Venerdì
14 Aprile 2017 |
VENERDI’ DELLA SETTIMANA AUTENTICA |
NELLA PASSIONE DEL SIGNORE |
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Vespri |
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Compieta |
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Il Venerdì santo nella Passione del Signore l’Ufficio delle letture
si celebri, per quanto è possibile, prima delle Lodi mattutine e con la
partecipazione del popolo. |
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O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
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Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. |
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Lode
a te, Signore, re di eterna gloria. |
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INNO |
oggi
celebri il canto: |
sul
Calvario il Signore |
immolato
trionfa. |
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L’albero
del primo giardino |
disseminò
la morte; |
dall’albero
della croce |
rifiorisce
la vita. |
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È
l’ora, il disegno del Padre |
mirabilmente
si compie: |
ecco
il Figlio di Dio |
da
grembo vergine nasce; |
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vive
con noi, cammina |
sulle
sordide strade; |
docile
agnello, sospira |
l’altare
della croce. |
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Strazio
crudele! Muore |
di
sete, di insulti, di spasimi; |
scorre
il sangue e purifica |
il
mondo contaminato. |
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A
te sia lode nei secoli, |
o
Trinità beata; |
conserva
nella tua grazia |
i
cuori dei redenti. Amen. |
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oppure: |
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O
gran Padre! per Lui che s’immola, |
Cessi
alfine quell’ira tremenda; |
E
de’ ciechi l’insana parola |
Volgi
in meglio, pietoso Signor. |
Sì,
quel Sangue sovr’essi discenda; |
Ma
sia pioggia di mite lavacro: |
Tutti
errammo; di tutti quel sacro |
santo
Sangue cancelli l’error. |
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E
tu, Madre, che immota vedesti |
Un
tal Figlio morir sulla croce, |
Per
noi prega, o regina de’ mesti, |
Che
il possiamo in sua gloria veder: |
Che
i dolori, onde il secolo atroce |
Fa
de’ boni più tristo l’esilio, |
Misti
al santo patir del tuo Figlio, |
Ci
sian pegno d’eterno goder. |
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RESPONSORIO |
Dice
il Signore: «L’empio mi consegnerà |
ai
sommi sacerdoti e ai capi del popolo». |
Pietro
lo seguiva da lontano |
per vedere la conclusione. |
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Entrato
nel cortile del sommo sacerdote, |
Pietro
si pose a sedere fra i servi |
per vedere la conclusione. |
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SALMODIA |
Salmo 31 |
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Ant. 1 «Padre, se questo calice non può passare
senza che io lo beva, * sia fatta la tua volontà». |
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Beato
l’uomo a cui è rimessa la colpa, * |
e
perdonato il peccato. |
Beato
l’uomo a cui Dio non imputa alcun male * |
e
nel cui spirito non è inganno. |
|
Tacevo
e si logoravano le mie ossa, * |
mentre
gemevo tutto il giorno. |
Giorno
e notte pesava su di me la tua mano, * |
come
per arsura d’estate inaridiva il mio vigore. |
|
Ti
ho manifestato il mio peccato, * |
non
ho tenuto nascosto il mio errore. |
Ho
detto: «Confesserò al Signore le mie colpe» * |
e
tu hai rimesso la malizia del mio peccato. |
|
Per
questo ti prega ogni fedele * |
nel
tempo dell’angoscia. |
Quando
irromperanno grandi acque * |
non
lo potranno raggiungere. |
|
Tu
sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, * |
mi
circondi di esultanza per la salvezza. |
|
Ti
farò saggio, t’indicherò la via da seguire; * |
con
gli occhi su di te, ti darò consiglio. |
|
Non
siate come il cavallo e come il mulo |
privi
d’intelligenza; † |
si
piega la loro fierezza con morso e briglie, * |
se
no, a te non si avvicinano. |
|
Molti
saranno i dolori dell’empio, * |
ma
la grazia circonda chi confida nel Signore. |
Gioite
nel Signore ed esultate, giusti, * |
giubilate,
voi tutti, retti di cuore. |
|
Gloria. |
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Ant. 1 «Padre, se questo calice non può passare
senza che io lo beva, * sia fatta la tua volontà». |
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Salmo 66 |
|
Ant. 2
«Vegliate e pregate, - dice il Signore - * per non cadere in tentazione». |
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Dio
abbia pietà di noi e ci benedica, * |
su di noi faccia splendere il suo volto; |
perché
si conosca sulla terra la tua via, * |
fra tutte le genti la tua salvezza. |
|
Ti
lodino i popoli, Dio, * |
ti lodino i popoli tutti. |
|
Esultino
le genti e si rallegrino, † |
perché giudichi i popoli con giustizia,
* |
governi le nazioni sulla terra. |
|
Ti
lodino i popoli, Dio, * |
ti lodino i popoli tutti. |
|
La
terra ha dato il suo frutto. * |
Ci
benedica Dio, il nostro Dio, |
ci
benedica Dio * |
e lo temano tutti i confini della terra. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2
«Vegliate e pregate, - dice il Signore - * per non cadere in tentazione». |
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Salmo 79 |
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Ant. 3 (duplex)
«Simone dormi? Non siete stati capaci * di vegliare con me un’ora sola? |
|
Vedete
come Giuda invece non dorme * e si affretta a consegnarmi ai Giudei». |
|
Tu,
pastore d’Israele, ascolta, * |
tu
che guidi Giuseppe come un gregge. |
Assiso
sui cherubini rifulgi * |
davanti a Èfraim, Beniamino e Manasse. |
|
Risveglia
la tua potenza * |
e
vieni in nostro soccorso. |
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Rialzaci,
Signore, nostro Dio, * |
fa’
splendere il tuo volto e noi saremo salvi. |
|
Signore,
Dio degli eserciti, † |
fino a quando fremerai di sdegno * |
contro le preghiere del tuo popolo? |
|
Tu
ci nutri con pane di lacrime, * |
ci fai bere lacrime in abbondanza. |
Ci
hai fatto motivo di contesa per i vicini, * |
e i nostri nemici ridono di noi. |
|
Rialzaci,
Dio degli eserciti, * |
fa’
risplendere il tuo volto e noi saremo salvi. |
|
Hai
divelto una vite dall’Egitto, * |
per
trapiantarla hai espulso i popoli. |
Le
hai preparato il terreno, * |
hai
affondato le sue radici e ha riempito la terra. |
