Lunedì 24 Aprile 2017

Lunedì della II settimana

di Pasqua

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Ristorate le membra affaticate,

i servi tuoi si levano;

vieni e accogli, o Dio,

la prima voce dei tuoi figli oranti.

 

Lieto ti loda il labbro,

il cuore ardente ti chiama:

all’operosa vita che riprende

presiedi e benedici.

 

La stella del mattino

vince la notte, alla crescente luce

la tenebra nel bel sereno sfuma:

il male così ceda alla tua grazia.

 

A te concorde sale la supplica:

strappa dai cuori ogni fibra colpevole,

e l’animo redento

celebrerà in eterno la tua gloria.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

domina e vive nei secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

Sommo Creatore dei lucenti cieli,

o immenso Dio, che dividendo l’acque,

offri alla bruna terra

le fresche piogge e l’ardore del sole,

 

dall’alto manda sull’anima nostra

la divina rugiada della grazia,

né, seducendoci con nuovi inganni,

ci mortifichi più l’antico errore.

 

Alla tua luce la fede

attinga la provvida luce

che ogni miraggio disperda

e dissipi ogni tenebra.

 

Ascolta, Padre, la nostra preghiera

per Gesù Cristo Signore

che regna con te nei secoli

e con lo Spirito santo. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                    Salmo 30,2-17.20-25

I (2-9)

 

Ant. 1 Tu mi riscatti, Signore, Dio fedele: * mi affido alle tue mani. Alleluia

 

In te, Signore, mi sono rifugiato, †

      mai sarò deluso; *

      per la tua giustizia salvami.

 

Porgi a me l'orecchio, *

      vieni presto a liberarmi.

Sii per me la rupe che mi accoglie, *

      la cinta di riparo che mi salva.

 

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *

      per il tuo nome dirigi i miei passi.

Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *

      perché sei tu la mia difesa.

 

Mi affido alle tue mani; *

      tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

Tu detesti chi serve idoli falsi, *

      ma io ho fede nel Signore.

 

Esulterò di gioia per la tua grazia, †

      perché hai guardato alla mia miseria, *

      hai conosciuto le mie angosce;

 

non mi hai consegnato nelle mani del nemico, *

      hai guidato al largo i miei passi.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Tu mi riscatti, Signore, Dio fedele: * mi affido alle tue mani. Alleluia

 

II (10-17)

 

Ant. 2 Fa’ splendere il tuo volto * sul tuo servo, o Signore. Alleluia.

 

Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno; †

      per il pianto si struggono i miei occhi, *

      la mia anima e le mie viscere.

 

Si consuma nel dolore la mia vita, *

      i miei anni passano nel gemito;

inaridisce per la pena il mio vigore, *

      si dissolvono tutte le mie ossa.

 

Sono l'obbrobrio dei miei nemici,

           il disgusto dei miei vicini, †

      l'orrore dei miei conoscenti; *

      chi mi vede per strada mi sfugge.

 

Sono caduto in oblio come un morto, *

      sono divenuto un rifiuto.

 

Se odo la calunnia di molti, *

      il terrore mi circonda;

quando insieme contro di me congiurano, *

      tramano di togliermi la vita.

 

Ma io confido in te, Signore; †

      dico: «Tu sei il mio Dio, *

      nelle tue mani sono i miei giorni».

 

Liberami dalla mano dei miei nemici, *

      dalla stretta dei miei persecutori:

fa' splendere il tuo volto sul tuo servo, *

      salvami per la tua misericordia.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Fa’ splendere il tuo volto * sul tuo servo, o Signore. Alleluia.

 

III (20-25)     

 

Ant. 3 Quanto è grande la tua bontà: * ti lodiamo, o Signore. Alleluia.

 

Quanto è grande la tua bontà, Signore! *

      La riservi per coloro che ti temono,

ne ricolmi chi in te si rifugia *

      davanti agli occhi di tutti.

 

Tu li nascondi al riparo del tuo volto, *

      lontano dagli intrighi degli uomini;

li metti al sicuro nella tua tenda, *

      lontano dalla rissa delle lingue.

 

Benedetto il Signore, †

      che ha fatto per me meraviglie di grazia *

      in una fortezza inaccessibile.

 

Io dicevo nel mio sgomento: *

      «Sono escluso dalla tua presenza».

Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera *

      quando a te gridavo aiuto.

