Lunedì 17 Luglio 2017

S. Marcellina,

vergine

MEMORIA

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Ristorate le membra affaticate,

i servi tuoi si levano;

vieni e accogli, o Dio,

la prima voce dei tuoi figli oranti.

 

Lieto ti loda il labbro,

il cuore ardente ti chiama:

all’operosa vita che riprende

presiedi e benedici.

 

La stella del mattino

vince la notte, alla crescente luce

la tenebra nel bel sereno sfuma:

il male così ceda alla tua grazia.

 

A te concorde sale la supplica:

strappa dai cuori ogni fibra colpevole,

e l’animo redento

celebrerà in eterno la tua gloria.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

domina e vive nei secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

Sommo Creatore dei lucenti cieli,

o immenso Dio, che dividendo l’acque,

offri alla bruna terra

le fresche piogge e l’ardore del sole,

 

dall’alto manda sull’anima nostra

la divina rugiada della grazia,

né, seducendoci con nuovi inganni,

ci mortifichi più l’antico errore.

 

Alla tua luce la fede

attinga la provvida luce

che ogni miraggio disperda

e dissipi ogni tenebra.

 

Ascolta, Padre, la nostra preghiera

per Gesù Cristo Signore

che regna con te nei secoli

e con lo Spirito santo. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                             Salmo 72

I (1-12)    

 

Ant. 1 Quanto è buono Dio con i giusti!

 

Quanto è buono Dio con i giusti, *

      con gli uomini dal cuore puro!

 

Per poco non inciampavano i miei piedi, *

      per un nulla vacillavano i miei passi,

perché ho invidiato i prepotenti, *

      vedendo la prosperità dei malvagi.

 

Non c'è sofferenza per essi, *

      sano e pasciuto è il loro corpo.

Non conoscono l'affanno dei mortali *

      e non sono colpiti come gli altri uomini.

 

Dell'orgoglio si fanno una collana *

      e la violenza è il loro vestito.

Esce l'iniquità dal loro grasso, *

      dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.

 

Scherniscono e parlano con malizia, *

      minacciano dall'alto con prepotenza.

 

Levano la loro bocca fino al cielo *

      e la loro lingua percorre la terra.

Perciò seggono in alto, *

      non li raggiunge la piena delle acque.

 

Dicono: «Come può saperlo Dio? *

      C'è forse conoscenza nell'Altissimo?».

Ecco, questi sono gli empi: *

      sempre tranquilli, ammassano ricchezze.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Quanto è buono Dio con i giusti!

 

II (13-20)

 

Ant. 2 Come un sogno al risveglio, Signore, * quando sorgi, fai svanire la loro immagine.

 

Invano dunque ho conservato puro il mio cuore *

      e ho lavato nell'innocenza le mie mani,

poiché sono colpito tutto il giorno, *

      e la mia pena si rinnova ogni mattina.

 

Se avessi detto: «Parlerò come loro», *

      avrei tradito la generazione dei tuoi figli.

 

Riflettevo per comprendere: *

      ma fu arduo agli occhi miei,

finché non entrai nel santuario di Dio *

      e compresi qual è la loro fine.

 

Ecco, li poni in luoghi scivolosi, *

      li fai precipitare in rovina.

 

Come sono distrutti in un istante, *

      sono finiti, periscono di spavento!

Come un sogno al risveglio, Signore, *

      quando sorgi, fai svanire la loro immagine.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Come un sogno al risveglio, Signore, * quando sorgi, fai svanire la loro immagine.

 

III (21-28)     

 

Ant. 3 Il mio bene è stare vicino a Dio, * in Dio ho posto il mio rifugio.

 

Quando si agitava il mio cuore *

      e nell'intimo mi tormentavo,

io ero stolto e non capivo, *

      davanti a te stavo come una bestia.

 

Ma io sono con te sempre: *

      tu mi hai preso per la mano destra.

Mi guiderai con il tuo consiglio *

      e poi mi accoglierai nella tua gloria.

