Venerdì 24 Marzo 2017

Venerdì della III settimana di Quaresima

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                     

 

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Tu che l’arcana voce di Dio

unico Figlio proclama,

o contemplata gloria degli angeli,

sei la salvezza e il vigore del mondo.

 

Cibo, bevanda, senso alla fatica

tu sei, dolcezza alla quiete, Cristo;

ogni disgusto, ogni triste livore

dall’anima disperdi.

 

Lieto splendore che vinci le tenebre,

dall’odioso Nemico salvaci;

sciogli l’impaccio delle colpe e guidaci

alla dimora del cielo.

 

Al Padre, eterno Signore dei secoli,

all’Unigenito amato, allo Spirito

dal coro dei credenti

gioiosamente si levi il cantico. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

L’alta tua fantasia

ha popolato, Signore, la terra,

con ordinata sapienza chiamando

e fiere e rettili e bestie del campo.

 

E, quasi te, sugli animali ignari

hai posto l’uomo, tua vivente immagine,

dell’universo coscienza e voce:

e così fu compiuto il sesto giorno.

 

La nostra nobiltà difendi, o Dio,

salva l’uomo dal male

che contamina il cuore

e i tuoi figli avvilisce.

 

La grazia accordi l’animo alla lode:

ogni groviglio di contesa sciogli,

prosperi nella pace il nostro giorno,

salvaci nella gioia.

 

A te leviamo, Padre, la supplica

per Gesù Cristo, tuo Figlio

che nello Spirito santo

regna con te nei secoli. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.


Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                    Salmo 68,2-22.30-37

I (2-13)    

 

Ant. 1 Sono un forestiero per i miei fratelli, * un forestiero per i figli di mia madre.

 

Salvami, o Dio: *

      l'acqua mi giunge alla gola.

 

Affondo nel fango e non ho sostegno; †

      sono caduto in acque profonde *

      e l'onda mi travolge.

 

Sono sfinito dal gridare, †

      riarse sono le mie fauci; *

      i miei occhi si consumano nell'attesa del mio Dio.

 

Più numerosi dei capelli del mio capo *

      sono coloro che mi odiano senza ragione.

Sono potenti i nemici che mi calunniano: *

      quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?

 

Dio, tu conosci la mia stoltezza *

      e le mie colpe non ti sono nascoste.

 

Chi spera in te, a causa mia non sia confuso, *

      Signore, Dio degli eserciti;

per me non si vergogni *

      chi ti cerca, Dio d'Israele.

 

Per te io sopporto l'insulto *

      e la vergogna mi copre la faccia;

sono un estraneo per i miei fratelli, *

      un forestiero per i figli di mia madre.

 

Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, *

      ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.

Mi sono estenuato nel digiuno *

      ed è stata per me un'infamia.

 

Ho indossato come vestito un sacco *

      e sono diventato il loro scherno.

Sparlavano di me quanti sedevano alla porta, *

      gli ubriachi mi dileggiavano.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Sono un forestiero per i miei fratelli, * un forestiero per i figli di mia madre.

     

II (14-22)

 

Ant. 2 Il Signore ci tratti secondo la sua misericordia, * così dilegueranno i nostri mali.

 

Ma io innalzo a te la mia preghiera, *

      Signore, nel tempo della benevolenza;

per la grandezza della tua bontà, rispondimi, *

      per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.

 

Salvami dal fango, che io non affondi, †

      liberami dai miei nemici *

      e dalle acque profonde.

 

Non mi sommergano i flutti delle acque †

      e il vortice non mi travolga, *

      l'abisso non chiuda su di me la sua bocca.

 

Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia; *

      volgiti a me nella tua grande tenerezza.

 

Non nascondere il volto al tuo servo, *

      sono in pericolo: presto, rispondimi.

Avvicinati a me, riscattami, *

      salvami dai miei nemici.

 

Tu conosci la mia infamia, †

      la mia vergogna e il mio disonore; *

      davanti a te sono tutti i miei nemici.

 

L'insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno. †

      Ho atteso compassione, ma invano, *

      consolatori, ma non ne ho trovati.

 

Hanno messo nel mio cibo veleno *

      e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Il Signore ci tratti secondo la sua misericordia, * così dilegueranno i nostri mali.

 

III (30-37)

 

Ant. 3 Si rallegri il cuore di chi cerca Dio.

