Domenica 26 Marzo 2017

DOMENICA DEL CIECO

IV di Quaresima

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                     

 

Lode a te, Signore, di eterna gloria.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

La nostra lode accoglie,

o Creatore eterno delle cose,

che, notte e giorno avvicendando,

rendi più vario e grato il tempo.

 

Alta regna la notte

e già s’ode il canto del gallo,

gioioso presagio di luce

all’ansia del viandante.

 

Si desta allora e ad oriente appare

la stella palpitante del mattino,

la torma squagliasi dei vagabondi,

abbandonando i vicoli del male.

 

Il gallo canta: la sua voce placa

il furioso fragore dell’onda;

e Pietro, roccia che fonda la Chiesa,

la colpa asterge con lacrime amare.

 

Orsù leviamoci animosi e pronti:

tutti risveglia il richiamo del gallo

e gli indolenti accusa che si attardano

sotto le coltri dormigliando ancora.

 

Il gallo canta. Torna la speranza;

l’infermo sente rifluir la vita,

il sicario nasconde il suo pugnale,

negli smarriti la fede rivive.

 

Gesù Signore, guardaci pietoso,

quando, tentati, incerti vacilliamo:

se tu ci guardi, le macchie dileguano

e il peccato si stempera nel pianto.

 

Tu, vera luce, nei cuori risplendi,

disperdi il torpore dell’anima:

a te sciolga il labbro devoto

la santa primizia dei canti.

 

Gloria a Dio Padre

e all’unico suo Figlio

con lo Spirito santo

nella distesa dei secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

Col prodigio stupendo della luce,

rifulgente primizia,

hai dato origine al mondo

e all’implacabile corsa dei giorni.

 

Tu che hai domato il caos tenebroso

con l’alternarsi mirabile

di aurore e di tramonti,

ascolta, Padre, la voce che implora.

 

Oh! Non accada all’anima,

dispersa nei beni fuggevoli,

di legarsi ostinata alla colpa

e perdere la tua vita;

 

ma, immune dal peccato,

eluso ogni pericolo,

arrivi alla porta del cielo

ed entri al premio eterno.

 

Ascolta, Dio pietoso, la preghiera

per Gesù Cristo Signore,

che regna con te nei secoli

e con lo Spirito santo. Amen.

 

RESPONSORIO

Preghiamo il Signore perché stronchi le guerre:

      doni la pace a tutta la terra.

 

In oriente e in occidente,

a settentrione e a mezzogiorno,

      doni la pace a tutta la terra.

 

Non si dice il Cantico dei tre giovani.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                          Ab 3,2-4.13a.15-19

 

Ant. 1 Nell’ora dello sdegno, o Dio, * ricordai di avere clemenza.

 

Signore, ho ascoltato il tuo annunzio, *

      Signore, ho avuto timore della tua opera.

 

Nel corso degli anni manifestala, †

      falla conoscere nel corso degli anni. *

      Nello sdegno ricordati di avere clemenza.

 

Dio viene da Teman,  *

      il Santo dal monte Paràn.

 

La sua maestà ricopre i cieli, *

      delle sue lodi è piena la terra.

 

Il suo splendore è come la luce, †

      bagliori di folgore escono dalle sue mani: *

      là si cela la sua potenza.

 

Sei uscito per salvare il tuo popolo, *

      per salvare il tuo consacrato.

Hai affogato nel mare i suoi cavalli *

      nella melma di grandi acque.

 

Ho udito e fremette il mio cuore, *

      a tal voce tremò il mio labbro,

la carie entra nelle mie ossa *

      e sotto di me tremano i miei passi.

 

Sospiro al giorno dell'angoscia *

      che verrà contro il popolo che ci opprime.

 

Il fico infatti non germoglierà, †

      nessun prodotto daranno le viti, *

      cesserà il raccolto dell'olivo,

 

i campi non daranno più cibo, †

      i greggi spariranno dagli ovili *

      e le stalle rimarranno senza buoi.

 

Ma io gioirò nel Signore, *

      esulterò in Dio mio salvatore.

 

Il Signore Dio è la mia forza, †

      egli rende i miei piedi come quelli delle cerve *

      e sulle alture mi fa camminare.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Nell’ora dello sdegno, o Dio, * ricordai di avere clemenza.