 

Amate il Signore, voi tutti suoi santi; †

      il Signore protegge i suoi fedeli *

      e ripaga oltre misura l'orgoglioso.

 

Siate forti, riprendete coraggio, *

      o voi tutti che sperate nel Signore.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Quanto è grande la tua bontà: * ti lodiamo, o Signore. Alleluia.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    Ap 1,1-20

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo.

 

Rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli diede per render noto ai suoi servi le cose che devono presto accadere, e che egli manifestò inviando il suo angelo al suo servo Giovanni. Questi attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte. Perché il tempo è vicino.

Giovanni alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.

A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà;

anche quelli che lo trafissero

e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto.

Sì, Amen!

Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente!

Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù. Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Efeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa. Ora, come mi voltai per vedere chi fosse colui che mi parlava, vidi sette candelabri d'oro e in mezzo ai candelabri c'era uno simile a figlio di uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. I capelli della testa erano candidi, simili a lana candida, come neve. Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, i piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente purificato nel crogiuolo. La voce era simile al fragore di grandi acque. Nella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza.

Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la destra, mi disse: Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle che sono e quelle che accadranno dopo. Questo è il senso recondito delle sette stelle che hai visto nella mia destra e dei sette candelabri d'oro, eccolo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese e le sette lampade sono le sette Chiese.

 

RESPONSORIO                                                                                                             

«Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente

- dice il Signore -.

      Ero morto,

      ma ora vivo per sempre». Alleluia.

 

«Dio mi ha detto: “Tu sei mio figlio:

oggi ti ho generato”.

      Ero morto,

      ma ora vivo per sempre». Alleluia.

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dai «Trattati» di sant’Agostino, vescovo.

 

Faccia bene attenzione la vostra Carità: Le cose che abbiamo visto e udito noi vi annunciamo. Essi videro presente nella carne il Signore stesso, da quella bocca raccolsero le sue parole e ce le hanno trasmesse. Perciò anche noi abbiamo sentito, sebbene non abbiamo visto. Siamo forse meno felici di quelli che videro ed udirono? Ma perché allora aggiunse: Affinché anche voi abbiate parte insieme con noi (1 Gv 1, 3-4)? Essi videro, noi no, e tuttavia ci troviamo insieme; la ragione è questa, che abbiamo comune tra noi la fede.

Ci fu un tale che, avendo visto, non credette e volle palpare per arrivare in questo modo alla fede. Disse costui: Io non crederò se non metterò le mie dita nel segno dei chiodi e non toccherò le sue cicatrici. Il Signore permise che le mani degli uomini lo palpassero per un poco, lui che sempre si offre allo sguardo degli angeli. Il discepolo dunque palpò ed esclamò: Signor mio e Dio mio. Egli toccò l'uomo e riconobbe Dio. Il Signore allora, per consolare noi che non possiamo stringerlo con le mani, essendo egli già in cielo, ma possiamo raggiungerlo con la fede, gli disse: Tu hai creduto, perché hai veduto: beati quelli che non vedono e credono (Gv 20, 25-29). In questo passo siamo noi stessi ritratti e designati.

S'avveri dunque in noi quella beatitudine che il Signore ha preannunziato per le future generazioni; restiamo saldamente attaccati a ciò che non vediamo, perché essi che videro ce lo attestano. Affinché - afferma Giovanni - anche voi abbiate parte con noi. Che c'è di straordinario a far parte della società degli uomini? Aspetta ad obiettare; considera ciò che egli aggiunge: E la nostra vita sia in comune con Dio Padre e Gesú Cristo suo Figlio. Queste cose ve le abbiamo scritte, perché sia piena la vostra gioia (1 Gv 1, 3-4). Proprio nella vita in comune, proprio nella carità e nella unità, Giovanni afferma che c'è la pienezza della gioia.