 

Io sono infelice e sofferente; *

      la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.

 

Loderò il nome di Dio con il canto, *

      lo esalterò con azioni di grazie,

che il Signore gradirà più dei tori, *

      più dei giovenchi con corna e unghie.

 

Vedano gli umili e si rallegrino; *

      si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,

poiché il Signore ascolta i poveri *

      e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

 

A lui acclamino i cieli e la terra, *

      i mari e quanto in essi si muove.

 

Perché Dio salverà Sion, †

      ricostruirà le città di Giuda: *

      vi abiteranno e ne avranno il possesso.

 

La stirpe dei suoi servi ne sarà erede, *

      e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Si rallegri il cuore di chi cerca Dio.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    Eb 5,8-6,8

Dalla Lettera agli Ebrei.

 

Cristo, pur essendo Figlio, imparò tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote alla maniera di Melchìsedek.

Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire. Infatti, voi che dovreste essere ormai maestri per ragioni di tempo, avete di nuovo bisogno che qualcuno v'insegni i primi elementi degli oracoli di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. Ora, chi si nutre ancora di latte è ignaro della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino. Il nutrimento solido invece è per gli uomini fatti, quelli che hanno le facoltà esercitate a distinguere il buono dal cattivo.

Perciò, lasciando da parte l'insegnamento iniziale su Cristo, passiamo a ciò che è più completo, senza gettare di nuovo le fondamenta della rinunzia alle opere morte e della fede in Dio, della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno. Questo noi intendiamo fare, se Dio lo permette.

Quelli infatti che sono stati una volta illuminati, che hanno gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo futuro. Tuttavia se sono caduti, è impossibile rinnovarli una seconda volta portandoli alla conversione, dal momento che per loro conto crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all'infamia. Infatti una terra imbevuta della pioggia che spesso cade su di essa, se produce erbe utili a quanti la coltivano, riceve benedizione da Dio; ma se produce pruni e spine, non ha alcun valore ed è vicina alla maledizione: sarà infine arsa dal fuoco!

 

RESPONSORIO                                                                                                             

Non per i giusti disponi, Signore,

il tempo di penitenza,

ma per il peccatore,

      per me, che ho commesso più colpe

      dei granelli di sabbia sulla riva del mare.

 

Umilio davanti a te il mio cuore,

imploro dalla tua grandezza il perdono,

      per me, che ho commesso più colpe

      dei granelli di sabbia sulla riva del mare.

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dal «Trattato su Elia e il digiuno» di sant’Ambrogio, vescovo.

 

Ci viene detto: «Voi invece, quando digiunate, ungete di profumi il vostro capo e lavatevi la faccia, per non mostrare agli uomini che digiunate, bensì al Padre vostro che sta nel segreto. E il Padre vostro che vede nel segreto, vi ricompenserà» (Mt 6, 17 ss.).

Che significa «ungete di profumi il vostro capo?». Comanda di ungere con quest’olio il nostro capo, perché ogni simulata tristezza sia coperta dall’olio della letizia, affinché non sembri che tu vendi agli uomini il tuo digiuno, affinché non sembri che sei rattristato per la salvezza dell’anima. Nessuno infatti che sia triste, riceve la corona, nessuno che sia mesto, trionfa. Ungi dunque il tuo capo, dove si trovano i sensi del sapiente: «gli occhi del sapiente», infatti, «sul suo capo» (Qo 2, 14).

Sei invitato ai misteri e non lo sai; lo imparerai una volta giunto. Ricordati però quel versetto: «Come l’unguento sul capo, che discende sulla barba» (Sal 132, 2): allora conoscerai che cosa significa ungere il capo, in che modo sei piaciuto a Dio, così che ti rivelasse i suoi sacramenti, ti desse la grazia spirituale. C’è anche un altro capo mistico. Qual è? Ascolta: capo della donna è l’uomo, ma capo dell’uomo è Cristo. Versa su Cristo, versa anche sul suo capo l’unguento; il suo capo è Dio. Quella donna raffigurante la Chiesa, che versa l’unguento sul suo capo, ne riconobbe la divinità, e quella che lo versò sui suoi piedi, riconobbe la sua passione. Entrambe vengono lodate: fa’ anche tu in modo di essere lodato, di ricevere la remissione dei peccati. Lava la tua faccia, monda la tua anima peccatrice, lava la tua coscienza. La faccia per lo più è l’indice della coscienza e, per così dire, un discorso muto della mente, quando o proviamo rimorso per il peccato o ci rallegriamo d’essere senza colpa. Non sfigurare questa tua faccia, lavala e cancella ogni sporcizia dalla tua coscienza. Sfigura la propria faccia chi una cosa porta in cuore, un’altra esibisce esternamente. Non copriamoci come di un tappeto: ciò che sta dentro risplenda all’esterno, ciò che è all’esterno, agisca internamente. Nessuno includa la colpa nel digiuno, ma vi porti con purezza l’innocenza; infatti il digiuno è un mezzo per distruggere la colpa.