 

                                                              Cantico                     Sir 39,13-16a.18-20.35

 

Ant. 2 Fate fiorire fiori come il giglio, spargete profumo e intonate un canto di lode; * benedite il Signore pe tutte le opere sue.

 

Ascoltatemi, figli santi, *

      e crescete come una pianta di rose su un torrente.

 

Come incenso spandete un buon profumo, *

      fate fiorire fiori come il giglio,

spargete profumo e intonate un canto di lode; *

      benedite il Signore per tutte le opere sue.

 

Magnificate il suo nome; †

      proclamate le sue lodi *

      con i vostri canti e le vostre cetre;

 

così direte nella vostra lode: †

      «Quanto sono magnifiche

           tutte le opere del Signore! *

      Ogni sua disposizione avrà luogo a suo tempo!».

 

A un suo comando si realizza quanto egli vuole; *

      nessuno può ostacolare il suo aiuto.

 

Ogni azione umana è davanti a lui, *

      non è possibile nascondersi ai suoi occhi.

Il suo sguardo passa da un'eternità all'altra, *

      nulla è straordinario davanti a lui.

 

Ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca *

      e benedite il nome del Signore.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Fate fiorire fiori come il giglio, spargete profumo e intonate un canto di lode; * benedite il Signore pe tutte le opere sue.

 

                                                              Cantico              Gb 38,4-11.16-18; 42,2.5-6

 

Ant. 3 Sii buono, o Signore, con noi tue creature, * perché siamo fatti di terra.

 

Dov'eri tu

           quand'io ponevo le fondamenta della terra? *

      Dillo, se hai tanta intelligenza!

Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai, *

      o chi ha teso su di essa la misura?

 

Dove sono fissate le sue basi *

      o chi ha posto la sua pietra angolare,

mentre gioivano in coro le stelle del mattino *

      e plaudivano tutti i figli di Dio?

 

Chi ha chiuso tra due porte il mare, *

      quando erompeva uscendo dal seno materno,

quando lo circondavo di nubi per veste *

      e per fasce di caligine folta?

 

Poi gli ho fissato un limite *

      e gli ho messo chiavistello e porte

e ho detto: «Fin qui giungerai e non oltre *

      e qui s'infrangerà l'orgoglio delle tue onde».

 

Sei mai giunto alle sorgenti del mare *

      e nel fondo dell'abisso hai tu passeggiato?

Ti sono state indicate le porte della morte *

      e hai visto le porte dell'ombra funerea?

 

Hai tu considerato le distese della terra? *

      Dillo, se sai tutto questo!

Comprendo che puoi tutto *

      e che nessuna cosa è impossibile per te.

 

Io ti conoscevo per sentito dire, *

      ma ora i miei occhi ti vedono.

Perciò mi ricredo e ne provo pentimento *

      su polvere e cenere.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Sii buono, o Signore, con noi tue creature, * perché siamo fatti di terra.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    Eb 7,1-17

Dalla Lettera agli Ebrei.

 

Fratelli, Melchìsedek, re di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse; a lui Abramo diede la decima di ogni cosa; anzitutto il suo nome tradotto significa re di giustizia; è inoltre anche re di Salem, cioè re di pace. Egli è senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio e rimane sacerdote in eterno.

Considerate pertanto quanto sia grande costui, al quale Abramo, il patriarca, diede la decima del suo bottino. In verità anche quelli dei figli di Levi, che assumono il sacerdozio, hanno il mandato di riscuotere, secondo la legge, la decima dal popolo, cioè dai loro fratelli, essi pure discendenti da Abramo. Egli invece, che non era della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che era depositario della promessa. Ora, senza dubbio, è l'inferiore che è benedetto dal superiore. Inoltre, qui riscuotono le decime uomini mortali; là invece le riscuote uno di cui si attesta che vive. Anzi si può dire che lo stesso Levi, che pur riceve le decime, ha versato la sua decima in Abramo: egli si trovava infatti ancora nei lombi del suo antenato quando gli venne incontro Melchìsedek.

Or dunque, se la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico - sotto di esso il popolo ha ricevuto la legge - che bisogno c'era che sorgesse un altro sacerdote alla maniera di Melchìsedek, e non invece alla maniera di Aronne? Infatti, mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della legge. Questo si dice di chi è appartenuto a un'altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all'altare. È noto infatti che il Signore nostro è germogliato da Giuda e di questa tribù Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio.