 

Chi altri avrò per me in cielo? *

      Fuori di te nulla bramo sulla terra.

 

Vengono meno la mia carne e il mio cuore;  

      ma la roccia del mio cuore è Dio, *

      è Dio la mia sorte per sempre.

 

Ecco, perirà chi da te si allontana, *

      tu distruggi chiunque ti è infedele.

 

Il mio bene è stare vicino a Dio: *

      nel Signore Dio ho posto il mio rifugio,

per narrare tutte le tue opere *

      presso le porte della città di Sion.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Il mio bene è stare vicino a Dio, * in Dio ho posto il mio rifugio.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    2 Sam 18,6-17.24-19,4

Dal secondo libro di Samuele.

 

In quei giorni l'esercito uscì in campo contro Israele e la battaglia ebbe luogo nella foresta di Efraim. La gente d'Israele fu in quel luogo sconfitta dai servi di Davide; la strage fu grande: in quel giorno caddero ventimila uomini. La battaglia si estese su tutta la contrada e la foresta divorò in quel giorno molta più gente di quanta non ne avesse divorato la spada.

Ora Assalonne s'imbattè nei servi di Davide. Assalonne cavalcava il mulo; il mulo entrò sotto i rami di un grande terebinto e la testa di Assalonne rimase impigliata nel terebinto e così egli restò sospeso fra cielo e terra; mentre il mulo che era sotto di lui passava oltre. Un uomo lo vide e venne a riferire a Ioab: «Ho visto Assalonne appeso a un terebinto». Ioab rispose all'uomo che gli portava la notizia: «Dunque, l'hai visto? E perché non l'hai tu, sul posto, steso al suolo? Io non avrei mancato di darti dieci sicli d'argento e una cintura». Ma quell'uomo disse a Ioab: «Quand'anche mi fossero messi in mano mille sicli d'argento, io non stenderei la mano sul figlio del re; perché con i nostri orecchi abbiamo udito l'ordine che il re ha dato a te, ad Abisài e a Ittài: Salvatemi il giovane Assalonne! Se io avessi commesso di mia testa una perfidia, poiché nulla rimane nascosto al re, tu stesso saresti sorto contro di me». Allora Ioab disse: «Io non voglio perdere così il tempo con te». Prese in mano tre dardi e li immerse nel cuore di Assalonne, che era ancora vivo nel folto del terebinto. Poi dieci giovani scudieri di Ioab circondarono Assalonne, lo colpirono e lo finirono.

Allora Ioab suonò la tromba e il popolo cessò di inseguire Israele, perché Ioab aveva trattenuto il popolo. Poi presero Assalonne, lo gettarono in una grande fossa nella foresta ed elevarono sopra di lui un enorme mucchio di pietre. Tutto Israele era fuggito ciascuno nella sua tenda.

Davide stava seduto fra le due porte; la sentinella salì sul tetto della porta dal lato del muro; alzò gli occhi, guardò ed ecco un uomo correre tutto solo. La sentinella gridò e avvertì il re. Il re disse: «Se è solo, porta una buona notizia». Quegli andava avvicinandosi sempre più. Poi la sentinella vide un altro uomo che correva e gridò al guardiano: «Ecco un altro uomo correre tutto solo!». E il re: «Anche questo porta una buona notizia». La sentinella disse: «Il modo di correre del primo mi pare quello di Achimaaz, figlio di Zadòk». E il re disse: «È un uomo dabbene: viene certo per una lieta notizia!». Achimaaz gridò al re: «Pace!». Prostratosi dinanzi al re con la faccia a terra, disse: «Benedetto sia il Signore tuo Dio che ha messo in tuo potere gli uomini che avevano alzato le mani contro il re mio signore!». Il re disse: «Il giovane Assalonne sta bene?». Achimaàz rispose: «Quando Ioab mandava il servo del re e me tuo servo, io vidi un gran tumulto, ma non so di che cosa si trattasse». Il re gli disse: «Mettiti là, da parte». Quegli si mise da parte e aspettò. Ed ecco arrivare l'Etiope che disse: «Buone notizie per il re mio signore! Il Signore ti ha reso oggi giustizia, liberandoti dalle mani di quanti erano insorti contro di te». Il re disse all'Etiope: «Il giovane Assalonne sta bene?». L'Etiope rispose: «Diventino come quel giovane i nemici del re mio signore e quanti insorgono contro di te per farti il male!».