E non vantarti dunque, quando digiuni, non esserne superbo, perché il digiuno non ti sia di nessun giovamento; infatti le cose che si fanno per ostentazione non estenderanno in futuro il loro frutto, ma consumano la ricompensa sul momento. Elia stava nel deserto perché nessuno lo vedesse digiunare se non i soli corvi, quando gli portavano il cibo. Stava nel deserto Eliseo, dove non si trovava cibo che non fosse amaro. Stava nel deserto Giovanni, dove trovava soltanto locuste e miele selvatico.

A chi digiunava veniva portato il pasto dal caritatevole servizio degli angeli. Pranzava Daniele tra i leoni digiuni. Egli consumava il pranzo altrui, le fiere non toccavano il loro. A chi digiuna il pasto giunge a volo, a chi pranza vacillano i piedi: a chi digiuna discende dal cielo la manna, a chi banchetta sale la colpa della prevaricazione.

 

Non si dice il Laus Angelorum Magna.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Colmaci, Dio Padre nostro, della grazia dei tuoi sacramenti; sciogli nei cuori ogni mondana tristezza e donaci di vivere questo tempo di penitenza nella sollecitudine e nella gioia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                     

 

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. Sii propizio al tuo popolo, Signore, * che contro te ha peccato.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. Sii propizio al tuo popolo, Signore, * che contro te ha peccato.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

Davanti a te, o Dio, nessuno è incolpevole, nessuno può vantarsi dei suoi meriti; poi che le nostre opere non ci sanno giovare, soccorrici con la tua misericordia, tanto più grande e gloriosa quando più immeritata. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                                   Ger 14,17-21

Ant. 1 Per il tuo nome, Signore, * non abbandonarci.

 

I miei occhi grondano lacrime *

notte e giorno, senza cessare.

 

Perché da grande calamità

è stata colpita la figlia del mio popolo *

      da una ferita mortale.

 

Se esco in aperta campagna,

           ecco i trafitti di spada;

se percorro la città, ecco gli orrori della fame.

 

Anche il profeta e il sacerdote †

      si aggirano per il paese *

      e non sanno che cosa fare.

 

Hai forse rigettato completamente Giuda, *

      oppure ti sei disgustato di Sion?

Perché ci hai colpito, *

      e non c’è rimedio per noi?

 

Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene, *

      l’ora della salvezza ed ecco il terrore!

 

Riconosciamo la nostra iniquità, Signore, †

      l’iniquità dei nostri padri: *

      contro di te abbiamo peccato.

 

Ma per il tuo nome non abbandonarci, †

      non render spregevole il trono della tua gloria. *

      Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Per il tuo nome, Signore, * non abbandonarci.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 Noi siamo il tuo popolo, o Dio, * il gregge del tuo pascolo.

                                                                                                                       Sal 99

Acclamate al Signore, voi tutti della terra, †

servite il Signore nella gioia, *

presentatevi a lui con esultanza.

 

Riconoscete che il Signore è Dio; †

egli ci ha fatti e noi siamo suoi, *

suo popolo e gregge del suo pascolo.

 

Varcate le sue porte con inni di grazie, †

i suoi atri con canti di lode, *

lodatelo, benedite il suo nome;

 

poiché buono è il Signore, †

eterna la sua misericordia, *

la sua fedeltà per ogni generazione.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Noi siamo il tuo popolo, o Dio, * il gregge del tuo pascolo.

 

                                                         Salmo diretto                                        Sal 50

Pietà di me, o Dio,

secondo la tua misericordia; *

nel tuo grande amore cancella il mio peccato.

 

Lavami da tutte le mie colpe, *

mondami dal mio peccato.

Riconosco la mia colpa, *

il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

 

Contro di te, contro te solo ho peccato, *

quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;

perciò sei giusto quando parli, *

retto nel tuo giudizio.