Ciò risulta ancor più evidente dal momento che, a somiglianza di Melchìsedek, sorge un altro sacerdote, che non è diventato tale per ragione di una prescrizione carnale, ma per la potenza di una vita indefettibile. Gli è resa infatti questa testimonianza: «Tu sei sacerdote in eterno alla maniera di Melchìsedek».

 

RESPONSORIO                                                                                                            

Il Signore disse ad Abramo:

«Esci dal tuo paese, dalla tua patria

e dalla casa di tuo padre.

      Vattene verso il paese che io ti indicherò.

 

Farò di te un grande popolo,

renderò grande il tuo nome:

diventerai una benedizione.

      Vattene verso il paese che io ti indicherò».

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dai «Trattati sul vangelo di Giovanni» di sant’Agostino, vescovo.

 

Il racconto che vi è stato letto di quell’uomo che era nato cieco e che il Signore illuminò, è molto lungo; e se volessimo commentarlo punto per punto come meriterebbe e nei limiti delle nostre forze, non basterebbe un giorno intero. Prego quindi ed esorto la vostra Carità a non pretendere la spiegazione di quelle parti che sono chiare; si andrebbe troppo per le lunghe se ci dovessimo fermare su ogni particolare. Cercherò quindi di illustrarvi brevemente il mistero del cieco illuminato.

Tutti i prodigi straordinari compiuti da nostro Signore Gesù Cristo sono insieme dei fatti e delle parole; dei fatti perché sono veramente accaduti, delle parole perché hanno un significato. Se noi riflettiamo sul significato di questo fatto, ravvisiamo in questo cieco l’intero genere umano: tale cecità gli incolse mediante il peccato nella persona del primo uomo dal quale tutti abbiamo tratto l’origine non solo della morte ma anche del peccato. Se infatti la cecità rappresenta l’infedeltà e l’illuminazione la fede, il Cristo, allorché venne nel mondo, chi trovò fedele, dal momento che l’Apostolo nato dalla stirpe dei profeti afferma: «Un tempo eravamo anche noi per natura figli dell’ira, come tutti gli altri» (Ef 2, 3)? Se eravamo «figli dell’ira», eravamo figli della vendetta, figli della condanna, figli della geenna. In che senso «per natura», se non perché col peccato del primo uomo il male infettò la natura? Se il male infettò la natura, ogni uomo spiritualmente nasce cieco. Se vedesse, non avrebbe bisogno di guida: se ha bisogno di chi lo guidi e lo illumini, è perché è cieco dalla nascita.

Il Signore è venuto; e che ha fatto? Ci ha indicato un grande mistero. «Sputò per terra» (Gv 9, 6) e con la saliva fece del fango: il Verbo si fece carne. Col fango spalmò gli occhi del cieco; il quale tuttavia, sebbene così unto non vedeva ancora. Lo inviò alla piscina di Siloe. L’evangelista si preoccupò di spiegarci il nome di questa piscina, dicendo: «che vuol dire Inviato» (Gv 9, 7). Voi sapete già che egli è l’Inviato: se il Cristo non fosse stato inviato, nessuno di noi sarebbe stato liberato dal male. Il cieco si lavò gli occhi in quella piscina il cui nome significa l’Inviato; cioè fu battezzato nel Cristo. Pertanto, se battezzandolo, per così dire, in sé stesso, lo illuminò, si può dire che quando gli spalmò gli occhi lo fece catecumeno. Certo, la profondità di questo grande sacramento si può esporre e illustrare in vari modi; ma alla vostra Carità basti sapere che si tratta di un grande mistero. Domanda a uno: Sei cristiano? Se è pagano o giudeo ti risponderà di no; ma se ti risponderà di sì, domandagli ancora: Sei catecumeno o fedele? Se ti risponde che è catecumeno, vuol dire che i suoi occhi sono stati spalmati di fango, ma che ancora non è stato lavato. In che senso gli sono stati spalmati gli occhi di fango? Domandaglielo e te lo dirà. Domandagli in chi crede, ed egli, per il fatto che è catecumeno, dirà: In Cristo. Io sto parlando ora a dei fedeli e a dei catecumeni. Cosa ho detto a proposito della saliva e del fango? Che il Verbo si fece carne. Ciò è noto anche ai catecumeni. Non è sufficiente che i loro occhi siano stati spalmati di fango; si affrettino a lavarsi, se vogliono vedere.

