sventure nel cuore * |
e
ogni giorno scatenano guerre. |
|
Aguzzano
la lingua come serpenti; * |
veleno
d’aspide è sotto le loro labbra. |
|
Proteggimi,
Signore, dalle mani degli empi, † |
salvami
dall’uomo violento: * |
essi
tramano per farmi cadere. |
|
I
superbi mi tendono lacci † |
e
stendono funi come una rete, * |
pongono
agguati sul mio cammino. |
|
Io
dico al Signore: «Tu sei il mio Dio; * |
ascolta,
Signore, la voce della mia preghiera». |
|
Signore,
mio Dio, forza della mia salvezza, * |
proteggi il mio capo nel giorno della
lotta. |
|
Signore,
non soddisfare i desideri degli empi, * |
non favorire le loro trame. |
|
So
che il Signore difende la causa dei miseri, * |
il
diritto dei poveri. |
Sì,
i giusti loderanno il tuo nome, * |
i
retti abiteranno alla tua presenza. |
|
Gloria. |
|
SECONDA ORAZIONE |
Gesù
Redentore, che hai sopportato le ferite delle tue membra perché da tanto
efficace medicina fossero risanate le piaghe delle nostre colpe, conforta i
cuori di chi contempla e venera i misteri di un amore così grande, e
disponili ad accogliere degnamente i doni stupendi della tua Pasqua. Tu che
vivi e regni nei secoli dei secoli. |
|
INNO |
Albero
santo e nobile, |
croce
di Cristo, |
tronco
su tutti amabile, |
dolce
è il tuo frutto! |
|
Piega
i tuoi rami, mitiga |
la
ruvidezza, |
il
tuo legno sia morbido |
al
Re che muore. |
|
Tu
presenti la Vittima |
che
tutti salva, |
tu
sei del sangue rorida |
che
ci redime. |
|
Al
Padre, all’Unigenito |
morto
e risorto |
e
al Paracleto Spirito |
salga
la lode. Amen. |
|
ACCLAMAZIONI A CRISTO
SIGNORE |
A Cristo Signore, che tutto si è
donato per la nostra salvezza e la nostra vita, rivolgiamo umilmente la
nostra voce. |
|
Tu
che, crocifisso, hai portato nel tuo corpo i peccati degli uomini, Kyrie
eleison. |
Kyrie
eleison. |
|
Tu
che, innocente, hai accettato di patire per gli iniqui, Kyrie eleison. |
Kyrie
eleison. |
|
Tu
che, risorgendo da morte, hai ridonato al mondo la grazia divina, Kyrie
eleison. |
Kyrie
eleison. |
|
Tu
che non rifiuti di accogliere la supplica di chi arriva tardi a pregarti,
Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che chiami i tuoi fratelli al convito mirabile del tuo corpo, Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che oggi largisci più copiosamente alla tua Chiesa i rimedi della
salvezza, Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Padre
nostro. |
|
CONCLUSIONE |
Il
Signore ci benedica e ci esaudisca |
Amen. |
|
oppure |
|
La
santa Trinità ci salvi e ci benedica |
Amen. |
|
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono
si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme
solenni previste dal Messale |
|
|
|
|
|
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. |
|
Lode
a te, Signore, re di eterna gloria. |
|
INNO |
|
Terza |
|
Tu
che invocato ti effondi, |
con
il Padre e col Figlio unico Dio, |
o
Spirito, discendi |
senza
indugio nei cuori. |
|
Gli
affetti, i pensieri, la voce |
cantino
la tua lode; |
la
tua fiamma divampi |
e
gli uomini accenda d’amore. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive
e governa nei secoli. Amen. |
|
Sesta |
|
O
Dio glorioso, altissimo sovrano, |
che
i tempi diversi alternando, |
orni
di dolce chiarità il mattino |
e
l’infocato meriggio avvampi, |
|
placa
la furia delle discordie, |
spegni
il funesto ardore dell’odio, |
dona
alle membra sanità e vigore, |
agli
animi dona la pace. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive
e governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
Nona |
|
Perpetuo
vigore degli esseri, |
che
eterno e immutabile stai |
e
la vicenda regoli del giorno |
nell’inesausto
gioco della luce, |
|
la