Allora il re fu scosso da un tremito, salì al piano di sopra della porta e pianse; diceva in lacrime: «Figlio mio! Assalonne figlio mio, figlio mio Assalonne! Fossi morto io invece di te, Assalonne, figlio mio, figlio mio!». Fu riferito a Ioab: «Ecco il re piange e fa lutto per Assalonne». La vittoria in quel giorno si cambiò in lutto per tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel giorno: «Il re è molto afflitto a causa del figlio». Il popolo in quel giorno rientrò in città furtivamente, come avrebbe fatto gente vergognosa per essere fuggita in battaglia.

Il re si era coperta la faccia e gridava a gran voce: «Figlio mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio!».

 

RESPONSORIO                                                                                                             

Vergine saggia, che meritasti

di eccellere nella fede e di serbarti illibata,

      rendendo ancora più illustre

      la nobiltà del lignaggio

      con il servizio di Cristo Signore.

 

Sorretta ed elevata, come per ali possenti,

dai santi tuoi fratelli,

lieta scendesti alla gloria del cielo,

      rendendo ancora più illustre

      la nobiltà del lignaggio

      con il servizio di Cristo Signore.

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dal trattato su «Le vergini» di sant’Ambrogio, vescovo.

 

Poiché nei primi due libri, venerata sorella, ho esposto quel che avevo di mio, ora mi par bene riandare a quei precetti che ti dette il pontefice Liberio di santa memoria, dei quali tu sei solita trattare con me, perché tanto più caro ti sia il mio dire, quanto più santo è l'uomo da cui esso viene.

Nella festività della nascita del Salvatore (e qual giorno avrebbe potuto essere più adatto di questo, in cui la Vergine divenne madre?), allorché nella basilica dell'apostolo Pietro anche col mutar delle vesti mostravi di far professione di verginità, mentre ti stava intorno una schiera di fanciulle del Signore che andavano a gara per associarsi a te, egli così disse:

«Sante, figlia, sono le nozze che hai desiderato. Vedi come numeroso è accorso il popolo a festeggiare il giorno in cui nacque il tuo Sposo? E nessuno se n'andrà digiuno.

Egli è colui che alle nozze di Cana pregato, mutò l'acqua in vino e che a te, finora soggetta alle basse materialità della natura, conferirà il sacramento del­la verginità perfetta. È colui che con cinque pani e due pesci sfamò nel deserto quattromila persone e più ne avrebbe sfamate, se ve ne fossero state di più; e che infine oggi ha invitato alle tue nozze questa folla per darle non già pane d'orzo, ma il suo corpo divino.

Egli è nato oggi in quanto uomo dalla Vergine, ma fu generato dal Padre prima di tutte le cose: nel corpo simile alla Madre, nella potenza al Padre. Unigenito in terra, unigenito in cielo: Dio da Dio, uomo dalla Vergine; Giustizia dal Padre, Potenza dall'Onnipotente, Luce dalla Luce; non inferiore a chi lo genera, non diverso in potenza, non confuso col Padre per un'estensione o un ampliamento del termine, così da far tutt'uno col Padre, ma distinto da questo, perché ne è stato generato.

Il tuo diletto è quegli stesso senza di cui nulla esiste di ciò che è nei cieli o nelle acque o sulla terra. "Il Verbo del Padre", dice, "che era in principio" (Gv 1, 1 ss): ecco la sua eternità.