 

Non si dice né il Te Deum né il Laus angelorum magna.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Padre onnipotente, che hai voluto la nostra salvezza e hai risanato la cecità originaria del genere umano, fa’ che gli uomini rinati nel battesimo restino sempre nella luce della fede e risplendano per l’integrità della vita, fedeli a Cristo Redentore e Signore, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                     

 

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. «Finché è giorno – dice il Signore – * devo compire le opere di colui che mi ha mandato».

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. «Finché è giorno – dice il Signore – * devo compire le opere di colui che mi ha mandato».

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

O Dio, che all’uomo creato a tua immagine doni sostegno nel tempo in vista dei beni terreni, moltiplica la fecondità della tua Chiesa, perché quanti nascono alla vita terrena tutti rinascano alla vita del cielo. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                                Dn 3,57-88.56

 

Ant. 1 Quasi immagine viva tra le fiamme della beata Trinità ineffabile, * i tre fanciulli cantano una lode che risuona nei secoli.

 

Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *

      lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benedite, angeli del Signore, il Signore, *

      Benedite, cieli, il Signore,

 

Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, *

      benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.

Benedite, sole e luna, il Signore, *

benedite, stelle del cielo, il Signore.

 

Benedite, piogge e rugiade, il Signore, *

benedite, o venti tutti, il Signore.

Benedite, fuoco e calore, il Signore, *

benedite, freddo e caldo, il Signore.

 

Benedite, rugiada e brina, il Signore, *

Benedite, gelo e freddo, il Signore.

Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *

benedite, notti e giorni, il Signore.

 

Benedite, luce e tenebre, il Signore, *

benedite, folgori e nubi, il Signore,

Benedica la terra il Signore, *

lo lodi e lo esalti nei secoli.

 

Benedite, monti e colline, il Signore, *

benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.

Benedite, sorgenti, il Signore, *

benedite, mari e fiumi, il Signore,

 

Benedite, mostri marini e quanto si muove nell’acqua, il Signore, *

      benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.

Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, *

benedite, figli dell’uomo, il Signore.

 

Benedica Israele il Signore, *

lo lodi e lo esalti nei secoli.

Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *

benedite, o servi del Signore, il Signore.

 

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *

benedite, pii e umili di cuore, il Signore,

Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *

      lodatelo ed esaltatelo nei secoli,

 

Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito santo, *

lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, *

degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Non si dice il Gloria.

 

Ant. 1 Quasi immagine viva tra le fiamme della beata Trinità ineffabile, * i tre fanciulli cantano una lode che risuona nei secoli.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 Lodate il Signore Dio * per la sua grande potenza.

                                                                                                                      Sal 150

Lodate il Signore nel suo santuario, *

lodatelo nel firmamento della sua potenza.

Lodatelo per i suoi prodigi, *

lodatelo per la sua immensa grandezza.

 

Lodatelo con squilli di tromba, *

lodatelo con arpa e cetra;

lodatelo con timpani e danze, *

lodatelo sulle corde e sui flauti.

 

Lodatelo con cembali sonori, †

lodatelo con cembali squillanti; *

ogni vivente dia lode al Signore.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Lodate il Signore Dio * per la sua grande potenza.

 

                                                         Salmo diretto                              Sal 117,19-29

Apritemi le porte della giustizia: *

Entrerò a rendere grazie al Signore.

È questa la porta del Signore, *

per essa entrano i giusti.

 

Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, *

perché sei stato la mia salvezza.

 

La pietra scartata dai costruttori *

è divenuta testata d’angolo;

ecco l’opera del Signore: *

      una meraviglia ai nostri occhi.

 

Questo è il giorno fatto dal Signore: *

      rallegriamoci ed esultiamo in esso.

Dona, Signore, la tua salvezza, *

      dona, Signore, la vittoria!

 

Benedetto colui che viene nel nome del Signore. *

      Vi benediciamo dalla casa del Signore;

 

Dio, il Signore è nostra luce. †

      Ordinate il corteo con rami frondosi *

      fino ai lati dell’altare.

 

Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, *

      sei il mio Dio e ti esalto.