 

Ecco, nella colpa sono stato generato, *

nel peccato mi ha concepito mia madre.

Ma tu vuoi la sincerità del cuore *

e nell’intimo m’insegni la sapienza.

 

Purificami con issopo e sarò mondato; *

lavami e sarò più bianco della neve.

Fammi sentire gioia e letizia, *

esulteranno le ossa che hai spezzato.

 

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *

cancella tutte le mie colpe.

Crea in me, o Dio, un cuore puro, *

rinnova in me uno spirito saldo.

 

Non respingermi dalla tua presenza *

e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia di essere salvato, *

sostieni in me un animo generoso.

 

Insegnerò agli erranti le tue vie *

e i peccatori a te ritorneranno.

Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *

la mia lingua esalterà la tua giustizia.

 

Signore, apri le mie labbra *

e la mia bocca proclami la tua lode;

poiché non gradisci il sacrificio *

e, se offro olocausti, non li accetti.

 

Uno spirito contrito *

è sacrificio a Dio,

un cuore affranto e umiliato, *

tu, o Dio, non disprezzi.

 

Nel tuo amore fa' grazia a Sion, *

      rialza le mura di Gerusalemme.

 

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *

l’olocausto e l’intera oblazione,

allora immoleranno vittime *

sopra il tuo altare.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

Dio onnipotente che nei tuoi giudizi vuoi soprattutto manifestarti pietoso, non abbagliare i colpevoli con la gloria sfolgorante della divina giustizia, ma ridona loro pace e speranza con la serenità del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore

 

INNO

Le preghiere e le lacrime,

o Signore pietoso,

a te più intense si levano

in questo tempo santo.

 

Tu che conosci i cuori

e deboli ci vedi,

a chi si pente e ti invoca

concedi il tuo perdono.

 

Grande è il nostro peccato,

ma il tuo amore è più grande:

risana le oscure ferite

a gloria del tuo nome.

 

Dona il volere e la forza

di castigare le membra;

così lo spirito pronto

rifuggirà dalla colpa.

 

O Trinità beata, unico Dio,

accogli la nostra supplica

e questi giorni austeri

rendi fecondi e lieti. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

Al Figlio di Dio, che ci ha riconciliati col Padre  e ci ha dato la vita nuova, salga la nostra preghiera.

 

Cristo, che hai patito fuori dalla porta della tua città per santificare il popolo con il tuo sangue, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Tu che sei stato trafitto per i nostri delitti, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Gesù, servo di Dio, che dopo il tuo intimo tormento hai veduto la luce, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Tu che sei morto per noi, perché vivessimo insieme con te, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Cristo, irradiazione della gloria del Padre e impronta della sua sostanza, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Tu che ci liberi dall’ira ventura, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                     

 

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 21

I (2-12)

 

Ant. 1 In te, Signore, hanno sperato i nostri padri, * e non rimasero delusi.

 

«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †

Tu sei lontano dalla mia salvezza»: *

sono le parole del mio lamento.

 

Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, *

grido di notte e non trovo riposo.

 

Eppure tu abiti la santa dimora, *

tu, lode di Israele.

In te hanno sperato i nostri padri, *

hanno sperato e tu li hai liberati;

 

a te gridarono e furono salvati, *

sperando in te non rimasero delusi.

 

Ma io sono verme, non uomo, *

infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.

 

Mi scherniscono quelli che mi vedono, *

storcono le labbra, scuotono il capo:

«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; *

lo liberi, se è suo amico».

 

Sei tu che mi hai tratto dal grembo, *

mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.

Al mio nascere tu mi hai raccolto, *

dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.

 

Da me non stare lontano, †

poiché l’angoscia è vicina *

e nessuno mi aiuta.

 

Gloria.

 

Ant. 1 In te, Signore, hanno sperato i nostri padri, * e non rimasero delusi.

 

II (13-23)

 

Ant. 2 Scampa dalla spada, o Dio mio, * dalle unghie del cane la mia vita.

 

Mi circondano tori numerosi, *

mi assediano tori di Basan.

Spalancano contro di me la loro bocca *

come leone che sbrana e ruggisce.

 

Come acqua sono versato, *

sono slogate tutte le mie ossa.

Il mio cuore è come cera, *

si fonde in mezzo alle mie viscere.

