Mercoledì 26 Aprile 2017

Mercoledì della II settimana

di Pasqua

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Non sono impallidite ancora in cielo

l’ultime stelle, e già dal sonno, o Dio,

sorge la Chiesa a mattinar lo Sposo

con animo adorante.

 

Così ci sia donato,

dopo la lunga notte,

di varcare le soglie del tuo regno

inni cantando a te con cuore nuovo.

 

O Trinità beata,

a te, suprema fonte dell’essere,

il coro dei redenti

leva felice l’inno nei secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

Tu che l’immensa volta del cielo

stupendamente di luce avvampi

e di vaghi colori

adorni la bellezza del creato;

 

tu che nel quarto giorno hai voluto

il fiammeggiante globo del sole

e l’alternante gioco della luna

e il nitido corso degli astri,

 

così scandendo nell’ordine il tempo

e misurando le notti

e i giorni e i mesi e gli anni,

ascolta, Padre, la nostra preghiera.

 

Sciogli l’orrido gelo della colpa,

rischiara il cuore degli uomini,

impreziosisci l’anima

della tua santa grazia.

 

Noi t’imploriamo, o Dio,

per il tuo Figlio unigenito

che regna con te nei secoli

e con lo Spirito santo. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                             Salmo 38

I (2-7)

 

Ant. 1 Porrò un freno alla mia bocca * mentre l’empio mi sta dinanzi.

 

Ho detto: «Veglierò sulla mia condotta *

      per non peccare con la mia lingua;

porrò un freno alla mia bocca *

      mentre l'empio mi sta dinanzi».

 

Sono rimasto quieto in silenzio:

           tacevo privo di bene, *

      la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.

Ardeva il cuore nel mio petto, *

      al ripensarci è divampato il fuoco;

 

allora ho parlato: *

      «Rivelami, Signore, la mia fine;

quale sia la misura dei miei giorni *

      e saprò quanto è breve la mia vita».

 

Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni *

      e la mia esistenza davanti a te è un nulla.

 

Solo un soffio è ogni uomo che vive, *

      come ombra è l'uomo che passa;

solo un soffio che si agita, *

      accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Porrò un freno alla mia bocca * mentre l’empio mi sta dinanzi.

     

II (8-14)

 

Ant. 2 Ascolta la mia preghiera, Signore, * porgi l’orecchio al mio grido.

 

Ora, che attendo, Signore? *

      In te la mia speranza.

Liberami da tutte le mie colpe, *

      non rendermi scherno dello stolto.

 

Sto in silenzio, non apro bocca, *

      perché sei tu che agisci.

Allontana da me i tuoi colpi: *

      sono distrutto sotto il peso della tua mano.

 

Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo, †

      corrodi come tarlo i suoi tesori. *

      Ogni uomo non è che un soffio.

 

Ascolta la mia preghiera, Signore, *

      porgi l'orecchio al mio grido,

 

non essere sordo alle mie lacrime, †

      poiché io sono un forestiero, *

      uno straniero come tutti i miei padri.

 

Distogli il tuo sguardo, che io respiri, *

      prima che me ne vada e più non sia.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Ascolta la mia preghiera, Signore, * porgi l’orecchio al mio grido.

 

Salmo 51

 

Ant. 3 Mi abbandono alla fedeltà di Dio * ora e per sempre. Alleluia.

 

Perché ti vanti del male *

      o prepotente nella tua iniquità?

 

Ordisci insidie ogni giorno; †

      la tua lingua è come lama affilata, *

      artefice di inganni.

 

Tu preferisci il male al bene, †

      la menzogna al parlare sincero. *

      Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura.

 

Perciò Dio ti demolirà per sempre, †

      ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda *

      e ti sradicherà dalla terra dei viventi.

 

Vedendo, i giusti saran presi da timore *

      e di lui rideranno:

 

«Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa, †

      ma confidava nella sua grande ricchezza *

      e si faceva forte dei suoi crimini».

 

Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. †

      Mi abbandono alla fedeltà di Dio *

      ora e per sempre.

 

Voglio renderti grazie in eterno *

      per quanto hai operato;

spero nel tuo nome, perché è buono, *

      davanti ai tuoi fedeli.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Mi abbandono alla fedeltà di Dio * ora e per sempre. Alleluia.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    Ap 2,12-29

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo.