Questo è il messaggio che udimmo da lui ed annunciamo a voi (1 Gv 1, 5). Che cosa abbiamo qui? Essi videro e palparono con le loro mani il Verbo di vita; palparono Colui che dall'inizio era unico Figlio di Dio e divenne nel tempo visibile e palpabile. A quale scopo venne, quale novità ci annunciò? Che insegnamento volle impartirci? Perché mai fece ciò che fece così che, essendo Verbo, divenne carne, essendo Dio, soffrì da parte degli uomini le cose più indegne, sopportò gli schiaffi dati da quelle stesse mani che egli aveva plasmato? Che cosa ci volle insegnare? Che cosa mostrare? Che cosa annunciare? Sentiamo. Se noi sentiamo discorrere di questi fatti, cioè della nascita e della passione di Cristo, senza ricavarne un insegnamento, ciò significa piuttosto un'evasione che un arricchimento dello spirito. Senti parlare di grandi cose? Bada con quale frutto ne senti parlare. Che cosa dunque volle insegnare il Verbo, che cosa annunciare? Ascolta cosa dice Giovanni: Poiché Dio è luce ed in lui non ci sono tenebre (1 Gv 1, 5; cf. Gv 8, 12). Qui egli parla di luce, non c'è dubbio, ma le sue parole sono oscure: è bene allora che la luce stessa di cui ci ha parlato l'Apostolo, rischiari i nostri cuori per comprendere ciò che egli disse.

E' questo il nostro annuncio: Che Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. Chi oserebbe dire che in Dio ci sono tenebre? Ma che cosa si intende per luce, che cosa per tenebre? Non deve capitare di stabilire nozioni che abbiano qualche legame con la nostra vista materiale. Dio è luce dice uno qualsiasi, ma anche il sole è luce, anche la luna è luce, anche la lucerna è luce. La luce di Dio deve essere evidentemente qualcosa di superiore a queste luci, di più prezioso ed eccellente. Tanto questa luce deve essere al di sopra delle altre, quanto la creatura dista da Dio, quanto il creatore dalla sua creazione, la sapienza da ciò che per suo mezzo fu fatto. Potremo essere vicini a questa luce, se conosceremo quale essa sia, se ad essa ci accosteremo per esserne illuminati.

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

O eterna fonte della luce che dà vita, irradia il tuo splendore sui redenti, perché rifulgano sempre per una condotta senza macchia e brillino nella notte del mondo a salvezza di tutti. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. Cristo è risorto e ormai non muore più: * su di lui la morte non ha più potere. Alleluia, alleluia.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. Cristo è risorto e ormai non muore più: * su di lui la morte non ha più potere. Alleluia, alleluia.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

O Dio, che nei sacramenti pasquali guarisci e nutri il tuo popolo, concedigli l'abbondanza del tuo dono perché raggiunga la vera libertà e abbia in cielo la gioia che ora pregusta sulla terra. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                               Sir 36,1-7.13-16

 

Ant. 1 Rinnova i segni e compi ancora prodigi, * glorifica la tua mano e il tuo braccio santo. Alleluia.

 

Abbi pietà di noi,

           Signore Dio dell’universo e guarda, *

      infondi il tuo timore su tutte le nazioni.

 

Alza la tua mano sulle nazioni straniere, *

      perché vedano la tua potenza.

 

Come ai loro occhi

           ti sei mostrato santo in mezzo a noi, *

      così ai nostri occhi mostrati grande fra di loro.

 

Ti riconoscano, come noi ti abbiamo riconosciuto *

      che non c'è un Dio fuori di te, Signore.

Rinnova i segni e compi altri prodigi, *

      glorifica la tua mano e il tuo braccio destro.

 

Risveglia lo sdegno e riversa l'ira, *

      distruggi l'avversario e abbatti il nemico.

Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento; *

      si narrino le tue meraviglie.

 

Riempi Sion della tua maestà, *

      il tuo popolo della tua gloria.

Rendi testimonianza alle creature

           che sono tue fin dal principio, *

      adempi le profezie fatte nel tuo nome.

 

Ricompensa coloro che sperano in te, *

      i tuoi profeti siano degni di fede.

Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi, *

      secondo la benedizione di Aronne

           sul tuo popolo.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Rinnova i segni e compi ancora prodigi, * glorifica la tua mano e il tuo braccio santo. Alleluia.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 I cieli narrano la tua gloria, Signore. Alleluia.

                                                                                                             Sal 18 A, 1-7

I cieli narrano la gloria di Dio, *

      e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.

Il giorno al giorno ne affida il messaggio *

      e la notte alla notte ne trasmette notizia.

 

Non è linguaggio e non sono parole, *

      di cui non si oda il suono.

Per tutta la terra si diffonde la loro voce *

      e ai confini del mondo la loro parola.

 

Là pose una tenda per il sole †

      che esce come sposo dalla stanza nuziale, *

      esulta come prode che percorre la via.

 

Egli sorge da un estremo del cielo †

      e la sua corsa raggiunge l’altro estremo: *

      nulla si sottrae al suo calore.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 I cieli narrano la tua gloria, Signore. Alleluia.

