Lunedì
31 Luglio 2017 |
S. Ignazio di Loyola, |
sacerdote |
MEMORIA |
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·
Vespri |
·
Compieta |
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O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. |
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|
INNO |
1.
Quando l’Ufficio delle
letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino: |
|
Ristorate
le membra affaticate, |
i
servi tuoi si levano; |
vieni
e accogli, o Dio, |
la
prima voce dei tuoi figli oranti. |
|
Lieto
ti loda il labbro, |
il
cuore ardente ti chiama: |
all’operosa
vita che riprende |
presiedi
e benedici. |
|
La
stella del mattino |
vince
la notte, alla crescente luce |
la
tenebra nel bel sereno sfuma: |
il
male così ceda alla tua grazia. |
|
A
te concorde sale la supplica: |
strappa
dai cuori ogni fibra colpevole, |
e
l’animo redento |
celebrerà
in eterno la tua gloria. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito santo |
domina
e vive nei secoli. Amen. |
|
2.
Quando l’Ufficio delle
letture si dice nelle ore del giorno: |
|
Sommo
Creatore dei lucenti cieli, |
o
immenso Dio, che dividendo l’acque, |
offri
alla bruna terra |
le
fresche piogge e l’ardore del sole, |
|
dall’alto
manda sull’anima nostra |
la
divina rugiada della grazia, |
né,
seducendoci con nuovi inganni, |
ci
mortifichi più l’antico errore. |
|
Alla
tua luce la fede |
attinga
la provvida luce |
che
ogni miraggio disperda |
e
dissipi ogni tenebra. |
|
Ascolta,
Padre, la nostra preghiera |
per
Gesù Cristo Signore |
che
regna con te nei secoli |
e
con lo Spirito santo. Amen. |
|
CANTICO DEI TRE GIOVANI Dn
3,52-56 |
Benedetto
sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
il tuo nome glorioso e santo, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
sei tu nel tuo tempio santo glorioso, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
sei tu sul trono del tuo regno, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi † |
e siedi sui cherubini * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
sei tu nel firmamento del cielo, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli, amen, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
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SALMODIA |
Salmo
30,2-17.20-25 |
I (2-9) |
|
Ant. 1 Tu mi riscatti, Signore, Dio fedele: * mi
affido alle tue mani. |
|
In
te, Signore, mi sono rifugiato, † |
mai sarò deluso; * |
per la tua giustizia salvami. |
|
Porgi
a me l'orecchio, * |
vieni presto a liberarmi. |
Sii
per me la rupe che mi accoglie, * |
la cinta di riparo che mi salva. |
|
Tu
sei la mia roccia e il mio baluardo, * |
per il tuo nome dirigi i miei passi. |
Scioglimi
dal laccio che mi hanno teso, * |
perché sei tu la mia difesa. |
|
Mi
affido alle tue mani; * |
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele. |
Tu
detesti chi serve idoli falsi, * |
ma io ho fede nel Signore. |
|
Esulterò
di gioia per la tua grazia, † |
perché hai guardato alla mia miseria, * |
hai conosciuto le mie angosce; |
|
non
mi hai consegnato nelle mani del nemico, * |
hai guidato al largo i miei passi. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Tu mi riscatti, Signore, Dio fedele: * mi
affido alle tue mani. |
|
II (10-17) |
|
Ant. 2
Fa’ splendere il tuo volto * sul tuo servo, o Signore. |
|
Abbi
pietà di me, Signore, sono nell'affanno; † |
per il pianto si struggono i miei occhi,
* |
la mia anima e le mie viscere. |
|
Si
consuma nel dolore la mia vita, * |
i miei anni passano nel gemito; |
inaridisce
per la pena il mio vigore, * |
si dissolvono tutte le mie ossa. |
|
Sono
l'obbrobrio dei miei nemici, |
il disgusto dei miei vicini, † |
l'orrore dei miei conoscenti; * |
chi mi vede per strada mi sfugge. |
|
Sono
caduto in oblio come un morto, * |
sono divenuto un rifiuto. |
|
Se
odo la calunnia di molti, * |
il terrore mi circonda; |
quando
insieme contro di me congiurano, * |
tramano di togliermi la vita. |
|
Ma
io confido in te, Signore; † |