nostra sera irradia |
del
tuo vitale splendore; |
premia
la morte dei giusti |
col
giorno che non tramonta. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito santo |
vive
e governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
Salmo 118 |
XI 81-88 (Caf) |
|
Ant. 1 Dissero gli
empi: «Tendiamo insidie al giusto, * perché è contrario alle nostre azioni». |
|
Mi
consumo nell’attesa della tua salvezza, * |
spero nella tua parola. |
Si
consumano i miei occhi dietro la tua promessa, * |
mentre dico: «Quando mi darai
conforto?». |
|
Io
sono come un otre esposto al fumo, * |
ma non dimentico i tuoi insegnamenti. |
Quanti
saranno i giorni del tuo servo? * |
Quando
farai giustizia dei miei persecutori? |
|
Mi
hanno scavato fosse gli insolenti * |
che non seguono la tua legge. |
Verità
sono tutti i tuoi comandi; * |
a torto mi perseguitano: vieni in mio
aiuto. |
|
Per
poco non mi hanno bandito dalla terra, * |
ma io non ho abbandonato i tuoi
precetti. |
Secondo
il tuo amore fammi vivere * |
e
osserverò le parole della tua bocca. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Dissero gli empi: «Tendiamo insidie al
giusto, * perché è contrario alle nostre azioni». |
|
XII 89-96 (Lamed) |
|
Ant. 2 Sii tu la
mia garanzia presso di te! * Qual altro vorrebbe stringermi la destra? |
|
La
tua parola, Signore, * |
è
stabile come il cielo. |
La
tua fedeltà dura per ogni generazione; * |
hai
fondato la terra ed essa è salda. |
|
Per
tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, * |
perché
ogni cosa è al tuo servizio. |
Se
la tua legge non fosse la mia gioia, * |
sarei
perito nella mia miseria. |
|
Mai
dimenticherò i tuoi precetti: * |
per
essi mi fai vivere. |
Io
sono tuo: salvami, * |
perché
ho cercato il tuo volere. |
|
Gli
empi mi insidiano per rovinarmi, * |
ma io medito i tuoi insegnamenti. |
Di
ogni cosa perfetta ho visto il limite, * |
ma la tua legge non ha confini. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2 Sii tu la mia garanzia presso di te! *
Qual altro vorrebbe stringermi la destra? |
|
XIII 97-104 (Mem) |
|
Ant. 3 Dormite, ormai, e riposate! * Ecco è
venuto Giuda che sta per tradirmi. |
|
Quanto
amo la tua legge, Signore; * |
tutto il giorno la vado meditando. |
Il
tuo precetto mi fa più saggio |
dei miei nemici, * |
perché sempre mi accompagna. |
|
Sono
più saggio di tutti i miei maestri, * |
perché medito i tuoi insegnamenti. |
Ho
più senno degli anziani, * |
perché osservo i tuoi precetti. |
|
Tengo
lontano i miei passi da ogni via di male, * |
per custodire la tua parola. |
Non
mi allontano dai tuoi giudizi, * |
perché sei tu ad istruirmi. |
|
Quanto
sono dolci al mio palato le tue parole: * |
più del miele per la mia bocca. |
Dai
tuoi decreti ricevo intelligenza, * |
per questo odio ogni via di menzogna. |
|
Gloria. |
|
Ant. 3 Dormite, ormai, e riposate! * Ecco è venuto
Giuda che sta per tradirmi. |
|
Alle altre Ore salmodia complementare |
|
Terza |
|
LETTURA BREVE Eb
2,17 |
Fratelli,
il Signore doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un
sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo
scopo di espiare i peccati del popolo. |
|
Io
sono povero e infelice. |
|
Tu
sei mio aiuto e mio salvatore. |
Vieni
presto mio Dio. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Io
sono povero e infelice; * vieni presto mio Dio. |
|
ORAZIONE |
Dio
che disponi gli animi dei fedeli alla degna celebrazioni dei divini misteri,
purifica i cuori con i tuoi doni di grazia, perché possiamo compiere con
coscienza illibata il rito ineffabile e santo. Per Cristo nostro Signore. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
Sesta |
|
LETTURA BREVE Eb
5,7 |
Fratelli,