|
La
sua ombra copriva le montagne * |
e i suoi rami i più alti cedri. |
Ha
esteso i suoi tralci fino al mare * |
e arrivavano al fiume i suoi germogli. |
|
Perché
hai abbattuto la sua cinta * |
e
ogni viandante ne fa vendemmia? |
La
devasta il cinghiale del bosco * |
e
se ne pasce l’animale selvatico. |
|
Dio
degli eserciti, volgiti, * |
guarda
dal cielo e vedi e visita questa vigna, |
proteggi
il ceppo che la tua destra ha piantato, * |
il
germoglio che ti sei coltivato. |
|
Quelli
che l’arsero col fuoco e la recisero, * |
periranno alla minaccia del tuo volto. |
|
Sia
la tua mano sull’uomo della tua destra, * |
sul figlio dell’uomo che per te hai reso
forte. |
|
Da
te più non ci allontaneremo, * |
ci
farai vivere e invocheremo il tuo nome. |
|
Rialzaci,
Signore, Dio degli eserciti, * |
fa’
splendere il tuo volto e noi saremo salvi. |
|
Gloria. |
|
Ant. 3 (duplex)
«Simone dormi? Non siete stati capaci * di vegliare con me un’ora sola? |
|
Vedete
come Giuda invece non dorme * e si affretta a consegnarmi ai Giudei». |
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Salmo 85,1-7 |
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Ant. 4
Come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai tosatori, *
nell’umiliazione non aprì la sua bocca. |
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Signore,
tendi l’orecchio, rispondimi, * |
perché io sono povero e infelice. |
Custodiscimi
perché sono fedele; * |
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in
te spera. |
|
Pietà
di me, Signore, * |
a te grido tutto il giorno. |
Rallegra
la vita del tuo servo, * |
perché a te, Signore, innalzo l’anima
mia. |
|
Tu
sei buono, Signore, e perdoni, * |
sei pieno di misericordia con chi ti
invoca. |
Porgi
l’orecchio, Signore, alla mia preghiera * |
e sii attento alla voce della mia
supplica. |
|
Nel
giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido * |
e
tu mi esaudirai. |
|
Gloria. |
|
Ant. 4
Come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai tosatori, *
nell’umiliazione non aprì la sua bocca. |
|
Salmo 35 |
|
Ant. 5
Pilato disse: «Non sono responsabile * del sangue di questo giusto». |
|
Nel
cuore dell’empio parla il peccato, * |
davanti
ai suoi occhi non c’è timor di Dio. |
Poiché
egli si illude con se stesso * |
nel
ricercare la sua colpa e detestarla. |
|
Inique
e fallaci sono le sue parole, * |
rifiuta
di capire, di compiere il bene. |
|
Iniquità
trama sul suo giaciglio, † |
si
ostina su vie non buone, * |
via
da sè non respinge il male. |
|
Signore,
la tua grazia è nel cielo, * |
la
tua fedeltà fino alle nubi; |
|
la
tua giustizia è come i monti più alti, † |
il
tuo giudizio come il grande abisso: * |
uomini
e bestie tu salvi, Signore. |
|
Quanto
è preziosa la tua grazia, o Dio! * |
Si
rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali, |
si
saziano dell’abbondanza della tua casa * |
e
li disseti al torrente delle tue delizie. |
|
È
in te la sorgente della vita, * |
alla
tua luce vediamo la luce. |
|
Concedi
la tua grazia a chi ti conosce, * |
la
tua giustizia ai retti di cuore. |
|
Non
mi raggiunga il piede dei superbi, * |
non
mi disperda la mano degli empi. |
Ecco,
sono caduti i malfattori, * |
abbattuti,
non possono rialzarsi. |
|
Gloria. |
|
Ant. 5
Pilato disse: «Non sono responsabile * del sangue di questo giusto». |
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Salmo 80, 8b-17 |
|
Ant. 6 (duplex)
«Popolo mio, che cosa ti ho fatto? * In che cosa ti ho stancato? Rispondimi. |
|
Forse
perché ti ho fatto uscire dall’Egitto, * tu hai preparato la croce per il tuo
Salvatore?». |
|
«Avvolto
nella nube ti ho dato risposta, * |
ti
ho messo alla prova alle acque di Meriba. |
|
Ascolta,
popolo mio, ti voglio ammonire; * |
Israele,
se tu mi ascoltassi! |
Non
ci sia in mezzo a te un altro dio * |
e
non prostrarti a un dio straniero. |
|
Sono
io il Signore tuo Dio, † |
che
ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto; * |
apri
la tua bocca, la voglio riempire. |
|
Ma
il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, * |
Israele
non mi ha obbedito. |
L’ho
abbandonato alla durezza del suo cuore, * |
che
seguisse il proprio consiglio. |
|
Se
il mio popolo mi ascoltasse, * |
se
Israele camminasse per le mie vie! |
Subito
piegherei i suoi nemici * |
e contro i suoi avversari porterei la
mia mano. |
|
I
nemici del Signore gli sarebbero sottomessi * |
e
la loro sorte sarebbe segnata per sempre; |
li
nutrirei con fiore di frumento, * |
li sazierei con miele di roccia». |
|
Gloria. |
|
Ant. 6 (duplex)
«Popolo mio, che cosa ti ho fatto? * In che cosa ti ho stancato? Rispondimi. |
|
Forse
perché ti ho fatto uscire dall’Egitto, * tu hai preparato la croce per il tuo
Salvatore?». |
|
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
Tu
sei benedetto, Signore. |
Amen. |
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LETTURA BIBLICA |
Passione
del Signore nostro Gesù Cristo secondo Luca |
|
I (22,7-53) |
|
Venne
il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. Gesù
mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua,
perché possiamo mangiare». Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?». Ed
egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta
una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà e direte al padrone di
casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con
i miei discepoli? Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e
addobbata; là preparate». Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro
detto e prepararono la Pasqua. |
Quando
fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: «Ho
desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia
passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel
regno di Dio». E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e
distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del
frutto della vite, finché non venga il regno di Dio». |
Poi,
preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il
mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo
dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza
nel mio sangue, che viene versato per voi». |
«Ma
ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio dell'uomo
se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è
tradito!». Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi
avrebbe fatto ciò. |
Sorse
anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande.
Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su
di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il
più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che
serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse
colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. |
Voi
siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per
voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, perché possiate mangiare e
bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici
tribù di Israele. |
Simone,
Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho
pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto,
conferma i tuoi fratelli». E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto
ad andare in prigione e alla morte». Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà
oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi». |
Poi
disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse
mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha
una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello
e ne compri una. Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della
Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi
riguarda volge al suo termine». Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due
spade». Ma egli rispose «Basta!». |
Uscito
se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo
seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in
tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e,
inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice!
Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un
angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava più
intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a
terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che
dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e
pregate, per non entrare in tentazione». |
Mentre
egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si
chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. Gesù gli
disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?». Allora quelli che
eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo
colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e
gli staccò l'orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta
così!». E toccandogli l'orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che gli
eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani:
«Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? Ogni giorno ero
con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la
vostra ora, è l'impero delle tenebre». |
|
RESPONSORIO |
«Ero
come agnello mansueto: |
ero
portato al macello e non lo sapevo. |
Essi
tramavano contro di me e dicevano: |
“Abbattiamo l’albero nel suo rigoglio, |
strappiamolo dalla terra dei viventi”. |
|
Sorgi,
Signore, affrontali, abbattili, |
loro
che contro di me vanno dicendo: |
“Abbattiamo l’albero nel suo rigoglio, |
strappiamolo dalla terra dei viventi”. |
|
II (22,54 – 23,25) |
|
Dopo
averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo
sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Siccome avevano acceso un fuoco in
mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo
a loro. Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche
questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!». Poco
dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose:
«No, non lo sono!». Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In verità,
anche questo era con lui; è anche lui un Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo,
non so quello che dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo
cantò. Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle
parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi
rinnegherai tre volte». E, uscito, pianse amaramente. |
Frattanto
gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, lo
bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?». E molti altri
insulti dicevano contro di lui. |
Appena
fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi
sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: «Se
tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi
crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma da questo momento starà
il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio». Allora tutti
esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite
voi stessi: io lo sono». Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di
testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca». |
Tutta
l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo
trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a
Cesare e affermava di essere il Cristo re». Pilato lo interrogò: «Sei tu il
re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai sommi
sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo». Ma essi
insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo
aver cominciato dalla Galilea fino a qui». |
Udito
ciò, Pilato domandò se era Galileo e, saputo che apparteneva alla
giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava
anch'egli a Gerusalemme. |
Vedendo
Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per
averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo
interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. C'erano là anche
i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. Allora Erode,
con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida
veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici;
prima infatti c'era stata inimicizia tra loro. |
Pilato,
riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, disse: «Mi avete portato
quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma
non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; e neanche
Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la
morte. Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò». Ma essi si misero a gridare tutti insieme:
«A morte costui! Dacci libero Barabba!». Questi era stato messo in carcere
per una sommossa scoppiata in città e per omicidio. |
Pilato
parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi urlavano:
«Crocifiggilo, crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma
che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo
castigherò severamente e poi lo rilascerò». Essi però insistevano a gran
voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. Pilato allora
decise che la loro richiesta fosse eseguita. Rilasciò colui che era stato
messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò
Gesù alla loro volontà. |
|
RESPONSORIO |
«Contro
di me fremevano gli empi, |
s’indurì
contro di me il loro cuore. |
Essi
stabilirono il mio prezzo: |
trenta sicli d’argento |
sono stato da loro valutato. |
|
Si
dividono le mie vesti, |
sul
mio vestito gettano la sorte; |
trenta sicli d’argento |
sono stato da loro valutato». |
|
III (23,26-56) |
|
Mentre
lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla
campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva
una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti
su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme,
non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco,
verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno
generato e le mammelle che non hanno allattato. |
Allora
cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché
se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?». |
Venivano
condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati. |
Quando
giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a
destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno
quello che fanno». |
Dopo
essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte. |
Il
popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli
altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». Anche i
soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e
dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». C'era anche una
scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei. |
Uno
dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva
te stesso e anche noi!». Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore
di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il
giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». E
aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose:
«In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso». |
Era
verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra
fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù,
gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito».
Detto questo spirò. |
Visto
ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest'uomo
era giusto». Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo,
ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto.
Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano
seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti. |
C'era
un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva
aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una
città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese
il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose
in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora
deposto. Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato.
Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse
osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi tornarono
indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono
il riposo secondo il comandamento. |
|
RESPONSORIO |
«Al
sacrificio, solitaria vittima, |
tu
vai, Signore, per tutti. |
Non
c’è Pietro con te, che pur diceva: |
“Per
te voglio morire”. |
Ti
abbandonò Tommaso, che gridava: |
“Andiamo
tutti a morire con lui”. |
Nessuno c’è dei tuoi: tu muori solo, |
Figlio e Dio mio, |
che immacolata mi preservasti. |
|
Venite
e vedete l’Uomo-Dio |
a
una croce confitto. |
Nessuno c’è dei tuoi: tu muori solo, |
Figlio e Dio mio, |
che immacolata mi preservasti». |
|
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono
l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente la
Prima Orazione. |
|
ORAZIONE |
Salvatore
e Signore, che, secondo l’eterno disegno del Padre, hai preso su di te con
amore ineffabile ogni miseria nostra, ogni ferita, in questo santo giorno
concedi in virtù del tuo sangue che gli uomini siano liberati da tutte le
colpe e possano abitare nella patria celeste con te, che sei Dio, e vivi e
regni con il Padre, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei
secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
|
|
|
|
|
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. |
|
Lode
a te, Signore, re di eterna gloria. |
|
|
|
PRIMA ORAZIONE |
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa) |
Dio
forte e clemente, che dalla croce di Cristo effondi sull'universo tutti i
tesori del tuo amore immenso, ravviva la speranza dei peccatori che piangono
le loro colpe, e chiama alla gioia del paradiso quanti con umile cuore
confessano la tua misericordia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e
nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per
tutti i secoli dei secoli. |
|
SALMODIA |
Cantico Is
49,1-4 |
|
Ant. 1 Il Signore mi ha nascosto all’ombra della sua
mano, * mi ha reso freccia appuntita. |
|
Ascoltatemi,
o isole, * |
udite attentamente, nazioni lontane; |
il
Signore dal seno materno mi ha chiamato, * |
fino dal grembo di mia madre ha
pronunziato il mio nome. |
|
Ha
reso la mia bocca come spada affilata, * |
mi ha nascosto all'ombra della sua mano, |
mi
ha reso freccia appuntita, * |
mi ha riposto nella sua faretra. |
|
Mi
ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, * |
sul quale manifesterò la mia gloria». |
|
Io
ho risposto: «Invano ho faticato, * |
per nulla e invano ho consumato le mie
forze. |
Ma,
certo, il mio diritto è presso il Signore, * |
la mia ricompensa presso il mio Dio». |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Il Signore mi ha nascosto all’ombra della sua
mano, * mi ha reso freccia appuntita. |
|
Salmi Laudativi |
|
Ant. 2 «Ogni giorno sedevo tra voi nel tempio ad
insegnare, e non mi avete arrestato. * Ora mi avete flagellato e mi portate a
essere crocifisso». |
Sal
148 |
Lodate
il Signore dai cieli, * |
lodatelo
nell’alto dei cieli. |
Lodatelo,
voi tutti, suoi angeli, * |
lodatelo, voi tutte, sue schiere. |
|
Lodatelo,
sole e luna, * |
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle. |
Lodatelo,
cieli dei cieli, * |
voi acque al di sopra dei cieli. |
|
Lodino
tutti il nome del Signore, * |
perché egli disse e furono creati. |
Li
ha stabiliti per sempre, * |
ha posto una legge che non passa. |
|
Lodate
il Signore dalla terra, * |
mostri
marini e voi tutti abissi, |
fuoco
e grandine, neve e nebbia, * |
vento
di bufera che obbedisce alla sua parola, |
|
monti
e voi tutte, colline, * |
alberi
da frutto e tutti voi, cedri, |
voi
fiere e tutte le bestie, * |
rettili
e uccelli alati. |
|
I
re della terra e i popoli tutti, * |
i
governanti e i giudici della terra, |
i
giovani e le fanciulle, † |
i vecchi insieme ai bambini * |
lodino il nome del Signore: |
|
perché
solo il suo nome è sublime, † |
la
sua gloria risplende sulla terra e nei cieli. * |
Egli ha sollevato la potenza del suo
popolo. |
|
È
canto di lode per tutti i suoi fedeli, * |
per i figli di Israele, popolo che egli
ama. |
|
Sal
149 |
Cantate
al Signore un canto nuovo; * |
la
sua lode nell’assemblea dei fedeli. |
Gioisca
Israele nel suo Creatore, * |
esultino
nel loro Re i figli di Sion. |
|
Lodino
il suo nome con danze, * |
con
timpani e cetre gli cantino inni. |
Il
Signore ama il suo popolo, * |
incorona
gli umili di vittoria. |
|
Esultino
i fedeli nella gloria, * |
sorgano
lieti dai loro giacigli. |
Le
lodi di Dio sulla loro bocca * |
e
la spada a due tagli nelle loro mani, |
|
per
compiere la vendetta tra i popoli * |
e punire le genti; |
per
stringere in catene i loro capi, * |
i loro nobili in ceppi di ferro; |
|
per
eseguire su di essi * |
il
giudizio già scritto: |
questa
è la gloria * |
per
tutti i suoi fedeli. |
|
Sal
150 |
Lodate
il Signore nel suo santuario, * |
lodatelo
nel firmamento della sua potenza. |
Lodatelo
per i suoi prodigi, * |
lodatelo per la sua immensa grandezza. |
|
Lodatelo
con squilli di tromba, * |
lodatelo
con arpa e cetra; |
lodatelo
con timpani e danze, * |
lodatelo
sulle corde e sui flauti. |
|
Lodatelo
con cembali sonori, † |
lodatelo
con cembali squillanti; * |
ogni
vivente dia lode al Signore. |
|
Sal
116 |
Lodate
il Signore, popoli tutti, * |
voi tutte, nazioni, dategli gloria; |
|
perché
forte è il suo amore per noi * |
e la fedeltà del Signore dura in eterno. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2 «Ogni giorno sedevo tra voi nel tempio ad insegnare,
e non mi avete arrestato. * Ora mi avete flagellato e mi portate a essere
crocifisso». |
|
Salmo
diretto Sal
108,1-5.21-27.30-31 |
Dio
della mia lode, non tacere, * |
poiché contro di me si sono aperte |
