Giovedì 27 Luglio 2017

Giovedì della VII settimana

dopo Pentecoste

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Vita di tutti, Cristo Redentore,

o Giudice tremendo, unico Re,

odi pietoso la supplica e accogli

benignamente il canto.

 

Grata la lode nella notte ascenda

a te, divina Luce,

e l’eco dell’eterna melodia

consoli e allieti i cuori.

 

Di gioiosa innocenza adorna i giorni,

pensieri ispira di vita immortale,

in ogni azione nostra

sfavilli la tua gloria.

 

A te, suprema fonte dell’essere,

o Trinità beata,

la Chiesa dei redenti

leva felice l’inno nei secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

Al quinto giorno tutto ciò che vive

hai tratto o Dio, dall’acque primordiali:

guizzano i pesci nel mare,

gli uccelli si rincorrono nell’aria.

 

Nati nell’onda del santo lavacro,

rigenerati dal sangue di Cristo,

serbaci liberi e puri

nella preziosa vita della grazia.

 

Non ci avvilisca la colpa

né la superbia innocenza ci illuda,

il cuore nell’orgoglio non si esalti

né si deprima per le sue cadute.

 

Così ti implora il tuo popolo, o Padre,

per Cristo Redentore

che nello Spirito santo

regna con te nei secoli. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                        Salmo 17,31-51

IV (31-35)

 

Ant. 1 Chi è Dio, se non il Signore? * O chi è rupe, se non il nostro Dio?

 

La via di Dio è diritta, †

      la parola del Signore è provata al fuoco; *

      egli è scudo per chi in lui si rifugia.

 

Infatti, chi è Dio, se non il Signore? *

      O chi è rupe, se non il nostro Dio?

Il Dio che mi ha cinto di vigore *

      e ha reso integro il mio cammino;

 

mi ha dato agilità come di cerve, *

      sulle alture mi ha fatto stare saldo;

ha addestrato le mie mani alla battaglia, *

      le mie braccia a tender l'arco di bronzo.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Chi è Dio, se non il Signore? * O chi è rupe, se non il nostro Dio?

     

V (36-46)

 

Ant. 2 La tua destra, o Signore, mi ha sostenuto, * e la tua bontà mi ha fatto crescere.

 

Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, †

      la tua destra mi ha sostenuto, *

      la tua bontà mi ha fatto crescere.

 

Hai spianato la via ai miei passi, *

      i miei piedi non hanno vacillato.

 

Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, *

      non sono tornato senza averli annientati.

Li ho colpiti e non si sono rialzati, *

      sono caduti sotto i miei piedi.

 

Tu mi hai cinto di forza per la guerra, *

      hai piegato sotto di me gli avversari.

 

Dei nemici mi hai mostrato le spalle, *

      hai disperso quanti mi odiavano.

Hanno gridato e nessuno li ha salvati, *

      al Signore, ma non ha risposto.

 

Come polvere al vento li ho dispersi, *

      calpestati come fango delle strade.

 

Mi hai scampato dal popolo in rivolta, *

      mi hai posto a capo delle nazioni.

Un popolo che non conoscevo mi ha servito; *

      all'udirmi, subito mi obbedivano,

 

stranieri cercavano il mio favore, †

      impallidivano uomini stranieri *

      e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

 

Gloria.

 

Ant. 2 La tua destra, o Signore, mi ha sostenuto, * e la tua bontà mi ha fatto crescere.

 

VI (47-51)

 

Ant. 3 O Signore, fammi trionfare dei miei avversari * e liberami dall’uomo violento.

 

Viva il Signore e benedetta la mia rupe, *

      sia esaltato il Dio della mia salvezza.

 

Dio, tu mi accordi la rivincita †

      e sottometti i popoli al mio giogo, *

      mi scampi dai miei nemici furenti,

 

dei miei avversari mi fai trionfare *

      e mi liberi dall'uomo violento.

 

Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli *

      e canterò inni di gioia al tuo nome.

 

Egli concede al suo re grandi vittorie, †

      si mostra fedele al suo consacrato, *

      a Davide e alla sua discendenza per sempre.

 

Gloria.

 

Ant. 3 O Signore, fammi trionfare dei miei avversari * e liberami dall’uomo violento.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    1 Re 12,20-33

Dal primo libro dei Re.