 

È arido come un coccio il mio palato, †

la mia lingua si è incollata alla gola, *

su polvere di morte mi hai deposto.

 

Un branco di cani mi circonda, *

mi assedia una banda di malvagi;

hanno forato le mie mani e i miei piedi, *

posso contare tutte le mie ossa.

 

Essi mi guardano, mi osservano: †

si dividono le mie vesti, *

sul mio vestito gettano la sorte.

 

Ma tu, Signore, non stare lontano, *

mia forza, accorri in mio aiuto.

Scampami dalla spada, *

dalle unghie del cane la mia vita.

 

Salvami dalla bocca del leone *

e dalle corna dei bufali.

Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *

ti loderò in mezzo all’assemblea.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Scampa dalla spada, o Dio mio, * dalle unghie del cane la mia vita.

 

III (24-32)

 

Ant. 3 Lodate il Signore, voi che lo temete.

 

Lodate il Signore, voi che lo temete, †

      gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *

      lo tema tutta la stirpe di Israele;

 

perché egli non ha disprezzato nè sdegnato *

      l’afflizione del misero,

non gli ha nascosto il suo volto, *

      ma, al suo grido d’aiuto, lo ha esaudito.

 

Sei tu la mia lode nella grande assemblea, *

      scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.

 

I poveri mangeranno e saranno saziati, †

      loderanno il Signore quanti lo cercano: *

«Viva il loro cuore per sempre».

 

Ricorderanno e torneranno al Signore *

      tutti i confini della terra,

si prostreranno davanti a lui *

      tutte le famiglie dei popoli.

 

Poiché il regno è del Signore, *

      egli domina su tutte le nazioni.

 

A lui solo si prostreranno

           quanti dormono sotto terra, *

      davanti a lui si curveranno

           quanti discendono nella polvere.

 

E io vivrò per lui, *

lo servirà la mia discendenza.

 

Si parlerà del Signore alla generazione che viene; *

      annunzieranno la sua giustizia;

al popolo che nascerà diranno: *

      «Ecco l’opera del Signore!».

 

Gloria.

 

Ant. 3 Lodate il Signore, voi che lo temete.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Eb 12,6-7

Fratelli, «il Signore corregge colui che egli ama e sferza chiunque riconosce come figlio». È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre?

 

Fa’ che ritorniamo a te, Signore.

Fa’ che ritorniamo a te, Signore, * e noi ritorneremo.

 

Rinnova i nostri giorni come in antico.

E noi ritorneremo.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Fa’ che ritorniamo a te, Signore, * e noi ritorneremo.

 

ORAZIONE

Davanti a te, o Dio, nessuno è incolpevole, nessuno può vantarsi dei suoi meriti; poi che le nostre opere non ci sanno giovare, soccorrici con la tua misericordia, tanto più grande e gloriosa quando più immeritata. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1 Ts 5,14-15

Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti.

 

Buono è il Signore con chi spera in lui.

Buono è il Signore con chi spera in lui, * con l’anima che lo cerca.

 

Le sue misericordie non vengono meno.

Con l’anima che lo cerca.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Buono è il Signore con chi spera in lui, * con l’anima che lo cerca.

 

ORAZIONE

Dio onnipotente che nei tuoi giudizi vuoi soprattutto manifestarti pietoso, non abbagliare i colpevoli con la gloria sfolgorante della divina giustizia, ma ridona loro pace e speranza con la serenità del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ef 5,18b-20

Fratelli, siate ricolmi dello Spirito, intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

 

Il Signore è nostro re: egli ci salverà.

Il Signore è nostro re: egli ci salverà * nella sua misericordia.

 

Egli è legislatore e giudice.

Nella sua misericordia.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Il Signore è nostro re: egli ci salverà * nella sua misericordia.

 

ORAZIONE

Davanti a te, o Dio, nessuno è incolpevole, nessuno può vantarsi dei suoi meriti; poi che le nostre opere non ci sanno giovare, soccorrici con la tua misericordia, tanto più grande e gloriosa quando più immeritata. Per Cristo nostro Signore.

 

oppure

 

Dio onnipotente che nei tuoi giudizi vuoi soprattutto manifestarti pietoso, non abbagliare i colpevoli con la gloria sfolgorante della divina giustizia, ma ridona loro pace e speranza con la serenità del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE

SOLENNITA’ 

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

O viva fiamma della mia lucerna,

o Dio, mia luce!