la bocca dell'empio e dell'uomo di
frode; |
|
parlano
di me con lingua di menzogna. † |
Mi investono con parole di odio, * |
mi combattono senza motivo. |
|
In
cambio del mio amore mi muovono accuse, * |
mentre io sono in preghiera. |
Mi
rendono male per bene * |
e odio in cambio di amore. |
|
Ma
tu, Signore Dio, † |
agisci con me secondo il tuo nome: * |
salvami, perché buona è la tua grazia. |
|
Io
sono povero e infelice * |
e il mio cuore è ferito nell'intimo. |
Scompaio
come l'ombra che declina, * |
sono sbattuto come una locusta. |
|
Le
mie ginocchia vacillano per il digiuno, * |
il mio corpo è scarno e deperisce. |
Sono
diventato loro oggetto di scherno, * |
quando mi vedono scuotono il capo. |
|
Aiutami,
Signore mio Dio, * |
salvami per il tuo amore. |
Sappiano
che qui c'è la tua mano: * |
tu, Signore, tu hai fatto questo. |
|
Alta
risuoni sulle mie labbra la lode del Signore, * |
lo esalterò in una grande assemblea; |
poiché
si è messo alla destra del povero * |
per salvare dai giudici la sua vita. |
|
Gloria. |
|
SECONDA ORAZIONE |
Dio
misericordioso, dona e conserva ai credenti la salvezza che ci viene dalla passione
redentrice, e sciogli nell'uomo ogni impaccio di colpa e di debolezza col
soccorso della tua pietà senza fine. Per Cristo nostro Signore. |
|
INNO |
Albero
santo e nobile, |
croce
di Cristo, |
tronco
su tutti amabile, |
dolce
è il tuo frutto! |
|
Piega
i tuoi rami, mitiga |
la
ruvidezza, |
il
tuo legno sia morbido |
al
Re che muore. |
|
Tu
presenti la Vittima |
che
tutti salva, |
tu
sei del sangue rorida |
che
ci redime. |
|
Al
Padre, all’Unigenito |
morto
e risorto |
e
al Paracleto Spirito |
salga
la lode. Amen. |
|
ACCLAMAZIONI A CRISTO
SIGNORE |
Al Re dei secoli, che è morto e
risorto per donarci la vita, innalziamo le nostre invocazioni. |
|
Cristo,
che hai umiliato l'arroganza del nostro antico Nemico, Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Salvatore,
che dalla croce irradi sul mondo la tua potenza salvifica, Kyrie eleison. |
Kyrie
eleison. |
|
Figlio
dell'Altissimo, che, inchiodato al patibolo hai promesso al ladro pentito il
paradiso, Kyrie eleison. |
Kyrie
eleison. |
|
Dio,
che regni nel cielo e per liberare l'uomo hai sopportato il rifiuto dei tuoi
servi, Kyrie eleison. |
Kyrie
eleison. |
|
Giudice
degli angeli, che sei stato sottoposto al giudizio degli uomini, Kyrie
eleison. |
Kyrie
eleison. |
|
Signore
eterno e forte, che morendo in croce ci hai procurato col tuo sangue la
gloria della risurrezione, Kyrie eleison. |
Kyrie
eleison. |
|
Padre
nostro. |
|
CONCLUSIONE |
Il
Signore ci benedica e ci esaudisca |
Amen. |
|
oppure |
|
La
santa Trinità ci salvi e ci benedica |
Amen. |
|
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono
si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme
solenni previste dal Messale |
|
|
|
|
|
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. |
|
Lode
a te, Signore, re di eterna gloria. |
|
INNO |
|
Terza |
|
E’
l’ora terza. Gesù Signore |
sale
ingiuriato la croce, |
ma
noi pensosi gli offriamo |
l’affetto
di un animo orante. |
|
Se
in te nasce il Figlio di Dio, |
la
vita conservi incolpevole |
e,
con voce assidua implorando, |
dischiudi
il tuo cuore allo Spirito. |
|
Quest’ora
ha segnato la fine |
al
lungo torpore del male, |
ha
debellato la morte, |
ha
cancellato la colpa. |
|
Di
qui l’epoca inizia |
della
salvezza di Cristo, |
nelle
Chiese dell’universo |
la
verità s’irradia della fede. |
|
Dalla
gloria del suo patibolo |
Gesù
parla alla Vergine: |
Ecco
tuo figlio, o donna; |
Giovanni,
ecco tua madre. |
|
Al
vincolo di giuste nozze, |
avvolte
in profondo mistero, |
era
solo affidato in custodia |
l’onore
della Madre. |
|
Stupendi
prodigi dal cielo |
confermano
l’alto disegno; |
la
turba malvagia non crede, |
chi
crede ritrova salvezza. |
|
Credo
in un Dio Unigenito, |
nato
tra noi dalla Vergine, |
che
ha tolto i peccati del mondo |
e
siede alla destra del Padre. |
|
Gloria
si canti all’unico Dio |
e
a Gesù Cristo Signore, |
con
lo Spirito santo |
negli
infiniti secoli. Amen. |
|
Sesta |
|
O
Dio glorioso, altissimo sovrano, |
che
i tempi diversi alternando, |
orni
di dolce chiarità il mattino |
e
l’infocato meriggio avvampi, |
|
placa
la furia delle discordie, |
spegni
il funesto ardore dell’odio, |
dona
alle membra sanità e vigore, |
agli
animi dona la pace. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive
e governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
Nona |
|
Perpetuo
vigore degli esseri, |
che
eterno e immutabile stai |
e
la vicenda regoli del giorno |
nell’inesausto
gioco della luce, |
|
la
nostra sera irradia |
del
tuo vitale splendore; |
premia
la morte dei giusti |
col
giorno che non tramonta. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito santo |
vive
e governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
Salmo 118 |
XIV 105-112 (Nun) |
|
Ant. 1 Intrecciata una corona di spine, * gliela
posero sul capo. |
|
Lampada per i miei passi è la tua
parola, * |
luce
sul mio cammino. |
Ho giurato, e lo confermo, * |
di
custodire i tuoi precetti di giustizia. |
|
Sono stanco di soffrire, Signore, * |
dammi
vita secondo la tua parola. |
Signore, gradisci le offerte delle mie
labbra, * |
insegnami i tuoi giudizi. |
|
La mia vita è sempre in pericolo, * |
ma non dimentico la tua legge. |
Gli empi mi hanno teso i loro lacci, * |
ma non ho deviato dai tuoi precetti. |
|
Mia eredità per sempre sono i tuoi
insegnamenti, * |
sono
essi la gioia del mio cuore. |
Ho piegato il mio cuore ai tuoi
comandamenti, * |
in
essi è la mia ricompensa per sempre. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Intrecciata una corona di spine, *