Cristo nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con
forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per
la sua pietà. |
|
Non
nascondere il volto al tuo servo. |
Non
nascondere il volto al tuo servo, * poiché sono in pericolo. |
|
Presto,
Signore, rispondimi. |
Poiché
sono in pericolo. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Non
nascondere il volto al tuo servo, * poiché sono in pericolo. |
|
ORAZIONE |
Tu
vuoi, o Dio, che si corregga e non vada perduto ogni uomo che sa riconoscere
le sue colpe; distogli da noi lo sdegno della tua giustizia e perdona tutti i
nostri peccati. Per Cristo nostro Signore. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
Nona |
|
LETTURA BREVE Eb
5,8-10 |
Fratelli,
Gesù pur essendo Figlio, imparò tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì e, reso
perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli
obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote alla maniera di
Melchìsedek. |
|
Sacrificio
e offerta non gradisci. |
Sacrificio e offerta non gradisci; * allora
ho detto: «Ecco, io vengo». |
|
Per
compiere il tuo volere, Dio mio». |
Allora
ho detto: «Ecco, io vengo». |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Sacrificio e offerta non gradisci; *
allora ho detto: «Ecco, io vengo». |
|
ORAZIONE |
Dio
che disponi gli animi dei fedeli alla degna celebrazioni dei divini misteri,
purifica i cuori con i tuoi doni di grazia, perché possiamo compiere con
coscienza illibata il rito ineffabile e santo. Per Cristo nostro Signore. |
|
oppure |
|
Tu
vuoi, o Dio, che si corregga e non vada perduto ogni uomo che sa riconoscere
le sue colpe; distogli da noi lo sdegno della tua giustizia e perdona tutti i
nostri peccati. Per Cristo nostro Signore. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
|
|
|
SACRO TRIDUO PASQUALE |
DELLA PASSIONE E
RISURREZIONE |
DEL SIGNORE |
|
GIOVEDI’ NELLA CENA DEL SIGNORE |
|
|
Nella cena del Signore la Messa è celebrata tra i Vespri, come nel
Messale; coloro però che non partecipano alla Messa vespertina celebrino i
Vespri come segue: |
|
Il
Signore sia con voi. |
E
con il tuo spirito. |
|
oppure |
|
Signore
ascolta la nostra preghiera |
E
il nostro grido giunga fino a te |
|
RITO DELLA LUCE |
O
viva fiamma della mia lucerna, |
o
Dio, mia luce! |
Illumina, Signore, il mio cammino, |
sola speranza nella lunga notte. |
|
Se
l’animo vacilla o s’impaura, |
rinvigorisci
e salva. |
Illumina, Signore, il mio cammino, |
sola speranza nella lunga notte. |
|
O
viva fiamma della mia lucerna, |
o
Dio, mia luce! |
Illumina, Signore, il mio cammino, |
sola speranza nella lunga notte. |
|
INNO |
Sciogliamo
a Cristo un cantico, |
che
venne per redimere |
nel
sangue suo purissimo |
l’umanità
colpevole. |
|
Segue
la notte al vespero, |
notte
di sangue gravida: |
Gesù
sopporta il perfido |
bacio
che morte provoca. |
|
Vile
bagliore argenteo |
vinse
il fulgor dei secoli; |
Giuda,
mercante pessimo, |
vende
il sole alle tenebre. |
|
Grida
la turba immemore, |
Gesù
vuol crocifiggere: |
la
Vita, stolti, uccidono |
che
i morti fa risorgere. |
|
Onore,
lode, gloria |
al
Padre, all’Unigenito, |
a
te, divino Spirito, |
negli
infiniti secoli. Amen. |
|
RESPONSORIO |
Questa
stessa notte |
voi
tutti resterete scandalizzati per causa mia. |
Infatti
sta scritto: ucciderò il pastore, |
e
le pecore del gregge saranno disperse. |
|
Così
non avete trovato la forza |
di
stare svegli un’ora con me, |
voi
che vi esortavate a vicenda |
a
morire con me? |
Ma
Giuda vedete come non dorme |
e
si affretta a consegnarmi ai Giudei. |
Alzatevi,
andiamo. Ormai l’ora è venuta. |
Infatti
sta scritto: ucciderò il pastore, |
e
le pecore del gregge saranno disperse. |