 

Quando tutto Israele seppe che era tornato Geroboamo, lo mandarono a chiamare perché partecipasse all'assemblea; lo proclamarono re di tutto Israele. Nessuno seguì la casa di Davide, se non la tribù di Giuda.

Roboamo, giunto in Gerusalemme, convocò tutta la casa di Giuda e la tribù di Beniamino, centottantamila guerrieri scelti, per combattere contro Israele e per restituire il regno a Roboamo, figlio di Salomone. Ma il Signore disse a Semeia, uomo di Dio: «Riferisci a Roboamo figlio di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo: Dice il Signore: Non marciate per combattere contro i vostri fratelli israeliti; ognuno ritorni a casa, perché questa situazione è stata voluta da me». Ascoltarono la parola del Signore e tornarono indietro come aveva ordinato loro il Signore.

Geroboamo fortificò Sichem sulle montagne di Efraim e vi pose la residenza. Uscito di lì, fortificò Penuèl.

Geroboamo pensò: «In questa situazione il regno potrebbe tornare alla casa di Davide. Se questo popolo verrà a Gerusalemme per compiervi sacrifici nel tempio, il cuore di questo popolo si rivolgerà verso il suo signore, verso Roboamo re di Giuda; mi uccideranno e ritorneranno da Roboamo, re di Giuda». Consigliatosi, il re preparò due vitelli d'oro e disse al popolo: «Siete andati troppo a Gerusalemme! Ecco, Israele, il tuo dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto». Ne collocò uno a Betel e l'altro lo pose in Dan. Questo fatto portò al peccato; il popolo, infatti, andava sino a Dan per prostrarsi davanti a uno di quelli.

Egli edificò templi sulle alture e costituì sacerdoti, presi qua e là dal popolo, i quali non erano discendenti di Levi. Geroboamo istituì una festa nell'ottavo mese, il quindici del mese, simile alla festa che si celebrava in Giuda. Egli stesso salì sull'altare; così fece a Betel per sacrificare ai vitelli che aveva eretti; a Betel stabilì sacerdoti dei templi da lui eretti sulle alture. Il quindici dell'ottavo mese salì sull'altare che aveva eretto a Betel; istituì una festa per gli Israeliti e salì sull'altare per offrire incenso.

 

RESPONSORIO                                                                                                             

«Vi radunerò da tutte le nazioni

e da tutti i luoghi,

      e ci sarà un solo gregge e un solo pastore.

 

Mi cercherete e mi troverete,

perché mi cercherete con tutto il cuore;

      e ci sarà un solo gregge e un solo pastore».

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dal trattato su «L’unità della Chiesa cattolica» di san Cipriano, vescovo e martire.

 

Poiché il Signore ci ricorda che noi siamo il sale della terra e ci comanda la semplicità nella innocenza e la prudenza nella semplicità, non c'è di meglio per noi, o dilettissimi fratelli, che prevedere e conoscere con una vigilanza pronta e amorosa le insidie dell'astuto nemico e stare attenti affinché noi, che abbiamo le sembianze del Cristo, sapienza del Padre, non sembriamo insipienti in ciò che riguarda l'eterna salute. Perché non è temibile soltanto la persecuzione e tutti gli altri mezzi di lotta aperta contro il cristianesimo - la difesa infatti è più facile allorquando il pericolo è più evidente, e l'animo si ferra meglio alla lotta se l'avversario si rivela apertamente - ma bisogna temere di più il nemico quando, con proposte di una pace amichevole, si avvicina silenziosamente, strisciando nel buio, come fa il serpente di cui porta il nome. Sta qui tutta la sua astuzia, tenebrosa e ingannevole tattica di accerchiamento dell'uomo: tattica che fin dal principio del mondo trasse in inganno, con lusinghiere parole, le anime ingenue e credulone dei nostri progenitori e con nuova astuzia ardì abbordare anche il Signore per tentarlo; ma fu da lui riconosciuto, smascherato, messo in fuga.

Ma oltre a guardarvi, o fratelli carissimi, dai pericoli chiaramente evidenti, bisogna anche stare in guardia da quelli che ci ingannano con tranelli escogitati dalla frode e dall'astuzia.