 

Celebrate il Signore, perché è buono: *

      eterna è la sua misericordia.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

Accogli con bontà, o Dio onnipotente, la nostra preghiera e soccorri i tuoi fedeli con le risorse molteplici della tua misericordia, perché tutti i redenti siano serbati dalla tua provvidenza alla speranza della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

 

INNO

O sole dell’anima, Cristo,

ora che il giorno nasce,

la luce tua benefica

le tenebre nostre dispersa.

 

Dona a chi indugia nel male

un cuore arreso e pentito:

ci vinca infine e salvi

la lunga tua pazienza.

 

Si dissolva nel pianto

ogni nascosta colpa;

se grande fu il peccato,

scenda più largo il perdono.

 

E’ il tempo della grazia

e tutto rifiorisce;

è il tempo di tornare

gioiosamente a te.

 

Terra e cielo ti cantino,

o Trinità, dolce fonte d’amore:

lo Spirito che rinnova

dischiuda il labbro alla lode. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

Al Figlio di Dio, crocifisso e risorto, che sempre intercede per noi presso il Padre, diciamo la nostra gratitudine e imploriamo:

 

Tu che hai guarito gli occhi del cieco nato, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Tu che rischiari i cuori con la luce della tua grazia, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Tu che risvegli alla vita chi dorme nel sonno della morte, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Tu che nel fonte battesimale detergi gli uomini dalle colpe, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Tu che nell’acqua della nostra rinascita ci doni lo splendore della fede, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Tu che hai promesso la gloria eterna a quanti camminano nella verità, Kyrie eleison.

          Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                     

 

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

 

INNO

 

Terza

 

E’ l’ora terza. Gesù Signore

sale ingiuriato la croce,

ma noi pensosi gli offriamo

l’affetto di un animo orante.

 

Se in te nasce il Figlio di Dio,

la vita conservi incolpevole

e, con voce assidua implorando,

dischiudi il tuo cuore allo Spirito.

 

Quest’ora ha segnato la fine

al lungo torpore del male,

ha debellato la morte,

ha cancellato la colpa.

 

Di qui l’epoca inizia

della salvezza di Cristo,

nelle Chiese dell’universo

la verità s’irradia della fede.

 

Dalla gloria del suo patibolo

Gesù parla alla Vergine:

Ecco tuo figlio, o donna;

Giovanni, ecco tua madre.

 

Al vincolo di giuste nozze,

avvolte in profondo mistero,

era solo affidato in custodia

l’onore della Madre.

 

Stupendi prodigi dal cielo

confermano l’alto disegno;

la turba malvagia non crede,

chi crede ritrova salvezza.

 

Credo in un Dio Unigenito,

nato tra noi dalla Vergine,

che ha tolto i peccati del mondo

e siede alla destra del Padre.

 

Gloria si canti all’unico Dio

e a Gesù Cristo Signore,

con lo Spirito santo

negli infiniti secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 22

 

Ant. 1 La mensa del Signore è preparata per noi * sotto gli occhi dei nostri nemici.

 

Il Signore è il mio pastore: *

non manco di nulla;

su pascoli erbosi mi fa riposare *

      ad acque tranquille mi conduce.

 

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, *

per amore del suo nome.

 

Se dovessi camminare in una valle oscura, †

non temerei alcun male, *

perché tu sei con me, Signore.

 

Il tuo bastone e il tuo vincastro *

      mi danno sicurezza.

 

Davanti a me tu prepari una mensa *

sotto gli occhi dei miei nemici;

cospargi di olio il mio capo. *

      Il mio calice trabocca.

 

Felicità e grazia mi saranno compagne *

tutti i giorni della mia vita,

e abiterò nella casa del Signore *

per lunghissimi anni.

 

Gloria.

 

Ant. 1 La mensa del Signore è preparata per noi * sotto gli occhi dei nostri nemici.

 

Salmo 75

I (2-7)

 

Ant. 2 In Israele è grande il suo nome, * la sua dimora è dimora di pace.

 

Dio è conosciuto in Giuda, *

in Israele è grande il suo nome.

È in Gerusalemme la sua dimora, *

      la sua abitazione, in Sion.

 

Qui spezzò le saette dell’arco, *

lo scudo, la spada, la guerra.