 

                                                         Salmo diretto                                        Sal 41

Come la cerva anela ai corsi d’acqua, *

così l’anima mia anela a te, o Dio.

 

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: *

      quando verrò e vedrò il volto di Dio?

 

Le lacrime sono mio pane giorno e notte, *

      mentre mi dicono sempre: «Dov’è il tuo Dio?».

 

Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: †

attraverso la folla avanzavo tra i primi *

      fino alla casa di Dio,

 

in mezzo ai canti di gioia *

      di una moltitudine in festa.

 

Perché ti rattristi, anima mia, *

      perché su di me gemi?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *

      lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

 

In me si abbatte l’anima mia; †

      perciò di te mi ricordo *

      dal paese del Giordano e dell’Ermon,

           dal monte Mizar.

 

Un abisso chiama l’abisso

           al fragore delle tue cascate; *

tutti i tuoi flutti e le tue onde

           sopra di me sono passati.

 

Di giorno il Signore mi dona la sua grazia †

      di notte per lui innalzo il mio canto: *

      la mia preghiera al Dio vivente.

 

Dirò a Dio, mia difesa: †

      «Perché mi hai dimenticato? *

      Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?».

 

Per l’insulto dei miei avversari

           sono infrante le mie ossa; *

      essi dicono a me tutto il giorno:

           «Dov’è il tuo Dio?».

 

Perché ti rattristi, anima mia, *

      perché su di me gemi?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *

      lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

Dio forte ed eterno, dona a chi ha celebrato con fede gioiosa le festività della Pasqua di operare nell'esistenza di ogni giorno secondo la novità portata da Cristo risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

INNO

Di fuoco il cielo si tinge e l’aurora

va risvegliando la terra assopita:

danza sul mondo la luce,

l’oscura insidia dilegui.

 

Svaniscano i foschi fantasmi notturni,

ogni impuro pensiero si dissolva;

la colpa, che striscia nell’ombra,

fugga percossa dai raggi del sole

 

Oh! Presto sorga l’alba lucente

che porrà fine alla storia:

noi l’attendiamo in preghiera,

mentre il mattino risuona di canti

 

A te, Padre, sia gloria

e all’unico tuo Figlio

con lo Spirito santo

nei secoli infiniti. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

A Cristo, sacerdote eterno, eleviamo la nostra voce:

 

Signore Gesù, che a tutti doni di accedere al Padre, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Tu che sei risorto dai morti e siedi alla destra di Dio, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Tu che sempre intercedi per noi, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Tu che ci mandi lo Spirito, ospite desiderato delle nostre anime, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Tu che, mediante lo Spirito, ci congiungi a te, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Tu che pietosamente ci vai confortando alla tua volontà, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118, 41-48 VI (Vau)

 

Ant. 1 Alleluia. Gioirò per i tuoi comandi, Signore, * che ho molto amato. Alleluia.

 

Venga a me, Signore, la tua grazia, *

la tua salvezza secondo la tua promessa;

a chi mi insulta darò una risposta, *

perché ho fiducia nella tua parola.

 

Non togliere mai dalla mia bocca la parola vera, *

perché confido nei tuoi giudizi.

Custodirò la tua legge per sempre, *

nei secoli, in eterno.

 

Sarò sicuro nel mio cammino, *

perché ho ricercato i tuoi voleri.

Davanti ai re parlerò della tua alleanza *

senza temere la vergogna.

 

Gioirò per i tuoi comandi *

che ho amati.

Alzerò le mani ai tuoi precetti che amo, *

mediterò le tue leggi.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Alleluia. Gioirò per i tuoi comandi, Signore, * che ho molto amato. Alleluia.

 

Salmo 39

I (2-9)

 

Ant. 2 Tu solo, Signore Dio nostro, * hai operato infiniti prodigi. Alleluia.

 

Ho sperato: ho sperato nel Signore †

ed egli su di me si è chinato, *

      ha dato ascolto al mio grido.

 

Mi ha tratto dalla fossa della morte, *

dal fango della palude;

i miei piedi ha stabilito sulla roccia, *

      ha reso sicuri i miei passi.

 

Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, *

      lode al nostro Dio.

 

Molti vedranno e avranno timore *

      e confideranno nel Signore.

 

Beato l’uomo che spera nel Signore †

      e non si mette dalla parte dei superbi, *

      né si volge a chi segue la menzogna.