Quale astuzia è maggiore e qual sottigliezza più grande, di quella che Satana escogitò quando fu smascherato e sconfitto dalla venuta di Cristo, quando la luce divina apparve sulle nazioni e l'eterno splendore della redenzione rifulse sugli uomini per dare ai sordi la comprensione della grazia spirituale, ai ciechi la visione di Dio, ai malati l'eterna salute, agli zoppi il potere di correre verso la Chiesa, ai muti la voce chiara della preghiera? Vedendo allora Satana gli idoli abbandonati e i templi deserti per la troppa moltitudine dei nuovi credenti, inventò un nuovo inganno per accalappiare gli incauti e coprì l'inganno col nome di cristiano. Inventò infatti le eresie e gli scismi per corrompere la fede, annebbiare la verità, spezzare l'unità. Gabbò con l'insidia di un nuovo cammino quanti non poté arrestare nelle cecità della vecchia vita. Strappò anime alla Chiesa, e quando a costoro sembrò che s'accostassero alla luce venendo fuori dalla notte del secolo, egli sparse altre tenebre tra gli ignoranti, in modo che pur restando nella luce del vangelo, nell'osservanza delle sue leggi, costoro si chiamassero cristiani, e pur camminando nelle tenebre, credessero di essere nella luce; mentre erano schiavi dell'inganno dell'angelo delle tenebre il quale, secondo l'Apostolo, si trasfigura in angelo di luce e acconcia i suoi ministri come i ministri della verità. Questi allora predicando l'errore come verità, la morte come vita, la disperazione sotto le apparenze di speranza, la perfidia sotto il pretesto della fede, l'anticristo sotto il nome di Cristo, mentre fingono cose verosimili, rendono vana la verità con i loro sofismi.

E tutto questo, o dilettissimi fratelli, accade perché ci si allontana dalle sorgenti della verità, perché non si ricerca il Capo, non si osserva la dottrina del celeste Maestro.

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Fino al tuo trono salga, o Dio clemente, la voce di chi ti supplica, e instancabilmente discenda la tua pietà senza fine. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. Dalle mani di quanti ci odiano * scampaci, o Signore.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. Dalle mani di quanti ci odiano * scampaci, o Signore.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

Tu che dilegui le nostre tenebre con il fulgore della tua parola, o Dio vivo e vero, accresci nei cuori il vigore della fede e fa’ che nessuna tentazione possa estinguere la fiamma accesa dalla tua grazia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                                   Ger 31,10-14

Ant. 1 Ascoltate, popoli, la parola del Signore, * annunziatela alle isole più lontane e dire: «Chi ha disperso Israele lo raduna».

 

Ascoltate, popoli, la parola del Signore *

      annunziatela alle isole lontane

e dite: “Chi ha disperso Israele lo raduna *

      e lo custodisce come un pastore il suo gregge”,

 

perché il Signore ha redento Giacobbe, *

      lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui.

 

Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion, *

      affluiranno verso i beni del Signore,

verso il grano, il mosto e l’olio, *

      verso i nati dei greggi e degli armenti.

 

Essi saranno come un giardino irrigato, *

      non languiranno mai.

Allora si allieterà la vergine alla danza; *

      i giovani e i vecchi gioiranno.

 

Io cambierò il loro lutto in gioia, *

      li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.

 

Sazierò di delizie l'anima dei sacerdoti *

      e il mio popolo abbonderà dei miei beni.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Ascoltate, popoli, la parola del Signore, * annunziatela alle isole più lontane e dire: «Chi ha disperso Israele lo raduna».

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 Grande è il Signore e degno di ogni lode, * fonte di libertà per tutti i secoli.

                                                                                                                       Sal 47

Grande è il Signore e degno di ogni lode *

nella città del nostro Dio.

Il suo monte santo, altura stupenda, *

è la gioia di tutta la terra.

 

Il monte Sion, dimora divina, *

      è la città del grande Sovrano.

Dio nei suoi baluardi *

è apparso fortezza inespugnabile.

 

Ecco, i re si sono alleati, *

sono avanzati insieme.

Essi hanno visto: *

attoniti e presi dal panico, sono fuggiti.

 

Là sgomento li ha colti, *

doglie come di partoriente,

simile al vento orientale *

che squarcia le navi di Tarsis.

 

Come avevamo udito, così abbiamo visto

           nella città del Signore degli eserciti, †

nella città del nostro Dio; *

Dio l’ha fondata per sempre.

 

Ricordiamo, Dio, la tua misericordia *

dentro il tuo tempio.

 

Come il tuo nome, o Dio, †

così la tua lode si estende

sino ai confini della terra; *

è piena di giustizia la tua destra.