dico: «Tu sei il mio Dio, * |
nelle tue mani sono i miei giorni». |
|
Liberami
dalla mano dei miei nemici, * |
dalla stretta dei miei persecutori: |
fa'
splendere il tuo volto sul tuo servo, * |
salvami per la tua misericordia. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2
Fa’ splendere il tuo volto * sul tuo servo, o Signore. |
|
III (20-25) |
|
Ant. 3
Quanto è grande la tua bontà: * ti lodiamo, o Signore. |
|
Quanto
è grande la tua bontà, Signore! * |
La riservi per coloro che ti temono, |
ne
ricolmi chi in te si rifugia * |
davanti agli occhi di tutti. |
|
Tu
li nascondi al riparo del tuo volto, * |
lontano dagli intrighi degli uomini; |
li
metti al sicuro nella tua tenda, * |
lontano dalla rissa delle lingue. |
|
Benedetto
il Signore, † |
che ha fatto per me meraviglie di grazia
* |
in una fortezza inaccessibile. |
|
Io
dicevo nel mio sgomento: * |
«Sono escluso dalla tua presenza». |
Tu
invece hai ascoltato la voce della mia preghiera * |
quando a te gridavo aiuto. |
|
Amate
il Signore, voi tutti suoi santi; † |
il Signore protegge i suoi fedeli * |
e ripaga oltre misura l'orgoglioso. |
|
Siate
forti, riprendete coraggio, * |
o voi tutti che sperate nel Signore. |
|
Gloria. |
|
Ant. 3
Quanto è grande la tua bontà: * ti lodiamo, o Signore. |
|
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
Tu
sei benedetto, Signore. |
Amen. |
|
PRIMA LETTURA 1
Re 21,1-21; 27-29 |
Dal
primo libro dei Re |
|
In
quel tempo avvenne il seguente episodio. Nabot di Izreèl possedeva una vigna
vicino al palazzo di Acab re di Samaria. Acab disse a Nabot: «Cedimi la tua
vigna; siccome è vicina alla mia casa, ne farei un orto. In cambio ti darò
una vigna migliore oppure, se preferisci, te la pagherò in denaro al prezzo
che vale». Nabot rispose ad Acab: «Mi guardi il Signore dal cederti l'eredità
dei miei padri». |
Acab
se ne andò a casa amareggiato e sdegnato per le parole dettegli da Nabot di
Izreèl, che aveva affermato: «Non ti cederò l'eredità dei miei padri». Si
coricò sul letto, si girò verso la parete e non volle mangiare. Entrò da lui
la moglie Gezabele e gli domandò: «Perché mai il tuo spirito è tanto
amareggiato e perché non vuoi mangiare?». Le rispose: «Perché ho detto a
Nabot di Izreèl: Cedimi la tua vigna per denaro o, se preferisci, te la
cambierò con un'altra vigna ed egli mi ha risposto: Non cederò la mia
vigna!». Allora sua moglie Gezabele gli disse: «Tu ora eserciti il regno su
Israele? Alzati, mangia e il tuo cuore gioisca. Te la darò io la vigna di
Nabot di Izreèl!». |
Essa
scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi le
spedì agli anziani e ai capi, che abitavano nella città di Nabot. Nelle
lettere scrisse: «Bandite un digiuno e fate sedere Nabot in prima fila tra il
popolo. Di fronte a lui fate sedere due uomini iniqui, i quali l'accusino:
Hai maledetto Dio e il re! Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli
muoia». Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i capi che abitavano
nella sua città, fecero come aveva ordinato loro Gezabele, ossia come era
scritto nelle lettere che aveva loro spedite. Bandirono il digiuno e fecero
sedere Nabot in prima fila tra il popolo. Vennero due uomini iniqui, che si
sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo
affermando: «Nabot ha maledetto Dio e il re». Lo condussero fuori della città
e lo uccisero lapidandolo. Quindi mandarono a dire a Gezabele: «Nabot è stato
lapidato ed è morto». Appena sentì che Nabot era stato lapidato e che era
morto, disse ad Acab: «Su, impadronisciti della vigna di Nabot di Izreèl, il
quale ha rifiutato di vendertela, perché Nabot non vive più, è morto». Quando
sentì che Nabot era morto, Acab si mosse per scendere nella vigna di Nabot di
Izreèl a prenderla in possesso. |
Allora
il Signore disse a Elia il Tisbita: «Su, recati da Acab, re di Israele, che
abita in Samaria; ecco è nella vigna di Nabot, ove è sceso a prenderla in
possesso. Gli riferirai: Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi!