 

Io, Giovanni, udii il Signore che mi diceva:

«All'angelo della Chiesa di Pèrgamo scrivi:

Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli: So che abiti dove satana ha il suo trono; tuttavia tu tieni saldo il mio nome e non hai rinnegato la mia fede neppure al tempo in cui Antìpa, il mio fedele testimone, fu messo a morte nella vostra città, dimora di satana. Ma ho da rimproverarti alcune cose: hai presso di te seguaci della dottrina di Balaàm, il quale insegnava a Balak a provocare la caduta dei figli d'Israele, spingendoli a mangiare carni immolate agli idoli e ad abbandonarsi alla fornicazione. Così pure hai di quelli che seguono la dottrina dei Nicolaìti. Ravvediti dunque; altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca.

Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all'infuori di chi la riceve.

All'angelo della Chiesa di Tiàtira scrivi:

Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli occhi fiammeggianti come fuoco e i piedi simili a bronzo splendente. Conosco le tue opere, la carità, la fede, il servizio e la costanza e so che le tue ultime opere sono migliori delle prime. Ma ho da rimproverarti che lasci fare a Iezabèle, la donna che si spaccia per profetessa e insegna e seduce i miei servi inducendoli a darsi alla fornicazione e a mangiare carni immolate agli idoli. Io le ho dato tempo per ravvedersi, ma essa non si vuol ravvedere dalla sua dissolutezza. Ebbene, io getterò lei in un letto di dolore e coloro che commettono adulterio con lei in una grande tribolazione, se non si ravvederanno dalle opere che ha loro insegnato. Colpirò a morte i suoi figli e tutte le Chiese sapranno che io sono Colui che scruta gli affetti e i pensieri degli uomini, e darò a ciascuno di voi secondo le proprie opere. A voi di Tiàtira invece che non seguite questa dottrina, che non avete conosciuto le profondità di satana - come le chiamano - non imporrò altri pesi; ma quello che possedete tenetelo saldo fino al mio ritorno. Al vincitore che persevera sino alla fine nelle mie opere,

darò autorità sopra le nazioni;

le pascolerà con bastone di ferro

e le frantumerà come vasi di terracotta,

con la stessa autorità che a me fu data dal Padre mio e darò a lui la stella del mattino. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese».

 

RESPONSORIO                                                                                                             

Così dice il Figlio di Dio:

«Io sono colui che scruta gli affetti e i pensieri,

      e darò a ciascuno di voi

      secondo le proprie opere». Alleluia.

 

«Sono io che do la morte e faccio vivere;

percuoto e guarisco;

      e darò a ciascuno di voi

      secondo le proprie opere». Alleluia.

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dai Trattati di sant’Agostino, vescovo.

 

Vi ho scritto queste cose a proposito di coloro che vi seducono, affinché sappiate che voi avete l'unzione e l'unzione che abbiamo ricevuto da lui resti dentro di noi (1 Gv 2, 27). L'effetto sacramentale dell'unzione è la virtù invisibile, l'unzione invisibile, cioè lo Spirito Santo: unzione invisibile è quella carità che resta in chiunque si trova, come una radice non soggetta a disseccarsi nonostante l'ardore del sole. Tutto quanto ha profonde radici, riceve nutrimento dal calore del sole, ma non dissecca. Voi non avete necessità che qualcuno vi istruisca, perché la sua unzione vi istruisce su tutto (1 Gv 2, 27). O fratelli, che cosa facciamo, quando vi diamo questi insegnamenti? Se è la sua unzione che vi istruisce su tutto, il nostro è come un lavoro inutile. Perché tanta insistenza nell'istruirvi? Non è meglio affidarvi alla sua unzione, cosicché sia essa ad istruirvi? E' una domanda che pongo a me ed all'apostolo Giovanni. Si degni l'Apostolo ascoltare questo fanciullo che gli rivolge delle domande. Io domando dunque a Giovanni: Coloro ai quali tu rivolgevi queste parole avevano già l'unzione? A loro dicesti infatti: la sua unzione vi insegnerà tutto. Perché allora hai scritto ad essi questa lettera? Perché istruirli? perché ammaestrarli? perché edificarli?