gliela posero sul capo. |
|
XV 113-120 (Samech) |
|
Ant. 2 Gli diedero da bere vino * mescolato
con fiele. |
|
io amo la tua legge. |
Tu sei mio rifugio e mio scudo, * |
spero
nella tua parola. |
|
Allontanatevi da me o malvagi, * |
osserverò
i precetti del mio Dio. |
Sostienimi secondo la tua parola e
avrò la vita, * |
non
deludermi nella mia speranza. |
|
Sii tu il mio aiuto e sarò salvo, * |
gioirò
sempre nei tuoi precetti. |
Tu disprezzi chi abbandona i tuoi
decreti, * |
perché la sua astuzia è fallace. |
|
Consideri scorie tutti gli empi della
terra, * |
perciò
amo i tuoi insegnamenti. |
Tu fai fremere di spavento la mia
carne, * |
io
temo i tuoi giudizi. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2 Gli diedero da bere vino * mescolato
con fiele. |
|
XVI 121-128 (Ain) |
|
Ant. 3 Giuda, vedendo che Gesù era stato
condannato, * disse: «Ho peccato, tradendo sangue innocente». |
|
Ho agito secondo diritto e giustizia;
* |
non abbandonarmi ai miei oppressori. |
Assicura il bene al tuo servo; * |
non mi opprimano i superbi. |
|
I miei occhi si consumano nell’attesa |
della
tua salvezza * |
e
della tua parola di giustizia. |
Agisci con il tuo servo secondo il tuo
amore * |
e insegnami i tuoi comandamenti. |
|
Io sono tuo servo, fammi comprendere * |
e conoscerò i tuoi insegnamenti. |
È tempo che tu agisca, Signore; * |
hanno violato la tua legge. |
|
Perciò amo i tuoi comandamenti * |
più dell’oro, più dell’oro fino. |
Per questo tengo cari i tuoi precetti
* |
e odio ogni via di menzogna. |
|
Gloria. |
|
Ant. 3 Giuda, vedendo che Gesù era stato condannato,
* disse: «Ho peccato, tradendo sangue innocente». |
|
Alle altre Ore salmodia complementare |
|
Terza |
|
LETTURA BREVE 2
Cor 5,20b-21 |
Fratelli,
vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che
non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore,
perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio. |
|
Hai
allontanato da me i miei compagni. |
Hai
allontanato da me i miei compagni; * mi hai reso per loro un orrore. |
|
Hai
allontanato da me amici e conoscenti. |
Mi
hai reso per loro un orrore. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Hai
allontanato da me i miei compagni; * mi hai reso per loro un orrore. |
|
ORAZIONE |
Dio
di sapienza eterna e di bontà infinita, donaci di accompagnare la passione di
Cristo con la pietà del cuore e la santità delle opere, perché viviamo sempre
nella verità e nella giustizia, riconciliati con te dal nostro Salvatore, che
vive e regna nei secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
Sesta |
|
LETTURA BREVE Gal
3,13-14a |
Fratelli,
Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso
maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno, perché
in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti. |
|
Sorgevano
testimoni violenti. |
Sorgevano
testimoni violenti, * mi interrogavano su ciò che ignoravo. |
|
Mi
rendevano male per bene. |
Mi
interrogavano su ciò che ignoravo. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Sorgevano
testimoni violenti, * mi interrogavano su ciò che ignoravo. |
|
ORAZIONE |
Con
umile cuore, o Dio, imploriamo il tuo nome santo e terribile: tu che all’ora
sesta hai voluto che il Signore Gesù salisse la croce per la nostra salvezza,
donaci di servirti senza infedeltà in ogni tempo, poi che siamo stati redenti
dal Figlio tuo crocifisso, che vive e regna nei secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
Nona |
|
LETTURA BREVE Gal
2,19b-20 |
Fratelli,
sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive
in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che
mi ha amato e ha dato se stesso per me. |
|
Io
sono un verme, non un uomo. |
Io
sono un verme, non un uomo, * infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo. |
|
Mi
scherniscono quelli che mi vedono. |
Infamia
degli uomini, rifiuto del mio popolo. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Io
sono un verme, non un uomo, * infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo. |
|
ORAZIONE |
Signore
Gesù Cristo, all’ora nona hai voluto che il malfattore crocifisso pentito
entrasse nel tuo paradiso; fa’ che, riconoscendo le nostre colpe, possiamo varcare
gioiosi la soglia della dimora celeste. Tu che vivi e regni nei secoli dei
secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
|
|
|
|
Coloro che non partecipano alla celebrazione pubblica pomeridiana,
celebrino i Vespri nel modo seguente: |
|
Il
Signore sia con voi. |
E
con il tuo spirito. |
|
oppure |
|
Signore
ascolta la nostra preghiera |
E
il nostro grido giunga fino a te |
|
RITO DELLA LUCE |
Come
nube d'incenso, |
la
mia preghiera, Signore, s'innalzi. |
Guarda le mani a te levate, o Dio, |
sacrificio
di lode nella sera. |
|
A
te grido: soccorri, |
ascolta
questa voce che ti implora. |
Guarda le mani a te levate, o Dio, |
sacrificio di lode nella sera. |
|
Poni
la tua custodia alle mie labbra, |
non
ceda il cuore al fascino del male. |
Guarda le mani a te levate, o Dio, |
sacrificio di lode nella sera. |
|
Come
nube d'incenso, |
la
mia preghiera, Signore, s'innalzi. |
Guarda le mani a te levate, o Dio, |
sacrificio di lode nella sera. |
|
INNO |
Ecco
il vessillo di un Re crocifisso, |
mistero
di morte e di gloria: |
il
Signore del mondo |
si
spegne su un patibolo. |
|
Straziato
nelle carni, |
atrocemente
inchiodato, |
si
immola il Figlio di Dio, |
vittima
pura del nostro riscatto. |
|
Colpo
di lancia crudele |
squarcia
il suo cuore; fluisce |
sangue
ed acqua: è la fonte |
che
ogni peccato lava. |
|
Sangue
regale imporpora |
lo
squallore del legno: |
risplende
la croce e Cristo |
regna
da questo trono. |
|
Salve,
croce adorabile! |