"Ed era presso il Padre": ecco la sua potenza indivisibile e inseparabile dal Padre. "E il Verbo era Dio": ecco la sua ingenita divinità. Da tutti questi attributi devi attingere la tua fede.

Amalo, figlia, perché è buono. "Nessuno infatti è buono se non Dio solo" (Lc 18, 19).

Se è certo che il Figlio è Dio, e Dio è buono, non si può dubitare che anche il Figlio sia Dio e buono. Amalo, ti ripeto.

In quanto eterno il Padre lo generò avanti che spuntasse la stella del mattino, in quanto Figlio l'espresse dal suo seno; come Verbo lo emise dal suo cuore. Egli è colui nel quale il Padre si compiacque.

Egli è il braccio del Padre, perché creatore di tutte le cose; la sapienza del Padre, perché uscì dalla sua bocca; la potenza del Padre, perché in esso abita corporalmente la Divinità nella sua pienezza.

E il Padre lo ama tanto, che lo porta nel seno e lo pone alla sua destra, perché tu ne arguisca la sapienza e ne conosca il potere».

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Associa, o Dio, la tua Chiesa all’inno di lode, che le sante vergini in cielo lietamente cantano; in questa fulgida schiera noi oggi contempliamo con affetto singolare santa Marcellina, mentre il nostro cuore anticipa nella speranza la gioia del tuo regno. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. Ascolta, figlia, porgi l’orecchio al Verbo di Dio: * vela il tesoro della tua pudicizia, ma dalle mani aperte e generose il povero ti riconosca.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. Ascolta, figlia, porgi l’orecchio al Verbo di Dio: * vela il tesoro della tua pudicizia, ma dalle mani aperte e generose il povero ti riconosca.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

Associa, o Dio, la tua Chiesa all’inno di lode, che le sante vergini in cielo lietamente cantano; in questa fulgida schiera noi oggi contempliamo con affetto singolare santa Marcellina, mentre il nostro cuore anticipa nella speranza la gioia del tuo regno. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                                     Is 42,10-16

 

Ant. 1 «Trasformerò davanti a loro le tenebre in luce * e i luoghi aspri in pianura» – dice il Signore –.

 

Cantate al Signore un canto nuovo, *

lode a lui fino all’estremità della terra;

lo celebri il mare con quanto esso contiene, *

      le isole con i loro abitanti.

 

Esulti con le sue città il deserto, *

esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr;

 

acclamino gli abitanti di Sela, *

      dalla cima dei monti alzino grida.

Diano gloria al Signore *

e il suo onore divulghino nelle isole.

 

Il Signore avanza come un prode, *

come un guerriero eccita il suo ardore;

grida, lancia urla di guerra, *

si mostra forte contro i suoi nemici.

 

Per molto tempo, ho taciuto, *

ho fatto silenzio, mi sono contenuto;

ora griderò come una partoriente, *

mi affannerò e sbufferò insieme.

 

Renderò aridi monti e colli, *

farò seccare tutta la loro erba;

trasformerò i fiumi in stagni *

e gli stagni farò inaridire.

 

Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, *

li guiderò per sentieri sconosciuti;

trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, *

i luoghi aspri in pianura.

 

Gloria.

 

Ant. 1 «Trasformerò davanti a loro le tenebre in luce * e i luoghi aspri in pianura» – dice il Signore –.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 Lodate il Signore e cantate inni al suo nome, * perché egli è buono.

                                                                                                              Sal 134,1-12

Lodate il nome del Signore, *

lodatelo, servi del Signore,

voi che state nella casa del Signore, *

negli atri della casa del nostro Dio.

 

Lodate il Signore: il Signore è buono; *

cantate inni al suo nome, perché è amabile.

Il Signore si è scelto Giacobbe, *

Israele come suo possesso.

 

Io so che grande è il Signore, *

il nostro Dio sopra tutti gli dèi.

 

Tutto ciò che vuole il Signore, lo compie †

in cielo e sulla terra, *

nei mari e in tutti gli abissi.