C'è qui un grande mistero sul quale occorre riflettere, o fratelli. Il suono delle nostre parole percuote le orecchie, ma il vero maestro sta dentro. Non crediate di poter apprendere qualcosa da un uomo. Noi possiamo esortare con lo strepito della voce ma se dentro non v'è chi insegna, inutile diviene il nostro strepito. Ne volete una prova, o miei fratelli? Ebbene, non è forse vero che tutti avete udito questa mia predica? Quanti saranno quelli che usciranno di qui senza aver nulla appreso? Per quel che mi compete, io ho parlato a tutti; ma coloro dentro i quali non parla quell'unzione, quelli che lo Spirito non istruisce internamente, se ne vanno via senza aver nulla appreso. L'ammaestramento esterno è soltanto un ammonimento, un aiuto. Colui che ammaestra i cuori ha la sua cattedra in cielo. Egli perciò dice nel Vangelo: Non vogliate farvi chiamare maestri sulla terra: uno solo è il vostro maestro: Cristo (Mt 23, 8-9). Sia lui dunque a parlare dentro di voi, perché lì non può esservi alcun maestro umano.

Se qualcuno può mettersi al tuo fianco, nessuno può stare nel tuo cuore. Nessuno dunque vi stia; Cristo invece rimanga nel tuo cuore; vi resti la sua unzione, perché il tuo cuore assetato non rimanga solo e manchi delle sorgenti necessarie ad irrigarlo. E' dunque interiore il maestro che veramente istruisce; è Cristo, è la sua ispirazione ad istruire. Quando non vi possiede né la sua ispirazione né la sua unzione, le parole esterne fanno soltanto un inutile strepito. Le parole che noi facciamo risuonare di fuori, o fratelli, sono come un agricoltore rispetto ad un albero. L'agricoltore lavora l'albero dall'esterno: vi porta l'acqua, lo cura con attenzione; ma qualunque sia lo strumento esterno che egli usa, potrà mai dare forma ai frutti dell'albero? E' lui che riveste i rami nudi dell'ombra delle foglie? Potrà forse compiere qualcosa di simile nell'interno dell'albero? Chi invece agisce nell'interno? Udite l'Apostolo che si paragona ad un giardiniere e considerate che cosa siamo, onde possiate ascoltare il maestro interiore: Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma Dio procura la crescita. Né colui che pianta né colui che irriga conta qualcosa, ma colui che procura la crescita, Iddio (1 Cor 3, 6-7). Ecco ciò che vi diciamo: noi quando piantiamo ed irrighiamo istruendovi con la nostra parola, non siamo niente; è Dio che procura la crescita, è la sua unzione che di tutto vi istruisce.

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Padre e Creatore, che hai segnato i nostri cuori con l’intima unzione dello Spirito santo, fa’ che quest’Ospite dolcissimo ogni giorno ci guidi e ci illumini. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. «Io sono la via, la verità e la vita – dice il Signore –: * nessuno viene al Padre, se non per mezzo mio. Io sono nel Padre e il Padre è in me». Alleluia.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. «Io sono la via, la verità e la vita – dice il Signore –: * nessuno viene al Padre, se non per mezzo mio. Io sono nel Padre e il Padre è in me». Alleluia.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna perché l'umile gregge dei credenti giunga con sicurezza nella tua casa, dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore glorioso, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                                        Bar 5,1-9

 

Ant. 1 Sorgi, Gerusalemme, vigila sull’altura * e vedi la gioia, che ti viene dal Signore tuo Dio. Alleluia.

 

Deponi, o Gerusalemme, *

la veste dell'afflizione e del lutto,

rivèstiti dello splendore della gloria *

      che ti viene da Dio per sempre.

 

Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, *

metti sul capo il diadema di gloria dell'Eterno,

perché Dio mostrerà il tuo splendore *

      ad ogni creatura sotto il cielo.

 

Sarai chiamata da Dio per sempre: *

gloria della pietà e pace della giustizia.

Sorgi, o Gerusalemme, e sta’ in piedi sull'altura *

e guarda verso oriente;

 

vedi i tuoi figli riuniti da occidente ad oriente,

alla parola del Santo, *

esultanti per il ricordo di Dio.

 

Si sono allontanati da te a piedi, †

incalzati dai nemici; *

ora Dio te li riconduce in trionfo

      come sopra un trono regale.

 

Poiché Dio ha stabilito di spianare *

ogni alta montagna e le rupi secolari,

di colmare le valli e spianare la terra *

perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.