Su
questo altare muore |
la
Vita e morendo ridona |
agli
uomini la vita. |
|
Salve,
croce adorabile, |
sola
nostra speranza! |
Concedi
perdono ai colpevoli, |
accresci
nei giusti la grazia. |
|
O
Trinità beata unico Dio, |
a
te si elevi la lode; |
custodisci
nei secoli |
chi
dalla croce è rinato. Amen. |
|
LETTURA BREVE Rm
5,6-11 |
Fratelli,
mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo
stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto;
forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma
Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora
peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati per il
suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. Se infatti,
quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte
del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante
la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore
nostro Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione. |
|
Qui si osservi un breve spazio di preghiera silenziosa e di
riflessione sul sacrificio del Signore. |
|
SALMODIA |
Salmo 21 |
I (2-12) |
|
Ant. 1 Dio mio, Dio mio, guardami! |
|
«Dio
mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † |
Tu
sei lontano dalla mia salvezza»: * |
sono
le parole del mio lamento. |
|
Dio
mio, invoco di giorno e non rispondi, * |
grido
di notte e non trovo riposo. |
|
Eppure
tu abiti la santa dimora, * |
tu, lode di Israele. |
In
te hanno sperato i nostri padri, * |
hanno sperato e tu li hai liberati; |
|
a
te gridarono e furono salvati, * |
sperando in te non rimasero delusi. |
|
Ma
io sono verme, non uomo, * |
infamia
degli uomini, rifiuto del mio popolo. |
|
Mi
scherniscono quelli che mi vedono, * |
storcono
le labbra, scuotono il capo: |
«Si
è affidato al Signore, lui lo scampi; * |
lo
liberi, se è suo amico». |
|
Sei
tu che mi hai tratto dal grembo, * |
mi
hai fatto riposare sul petto di mia madre. |
Al
mio nascere tu mi hai raccolto, * |
dal
grembo di mia madre sei tu il mio Dio. |
|
Da
me non stare lontano, † |
poiché
l’angoscia è vicina * |
e
nessuno mi aiuta. |
|
Non si dice il Gloria. |
|
Ant. 1 Dio mio, Dio mio, guardami! |
|
II (13-23) |
|
Ant. 2 «Si dividono le mie vesti, * sul mio vestito
gettano la sorte». |
|
Mi
circondano tori numerosi, * |
mi
assediano tori di Basan. |
Spalancano
contro di me la loro bocca * |
come
leone che sbrana e ruggisce. |
|
Come
acqua sono versato, * |
sono slogate tutte le mie ossa. |
Il
mio cuore è come cera, * |
si
fonde in mezzo alle mie viscere. |
|
È
arido come un coccio il mio palato, † |
la
mia lingua si è incollata alla gola, * |
su
polvere di morte mi hai deposto. |
|
Un
branco di cani mi circonda, * |
mi
assedia una banda di malvagi; |
hanno
forato le mie mani e i miei piedi, * |
posso
contare tutte le mie ossa. |
|
Essi
mi guardano, mi osservano: † |
si
dividono le mie vesti, * |
sul
mio vestito gettano la sorte. |
|
Ma
tu, Signore, non stare lontano, * |
mia
forza, accorri in mio aiuto. |
Scampami
dalla spada, * |
dalle
unghie del cane la mia vita. |
|
Salvami
dalla bocca del leone * |
e dalle corna dei bufali. |
Annunzierò
il tuo nome ai miei fratelli, * |
ti loderò in mezzo all’assemblea. |
|
Non si dice il Gloria. |
|
Ant. 2 «Si dividono le mie vesti, * sul mio vestito
gettano la sorte». |
|
III (24-32) |
|
Ant. 3 «Posero sopra il mio capo la motivazione
scritta della condanna: * “Questi è Gesù Nazareno, il re dei Giudei”». |
|
Lodate
il Signore, voi che lo temete, † |
gli
dia gloria la stirpe di Giacobbe, * |
lo
tema tutta la stirpe di Israele; |
|
perché
egli non ha disprezzato né sdegnato * |
l’afflizione
del misero, |
non
gli ha nascosto il suo volto, * |
ma, al suo grido d’aiuto, lo ha
esaudito. |
|
Sei
tu la mia lode nella grande assemblea, * |
scioglierò i miei voti davanti ai suoi
fedeli. |
|
I
poveri mangeranno e saranno saziati, † |
loderanno
il Signore quanti lo cercano: * |
«Viva
il loro cuore per sempre». |
|
Ricorderanno
e torneranno al Signore * |
tutti
i confini della terra, |
si
prostreranno davanti a lui * |
tutte
le famiglie dei popoli. |
|
Poiché
il regno è del Signore, * |
egli
domina su tutte le nazioni. |
|
A
lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, * |
davanti a lui si curveranno quanti
discendono nella polvere. |
|
E
io vivrò per lui, * |
lo servirà la mia discendenza. |
|
Si
parlerà del Signore alla generazione che viene; * |
annunzieranno
la sua giustizia; |
al
popolo che nascerà diranno: * |
«Ecco l’opera del Signore!». |
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Non si dice il Gloria. |
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Ant. 3 «Posero sopra il mio capo la motivazione
scritta della condanna: * “Questi è Gesù Nazareno, il re dei Giudei”». |
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ORAZIONE |
Volgi
benevolo il tuo sguardo, o Dio misericordioso, su questa famiglia, per la quale
il Signore nostro Gesù Cristo, consegnandosi liberamente nelle mani dei
carnefici subì il supplizio della croce, e ora, glorioso, vive e regna con
te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. |
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Non si dice né il Cantico della beata Vergine né la seconda
orazione. |
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Non si fa la Commemorazione del Battesimo |
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INTERCESSIONI |
Celebrando
i misteri della passione di Cristo, che ha portato la salvezza all’universo,
supplichiamo con fiducia la misericordia del Padre: |
Ascolta pietoso la nostra preghiera. |
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Per
la tua santa Chiesa, diffusa su tutta la terra perché perseveri con fermezza