 

Fa salire le nubi dall’estremità della terra, †

produce le folgori per la pioggia, *

      dalle sue riserve libera i venti.

 

Egli percosse i primogeniti d’Egitto, *

      dagli uomini fino al bestiame.

Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, *

      contro il faraone e tutti i suoi ministri.

 

Colpì numerose nazioni *

      e uccise re potenti:

Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, *

      e tutti i regni di Cànaan.

 

Diede la loro terra in eredità a Israele, *

      in eredità a Israele suo popolo.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Lodate il Signore e cantate inni al suo nome, * perché egli è buono.

 

                                                         Salmo diretto                                   Sal 89,1-8

Signore, tu sei stato per noi un rifugio *

      di generazione in generazione.

 

Prima che nascessero i monti †

      e la terra e il mondo fossero generati, *

      da sempre e per sempre tu sei, Dio.

 

Tu fai ritornare l’uomo in polvere *

      e dici: «Ritornate, figli dell’uomo».

 

Ai tuoi occhi, mille anni

           sono come il giorno di ieri che è passato, *

come un turno di veglia nella notte.

 

Li annienti: li sommergi nel sonno; *

sono come l’erba che germoglia al mattino:

al mattino fiorisce, germoglia, *

      alla sera è falciata e dissecca.

 

Perché siamo distrutti dalla tua ira, *

siamo atterriti dal tuo furore.

Davanti a te poni le nostre colpe, *

i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

Dio eterno, principio di ogni principio, che pur nella nostra iniquità ci sopporti e prolunghi i nostri giorni per darci spazio di raggiungere la sapienza del cuore, ispira e guida il lavoro delle nostre mani nel rispetto e nella esaltazione dell’opera tua, fino a che potremo contemplare apertamente la soavità del tuo volto. Per Cristo nostro Signore.

 

INNO

Dolce si innalzi il canto

dal popolo di Dio

a gloria di vergine donna

fulgente nel cielo immortale.

 

Poi che allo Sposo unicamente amato

dalla terra levò stupenda lode

nell’armonia congiunta

di vita casta e di limpida fede,

 

e vano il mondo parve

al cuore appassionato,

ora tra i lieti cori

la voce sua nei secoli risuona.

 

Se la bellezza ti piacque

di quest’anima pura,

o Redentore, tergi nel tuo sangue

le nostre colpe e salvaci dal male.

 

O Figlio di Maria,

che dalla Vergine nasci,

con il Padre e lo Spirito,

l’universo ti celebri in eterno. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

A Cristo, che regna nei cuori con intenso affetto, diciamo:

 

Tu che vieni a noi nel nome del Signore, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Fiore inviolato della vergine e madre Maria, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Sposo, che inviti la Chiesa al tuo celeste convito, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Speranza e premio delle sante vergini, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Vita e gloria dei santi, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Agnello di Dio, cui le vergini fanno eternamente corona, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118, 129-136 XVII (Pe)

 

Ant. 1 La tua parola nel rivelarsi illumina, * dona saggezza ai semplici.

 

Meravigliosa è la tua alleanza, *

per questo le sono fedele.

La tua parola nel rivelarsi illumina, *

      dona saggezza ai semplici.

 

Apro anelante la bocca, *

perché desidero i tuoi comandamenti.

Volgiti a me e abbi misericordia, *

tu che sei giusto per chi ama il tuo nome.

 

Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola *

e su di me non prevalga il male.

Salvami dall’oppressione dell’uomo *

e obbedirò ai tuoi precetti.

 

Fa’ risplendere il volto sul tuo servo *

      e insegnami i tuoi comandamenti.

Fiumi di lacrime mi scendono dagli occhi, *

      perché non osservano la tua legge.

 

Gloria.

 

Ant. 1 La tua parola nel rivelarsi illumina, * dona saggezza ai semplici.

 

Salmo 81

 

Ant. 2 A te, Signore, appartengono tutte le genti.