 

Anche le selve e ogni albero odoroso *

faranno ombra ad Israele per comando di Dio.

 

Perché Dio ricondurrà Israele con gioia *

alla luce della sua gloria,

con la misericordia e la giustizia *

che vengono da lui.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Sorgi, Gerusalemme, vigila sull’altura * e vedi la gioia, che ti viene dal Signore tuo Dio. Alleluia.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 Una luce si è levata per il giusto, * è arrivata la gioia per i retti di cuore. Alleluia.

                                                                                                                       Sal 96

Il Signore regna, esulti la terra, *

gioiscano le isole tutte.

Nubi e tenebre lo avvolgono, *

giustizia e diritto sono la base del suo trono.

 

Davanti a lui cammina il fuoco *

e brucia tutt’intorno i suoi nemici.

Le sue folgori rischiarano il mondo: *

vede e sussulta la terra.

 

I monti fondono come cera davanti al Signore, *

davanti al Signore di tutta la terra.

I cieli annunziano la sua giustizia *

e tutti i popoli contemplano la sua gloria.

 

Siano confusi tutti gli adoratori di statue †

e chi si gloria dei propri idoli. *

Si prostrino a lui tutti gli dèi!

 

Ascolta Sion e ne gioisce, †

esultano le città di Giuda *

per i tuoi giudizi, Signore.

 

Perché tu sei, Signore, l’Altissimo su tutta la terra, *

tu sei eccelso sopra tutti gli dèi.

 

Odiate il male, voi che amate il Signore: †

lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *

li strapperà dalle mani degli empi.

 

Una luce si è levata per il giusto, *

gioia per i retti di cuore.

Rallegratevi, giusti, nel Signore, *

rendete grazie al suo santo nome.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Una luce si è levata per il giusto, * è arrivata la gioia per i retti di cuore. Alleluia.

 

                                                         Salmo diretto                                        Sal 76

La mia voce sale a Dio e grido aiuto; *

la mia voce sale a Dio, finché mi ascolti.

 

Nel giorno dell’angoscia io cerco il Signore, †

      tutta la notte la mia mano è tesa e non si stanca; *

io rifiuto ogni conforto.

 

Mi ricordo di Dio e gemo, *

medito e viene meno il mio spirito.

Tu trattieni dal sonno i miei occhi, *

sono turbato e senza parole.

 

Ripenso ai giorni passati, *

ricordo gli anni lontani.

Un canto nella notte mi ritorna nel cuore: *

rifletto e il mio spirito si va interrogando.

 

Forse Dio ci respingerà per sempre, *

non sarà più benevolo con noi?

È forse cessato per sempre il suo amore, *

è finita la sua promessa per sempre?

 

Può Dio aver dimenticato la misericordia, *

      aver chiuso nell’ira il suo cuore?

E ho detto: «Questo è il mio tormento: *

è mutata la destra dell’Altissimo».

 

Ricordo le gesta del Signore, *

      ricordo le tue meraviglie di un tempo.

Mi vado ripetendo le tue opere, *

considero tutte le tue gesta.

 

O Dio, santa è la tua via; *

      quale dio è grande come il nostro Dio?

Tu sei il Dio che opera meraviglie, *

manifesti la tua forza fra le genti.

 

È il tuo braccio che ha salvato il tuo popolo, *

i figli di Giacobbe e di Giuseppe.

 

Ti videro le acque, Dio, †

      ti videro e ne furono sconvolte; *

      sussultarono anche gli abissi.

 

Le nubi rovesciarono acqua, †

scoppiò il tuono nel cielo; *

le tue saette guizzarono.

 

Il fragore dei tuoi tuoni nel turbine, †

      i tuoi fulmini rischiararono il mondo, *

      la terra tremò e fu scossa.

 

Sul mare passava la tua via, †

      i tuoi sentieri sulle grandi acque *

      e le tue orme rimasero invisibili.

 

Guidasti come gregge il tuo popolo *

      per mano di Mosè e di Aronne.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio santo e fedele, porta a compimento in coloro che il battesimo ha rigenerato il mistero della Pasqua rinnovatrice, perché siano sempre fecondi di opere giuste e possano arrivare alla gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore.

 

INNO

O Dio che il cielo splendente hai creato,

ai giorni donando il fulgore del sole

e il mite chiarore lunare alle notti,

ascolta la preghiera del mattino.