 

Quanti prodigi tu hai fatto, Signore Dio mio, †

      quali disegni in nostro favore: *

      nessuno a te si può paragonare.

 

Se li voglio annunziare e proclamare *

      sono troppi per essere contati.

 

Sacrificio e offerta non gradisci, *

gli orecchi mi hai aperto.

Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. *

Allora ho detto: «Ecco, io vengo.

 

Sul rotolo del libro di me è scritto, *

      che io faccia il tuo volere.

Mio Dio, questo io desidero, *

la tua legge è nel profondo del mio cuore».

 

Gloria.

 

Ant. 2 Tu solo, Signore Dio nostro, * hai operato infiniti prodigi. Alleluia.

 

III (10-14.17-18)

 

Ant. 3 Tu sei il mio aiuto e la mia liberazione, * mio Dio, non tardare.

 

Ho annunziato la tua giustizia

nella grande assemblea; *

vedi, non tengo chiuse le labbra,

Signore, tu lo sai.

 

Non ho nascosto la tua giustizia in fondo al cuore, *

la tua fedeltà e la tua salvezza ho proclamato.

 

Non ho nascosto la tua grazia *

e la tua fedeltà alla grande assemblea.

 

Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia, *

la tua fedeltà e la tua grazia

mi proteggano sempre,

 

poiché mi circondano mali senza numero, †

le mie colpe mi opprimono *

e non posso più vedere.

 

Sono più dei capelli del mio capo, *

il mio cuore viene meno.

 

Degnati, Signore, di liberarmi; *

accorri, Signore, in mio aiuto.

 

Esultino e gioiscano in te quanti ti cercano, †

      dicano sempre: «Il Signore è grande» *

      quelli che bramano la tua salvezza.

 

Io sono povero e infelice; *

di me ha cura il Signore.

Tu, mio aiuto e mia liberazione, *

mio Dio, non tardare.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Tu sei il mio aiuto e la mia liberazione, * mio Dio, non tardare.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   At 10,38b-41a

Fratelli, Gesù di Nazaret passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio.

 

Andò Maria di Magdala al sepolcro.

Andò Maria di Magdala al sepolcro. * Alleluia, alleluia.

 

E annunziò ai discepoli: «Ho visto il Signore».

      Alleluia, alleluia.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Andò Maria di Magdala al sepolcro. * Alleluia, alleluia.

 

ORAZIONE

O Dio, che nei sacramenti pasquali guarisci e nutri il tuo popolo, concedigli l'abbondanza del tuo dono perché raggiunga la vera libertà e abbia in cielo la gioia che ora pregusta sulla terra. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   At 3,26

Fratelli, Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l'ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione e perché ciascuno si converta dalle sue iniquità.

 

Gesù mostrò ai discepoli le mani e il costato.

Gesù mostrò ai discepoli le mani e il costato. * Alleluia, alleluia.

 

Ed essi gioirono al vedere il Signore.

      Alleluia, alleluia.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Gesù mostrò ai discepoli le mani e il costato. * Alleluia, alleluia.

 

ORAZIONE

Dio forte ed eterno, dona a chi ha celebrato con fede gioiosa le festività della Pasqua di operare nell'esistenza di ogni giorno secondo la novità portata da Cristo risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   At 4,11-12

Gesù Cristo è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati.

 

Gesù risorto dice ai discepoli: «Pace a voi».

Gesù risorto dice ai discepoli: «Pace a voi». * Alleluia, alleluia.

 

«Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi».

      Alleluia, alleluia.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Gesù risorto dice ai discepoli: «Pace a voi». * Alleluia, alleluia.

 

ORAZIONE

O Dio, che nei sacramenti pasquali guarisci e nutri il tuo popolo, concedigli l'abbondanza del tuo dono perché raggiunga la vera libertà e abbia in cielo la gioia che ora pregusta sulla terra. Per Cristo nostro Signore.

 

oppure:

 

Dio forte ed eterno, dona a chi ha celebrato con fede gioiosa le festività della Pasqua di operare nell'esistenza di ogni giorno secondo la novità portata da Cristo risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

S. MARCO,

EVANGELISTA

FESTA 

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:

per una strada sicura cammina.

Egli avrà la luce della vita

- dice il Signore -.

 

Se custodirà la mia parola,

non gusterà la morte.

Egli avrà la luce della vita

- dice il Signore -.

 

Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:

per una strada sicura cammina.