 

Dio si alza nell’assemblea divina, *

      giudica in mezzo agli dèi.

«Fino a quando giudicherete iniquamente *

e sosterrete la parte degli empi?

 

Difendete il debole e l’orfano, *

      al misero e al povero fate giustizia.

Salvate il debole e l’indigente, *

      liberatelo dalla mano degli empi».

 

Non capiscono, non vogliono intendere, †

      avanzano nelle tenebre; *

      vacillano tutte le fondamenta della terra.

 

Io ho detto: «Voi siete dèi, *

      siete tutti figli dell’Altissimo».

Eppure morirete come ogni uomo, *

      cadrete come tutti i potenti.

 

Sorgi, Dio, a giudicare la terra, *

      perché a te appartengono tutte le genti.

 

Gloria.

 

Ant. 2 A te, Signore, appartengono tutte le genti.

 

Salmo 119

 

Ant. 3 Libera, Signore, la mia vita.

 

Nella mia angoscia ho gridato al Signore *

      ed egli mi ha risposto.

 

Signore, libera la mia vita dalle labbra di menzogna, *

      dalla lingua ingannatrice.

 

Che ti posso dare, come ripagarti, *

      lingua ingannatrice?

Frecce acute di un prode, *

      con carboni di ginepro.

 

Me infelice: abito straniero in Mosoch, *

dimoro fra le tende di Kedar!

Troppo io ho dimorato *

con chi detesta la pace.

 

Io sono per la pace, *

ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Libera, Signore, la mia vita.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ef 4,30-31

Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità.

 

La testimonianza del Signore è verace.

      La testimonianza del Signore è verace, * rende saggio il semplice.

 

Il timore del Signore è puro.

      Rende saggio il semplice.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

      La testimonianza del Signore è verace, * rende saggio il semplice.

 

ORAZIONE

Accompagna, Padre, col dono dello Spirito il cammino della Chiesa perché, crescendo nella santità, si avvii sicura alla terra della promessa. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ger 6,16

Cos’ dice il Signore: «Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri del passato, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre».

 

Sei tu il mio aiuto, Signore.

Sei tu il mio aiuto, Signore, * non lasciarmi.

 

Non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

Non lasciarmi.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Sei tu il mio aiuto, Signore, * non lasciarmi.

 

ORAZIONE

Dio, che nel tuo Figlio unigenito chiami l’uomo dalla miseria della colpa alla sovrabbondante ricchezza dlela grazia, disperdi le tenebre che oscurano i cuori e donaci infine l’eredità del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1 Cor 1,18

Fratelli, la parola della croce è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio.

 

La grazia del Signore dura in eterno.

      La grazia del Signore dura in eterno * per quanti custodiscono la sua alleanza.

 

La sua giustizia per i figli dei figli.

Per quanti custodiscono la sua alleanza.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

      La grazia del Signore dura in eterno * per quanti custodiscono la sua alleanza.

 

ORAZIONE

Dio, che nella croce di Cristo hai manifestato la tua potenza, distruggi in noi l’immagine dell’uomo corrotto; così l’uomo nuovo rinasca e viva nelle opere di giustizia. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

Lunedì della VI settimana

dopo Pentecoste

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Davanti a te perenne è lo splendore,

mentre scende la sera.

Per te la notte oscura

è chiara più del giorno.

 

Chi dal tuo sguardo può fuggire, o Dio?

Tenebre e luce per te sono eguali.

Per te la notte oscura

è chiara più del giorno.

 

Davanti a te perenne è lo splendore,

mentre scende la sera.

Per te la notte oscura

è chiara più del giorno.

 

INNO

A te, sole degli angeli,

l’anima nostra anela;

te, levando lo sguardo nella sera,

cerca, contempla e adora.

 

Se la tua voce chiama

gli astri nel cielo accorrono;

per te la vita palpita,

l’uomo di te respira.