 

Ormai dal mondo fugge la tenebra,

rinasce ancora la luce,

ritorna limpida e pronta la mente,

la gioia nell’agire si ridesta,

 

L’ora è più lieta, il cuore più sereno,

l’aria è più dolce e chiara;

tutto con voce nuova ammonisce

che è tempo di cantare le tue lodi.

 

Salvaci dall’insidia,

dalla tristezza del male preservaci;

non esca parola malvagia,

l’iniquità non deturpi la vita.

 

Odi, Padre celeste, la supplica

e per Gesù Cristo esaudisci;

egli regna con te e con lo Spirito

negli infiniti secoli. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

Al Figlio eterno di Dio, venuto fra noi a liberarci e a rinnovarci, professiamo la nostra fedeltà riconoscente.

 

Cristo, nel quale abita corporalmente la pienezza della divinità, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Tu che hai potere sopra la morte e sopra gli inferi, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Re dei re e Signore dei signori, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Gesù, che fai di noi una nuova creatura, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Signore di tutti, che ci hai recato la pace, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Tu che vuoi essere tutto in tutti, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118,57-64 VIII (Het)

 

Ant. 1 La mia eredità e la mia sorte * sei tu, Signore. Alleluia.

 

La mia sorte, ho detto, Signore, *

è custodire le tue parole.

Con tutto il cuore ti ho supplicato, *

      fammi grazia secondo la tua promessa.

 

Ho scrutato le mie vie, *

ho rivolto i miei passi verso i tuoi comandamenti.

Sono pronto e non voglio tardare *

a custodire i tuoi decreti.

 

I lacci degli empi mi hanno avvinto, *

ma non ho dimenticato la tua legge.

Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode *

      per i tuoi giusti decreti.

 

Sono amico di coloro che ti sono fedeli *

e osservano i tuoi precetti.

Del tuo amore, Signore, è piena la terra; *

insegnami il tuo volere.

 

Gloria.

 

Ant. 1 La mia eredità e la mia sorte * sei tu, Signore. Alleluia.

 

Salmo 54

I (2-12)

 

Ant. 2 Il nostro cuore freme, piombano su di noi terrori di morte; * la tua pietà invochiamo: non lasciarci perire nella colpa.

 

Porgi l’orecchio, Dio, alla mia preghiera, †

non respingere la mia supplica; *

      dammi ascolto e rispondimi.

 

Mi agito nel mio lamento *

      e sono sconvolto al grido del nemico,

al clamore dell’empio.

 

Contro di me riversano sventura, *

mi perseguitano con furore.

Dentro di me freme il mio cuore, *

piombano su di me terrori di morte.

 

Timore e spavento mi invadono *

e lo sgomento mi opprime.

Dico: «Chi mi darà ali come di colomba, *

per volare e trovare riposo?

 

Ecco, errando, fuggirei lontano, *

abiterei nel deserto.

Riposerei in un luogo di riparo *

dalla furia del vento e dell’uragano».

 

Disperdili, Signore, †

confondi le loro lingue: *

ho visto nella città violenza e contese.

 

Giorno e notte si aggirano sulle sue mura, †

all’interno iniquità, travaglio e insidie *

      e non cessano nelle sue piazze sopruso e inganno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Il nostro cuore freme, piombano su di noi terrori di morte; * la tua pietà invochiamo: non lasciarci perire nella colpa.

 

II (13-15.17-24)

 

Ant. 3 Io invoco il Signore di sera, al mattino, a mezzogiorno, * ed egli mi salva. Alleluia.

 

Se mi avesse insultato un nemico, *

      l’avrei sopportato;

se fosse insorto contro di me un avversario, *

da lui mi sarei nascosto.

 

Ma sei tu, mio compagno, *

mio amico e confidente;

ci legava una dolce amicizia, *

verso la casa di Dio camminavamo in festa.

 

Io invoco Dio e il Signore mi salva. †

Di sera, al mattino, a mezzogiorno

mi lamento e sospiro *

ed egli ascolta la mia voce;

 

mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono: *

sono tanti i miei avversari.

Dio mi ascolta e li umilia, *

      egli che domina da sempre.

 

Per essi non c’è conversione *

e non temono Dio.

Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici, *

      ha violato la sua alleanza.