Per questo dice il Signore: Nel punto ove lambirono il sangue di Nabot, i
cani lambiranno anche il tuo sangue». Acab disse a Elia: «Mi hai dunque colto
in fallo, o mio nemico!». Quegli soggiunse: «Sì, perché ti sei venduto per
fare ciò che è male agli occhi del Signore. Ecco ti farò piombare addosso una
sciagura; ti spazzerò via. Sterminerò, nella casa di Acab, ogni maschio,
schiavo o libero in Israele. |
Quando
sentì tali parole, Acab si strappò le vesti, indossò un sacco sulla carne e
digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa bassa. Il Signore disse
a Elia, il Tisbita: «Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché
si è umiliato davanti a me, non farò piombare la sciagura durante la sua
vita, ma la farò scendere sulla sua casa durante la vita del figlio». |
|
RESPONSORIO |
So
che il Signore difende la causa dei miseri, |
il
diritto dei poveri: |
i giusti loderanno il tuo nome. |
i retti abiteranno alla tua presenza. |
|
Anche
se i malvagi |
aguzzano
la lingua come serpenti, |
e
veleno d’aspide è sotto le loro labbra, |
i giusti loderanno il tuo nome. |
i retti abiteranno alla tua presenza. |
|
SECONDA LETTURA |
Dagli
«Atti» raccolti da Ludovico Consalvo dalla bocca di sant’Ignazio. |
|
Essendo
stato appassionato divoratore di romanzi e d'altri libri fantasiosi sulle
imprese mirabolanti di celebri personaggi, quando cominciò a sentirsi in via
di guarigione, Ignazio domandò che gliene fossero dati alcuni tanto per
ingannare il tempo. Ma nella casa, dove era ricoverato, non si trovò alcun
libro di quel genere, per cui gliene furono dati due intitolati «Vita di
Cristo» e «Florilegio di santi», ambedue nella lingua materna. |
Si
mise a leggerli e rileggerli, e man mano che assimilava il loro contenuto, sentiva
nascere in sé un certo interesse ai temi ivi trattati. Ma spesso la sua mente
ritornava a tutto quel mondo immaginoso descritto dalle letture precedenti.
In questo complesso gioco di sollecitazioni si inserì l'azione di Dio
misericordioso. |
Infatti,
mentre leggeva la vita di Cristo nostro Signore e dei santi, pensava dentro
di sé e così si interrogava: «E se facessi anch'io quello che ha fatto san
Francesco; e se imitassi l'esempio di san Domenico?». Queste considerazioni
duravano anche abbastanza a lungo avvicendandosi con quelle di carattere
mondano. Un tale susseguirsi di stati d'animo lo occupò per molto tempo. Ma
tra le prime e le seconde vi era una differenza. Quando pensava alle cose del
mondo era preso da grande piacere; poi subito dopo quando, stanco, le
abbandonava, si ritrovava triste e inaridito. Invece quando immaginava di
dover condividere le austerità che aveva visto mettere in pratica dai santi,
allora non solo provava piacere mentre vi pensava, ma la gioia continuava
anche dopo. |
Tuttavia
egli non avvertiva né dava peso a questa differenze fino a che, aperti un
giorno gli occhi della mente, incominciò a riflettere attentamente sulle
esperienze interiori che gli causavano tristezza e sulle altre che gli
portavano gioia. |
Fu
la prima meditazione intorno alle cose spirituali. In seguito, addentratosi
ormai negli esercizi spirituali, costato che proprio da qui aveva cominciato
a comprendere quello che insegnò ai suoi sulla diversità degli spiriti. |
|
LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter) |
Gloria
a Dio nell’alto dei cieli, * |
e pace in terra agli uomini di buona
volontà. |
|
Noi
ti lodiamo, ti eleviamo un inno, * |
ti benediciamo, ti adoriamo, ti
glorifichiamo. |
Ti
rendiamo grazie per la tua gloria immensa, * |
Signore Dio, Re del cielo. |
|
Dio
Padre onnipotente, * |
Gesù Cristo e Spirito Santo. |
|
Signore
Dio, * |