|
SALMODIA |
|
Ant. Ascolta, il Maestro ti dice: * «Da te voglio
fare la pasqua con i miei discepoli». |
|
Salmo 80 |
|
Vieni
a salvarmi, o Dio, * |
vieni presto, Signore, in mio aiuto. |
Siano
confusi e arrossiscano * |
quanti
attentano alla mia vita. |
|
Retrocedano
e siano svergognati * |
quanti vogliono la mia rovina. |
Per
la vergogna si volgano indietro * |
quelli
che mi deridono. |
|
Gioia
e allegrezza grande per quelli che ti cercano; † |
dicano
sempre: «Dio è grande» * |
quelli
che amano la tua salvezza. |
|
Ma
io sono povero e infelice, * |
vieni
presto, mio Dio; |
tu
sei mio aiuto e mio salvatore; * |
Signore,
non tardare. |
|
Salmo 133 |
|
Ecco,
benedite il Signore, * |
voi tutti, servi del Signore; |
|
voi
che state nella casa del Signore * |
durante le notti. |
|
Alzate
le mani verso il tempio * |
e benedite il Signore. |
|
Da
Sion ti benedica il Signore, * |
che ha fatto cielo e terra. |
|
Salmo 116 |
|
Lodate
il Signore, popoli tutti, * |
voi tutte, nazioni, dategli gloria; |
|
perché
forte è il suo amore per noi * |
e la fedeltà del Signore dura in eterno. |
|
Gloria. |
|
Ant. Ascolta, il Maestro ti dice: * «Da te voglio
fare la pasqua con i miei discepoli». |
|
ORAZIONE |
O
Dio giusto e buono, ricordando il castigo che Giuda trovò nel suo delitto e
il premio che il ladro ricevette per la sua fede, ti imploriamo che arrivi fino
a noi l’efficacia della tua riconciliazione, e come a quelli fu data, nella
passione redentrice, la ricompensa secondo la disposizione del loro cuore,
così a noi, liberati dall’antica colpa, sia concessa la grazia della beata
risurrezione con Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e
regna con te nell'unità dello Spirito santo per tutti i secoli dei secoli. |
|
Non si dice né il Cantico della beata Vergine, né la seconda
orazione. |
|
Non si fa la Commemorazione
del Battesimo. |
|
INTERCESSIONI |
Nella
notte in cui fu tradito, il nostro Salvatore affidò alla Chiesa il memoriale
della sua morte e della sua risurrezione. Riconoscenti per questo dono
d’amore, a lui rivolgiamo la nostra preghiera: |
Donaci sempre, Signore, questo pane. |
|
Tutti
in questa notte si sono scandalizzati di te, e le pecore del tuo gregge si
sono disperse, |
-
conservaci sempre, o Cristo,
coraggiosamente a te fedeli. |
|
Al
popolo redento offri il tuo corpo immolato e il sangue della nuova alleanza: |
-
infondi nei credenti il desiderio di
sedersi con pura coscienza a questo santo convito. |
|
Hai
detto: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate tra voi, come io vi ho amati”; |
-
fa’ che tutti gli uomini sperimentino
nella loro convivenza la forza rinnovatrice della tua carità. |
|
Maestro
e Signore, che hai lavato i piedi degli apostoli, |
-
donaci di riconoscerti e di servirti
nei nostri fratelli più poveri. |
|
Tu
che hai mangiato la pasqua con i tuoi discepoli, |
-
accoglici tutti alla cena eterna con i
nostri defunti che sono morti nella fede cattolica. |
|
Memori
dell’ammonizione del Signore che ha detto: “Vegliate e pregate per non cadere
in tentazione”, con cuore sincero diciamo: |
Padre
nostro. |
|
CONCLUSIONE |
Il
Signore ci benedica e ci custodisca |
Amen. |
|
oppure |
|
La
santa Trinità ci salvi e ci benedica |
Amen. |
|
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono
si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme
solenni previste dal Messale |
|
|
|
|
|
Convertici,
Dio, nostra salvezza. |
E
placa il tuo sdegno verso di noi. |
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. |
|
Lode
a te, Signore, re di eterna gloria. |
|
INNO |
Tu
che le tenebre al giorno |
sapientemente
alterni, |
così
alleviando nel sonno |
le