 

Più untuosa del burro è la sua bocca, *

ma nel cuore ha la guerra;

più fluide dell’olio le sue parole, *

ma sono spade sguainate.

 

Getta sul Signore il tuo affanno †

      ed egli ti darà sostegno, *

      mai permetterà che il giusto vacilli.

 

Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba *

      gli uomini sanguinari e fraudolenti:

essi non giungeranno alla metà dei loro giorni. *

      Ma io, Signore, in te confido.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Io invoco il Signore di sera, al mattino, a mezzogiorno, * ed egli mi salva. Alleluia.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Rm 8,1-2

Non c'è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.

 

Il Signore risorto rianimò i suoi discepoli.

      Il Signore risorto rianimò i suoi discepoli. * Alleluia, alleluia.

 

Disse di attendere la promessa del Padre.

      Alleluia, alleluia.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Il Signore risorto rianimò i suoi discepoli. * Alleluia, alleluia.

 

ORAZIONE

Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna perché l'umile gregge dei credenti giunga con sicurezza nella tua casa, dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore glorioso, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   At 17,31

Fratelli, Dio ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti.

 

«Sarete miei testimoni» - dice il Signore -.

      «Sarete miei testimoni» - dice il Signore -. * Alleluia, alleluia.

 

«Fino agli estremi confini della terra».

      Alleluia, alleluia.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      «Sarete miei testimoni» - dice il Signore -. * Alleluia, alleluia.

 

ORAZIONE

O Dio santo e fedele, porta a compimento in coloro che il battesimo ha rigenerato il mistero della Pasqua rinnovatrice, perché siano sempre fecondi di opere giuste e possano arrivare alla gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   At 26,22b-23

Fratelli, null'altro io affermo se non quello che i profeti e Mosè dichiararono che doveva accadere, che cioè il Cristo sarebbe morto, e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunziato la luce al popolo e ai pagani.

 

Dopo la sua passione, Gesù apparve agli apostoli.

      Dopo la sua passione, Gesù apparve agli apostoli. * Alleluia, alleluia.

 

Si mostrò vivo e parlò del regno di Dio.

      Alleluia, alleluia.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Dopo la sua passione, Gesù apparve agli apostoli. * Alleluia, alleluia.

 

ORAZIONE

Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna perché l'umile gregge dei credenti giunga con sicurezza nella tua casa, dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore glorioso, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

oppure:

 

O Dio santo e fedele, porta a compimento in coloro che il battesimo ha rigenerato il mistero della Pasqua rinnovatrice, perché siano sempre fecondi di opere giuste e possano arrivare alla gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

Bb. Caterina e Giuliana

del Sacro Monte di Varese,

vergini

MEMORIA 

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Come lampada brilla sui miei passi

la tua parola, Signore.

Luce sul mio sentiero

è la santa tua legge.

 

Ho giurato e confermo:

custodirò i precetti di giustizia.

Luce sul mio sentiero

è la santa tua legge.

 

Come lampada brilla sui miei passi

la tua parola, Signore.

Luce sul mio sentiero

è la santa tua legge.

 

INNO

Tu che le vergini di te coroni,

o Figlio dell’unica donna

verginalmente madre,

odi benigno la nostra voce;

 

tu che tra i puri gigli ti pasci,

di caste danze onorato,

o Sposo bellissimo, premio

di chi si dona a te.

 

Dove tu vai le vergini

con agile grazia muovono,

a te lietamente elevando

dolcissimi canti.

 

Noi ti imploriamo, o Cristo,

il cuore a te votato

resti incorrotto e ignori

il torbido soffio del male.

 

Unico fiore d’inviolato grembo,

a te, Gesù, la lode

col Padre e con lo Spirito

negli infiniti secoli. Amen.

 

NOTIZIA DELLE BEATE

Caterina nacque a Pallanza nei primi decenni del sec. XV. Sperimentò ben presto il dolore quando perse ancora bambina tutta la famiglia a causa della peste. Ospite a Milano, dove spesso si recava a pregare sulla tomba di sant’Ambrogio, ebbe modo di frequentare assiduamente le prediche sulla passione di Cristo, così che la devozione al Crocifisso si radicò nell’intimo del suo spirito.

Giovanissima, si unì al gruppo di donne che conducevano vita eremitica sul Sacro Monte di Varese. Ma, rimasta unica superstite di una epidemia, fu costretta ad abbandonare il romitaggio.