Figlio del Padre. |
|
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo, * |
accogli la nostra supplica. |
|
Tu
che siedi alla destra del Padre, * |
abbi pietà di noi. |
|
Sii
tu la nostra guida e il nostro aiuto: * |
Salvaci, rendici puri, conservaci nella
tua pace. |
Liberaci
dai nemici * |
e dalle tentazioni. |
|
Perché
tu solo il santo, |
tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, * |
nella gloria di Dio Padre con lo Spirito
Santo. |
|
Ogni
giorno ti benediciamo, * |
e lodiamo il tuo nome per sempre. |
Degnati
oggi, Signore, * |
di custodirci senza peccato. |
|
Benedetto
sei tu, Signore; * |
mostrami il tuo volere. |
Vedi
la mia miseria e la mia pena * |
e perdona tutti i miei peccati. |
|
Dalle
mie labbra fiorisca la lode, * |
la lode al nostro Dio. |
Possa
io vivere per lodarti: * |
mi aiutino i tuoi giudizi. |
|
Come
pecora smarrita vado errando; * |
cerca il tuo servo |
perché non ho dimenticato i tuoi
comandamenti. |
|
Presto
ci venga incontro la tua misericordia, † |
perché siamo troppo infelici: * |
aiutaci, Dio, nostra salvezza. |
|
Benedetto
sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, * |
degno di lode e di gloria nei secoli.
Amen. |
|
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si
omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita
immediatamente il Cantico di Zaccaria. |
|
ORAZIONE |
A
coloro che ti danno gloria tu serbi, o Padre, una ricompensa degna del tuo
amore, coronando in essi la tua stessa clemenza; dona a noi, che celebriamo i
meriti di sant’Ignazio, di sentire la forza della sua intercessione. Per Gesù
Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
|
|
|
|
|
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. |
|
|
CANTICO DI ZACCARIA |
Cantico Lc
1,68-79 |
|
Ant. Qual vantaggio avrà l’uomo se guadagnerà il
mondo intero * e poi perderà la propria anima? |
|
Benedetto
il Signore Dio d'Israele, * |
perché ha visitato e redento il suo
popolo, |
|
e
ha suscitato per noi una salvezza potente * |
nella casa di Davide, suo servo, |
|
come
aveva promesso * |
per bocca dei suoi santi profeti d'un
tempo: |
|
salvezza
dai nostri nemici, * |
e dalle mani di quanti ci odiano. |
|
Così
egli ha concesso misericordia ai nostri padri * |
e si è ricordato della sua santa
alleanza, |
|
del
giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, * |
di concederci, liberati dalle mani dei
nemici, |
|
di
servirlo senza timore, in santità e giustizia * |
al suo cospetto, per tutti i nostri
giorni. |
|
E
tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo * |
perché andrai innanzi al Signore a
preparargli le strade, |
|
per
dare al suo popolo la conoscenza della salvezza * |
nella remissione dei suoi peccati, |
|
grazie
alla bontà misericordiosa del nostro Dio, * |
per cui verrà a visitarci dall'alto un
sole che sorge |
|
per
rischiarare quelli che stanno nelle tenebre * |
e nell'ombra della morte |
|
e
dirigere i nostri passi * |
sulla via della pace». |
|
Gloria. |
|
Ant. Qual vantaggio avrà l’uomo se guadagnerà il
mondo intero * e poi perderà la propria anima? |
|
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
PRIMA ORAZIONE |
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa) |
A
coloro che ti danno gloria tu serbi, o Padre, una ricompensa degna del tuo
amore, coronando in essi la tua stessa clemenza; dona a noi, che celebriamo i
meriti di sant’Ignazio, di sentire la forza della sua intercessione. Per Gesù
Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. |
|
SALMODIA |
Cantico Sir
36,1-7.13-16 |
|
Ant. 1 Rinnova i segni e compi ancora prodigi, *
glorifica la tua mano e il tuo braccio santo. |
|
Abbi
pietà di noi, |