      Illumina, Signore, il mio cammino,

      sola speranza nella lunga notte.

 

Se l’animo vacilla o s’impaura,

rinvigorisci e salva.

      Illumina, Signore, il mio cammino,

      sola speranza nella lunga notte.

 

O viva fiamma della mia lucerna,

o Dio, mia luce!

      Illumina, Signore, il mio cammino,

      sola speranza nella lunga notte.

 

INNO

La Chiesa felice contempla

l’aurora del suo mistero

e canta al Verbo di Dio

che da una donna ci è nato.

 

Concepisce una vergine,

l’Emmanuele appare:

vibrano nel prodigio

le voci dei profeti.

 

Unico e grande onore

è dato a te, Maria:

generi dal tuo grembo

l’infinito Signore.

 

Salve, piena di grazia,

in eterno gloriosa:

il figlio che tu baci

è il creatore del mondo.

 

Ode il pastore dal cielo

cantare la gloria di Dio

e subito accorre a Betlemme,

adora il neonato Signore.

 

Dall’Oriente i Magi,

primizia delle genti,

guidati dalla stella,

portano al piccolo i doni.

 

O popoli, acclamate

la vergine Madre di Dio:

pace e perdono a tutti

benignamente implori.

 

A te, Gesù, sia gloria

che dalla Vergine nasci,

col Padre e il santo Spirito

negli infiniti secoli. Amen.

 

RESPONSORIO

Per bocca dell’angelo Gabriele

fu dato l’annunzio alla vergine Maria,

che concepì dal cielo il Verbo di Dio.

      E nell’esiguo grembo di una donna

      fu accolto colui che era più grande del mondo 

 

“Lo Spirito santo discenderà su di te,

su di te stenderà la sua ombra

la potenza dell’Altissimo”.

      E nell’esiguo grembo di una donna

      fu accolto colui che era più grande del mondo

 

SALMODIA

 

Ant. Ave, o vergine Maria: * tu sei piena di grazia, il Signore è con te.

 

Salmo 114

 

Amo il Signore perché ascolta *

il grido della mia preghiera.

Verso di me ha teso l’orecchio *

nel giorno in cui lo invocavo.

 

Mi stringevano funi di morte, *

ero preso nei lacci degli inferi.

 

Mi opprimevano tristezza e angoscia †

e ho invocato il nome del Signore: *

«Ti prego, Signore, salvami».

 

Buono e giusto è il Signore, *

il nostro Dio è misericordioso.

Il Signore protegge gli umili: *

ero misero ed egli mi ha salvato.

 

Ritorna, anima mia, alla tua pace, *

poiché il Signore ti ha beneficato;

 

egli mi ha sottratto dalla morte, †

ha liberato i miei occhi dalle lacrime, *

ha preservato i miei piedi dalla caduta.

 

Camminerò alla presenza del Signore *

sulla terra dei viventi.

 

Salmo 133

 

Ecco, benedite il Signore, *

      voi tutti, servi del Signore;

 

voi che state nella casa del Signore *

      durante le notti.

 

Alzate le mani verso il tempio *

      e benedite il Signore.

 

Da Sion ti benedica il Signore, *

      che ha fatto cielo e terra.

 

Salmo 116

 

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. Ave, o vergine Maria: * tu sei piena di grazia, il Signore è con te.

 

PRIMA ORAZIONE

O Dio onnipotente, che ci hai creato e hai mandato a noi il tuo Verbo, fatto uomo nel grembo della vergine Maria,  guarda con amore il tuo popolo  e ascolta la sua umile voce.  Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,  che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. «Eccomi, sono la serva del Signore: * avvenga di me secondo la tua parola».

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. «Eccomi, sono la serva del Signore: * avvenga di me secondo la tua parola».

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

O Padre misericordioso, tu hai voluto che il tuo Verbo si incarnasse nel grembo della vergine Maria; concedi di essere partecipi della vita nuova e immortale a noi che abbiamo adorato il mistero di Gesù, tuo Figlio e nostro fratello, vero Dio e vero uomo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

SALLENDA IN ONORE DEL SANTO

Vergine delle vergini, quale prodigio è questo?

Non c’è chi ti somigli

tra quante donne furono o dopo te saranno.

Figlie di Sion, perché vi stupite?

E’ mistero divino quel che voi contemplate.