Egli avrà la luce della vita

- dice il Signore -.

 

INNO

Marco, beato servo di Dio

che dividesti con i santi apostoli

lo zelo e la fatica,

a te devoto l’inno si levi.

 

Dall’annuncio felice del vangelo

epoca nuova inizia:

la verità nelle terre risuona,

i cuori accolgono la pace e la gioia.

 

Di questa grande impresa partecipe

il Signore ti volle:

così conquisti dei primi discepoli

il merito e la gloria.

 

Tu che sul mondo oscuro

irradiasti la divina luce,

fa’ che all’ardente sole di Cristo

copiosi frutti di virtù maturino.

 

Noi ti vedremo un giorno coi dodici

accanto al nostro Giudice:

su questo popolo pentito implora

il perdono e la grazia.

 

Alla divina Trinità la lode

fervida e dolce ascenda;

lieti l’osanna con gli angeli e i santi

canteremo nei secoli. Amen.

 

NOTIZIA DEL SANTO

Giovanni, soprannominato Marco, era cugino di Barnaba. Nella casa di sua madre, Maria, la comunità era raccolta in preghiera, quando ad essa Pietro venne la notte che l’angelo lo liberò dal carcere di Erode.

Fu compagno di Paolo e di Barnaba nel loro primo viaggio apostolico, ma sgomento per le crescenti difficoltà fece ben presto ritorno in patria. Si unì poi a Barnaba, che all’inizio del secondo viaggio apostolico si separò da Paolo e andò a evangelizzare l’isola di Cipro.

In seguito tornò a collaborare con Paolo, che lo stimò “molto utile nel ministero”; a lui fu di aiuto e di conforto nella sua prigionia.

Fu anche discepolo e collaboratore di Pietro, del quale riprodusse la predicazione nella stesura del suo vangelo.

Come dice la tradizione, su mandato di Pietro fondò la Chiesa di Alessandria in Egitto e sigillò col sangue la sua missione di annunciatore di Cristo.

Il suo corpo, secondo una persuasione antichissima, è venerato a Venezia, nella basilica eretta in suo onore.

 

SALMODIA

 

Ant. Il regno di Dio è vicino: * convertitevi e credete al Vangelo. Alleluia.

 

Salmo 115

 

Ho creduto anche quando dicevo: *

      «Sono troppo infelice».

Ho detto con sgomento: *

      «Ogni uomo è inganno».

 

Che cosa renderò al Signore *

per quanto mi ha dato?

Alzerò il calice della salvezza *

e invocherò il nome del Signore.

 

Adempirò i miei voti al Signore, *

davanti a tutto il suo popolo.

Preziosa agli occhi del Signore *

è la morte dei suoi fedeli.

 

Sì, io sono il tuo servo, Signore, †

io sono tuo servo, figlio della tua ancella; *

hai spezzato le mie catene.

 

A te offrirò sacrifici di lode *

e invocherò il nome del Signore.

 

Adempirò i miei voti al Signore *

e davanti a tutto il suo popolo,

negli atri della casa del Signore, *

      in mezzo a te, Gerusalemme.

 

Salmo 133

 

Ecco, benedite il Signore, *

      voi tutti, servi del Signore;

 

voi che state nella casa del Signore *

      durante le notti.

 

Alzate le mani verso il tempio *

      e benedite il Signore.

 

Da Sion ti benedica il Signore, *

      che ha fatto cielo e terra.

 

Salmo 116

 

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. Il regno di Dio è vicino: * convertitevi e credete al Vangelo. Alleluia.

 

PRIMA ORAZIONE

Donaci, o Padre, di condividere un giorno con san Marco la felicità del cielo, come oggi onoriamo sulla terra la sua gloria con cuore devoto. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. «Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura» * - dice il Signore -. Alleluia.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. «Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura» * - dice il Signore -. Alleluia.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio, che hai glorificato il tuo evangelista Marco con il dono della predicazione apostolica, fa’ che alla scuola del vangelo impariamo anche noi a seguire fedelmente Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

SALLENDA IN ONORE DEL SANTO

Marco, di Cristo fedele discepolo

e collaboratore degli apostoli,

utile nel santo ministero,

ha predicato il vangelo del regno. Alleluia.

      Gloria al Padre e al Figlio

      e allo Spirito santo.

      Come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.

Marco, di Cristo fedele discepolo

e collaboratore degli apostoli,

utile nel santo ministero,

ha predicato il vangelo del regno. Alleluia.