 

Splendido tu sei, o Potente, *

sui monti della preda;

 

furono spogliati i valorosi, †

furono colti dal sonno, *

nessun prode ritrovava la sua mano.

 

Dio di Giacobbe, alla tua minaccia, *

si arrestarono carri e cavalli.

 

Gloria.

 

Ant. 2 In Israele è grande il suo nome, * la sua dimora è dimora di pace.

 

II (8-13)

 

Ant. 3 Fate voti al Signore nostro Dio e adempiteli.

 

Tu sei terribile; chi ti resiste *

quando si scatena la tua ira?

Dal cielo fai udire la sentenza: *

      sbigottita la terra tace

 

quando Dio si alza per giudicare, *

per salvare tutti gli umili della terra.

 

L’uomo colpito dal tuo furore ti dà gloria, *

gli scampati dall’ira ti fanno festa.

 

Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli, *

quanti lo circondano portino doni al Terribile,

a lui che toglie il respiro ai potenti; *

è terribile per i re della terra.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Fate voti al Signore nostro Dio e adempiteli.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   2 Pt 3,17-18a

Carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore degli empi; ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.

 

Sei tu il nostro aiuto, Signore.

      Sei tu il nostro aiuto, Signore: * non lasciarci.

 

Non abbandonarci, Dio della nostra salvezza.

      Non lasciarci.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Sei tu il nostro aiuto, Signore: * non lasciarci.

 

ORAZIONE

O Dio, che all’uomo creato a tua immagine doni sostegno nel tempo in vista dei beni terreni, moltiplica la fecondità della tua Chiesa, perché quanti nascono alla vita terrena tutti rinascano alla vita del cielo. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   2 Gv 8-9

Carissimi, fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio.

 

Dio abbia pietà di noi.

Dio abbia pietà di noi * e ci benedica.

 

Su di noi faccia risplendere il suo volto.

E ci benedica.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Dio abbia pietà di noi * e ci benedica.

 

ORAZIONE

Accogli con bontà, o Dio onnipotente, la nostra preghiera e soccorri i tuoi fedeli con le risorse molteplici della tua misericordia, perché tutti i redenti siano serbati dalla tua provvidenza alla speranza della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Gc 5,12

Fratelli miei, non giurate, né per il cielo, né per la terra, né per qualsiasi altra cosa; ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non incorrere nella condanna.

 

Abbi cura di noi, Signore.

Abbi cura di noi, Signore, * come pupilla degli occhi.

 

Proteggici all’ombra delle tue ali.

Come pupilla degli occhi.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Abbi cura di noi, Signore, * come pupilla degli occhi.

 

ORAZIONE

O Dio, che all’uomo creato a tua immagine doni sostegno nel tempo in vista dei beni terreni, moltiplica la fecondità della tua Chiesa, perché quanti nascono alla vita terrena tutti rinascano alla vita del cielo. Per Cristo nostro Signore.

 

oppure

 

Accogli con bontà, o Dio onnipotente, la nostra preghiera e soccorri i tuoi fedeli con le risorse molteplici della tua misericordia, perché tutti i redenti siano serbati dalla tua provvidenza alla speranza della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Nel giorno eterno

non ci sarà la notte.

      Il Signore li illuminerà

      e regneranno nei secoli.

 

Né luce di lampada né luce di sole

rischiarerà la terra.

      Il Signore li illuminerà

      e regneranno nei secoli.

 

Nel giorno eterno

non ci sarà la notte.

      Il Signore li illuminerà

      e regneranno nei secoli.

 

INNO

Quaresima è tempo santo:

dopo Mosè e i Profeti

anche il Signore del mondo

obbedì al rito antico.

 

Sobrio sia il cibo, sobria la parola;

contro le insidie del male

l’animo attento allo Spirito

vigili i sensi inquieti.

 

Grida e pianto si levino

a placare la collera:

a chi ti offese peccando,

perdona , o dolce Padre.

 

Noi siamo pur se deboli,

plasmati dalle tue mani:

o Dio, non disconoscere

l’opera tua mirabile.

 

Assolvi dalle colpe,

accresci il gusto del bene:

a te, supremo Giudice,

rendici grati per sempre.

 

O Trinità beata, unico Dio,

accogli la nostra supplica

e questi giorni austeri

rendi fecondi e lieti. Amen.