 

Fa’ che i tuoi servi restino

sobri negli agi, forti

nelle vicende avverse,

integri al soffio del male.

 

Tu solo sazi, o Dio, la nostra fame,

in te la sete del cuore si estingue,

tu sei la fonte della vera gioia,

tu nella notte sei l’unica luce.

 

O mite Signore, perdona le colpe,

infondi l’amore operoso del bene,

la tua bontà che colma ogni mancanza,

ci doni tempi quieti.

 

Tu, candida pace, discendi

e compi i nostri voti;

rimosso ogni pericolo,

custodisci i tuoi servi.

 

Noi ti imploriamo, o Padre,

che eternamente regni

con il Figlio e lo Spirito

unico Dio nei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 135

I (1-9)

 

Ant. 1 Eterna è la misericordia del Signore.

 

Lodate il Signore perché è buono: *

eterna è la sua misericordia.

 

Lodate il Dio degli dèi: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Lodate il Signore dei signori: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Egli solo ha compiuto meraviglie: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Ha creato i cieli con sapienza: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Ha stabilito la terra sulle acque: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Ha fatto i grandi luminari: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Il sole per regolare il giorno: *

      eterna è la sua misericordia.

 

la luna e le stelle per regolare la notte: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Eterna è la misericordia del Signore.

 

II (10-26)

 

Ant. 2 Nella nostra umiliazione il Signore si è ricordato di noi * e ci ha liberati dai nostri nemici.

 

Percosse l’Egitto nei suoi primogeniti: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Da loro liberò Israele: *

      eterna è la sua misericordia.

 

con mano potente e braccio teso: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Divise il mar Rosso in due parti: *

      eterna è la sua misericordia.

 

In mezzo fece passare Israele: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Guidò il suo popolo nel deserto: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Percosse grandi sovrani *

      eterna è la sua misericordia.

 

uccise re potenti: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Seon, re degli Amorrei: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Og, re di Basan: *

eterna è la sua misericordia.

 

Diede in eredità il loro paese; *

eterna è la sua misericordia.

 

in eredità a Israele suo servo: *

eterna è la sua misericordia.

 

Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *

      eterna è la sua misericordia.

 

ci ha liberati dai nostri nemici: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Egli dà il cibo ad ogni vivente: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Lodate il Dio del cielo: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Nella nostra umiliazione il Signore si è ricordato di noi * e ci ha liberati dai nostri nemici.

 

PRIMA ORAZIONE

Dio di eterna misericordia, che tutto in cielo e in terra hai creato nel Figlio tuo unigenito e nella sua Pasqua ci hai aperto il passaggio dalla morte alla vita, ascolta l’inno del popolo dei risorti, odi la voce della Chiesa che ti eleva il cantico dell’universo: fa’ che, nutrita del pane del cielo cammini verso l’eredità che le hai preparato. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE                                                              

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. Il Signore ha guardato alla mia piccolezza * e l’anima mia magnifica Dio.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. Il Signore ha guardato alla mia piccolezza * e l’anima mia magnifica Dio.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

Alla fine di questo giorno noi ti rendiamo grazie, Dio onnipotente, e ci appelliamo alla tua immensa pietà; perdona ogni mancanza della fragilità umana e non privarci mai del tuo aiuto. Per Cristo nostro Signore.

 

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Ogni vecchiezza di peccato è tolta,

un popolo giovane nasce

nell’onda del battesimo,

mistero di vita celeste.

 

Lo Spirito rinnova i nostri cuori,

risorgere l’uomo per la gioia eterna

nell’onda del battesimo,

mistero di vita celeste.

 

Orazione

O Dio, creatore dell’universo e fonte di ogni bene, fa’ che questi tuoi servi fa te illuminati crescano nel Figlio tuo come nuove creature e siano fortificati nell’amore del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

 

INTERCESSIONI

A Cristo, Sposo amantissimo della sua Chiesa, giunga la nostra fiduciosa implorazione:

Compi, o Signore, i voti del tuo popolo.