 

Gioisca il monte di Sion, †

esultino le città di Giuda *

a motivo dei tuoi giudizi.

 

Circondate Sion, giratele intorno, *

contate le sue torri.

 

Osservate i suoi baluardi, †

passate in rassegna le sue fortezze, *

per narrare alla generazione futura:

 

Questo è il Signore, nostro Dio †

in eterno, sempre: *

egli è colui che ci guida.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Grande è il Signore e degno di ogni lode, * fonte di libertà per tutti i secoli.

 

                                                         Salmo diretto                                        Sal 56

Pietà di me, pietà di me, o Dio, *

in te mi rifugio;

mi rifugio all’ombra delle tue ali *

finché sia passato il pericolo.

 

Invocherò Dio, l’Altissimo, *

Dio che mi fa il bene.

 

Mandi dal cielo a salvarmi †

dalla mano dei miei persecutori, *

Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.

 

Io sono come in mezzo a leoni, *

che divorano gli uomini;

i loro denti sono lance e frecce, *

la loro lingua spada affilata.

 

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *

su tutta la terra la tua gloria.

 

Hanno teso una rete ai miei piedi, *

mi hanno piegato,

hanno scavato davanti a me una fossa *

e vi sono caduti.

 

Saldo è il mio cuore, o Dio, *

saldo è il mio cuore.

 

Voglio cantare, a te voglio inneggiare: *

svégliati, mio cuore,

svegliatevi, arpa e cetra, *

voglio svegliare l’aurora.

 

Ti loderò tra i popoli, Signore, *

a te canterò inni tra le genti.

perché la tua bontà è grande fino ai cieli, *

e la tua fedeltà fino alle nubi.

 

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *

su tutta la terra la tua gloria.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

Donaci, o Padre, la tua fedeltà e la tua grazia; salvaci dal Maligno che insidia la nostra vita; così ti loderemo tra i popoli e celebreremo la tua bontà tra le genti nella gioiosa comunione di Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

INNO

Il sole nuovo sorge

e invita alla tua lode:

salvaci, o Dio di luce, in questo giorno

dall’insidia del male.

 

Prudente e casta sia la nostra lingua,

ogni litigio aborra;

lucidi e penetranti gli occhi vedano

oltre le cose vane.

 

Sia pura la coscienza

e non accolga pensiero maligno;

la sobrietà raffreni

l’arroganza dei sensi.

 

E quando, spenti i fuochi del tramonto,

la notte tornerà con le sue stelle,

serbati illesi dai terrestri inganni

ancora canteremo la tua gloria.

 

Lode all’eterno Padre,

all’unigenito Figlio,

allo Spirito santo,

unico Dio nei secoli. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

Al Signore della gloria, che ci ha salvato a prezzo del suo sangue, il popolo di Dio rivolga le sue invocazioni con umile riconoscenza.

 

Cristo crocifisso, potenza e sapienza di Dio, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu, che sei stato messo a morte per i nostri peccati e sei risorto per la nostra giustificazione, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu, che sei morto una volta per tutte e ora vivi per Dio, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu, che ci hai dato la legge dello Spirito, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu, che ci hai ottenuto la riconciliazione col Padre, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Cristo, unico fondamento su cui si innalza il tempio di Dio, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118,17-24 III (Ghimel)

 

Ant. 1 Io sulla terra sono straniero, o Dio, * non nascondermi i tuoi comandi.

 

Sii buono con il tuo servo e avrò vita, *

custodirò la tua parola.

Aprimi gli occhi *

perché io veda le meraviglie della tua legge.

 

Io sono straniero sulla terra, *

non nascondermi i tuoi comandi.

Io mi consumo nel desiderio dei tuoi precetti *

in ogni tempo.

 

Tu minacci gli orgogliosi; *

maledetto chi devìa dai tuoi decreti.

Allontana da me vergogna e disprezzo, *

perché ho osservato le tue leggi.

 

Siedono i potenti, mi calunniano, *

ma il tuo servo medita i tuoi decreti.

Anche i tuoi ordini sono la mia gioia, *

miei consiglieri i tuoi precetti.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Io sulla terra sono straniero, o Dio, * non nascondermi i tuoi comandi.

 

Salmo 24

I (1-11)

 

Ant. 2 Chi spera in te, Signore, * non resterà deluso.

 

A te, Signore, elevo l’anima mia, †

      Dio mio, in te confido: non sia confuso! *

Non trionfino su di me i miei nemici!