Signore Dio dell’universo e guarda,
* |
infondi il tuo timore su tutte le
nazioni. |
|
Alza
la tua mano sulle nazioni straniere, * |
perché vedano la tua potenza. |
|
Come
ai loro occhi |
ti sei mostrato santo in mezzo a
noi, * |
così ai nostri occhi mostrati grande fra
di loro. |
|
Ti
riconoscano, come noi ti abbiamo riconosciuto * |
che non c'è un Dio fuori di te, Signore. |
Rinnova
i segni e compi altri prodigi, * |
glorifica la tua mano e il tuo braccio
destro. |
|
Risveglia
lo sdegno e riversa l'ira, * |
distruggi l'avversario e abbatti il
nemico. |
Affretta
il tempo e ricòrdati del giuramento; * |
si narrino le tue meraviglie. |
|
Riempi
Sion della tua maestà, * |
il tuo popolo della tua gloria. |
Rendi
testimonianza alle creature |
che sono tue fin dal principio, * |
adempi le profezie fatte nel tuo nome. |
|
Ricompensa
coloro che sperano in te, * |
i tuoi profeti siano degni di fede. |
Ascolta,
Signore, la preghiera dei tuoi servi, * |
secondo la benedizione di Aronne |
sul tuo popolo. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Rinnova i segni e compi ancora prodigi, *
glorifica la tua mano e il tuo braccio santo. |
|
Salmi Laudativi |
|
Ant. 2 I cieli narrano la tua gloria, Signore. |
Sal
18 A, 1-7 |
I
cieli narrano la gloria di Dio, * |
e l’opera delle sue mani annunzia il
firmamento. |
Il
giorno al giorno ne affida il messaggio * |
e la notte alla notte ne trasmette
notizia. |
|
Non
è linguaggio e non sono parole, * |
di cui non si oda il suono. |
Per
tutta la terra si diffonde la loro voce * |
e ai confini del mondo la loro parola. |
|
Là
pose una tenda per il sole † |
che esce come sposo dalla stanza
nuziale, * |
esulta come prode che percorre la via. |
|
Egli
sorge da un estremo del cielo † |
e la sua corsa raggiunge l’altro
estremo: * |
nulla si sottrae al suo calore. |
|
Sal
116 |
Lodate
il Signore, popoli tutti, * |
voi tutte, nazioni, dategli gloria; |
|
perché
forte è il suo amore per noi * |
e la fedeltà del Signore dura in eterno. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2 I cieli narrano la tua gloria, Signore. |
|
Salmo
diretto Sal
41 |
Come
la cerva anela ai corsi d’acqua, * |
così
l’anima mia anela a te, o Dio. |
|
L’anima
mia ha sete di Dio, del Dio vivente: * |
quando verrò e vedrò il volto di Dio? |
|
Le
lacrime sono mio pane giorno e notte, * |
mentre mi dicono sempre: «Dov’è il tuo
Dio?». |
|
Questo
io ricordo, e il mio cuore si strugge: † |
attraverso
la folla avanzavo tra i primi * |
fino alla casa di Dio, |
|
in
mezzo ai canti di gioia * |
di una moltitudine in festa. |
|
Perché
ti rattristi, anima mia, * |
perché su di me gemi? |
Spera
in Dio: ancora potrò lodarlo, * |
lui, salvezza del mio volto e mio Dio. |
|
In
me si abbatte l’anima mia; † |
perciò di te mi ricordo * |
dal paese del Giordano e dell’Ermon, |
dal monte Mizar. |
|
Un
abisso chiama l’abisso |
al fragore delle tue cascate; * |
tutti
i tuoi flutti e le tue onde |
sopra di me sono passati. |
|
Di
giorno il Signore mi dona la sua grazia † |
di notte per lui innalzo il mio canto: * |
la mia preghiera al Dio vivente. |
|
Dirò
a Dio, mia difesa: † |
«Perché mi hai dimenticato? * |
Perché triste me ne vado, oppresso dal
nemico?». |
|
Per
l’insulto dei miei avversari |
sono infrante le mie ossa; * |
essi dicono a me tutto il giorno: |
«Dov’è il tuo Dio?». |
|
Perché
ti rattristi, anima mia, * |
perché su di me gemi? |
Spera
in Dio: ancora potrò lodarlo, * |
lui, salvezza del mio volto e mio Dio. |
|
Gloria. |
|
SECONDA ORAZIONE |
O
fonte che zampilli per la vita, Dio, che nell’onda salvifica dall’abisso
della colpa ci hai chiamati alle meraviglie della tua grazia, non dimenticare