 

RESPONSORIO

Sono arrivato alla fonte e così ho pregato:

Signore, Dio di Abramo,

hai dato buon compimento

      al mio desiderio.

 

Ho gridato la Signore, ed egli ha dato ascolto

      al mio desiderio.

 

SALMODIA

Salmo 2

 

Ant. 1 Accogli, Dio di misericordia, il pentimento * e salvaci tu, Salvatore del mondo.

 

Perché le genti congiurano *

perché invano cospirano i popoli?

 

Insorgono i re della terra †

e i principi congiurano insieme *

contro il Signore e contro il suo Messia:

 

«Spezziamo le loro catene, *

      gettiamo via i loro legami».

 

Se ne ride chi abita nei cieli, *

li schernisce dall’alto il Signore.

 

Egli parla loro con ira, *

li spaventa nel suo sdegno:

«Io l’ho costituito mio sovrano *

sul Sion mio santo monte».

 

Annunzierò il decreto del Signore. †

Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, *

io oggi ti ho generato.

 

Chiedi a me, ti darò in possesso le genti *

e in dominio i confini della terra.

Le spezzerai con scettro di ferro, *

      come vasi di argilla le frantumerai».

 

E ora, sovrani, siate saggi *

istruitevi, giudici della terra;

servite Dio con timore *

e con tremore esultate;

 

che non si sdegni *

      e voi perdiate la via.

 

Improvvisa divampa la sua ira. *

      Beato chi in lui si rifugia.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Accogli, Dio di misericordia, il pentimento * e salvaci tu, Salvatore del mondo.

 

Salmo 111

 

Ant. 2 Noi che abbiamo peccato, * ti supplichiamo, o Dio, confidando nella tua misericordia.

 

Beato l’uomo che teme il Signore *

e trova grande gioia nei suoi comandamenti.

Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *

la discendenza dei giusti sarà benedetta.

 

Onore e ricchezza nella sua casa, *

la sua giustizia rimane per sempre.

Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *

buono, misericordioso e giusto.

 

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, *

      amministra i suoi beni con giustizia.

Egli non vacillerà in eterno: *

Il giusto sarà sempre ricordato.

 

Non temerà annunzio di sventura, *

      saldo è il suo cuore, confida nel Signore.

Sicuro è il suo cuore, non teme, *

      finché trionferà dei suoi nemici.

 

Egli dona largamente ai poveri, †

      la sua giustizia rimane per sempre, *

      la sua potenza s’innalza nella gloria.

 

L’empio vede e si adira, †

      digrigna i denti e si consuma. *

      Ma il desiderio degli empi fallisce.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Noi che abbiamo peccato, * ti supplichiamo, o Dio, confidando nella tua misericordia.

 

PRIMA ORAZIONE

Accogli con bontà, o Dio onnipotente, la nostra preghiera e soccorri i tuoi fedeli con le risorse molteplici della tua misericordia, perché tutti i redenti siano serbati dalla tua provvidenza alla speranza della vita eterna. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE                                                              

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. «Tu credi nel Figlio di Dio?» * «Io credo, Signore», e prostratosi l’adorò.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. «Tu credi nel Figlio di Dio?» * «Io credo, Signore», e prostratosi l’adorò.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio, che all’uomo creato a tua immagine doni sostegno nel tempo in vista dei beni terreni, moltiplica la fecondità della tua Chiesa, perché quanti nascono alla vita terrena tutti rinascano alla vita del cielo. Per Cristo nostro Signore.

 

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

                                                              Cantico                                       Ap 15,3-4

 

Ant. «Quell’uomo che è detto Gesù ha fatto del fango con la saliva, * mi ha spalmato gli occhi, e ora ci vedo».

 

Grandi e mirabili sono le tue opere, †

o Signore Dio onnipotente; *

      giuste e veraci sono le tue vie, o Re delle genti!

 

Chi non temerà, il tuo nome, †

      chi non ti glorificherà, o Signore? *

      Tu solo sei santo!

 

Tutte le genti verranno a te, o Signore †

      davanti a te si prostreranno, *

      perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.

 

Gloria.

 

Ant. «Quell’uomo che è detto Gesù ha fatto del fango con la saliva, * mi ha spalmato gli occhi, e ora ci vedo».