 

Chiunque spera in te non resti deluso, *

sia confuso chi tradisce per un nulla.

 

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, *

insegnami i tuoi sentieri.

 

Guidami nella tua verità e istruiscimi, †

perché sei tu il Dio della mia salvezza, *

in te ho sempre sperato.

 

Ricordati, Signore, del tuo amore, *

della tua fedeltà che è da sempre.

 

Non ricordare i peccati della mia giovinezza: †

ricordati di me nella tua misericordia, *

per la tua bontà, Signore.

 

Buono e retto è il Signore, *

la via giusta addita ai peccatori;

guida gli umili secondo giustizia, *

insegna ai poveri le sue vie.

 

Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia *

per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.

Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato *

anche se grande.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Chi spera in te, Signore, * non resterà deluso.

 

II (12-22)

 

Ant. 3 Tengo i miei occhi rivolti al Signore, * perché egli libera dal laccio il mio piede.

 

Chi è l’uomo che teme Dio? *

Gli indica il cammino da seguire.

Egli vivrà nella ricchezza, *

la sua discendenza possederà la terra.

 

Il Signore si rivela a chi lo teme, *

gli fa conoscere la sua alleanza.

Tengo i miei occhi rivolti al Signore, *

perché libera dal laccio il mio piede.

 

Volgiti a me e abbi misericordia, *

perché sono solo ed infelice.

Allevia le angosce del mio cuore, *

liberami dagli affanni.

 

Vedi la mia miseria e la mia pena *

e perdona tutti i miei peccati.

Guarda i miei nemici: sono molti *

e mi detestano con odio violento.

 

Proteggimi, dammi salvezza; *

al tuo riparo io non sia deluso.

Mi proteggano integrità e rettitudine, *

perché in te ho sperato.

 

O Dio, libera Israele *

da tutte le sue angosce.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Tengo i miei occhi rivolti al Signore, * perché egli libera dal laccio il mio piede.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1 Cor 12,4-6

Fratelli, vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.

 

Grande è il Signore.

Grande è il Signore, * e grande è la sua potenza.

 

La sua sapienza non ha confini.

E grande è la sua potenza.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Grande è il Signore, * e grande è la sua potenza.

 

ORAZIONE

Padre onnipotente, che hai effuso sui discepoli lo Spirito di sapienza e li hai mandati ad annunziare agli uomini il mistero della salvezza, rischiara le menti e corrobora i cuori con la luce del tuo vangelo; e noi, nella fiducia e nella pazienza, proclameremo al mondo il signore Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Gc 4,6b.7.8a

Fratelli, Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia. Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi.

 

Dalle colpe che non vedo.

Dalle colpe che non vedo * assolvimi, o Signore.

 

Le inavvertenza chi le discerne?

Assolvimi, o Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Dalle colpe che non vedo * assolvimi, o Signore.

 

ORAZIONE

Dio forte e santo, che nel Figlio unigenito hai riscattato il mondo e restaurato l’universo, donaci di cantare con la voce e la vita i prodigi della tua potenza e di proclamare ai fratelli il disegno mirabile della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Eb 2,17-18

Gesù doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

 

In Dio è la mia salvezza.

In Dio è la mia salvezza * e la mia gloria.

 

In Dio è il mio saldo rifugio, la mia difesa.

E la mia gloria.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

In Dio è la mia salvezza * e la mia gloria.

 

ORAZIONE

Quando tutto ci avversa, ravviva in noi la speranza, Padre nostro che ci difendi e salvi con la croce; guidaci incolumi al tuo regno eterno, poiché ci hai resi partecipi della vittoria pasquale di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

Ss. Nazaro e Celso,

martiri

MEMORIA 

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Splenda su noi, Signore,

la luce dei tuo volto.

Il nostro cuore in festa

      canti di gioia

 

Più che per messe copiosa

o vendemmia felice,

il nostro cuore in festa

      canti di gioia

 

Splenda su noi, Signore,

la luce dei tuo volto.

Il nostro cuore in festa

      canti di gioia

 

INNO

Gli eterni doni di Cristo Signore

gioiosamente cantiamo:

così la Chiesa esalta

le vittorie dei martiri

 

e leva la sua lode

agli eroi della fede,

ai cittadini beati del cielo,

onore del popolo santo.

 

L’incubo del tiranno non li vince

né li piega lo scempio delle membra;

a prezzo di orribile morte

conquistano la vita.