membra affaticate, |
|
ascolta
chi nella notte |
timoroso
ti implora: |
se
il corpo nel torpore si abbandona, |
vegli
lo spirito nella tua luce. |
|
Ansia
di ignoto pericolo, |
Padre
pietoso, non ci impauri, |
incubi
vani non ci inquietino |
né
fatue visioni ci illudano. |
|
Ogni
affanno si perda |
nel
sonno ristoratore; |
ma
vigili il cuore e ti sogni, |
ospite
dolce di chi crede in te. |
|
A
te si innalza, O Dio, la nostra supplica |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive
con te nei secoli. Amen. |
|
SALMODIA |
Salmo 15 |
|
Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. † |
|
Proteggimi,
o Dio: * |
in te mi rifugio. |
† Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, * |
senza di te non ho alcun bene». |
|
Per
i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, * |
è tutto il mio amore. |
|
Si
affrettino altri a costruire idoli: |
io non spanderò le loro libazioni di
sangue * |
né pronunzierò con le mie labbra i loro
nomi. |
|
Il
Signore è mia parte di eredità e mio calice: * |
nelle tue mani è la mia vita. |
Per
me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, * |
è magnifica la mia eredità. |
|
Benedico
il Signore che mi ha dato consiglio; * |
anche di notte il mio cuore mi
istruisce. |
Io
pongo sempre innanzi a me il Signore, * |
sta alla mia destra, non posso
vacillare. |
|
Di
questo gioisce il mio cuore, |
esulta la mia anima; * |
anche il mio corpo riposa al sicuro, |
|
perché
non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, * |
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione. |
|
Mi
indicherai il sentiero della vita, |
gioia piena nella tua presenza, * |
dolcezza senza fine alla tua destra. |
|
Gloria. |
|
Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. |
|
LETTURA BREVE 1Ts
5,23 |
Fratelli,
il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è
vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del
Signore nostro Gesù Cristo. |
|
Rallegra
la vita del tuo servo. |
Rallegra la vita del tuo servo, * perché
tu sei buono, Signore. |
|
Sii
attento alla voce della mia supplica. |
Perché tu sei buono, Signore. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Rallegra la vita del tuo servo, * perché
tu sei buono, Signore. |
|
CANTICO DI SIMEONE |
Cantico Lc
2,19-32 |
|
Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor
solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci. |
|
Ora
lascia, o Signore, che il tuo servo * |
vada in pace secondo la tua parola; |
|
perché
i miei occhi han visto la tua salvezza, * |
preparata da te davanti a tutti i
popoli, |
|
luce
per illuminare le genti * |
e gloria del tuo popolo Israele. |
|
Gloria. |
|
Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor
solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci. |
|
ORAZIONE |
O
Creatore dei secoli e ordinatore dei tempi, che giorni e notti avvicendi, a te
devota sale la supplica: tu che hai dato di sostenere fino alla sera la
fatica diurna, donaci di attraversare la tenebra sereni al riparo delle tue
ali. Per Cristo nostro Signore. |
|
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA |
Salve,
Regina, Madre di misericordia; |
vita,
dolcezza e speranza nostra, salve. |
A
Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; |
a
Te sospiriamo, gementi e piangenti |
in
questa valle di lacrime. |
Orsù
dunque, avvocata nostra, |
rivolgi
a noi gli occhi |
tuoi
misericordiosi. |
E
mostraci, dopo questo esilio, Gesù, |
il
frutto benedetto del Tuo seno. |
O
clemente, o pia, |
o
dolce Vergine Maria! |
|
Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve
esame di coscienza. |
|
CONCLUSIONE |
Dormiamo
in pace. |
Vigiliamo
in Cristo. |