nella confessione del tuo nome: |
-
Ascolta pietoso la nostra preghiera. |
|
Per
il nostro santo padre il papa N. e per il
nostro vescovo N., perché sotto la
loro guida paterna il popolo cristiano cresca nella fede. |
-
Ascolta pietoso la nostra preghiera. |
|
Per
tutti i credenti in Cristo, perché siano radunati nell’integrità della fede e
nel vincolo della carità coloro che un unico battesimo ha consacrato: |
-
Ascolta pietoso la nostra preghiera. |
|
Per
gli uomini, che tutti hai creato nella tua bontà e nella tua saggezza, perché
ti riconoscano come Padre e Signore: |
-
Ascolta pietoso la nostra preghiera. |
|
Per
la sicurezza della pace in tutto il mondo, la prosperità dei popoli, il
libero esercizio della religione in tutte le genti: |
-
Ascolta pietoso la nostra preghiera. |
|
Per
i fratelli che sono morti nell’amore di Cristo, perché ottengano i beni
eterni della vita risorta: |
-
Ascolta pietoso la nostra preghiera. |
|
A
Dio, che tanto ha amato gli uomini da dare il Figlio suo per la nostra salvezza,
salga devota e riconoscente la nostra invocazione: |
Padre
nostro. |
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CONCLUSIONE |
I Vespri si concludono con la sola acclamazione |
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Benedetto
il Signore, |
che
vive e regna nei secoli dei secoli. |
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Amen. |
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La Compieta inizia con la sola formula: |
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Benedetto
il Signore, |
che
vive e regna nei secoli dei secoli. |
|
Amen. |
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INNO |
Divina
luce, Cristo, |
stella
che splendi sulla nostra sera, |
ai
servi che ti invocano |
dona
l’eterna vita. |
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Noi
ti preghiamo e al sonno |
ci
abbandoniamo sereni: |
se
tu pietoso vigili, |
senza
affanno è il riposo. |
|
Torbido
sogno non ci inquieta |
né
ci inganna il Nemico, |
se
tu nella notte difendi |
i
cuori incontaminati. |
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Guardaci
dal tuo trono, |
sventa
ogni perfida insidia, |
proteggi
i poveri che hai redento |
a
prezzo del tuo sangue. |
|
A
tua immagine ci hai creati |
nel
corpo e nello spirito: |
nella
tenebra orrenda |
veglia
sull’opera tua. |
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SALMODIA |
Salmo 87 |
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Ant. Tutto il giorno a te grido, Signore |
|
Signore,
Dio della mia salvezza, * |
davanti a te grido giorno e notte. |
Giunga
fino a te la mia preghiera, * |
tendi l'orecchio al mio lamento. |
|
Io
sono colmo di sventure, * |
la mia vita è vicina alla tomba. |
Sono
annoverato tra quelli che scendono nella fossa, * |
sono come un uomo ormai privo di forza. |
|
È
tra i morti il mio giaciglio, * |
sono come gli uccisi stesi nel sepolcro, |
dei
quali tu non conservi il ricordo * |
e che la tua mano ha abbandonato. |
|
Mi
hai gettato nella fossa profonda, * |
nelle tenebre e nell'ombra di morte. |
Pesa
su di me il tuo sdegno * |
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi. |
|
Hai
allontanato da me i miei compagni, * |
mi hai reso per loro un orrore. |
Sono
prigioniero senza scampo; * |
si consumano i miei occhi nel patire. |
|
Tutto
il giorno ti chiamo, Signore, * |
verso di te protendo le mie mani. |
Compi
forse prodigi per i morti? * |
O sorgono le ombre a darti lode? |
|
Si
celebra forse la tua bontà nel sepolcro, * |
la tua fedeltà negli inferi? |
Nelle
tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, * |
la tua giustizia nel paese dell'oblio? |
|
Ma
io a te, Signore, grido aiuto, * |
e al mattino giunge a te la mia
preghiera. |
Perché,
Signore, mi respingi, * |
perché mi nascondi il tuo volto? |
|
Sono
infelice e morente dall'infanzia, * |
sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori. |
Sopra
di me è passata la tua ira, * |
i tuoi spaventi mi hanno annientato, |
|
mi
circondano come acqua tutto il giorno, * |
tutti insieme mi avvolgono. |
Hai
allontanato da me amici e conoscenti, * |
mi sono compagne solo le tenebre. |
|
Non si dice il Gloria. |
|
Ant. Tutto il giorno a te grido, Signore |
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LETTURA BREVE Ger
14,9 |
Tu
sei in mezzo a noi, Signore, e noi
siamo chiamati con il tuo nome: non abbandonarci, Signore Dio nostro. |
|
Pietà
di me, o Dio. |
Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio. |
|
Mi
riparo all’ombra delle tue ali. |
In te mi rifugio. |
|
Pietà
di me, o Dio, * |
in te mi rifugio. |
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CANTICO DI SIMEONE |
Cantico Lc
2,19-32 |
|
Ant. A Simeone era stato preannunziato dallo
Spirito Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il
Messia del Signore. |
|
Ora
lascia, o Signore, che il tuo servo * |
vada in pace secondo la tua parola; |
|
perché
i miei occhi han visto la tua salvezza, * |
preparata da te davanti a tutti i
popoli, |
|
luce
per illuminare le genti * |
e gloria del tuo popolo Israele. |
|
Non si dice il Gloria. |
|
Ant. A Simeone era stato preannunziato dallo Spirito
Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del
Signore. |
|
ORAZIONE |
Donaci,
o Padre, di essere uniti nella fede alla morte e alla sepoltura del Figlio tuo,
per risorgere alla vita nuova con lui, che vive e regna nei secoli dei
secoli. |
|
Si omette l’antifona alla Beata Vergine Maria. |
|
Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve
esame di coscienza. |
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CONCLUSIONE |
Dormiamo
in pace. |
Vigiliamo
in Cristo. |