 

Sono gettati sui roghi

o in pasto alle belve azzannanti;

la mano del carnefice li strazia,

armata di unghiati tormenti.

 

O prodigio di grazia!

La fede viva, la speranza indomita

e la divina carità trionfa

sul tenebroso Principe del mondo.

 

Riluce in essi la gloria del Padre

e l’infocato amore dello Spirito

e la superna bellezza del Figlio,

che di sé allieta le schiere celesti. Amen.

 

NOTIZIA DEI SANTI

Nazaro e Celso hanno onorato la Chiesa di Milano col loro martirio, avvenuto probabilmente durante la persecuzione di Diocleziano. I loro corpi, rimasti a lungo nascosti, furono scoperti da sant’Ambrogio, si crede nell’anno 396, in un orto appena fuori dalle mura della città. Le reliquie di san Nazaro furono portate dallo stesso vescovo nella basilica degli Apostoli, a Porta Romana, in seguito chiamata col nome del martire che ivi ancora riposa. Le spoglie di san Celso vennero lasciate sul luogo della sepoltura, dove in suo onore fu costruita una piccola basilica; ora sono custodite nel maestoso tempio adiacente, dedicato alla Vergine sotto il titolo di nostra Signora dei miracoli.

 

SALMODIA

Salmo 29

 

Ant. 1 Nazaro e Celso, beati martiri, * ebbero dal Signore l’eterna corona di gloria.

 

Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato *

e su di me non hai lasciato esultare i nemici.

Signore Dio mio, *

a te ho gridato e mi hai guarito.

 

Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, *

mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.

 

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, *

rendete grazie al suo santo nome,

perché la sua collera dura un istante, *

la sua bontà per tutta la vita.

 

Alla sera sopraggiunge il pianto *

e al mattino, ecco la gioia.

 

Nella mia prosperità ho detto: *

«Nulla mi farà vacillare!».

 

Nella tua bontà, o Signore, *

mi hai posto su un monte sicuro;

ma quando hai nascosto il tuo volto, *

io sono stato turbato.

 

A te grido, Signore, *

chiedo aiuto al mio Dio.

 

Quale vantaggio dalla mia morte, *

dalla mia discesa nella tomba?

Ti potrà forse lodare la polvere *

e proclamare la tua fedeltà nell’amore?

 

Ascolta, Signore, abbi misericordia, *

Signore, vieni in mio aiuto.

 

Hai mutato il mio lamento in danza, *

la mia veste di sacco in abito di gioia,

perché io possa cantare senza posa. *

Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Nazaro e Celso, beati martiri, * ebbero dal Signore l’eterna corona di gloria.

 

Salmo 31

 

Ant. 2 Uomo santo di Dio, dai nostri mali liberaci * nel nome del Signore, che dalle insidie del mondo ti ha salvato.

 

Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa, *

e perdonato il peccato.

Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male *

e nel cui spirito non è inganno.

 

Tacevo e si logoravano le mie ossa, *

mentre gemevo tutto il giorno.

Giorno e notte pesava su di me la tua mano, *

come per arsura d’estate inaridiva il mio vigore.

 

Ti ho manifestato il mio peccato, *

non ho tenuto nascosto il mio errore.

Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe» *

e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.

 

Per questo ti prega ogni fedele *

nel tempo dell’angoscia.

Quando irromperanno grandi acque *

non lo potranno raggiungere.

 

Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, *

mi circondi di esultanza per la salvezza.

 

Ti farò saggio, t’indicherò la via da seguire; *

con gli occhi su di te, ti darò consiglio.

 

Non siate come il cavallo e come il mulo

privi d’intelligenza; †

si piega la loro fierezza con morso e briglie, *

se no, a te non si avvicinano.

 

Molti saranno i dolori dell’empio, *

ma la grazia circonda chi confida nel Signore.

Gioite nel Signore ed esultate, giusti, *

giubilate, voi tutti, retti di cuore.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Uomo santo di Dio, dai nostri mali liberaci * nel nome del Signore, che dalle insidie del mondo ti ha salvato.