Ristabilita in salute, ritornò sulla santa montagna, dove rimase sola, dedita alla contemplazione e alla penitenza, finché non la raggiunse Giuliana, donna semplice e pia, nata nei pressi di Busto Arsizio nel 1427.

In seguito altre discepoli si aggiunsero, attratte dal desiderio della perfezione.

Nel 1474 papa Sisto IV eresse il monastero del Sacro Monte, dove le “Romite ambrosiane”, conservato lo spirito eremitico, si raccolsero in vita comune, sotto la regola di sant’Agostino e nell’appartenenza all’antico ordine di sant’Ambrogio ad Nemus, attendendo alla lode di Dio e alla celebrazione dei divini misteri secondo il rito venerando della Chiesa milanese. Nel 1476 Caterina fu eletta prima abbadessa. Il 6 aprile dell’anno 1478 moriva, lasciando alle sue figlie spirituali il testamento della carità.

Giuliana, rimasta semplice conversa, dopo un’esistenza arricchita soprattutto dall’umiltà e dall’attenzione al prossimo, specialmente ai pellegrini, morì il 15 agosto 1501, sotto lo sguardo della Vergine, verso la quale nutrì sempre filiale devozione.

 

SALMODIA

Salmo 61

 

Ant. 1 Dio è la mia salvezza, * la mia speranza è in lui. Alleluia.

 

Solo in Dio riposa l’anima mia; *

      da lui la mia salvezza.

Lui solo è mia rupe e mia salvezza, *

      mia roccia di difesa: non potrò vacillare.

 

Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, †

      per abbatterlo tutti insieme, *

      come muro cadente, come recinto che crolla?

 

Tramano solo di precipitarlo dall’alto, *

      si compiacciono della menzogna.

Con la bocca benedicono, *

      nel loro cuore maledicono.

 

Solo in Dio riposa l’anima mia, *

      da lui la mia speranza.

Lui solo è mia rupe e mia salvezza, *

      mia roccia di difesa: non potrò vacillare.

 

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; *

      il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio.

 

Confida sempre in lui, o popolo, †

      davanti a lui effondi il tuo cuore, *

      nostro rifugio è Dio.

 

Sì, sono un soffio i figli di Adamo, †

      una menzogna tutti gli uomini, *

      insieme, sulla bilancia, sono meno di un soffio.

 

Non confidate nella violenza, *

      non illudetevi della rapina;

alla ricchezza, anche se abbonda, *

      non attaccate il cuore.

 

Una parola ha detto Dio, due ne ho udite: †

      il potere appartiene a Dio, *

      tua, Signore, è la grazia;

 

secondo le sue opere *

      tu ripaghi ogni uomo.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Dio è la mia salvezza, * la mia speranza è in lui. Alleluia,

 

Salmo 66

 

Ant. 2 Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti. Alleluia.

 

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, *

      su di noi faccia splendere il suo volto;

perché si conosca sulla terra la tua via, *

      fra tutte le genti la tua salvezza.

 

Ti lodino i popoli, Dio, *

      ti lodino i popoli tutti.

 

Esultino le genti e si rallegrino, †

      perché giudichi i popoli con giustizia, *

      governi le nazioni sulla terra.

 

Ti lodino i popoli, Dio, *

      ti lodino i popoli tutti.

 

La terra ha dato il suo frutto. *

Ci benedica Dio, il nostro Dio,

ci benedica Dio *

      e lo temano tutti i confini della terra.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti. Alleluia.

 

PRIMA ORAZIONE

O Dio santo e fedele, porta a compimento in coloro che il battesimo ha rigenerato il mistero della Pasqua rinnovatrice, perché siano sempre fecondi di opere giuste e possano arrivare alla gioia della vita senza fine. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. Sono stato crocifisso con Cristo: * non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Alleluia.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. Sono stato crocifisso con Cristo: * non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Alleluia.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio, che a ravvivare e ad accrescere nel mondo la grazia che salva, hai ispirato alle beate Caterina e Giuliana la fondazione di una famiglia monastica che si alimentasse dello spirito e della dottrina del nostro padre e vescovo sant’Ambrogio, fa’ che in questa nostra Chiesa fiorisca la fede e si rinnovi la santità della vita. Per Cristo nostro Signore.