 

Orazione

Donaci di accogliere con gioia, o Dio, il vangelo della salvezza, che san Marco, discepolo degli apostoli, ha manifestato alle genti come luce nella notte del mondo. Per Cristo nostro Signore.

 

INTERCESSIONI

Nella festa di san Marco, che lo Spirito santo ha mandato agli uomini per annunziare il vangelo del regno, rivolgiamo a Cristo la nostra preghiera.

Conferma la tua Chiesa nella fede e nell’amore.

 

Tu che hai illuminato la comunità dei credenti con la sapienza di tanti maestri di vita,

-         dona ai cristiani di allietarsi sempre di questa provvida luce.

 

Tu che hai inviato gli apostoli e gli evangelisti a proclamare il messaggio che salva,

-         rendi i pastori del tuo gregge fedeli alla missione di santificare gli uomini nella verità.

 

Tu vuoi che i tuoi discepoli siano luce del mondo e sale della terra;

-         ravviva la carità di quanti si sono dedicati all’apostolato.

 

Tu che sei venuto tra noi a spargere il seme della divina parola,

-         fa’ che gli uomini dediti alla vita pubblica siano dal tuo insegnamento incitati al culto per la giustizia.

 

Tu che hai vinto la morte e hai rischiarato col vangelo la nostra vita,

-         accogli nel regno della felicità eterna i nostri defunti.

 

Al Padre, che agli apostoli e agli evangelisti ha affidato di continuare la missione del Figlio suo, con cuore credente diciamo:

Padre Nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Tu che le tenebre al giorno

sapientemente alterni,

così alleviando nel sonno

le membra affaticate,

 

ascolta chi nella notte

timoroso ti implora:

se il corpo nel torpore si abbandona,

vegli lo spirito nella tua luce.

 

Ansia di ignoto pericolo,

Padre pietoso, non ci impauri,

incubi vani non ci inquietino

né fatue visioni ci illudano.

 

Ogni affanno si perda

nel sonno ristoratore;

ma vigili il cuore e ti sogni,

ospite dolce di chi crede in te.

 

A te si innalza, Padre, la supplica

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive con te nei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 85

 

Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.

 

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, *

      perché io sono povero e infelice.

Custodiscimi perché sono fedele; *

      tu, Dio mio, salva il tuo servo,

           che in te spera.

 

Pietà di me, Signore, *

      a te grido tutto il giorno.

Rallegra la vita del tuo servo, *

      perché a te, Signore, innalzo l'anima mia.

 

Tu sei buono, Signore, e perdoni, *

      sei pieno di misericordia con chi ti invoca.

Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera *

      e sii attento alla voce della mia supplica.

 

Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido *

      e tu mi esaudirai.

Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, *

      e non c'è nulla che uguagli le tue opere.

 

Tutti i popoli che hai creato verranno

      e si prostreranno davanti a te, o Signore, *

      per dare gloria al tuo nome;

 

grande tu sei e compi meraviglie: *

      tu solo sei Dio.

 

Mostrami, Signore, la tua via, *

      perché nella tua verità io cammini;

donami un cuore semplice *

      che tema il tuo nome.

 

Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore *

      e darò gloria al tuo nome sempre,

perché grande con me è la tua misericordia: *

      dal profondo degli inferi mi hai strappato.

 

Mio Dio, mi assalgono gli arroganti,

      una schiera di violenti

           attenta alla mia vita, *

      non pongono te davanti ai loro occhi.

 

Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, *

      lento all'ira e pieno di amore, Dio fedele,

 

volgiti a me e abbi misericordia:

      dona al tuo servo la tua forza, *

      salva il figlio della tua ancella.

 

Dammi un segno di benevolenza;

      vedano e siano confusi i miei nemici, *

      perché tu, Signore,

           mi hai soccorso e consolato.

 

Gloria.

 

Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1Ts 5,9-10

Fratelli, Dio ci ha destinati all’acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

 

Conserva ai miei occhi la luce.

      Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.

 

Guarda e rispondimi, o Dio.

      Perché non mi sorprenda il sonno della morte.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri. Alleluia.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri. Alleluia.

 

ORAZIONE

Rischiara, o Dio, le nostre tenebre e dalle insidie notturne difendi sempre i tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Regina dei cieli, rallegrati, alleluia:

Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,

è risorto, come aveva promesso, alleluia.

Prega il Signore per noi, alleluia.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.