 

PRIMA ORAZIONE

Si allieti, o Dio, la tua Chiesa per l’unica corona di gloria che unisce fraternamente i martiri Nazaro e Celso; la loro testimonianza accresca la nostra fede e la loro intercessione conforti la nostra vita. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. Grandi tesori sono i corpi dei santi, * ai quali Cristo fu vita e la morte un guadagno.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. Grandi tesori sono i corpi dei santi, * ai quali Cristo fu vita e la morte un guadagno.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio forte ed eterno, che nel cuore dei santi accendi la fiamma della tua carità, sull’esempio del martiri Nazaro e Celso donaci di tendere a quella passione d’amore che arriva a sacrificare generosamente anche la vita. Per Cristo nostro Signore.

 

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Sulle tenebre di morte

è brillata la luce:

l'unico Figlio di Dio 

ci ha rivelato il Padre.

 

Chi viveva nel peccato

è risorto alla vita:

l'unico Figlio di Dio 

ci ha ricondotti a casa.

 

Chi languiva nella fame

si è potuto saziare:

      l'unico Figlio di Dio

      ci ha donato il suo pane.

 

Orazione

O Dio, che hai rinnovato nel fonte battesimale i Figli che credono in te, ora che sono rinati in Cristo, concedi loro la tua protezione perché nessuna insidia del male li privi mai della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

 

INTERCESSIONI

Al Signore Gesù, perfetto modello di ogni credente, rivolgiamo la nostra preghiera:

Lode a te, o Cristo, testimone fedele.

 

Nessuna tentazione poté separare i santi martiri Nazaro e Celso dall’unità del tuo corpo;

-       raccogli nel vincolo della carità quanti credono nel tuo nome.

 

Questi martiri hanno sopportato con coraggio la persecuzione per il vangelo;

-       sostieni con la tua grazia chi soffre a causa della fede.

 

Essi, per darti testimonianza, hanno disprezzato ogni mondano valore;

-       libera i nostri cuori dall’amor proprio e dal desiderio di dominare sugli altri.

 

Forti della speranza di risorgere un giorno, non hanno esitato a dare la vita per te;

-       fa’ che viviamo nell’attesa della tua gloriosa venuta.

 

Tu che hai chiamato tutti gli uomini alla gioia del tuo regno,

-       dona ai fedeli defunti l’eredità promessa del cielo.

 

Spronati dalla parola di Cristo, rivolgiamo a Dio la lode e l’implorazione:

Padre Nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Tu che le tenebre al giorno

sapientemente alterni,

così alleviando nel sonno

le membra affaticate,

 

ascolta chi nella notte

timoroso ti implora:

se il corpo nel torpore si abbandona,

vegli lo spirito nella tua luce.

 

Ansia di ignoto pericolo,

Padre pietoso, non ci impauri,

incubi vani non ci inquietino

né fatue visioni ci illudano.

 

Ogni affanno si perda

nel sonno ristoratore;

ma vigili il cuore e ti sogni,

ospite dolce di chi crede in te.

 

A te si innalza, O Dio, la nostra supplica

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive con te nei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 15

 

Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio.

 

Proteggimi, o Dio: *

      in te mi rifugio.

Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *

      senza di te non ho alcun bene».

 

Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, *

      è tutto il mio amore.

 

Si affrettino altri a costruire idoli:

      io non spanderò le loro libazioni di sangue *

      né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

 

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *

      nelle tue mani è la mia vita.

Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *

      è magnifica la mia eredità.

 

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *

      anche di notte il mio cuore mi istruisce.

Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *

      sta alla mia destra, non posso vacillare.

 

Di questo gioisce il mio cuore,

      esulta la mia anima; *

      anche il mio corpo riposa al sicuro,

 

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *

      né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

 

Mi indicherai il sentiero della vita,

      gioia piena nella tua presenza, *

      dolcezza senza fine alla tua destra.

 

Gloria.

 

Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1Ts 5,23

Fratelli, il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

 

Rallegra la vita del tuo servo.

      Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

 

Sii attento alla voce della mia supplica.

      Perché tu sei buono, Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

 

ORAZIONE

O Creatore dei secoli e ordinatore dei tempi, che giorni e notti avvicendi, a te devota sale la supplica: tu che hai dato di sostenere fino alla sera la fatica diurna, donaci di attraversare la tenebra sereni al riparo delle tue ali. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Inviolato fiore, purissima Vergine,

porta lucente del cielo,

Madre di Cristo amata, Signore piissima,

odi quest’inno di lode.

Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:

così t’implorano i cuori.

Per la tua dolce supplica a noi colpevoli

scenda il perdono di Dio.

Vergine tutta santa, Regina bellissima,

inviolato fiore.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.