 

Proteggi il papa N., il vescovo N. e tutti coloro che partecipano del governo della nostra diocesi:

-         custodiscili nell’amore perché possano insegnare sempre la tua verità.

 

Tu che hai dato te stesso per la tua Chiesa,

-         dona ai coniugi la grazia della reciproca perpetua fedeltà.

 

Tu che fosti fanciullo obbediente,

-         fa’ che i nostri fanciulli sul tuo esempio crescano in sapienza e grazia davanti a Dio e agli uomini.

 

Provvedi a coloro che cercano la casa e un giusto lavoro

-         perché vivano lieti e sicuri.

 

Ti raccomandiamo i nostri defunti  in particolare quelli che hanno esercitato tra noi il sacro ministero:

-         dona loro di celebrare in eterno la liturgia del cielo.

 

Consapevoli di formare un solo corpo in Cristo, concordi preghiamo:

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Tu che le tenebre al giorno

sapientemente alterni,

così alleviando nel sonno

le membra affaticate,

 

ascolta chi nella notte

timoroso ti implora:

se il corpo nel torpore si abbandona,

vegli lo spirito nella tua luce.

 

Ansia di ignoto pericolo,

Padre pietoso, non ci impauri,

incubi vani non ci inquietino

né fatue visioni ci illudano.

 

Ogni affanno si perda

nel sonno ristoratore;

ma vigili il cuore e ti sogni,

ospite dolce di chi crede in te.

 

A te si innalza, Padre, la supplica

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive con te nei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 85

 

Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.

 

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, *

      perché io sono povero e infelice.

Custodiscimi perché sono fedele; *

      tu, Dio mio, salva il tuo servo,

           che in te spera.

 

Pietà di me, Signore, *

      a te grido tutto il giorno.

Rallegra la vita del tuo servo, *

      perché a te, Signore, innalzo l'anima mia.

 

Tu sei buono, Signore, e perdoni, *

      sei pieno di misericordia con chi ti invoca.

Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera *

      e sii attento alla voce della mia supplica.

 

Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido *

      e tu mi esaudirai.

Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, *

      e non c'è nulla che uguagli le tue opere.

 

Tutti i popoli che hai creato verranno

      e si prostreranno davanti a te, o Signore, *

      per dare gloria al tuo nome;

 

grande tu sei e compi meraviglie: *

      tu solo sei Dio.

 

Mostrami, Signore, la tua via, *

      perché nella tua verità io cammini;

donami un cuore semplice *

      che tema il tuo nome.

 

Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore *

      e darò gloria al tuo nome sempre,

perché grande con me è la tua misericordia: *

      dal profondo degli inferi mi hai strappato.

 

Mio Dio, mi assalgono gli arroganti,

      una schiera di violenti

           attenta alla mia vita, *

      non pongono te davanti ai loro occhi.

 

Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, *

      lento all'ira e pieno di amore, Dio fedele,

 

volgiti a me e abbi misericordia:

      dona al tuo servo la tua forza, *

      salva il figlio della tua ancella.

 

Dammi un segno di benevolenza;

      vedano e siano confusi i miei nemici, *

      perché tu, Signore,

           mi hai soccorso e consolato.

 

Gloria.

 

Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1Ts 5,9-10

Fratelli, Dio ci ha destinati all’acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

 

Conserva ai miei occhi la luce.

      Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.

 

Guarda e rispondimi, o Dio.

      Perché non mi sorprenda il sonno della morte.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri.

 

ORAZIONE

Rischiara, o Dio, le nostre tenebre e dalle insidie notturne difendi sempre i tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Inviolato fiore, purissima Vergine,

porta lucente del cielo,

Madre di Cristo amata, Signore piissima,

odi quest’inno di lode.

Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:

così t’implorano i cuori.

Per la tua dolce supplica a noi colpevoli

scenda il perdono di Dio.

Vergine tutta santa, Regina bellissima,

inviolato fiore.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.