 

Orazione

Padre onnipotente, che al cieco dalla nascita hai dato la grazia di confessare con fede animosa il Verbo tuo Figlio e di arrivare al fulgore della vita di grazia, fa’ che, radicati saldamente nella verità, i tuoi eletti risplendano sempre nel mondo come veri figli della luce. Per Cristo nostro Signore.

 

INTERCESSIONI

Al tramonto di questo giorno celebriamo Cristo che ha vinto la nostra notte ed eleviamo la voce con cuore gioioso:

Illumina, Signore, le nostre tenebre.

 

Figlio dell’uomo, che ti sei rivelato al cieco nato perché credesse in te,

-       dona sempre alla tua Chiesa una vivida fede.

 

Sole, che viene a rischiarare quanti siedono all’ombra della morte,

-       sii maestro ascoltato di chi vive nell’ignoranza e nell’errore.

 

Redentore del mondo, che hai costituito il cieco guarito annunciatore coraggioso dei tuoi prodigi,

-       moltiplica in tutta la terra gli araldi del tuo evangelo.

 

Gesù, che sei venuto incontro ai peccatori per portarli a salvezza,

-       ammetti i penitenti alla pace della tua Chiesa.

 

Signore, luce vera e gioia senza fine,

-       non nascondere ai tuoi fratelli defunti lo splendore del tuo volto.

 

Così ascenda a Dio l’orazione di quanti sono stati illuminati da Cristo:

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                     

 

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

 

INNO

Prima che il giorno si chiuda,

a te si leva un’ultima preghiera:

con amore di padre

vegliaci nel riposo.

 

Quieta trascorra ala notte

e senza torbidi sogni:

l’astuzia del Nemico

non arrivi a contaminarci.

 

A te si innalza, o Dio, la nostra supplica

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive con te nei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 90

 

Ant. Agli angeli il Signore ha ordinato di custodirti; * sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.

 

Tu che abiti al riparo dell'Altissimo *

      e dimori all'ombra dell'Onnipotente,

di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, *

      mio Dio, in cui confido».

 

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, *

      dalla peste che distrugge.

Ti coprirà con le sue penne *

      sotto le sue ali troverai rifugio.

 

La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; *

      non temerai i terrori della notte

 

né la freccia che vola di giorno,

      la peste che vaga nelle tenebre, *

      lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

 

Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; *

      ma nulla ti potrà colpire.

 

Solo che tu guardi, con i tuoi occhi *

      vedrai il castigo degli empi.

Poiché tuo rifugio è il Signore *

      e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,

 

non ti potrà colpire la sventura, *

      nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

Egli darà ordine ai suoi angeli *

      di custodirti in tutti i tuoi passi.

 

Sulle loro mani ti porteranno *

      perché non inciampi nella pietra il tuo piede.

Camminerai su aspidi e vipere, *

      schiaccerai leoni e draghi.

 

Lo salverò, perché a me si è affidato; *

      lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.

 

Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, *

      lo salverò e lo renderò glorioso.

 

Lo sazierò di lunghi giorni *

      e gli mostrerò la mia salvezza.

 

Gloria.

 

Ant. Agli angeli il Signore ha ordinato di custodirti; * sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ap 22,4-5

Gli eletti vedranno la faccia del Signore e porteranno il suo nome sulla fronte.

Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.

 

Custodiscimi, Signore.

      Custodiscimi, Signore, * come pupilla degli occhi.

 

Proteggimi all’ombra delle tua ali.

      Come pupilla degli occhi.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Custodiscimi, Signore, * come pupilla degli occhi.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. Salvaci, Signore nella veglia, difendici nel sonno; * il cuore vegli con Cristo, e il corpo riposi nella pace.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. Salvaci, Signore nella veglia, difendici nel sonno; * il cuore vegli con Cristo, e il corpo riposi nella pace.

 

ORAZIONE

Alla fine del giorno che ha celebrato il Salvatore risorto, a te salga, Padre, la supplica; donaci di riposare nella pace, sicuri da ogni male, e di ridestarci in letizia al canto delle tue lodi. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Salve, regina, madre di misericordia,

vita, dolcezza e speranza nostra, salve.

A te ricorriamo, esuli figli di Eva;

a te sospiriamo, gementi e piangenti

in questa valle di lacrime.

Orsù dunque, avvocata nostra,

rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.

E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,

il frutto benedetto del tuo seno.

O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.