      Gloria al Padre e al Figlio

      e allo Spirito santo.

      Come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.

Vergine delle vergini, quale prodigio è questo?

Non c’è chi ti somigli

tra quante donne furono o dopo te saranno.

Figlie di Sion, perché vi stupite?

E’ mistero divino quel che voi contemplate.

                                                                   

Orazione

Infondi, o Padre, nei cuori lo Spirito santo, che avvolse della tua luce il grembo della vergine Maria; così potremo essere in verità chiamati tuoi figli, poiché siamo rinati alla vita celeste in virtù del tuo Verbo fatto uomo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

INTERCESSIONI

Con animo fiducioso invochiamo Dio Padre che oggi per mezzo dell’angelo ha annunziato a Maria il messaggio della salvezza:

Signore, donaci la tua grazia.

 

Hai eletto la vergine Maria, perché divenisse madre del tuo Figlio:

-       guarda con bontà a tutti coloro che attendono la redenzione.

 

Per bocca dell’angelo hai annunziato a Maria la gioia e la pace;

-       dona al mondo la gioia e la pace del tuo regno.

 

Per opera dello Spirito santo e con l’assenso di Maria vergine hai fatto abitare fra noi il tuo Verbo eterno;

-       disponici ad accogliere il Cristo come lo accolse la vergine Maria

 

Tu che innalzi gli umili e colmi di beni gli affamati,

-       aiuta i deboli, solleva gli sfiduciati, conforta i morenti.

 

Dio grande e misericordioso, a cui nulla è impossibile,

-       salvaci dal peccato e dalla morte e dona ai nostri defunti l’eredità eterna.

 

A Dio, che per mezzo di Maria ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, salga animata dalla fede la nostra preghiera:

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                     

 

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

 

INNO

Di tenebra la terra ormai si ammanta:

quasi una dolce morte

scende sui corpi spossati,

che alla luce del giorno rivivranno.

 

Cristo Signore, luce vera, vita,

salva i tuoi servi:

l'oscura inerzia del sonno

non si tramuti nell'esilio eterno.

 

Nessuna forza del male

ci vinca nella notte:

tu che ci doni il riposo,

veglia su chi ti implora.

 

A te Gesù, sia gloria

che sei nato da vergine,

con il Padre e lo Spirito

nella distesa dei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 4

 

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

 

Quando ti invoco, rispondimi,

           Dio, mia giustizia: †

      dalle angosce mi hai liberato; *

      pietà di me, ascolta la mia preghiera.

 

Fino a quando, o uomini,

           sarete duri di cuore? *

      Perché amate cose vane

           e cercate la menzogna?

 

Sappiate che il Signore fa prodigi

           per il suo fedele: *

      il Signore mi ascolta quando lo invoco.

 

Tremate e non peccate, *

      sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.

 

Offrite sacrifici di giustizia *

      e confidate nel Signore.

 

Molti dicono: "Chi ci farà vedere il bene?". *

      Risplenda su di noi, Signore,

           la luce del tuo volto.

 

Hai messo più gioia nel mio cuore *

      di quando abbondano vino e frumento.

 In pace mi corico e subito mi addormento: *

      tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.

 

Gloria.

 

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

 

Salmo 132

 

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

 

Ecco quanto è buono e quanto è soave *

che i fratelli vivano insieme!

 

È come olio profumato sul capo, †

che scende sulla barba,

sulla barba di Aronne, *

che scende sull’orlo della sua veste.

 

È come rugiada dell’Ermon, *

che scende sui monti di Sion.

 

Là il Signore dona la benedizione *

e la vita per sempre.

 

Gloria.

 

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Dt 6,4-7

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

 

Il mio cuore sia integro.

      Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

 

Perché non resti confuso.

      Nei tuoi precetti, Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

 

ORAZIONE

Visita, Padre, la nostra casa e salvala dalle insidie del nemico; veglino gli angeli santi sulla nostra quiete, e la tua benedizione sempre rimanga con noi. Per Cristo Nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Salve, Regina, Madre di misericordia;

vita, dolcezza e speranza nostra, salve.

A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva;

a Te sospiriamo, gementi e piangenti

in questa valle di lacrime.

Orsù dunque, avvocata nostra,

rivolgi a noi gli occhi

tuoi misericordiosi.

E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,

il frutto benedetto del Tuo seno.

O clemente, o pia,

o dolce Vergine Maria!

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.