 

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Croce, beato legno

dal sangue del Signore imporporato!

Tutti i peccati in te sono distrutti.

All'uomo decaduto

è ridata la grazia della vita. Alleluia.

 

O corpo benedetto,

che nemici crudeli hanno trafitto!

Tutte le genti arcanamente nutri.

All'uomo decaduto

è ridata la grazia della vita. Alleluia.

 

Orazione

Dio, che hai distrutto la nostra morte con la passione del Salvatore e ci hai ridonato la vita perduta con la potenza della sua risurrezione, concedi ai tuoi servi fedeli di perseverare nella santità del rinnovamento operato nei cuori dal mistero battesimale. Per Cristo nostro Signore.

 

INTERCESSIONI

Ringraziamo il Padre, che adorna la Chiesa dello splendore della verginità, e devotamente diciamo:

A te salga in eterno la lode delle vergini.

 

Per l’intercessione delle beate Caterina e Giuliana, che nel mondo per tua volontà rifulsero di virtù e di sapienza,

-    elargisci a tutti i cristiani una vita senza colpa.

 

Tu che col Figlio poni la tua dimora in coloro che ti amano,

-    fa’ sentire la tua consolante presenza a quanti ti cercano con cuore sincero.

 

Tu che susciti la verginità e il martirio come segno dell’amore verso di te e verso i fratelli,

-    rendi efficace questa testimonianza per la conversione di chi ancora non crede.

 

Tu che hai voluto vergine e madre Maria, perché nella sua illibata fecondità si rivelasse la tua gloria,

-    concedi a chi è debole nello spirito di sperimentare la potenza della tua grazia.

 

Tra le vergini che in cielo eternamente si allietano,

-    accogli, ti preghiamo, i nostri defunti.

 

Lodiamo Dio con cuore semplice e puro come Gesù ci ha insegnato:

Padre Nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Divina luce, Cristo,

stella che splendi sulla nostra sera,

ai servi che ti invocano

dona l’eterna vita.

 

Noi ti preghiamo e al sonno

ci abbandoniamo sereni:

se tu pietoso vigili,

senza affanno è il riposo.

 

Torbido sogno non ci inquieta

né ci inganna il Nemico,

se tu nella notte difendi

i cuori incontaminati.

 

Guardaci dal tuo trono,

sventa ogni perfida insidia,

proteggi i poveri che hai redento

a prezzo del tuo sangue.

 

A tua immagine ci hai creati

nel corpo e nello spirito:

nella notturna tenebra

veglia sull’opera tua.

 

Al Padre eleviamo la lode,

all’unico suo Figlio,

allo Spirito Santo,

ora e per sempre. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 30,2-6

 

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

 

In te, Signore, mi sono rifugiato,

      mai sarò deluso; *

      per la tua giustizia salvami.

 

Porgi a me l'orecchio, *

      vieni presto a liberarmi.

Sii per me la rupe che mi accoglie, *

      la cinta di riparo che mi salva.

 

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *

      per il tuo nome dirigi i miei passi.

Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *

      perché sei tu la mia difesa.

 

Mi affido alle tue mani; *

      tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

 

Gloria.

 

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

 

Salmo 129

 

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?.

 

Dal profondo a te grido, o Signore; *

      Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti *

      alla voce della mia preghiera.

 

Se consideri le colpe, Signore, *

      Signore, chi potrà sussistere?

Ma presso di te è il perdono: *

      perciò avremo il tuo timore.

 

Io spero nel Signore, *

      l'anima mia spera nella sua parola.

L'anima mia attende il Signore *

      più che le sentinelle l'aurora.

 

Israele attenda il Signore, *

      perché presso il Signore è la misericordia

grande è presso di lui la redenzione. *

      Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

 

Gloria.

 

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ef 4,26-27.31-32

Fratelli, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

 

Ritorna, anima mia, alla tua pace.

      Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

 

Il Signore protegge gli umili.

      Il Signore ti ha beneficato.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

 

ORAZIONE

Dopo la fatica del giorno ti supplichiamo, Dio di eterna luce: l’incessante alternanza dei tempi ci porta un’altra notte, ma il tuo splendore indefettibile ci custodisca sereni nel nostri riposo. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Regina dei cieli, rallegrati, alleluia:

Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,

è risorto, come aveva promesso, alleluia.

Prega il Signore per noi, alleluia.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.