le tristezze del nostro esilio, non lasciare senza ristoro la nostra sete, ma
saziaci della tua parola ineffabile e guidaci alla gioia eterna sul tuo santo
monte. Per Cristo nostro Signore. |
|
INNO |
A
te, Signore, pontefice eterno, |
principe
dei pastori, |
oggi
concorde e lieto |
il
sacro canto della Chiesa ascende. |
|
Accanto
a te volesti |
questo
presbitero santo |
perché
reggesse con la tua parola |
la
fede del tuo popolo. |
|
Specchio
di vita al gregge, |
fu
luce al cieco, fu conforto al misero, |
provvido
padre di tutti, |
si
fece a tutti servo. |
|
Gesù,
che in cielo nella tua gloria |
la
santità coroni, |
fa’
che l’esempio di questa vita |
eguale
sorte un giorno ci propizi. |
|
Lode
si canti al Padre, |
lode
all’unico Figlio, |
lode
al divino Spirito |
nei
secoli risuoni. Amen. |
|
ACCLAMAZIONI A CRISTO
SIGNORE |
A Gesù, principe dei pastori,
esprimiamo la fedeltà e l’amore del suo gregge: |
|
Tu
che hai dato te stesso per la Chiesa fino al sacrificio della vita, Kyrie
eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che hai condiviso la nostra esistenza per farti nostro modello, Kyrie
eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che hai sperimentato la fatica per santificare la vita e il lavoro degli
uomini, Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Figlio
amato dal Padre celeste, che ci insegni l’amore, Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che sei il principio della santità e ci riscatti dai giorni fuggevoli e vani,
Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che costituisci la nostra speranza di arrivare alla condizione di gloria che
non conoscerà alterazioni né tramonto, Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Padre
nostro. |
|
CONCLUSIONE |
Il
Signore ci benedica e ci esaudisca |
Amen. |
|
oppure |
|
La
santa Trinità ci salvi e ci benedica |
Amen. |
|
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono
si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme
solenni previste dal Messale |
|
|
|
|
|
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. |
|
INNO |
|
Terza |
|
Tu
che invocato ti effondi, |
con
il Padre e col Figlio unico Dio, |
o
Spirito, discendi |
senza
indugio nei cuori. |
|
Gli
affetti, i pensieri, la voce |
cantino
la tua lode; |
la
tua fiamma divampi |
e
gli uomini accenda d’amore. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive
e governa nei secoli. Amen. |
|
Sesta |
|
O
Dio glorioso, altissimo sovrano, |
che
i tempi diversi alternando, |
orni
di dolce chiarità il mattino |
e
l’infocato meriggio avvampi, |
|
placa
la furia delle discordie, |
spegni
il funesto ardore dell’odio, |
dona
alle membra sanità e vigore, |
agli
animi dona la pace. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive
e governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
Nona |
|
Perpetuo
vigore degli esseri, |
che
eterno e immutabile stai |
e
la vicenda regoli del giorno |
nell’inesausto
gioco della luce, |
|
la
nostra sera irradia |
del
tuo vitale splendore; |
premia
la morte dei giusti |
col
giorno che non tramonta. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito santo |
vive
e governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
SALMODIA |
Salmo 118, 41-48 VI (Vau) |
|
Ant. 1 Venga a noi, Signore, la tua misericordia. |
|
Venga
a me, Signore, la tua grazia, * |
la
tua salvezza secondo la tua promessa; |
a
chi mi insulta darò una risposta, * |
perché
ho fiducia nella tua parola. |
|
Non
togliere mai dalla mia bocca la parola vera, * |
perché
confido nei tuoi giudizi. |
Custodirò
la tua legge per sempre, * |
nei
secoli, in eterno. |
|
Sarò
sicuro nel mio cammino, * |
perché
ho ricercato i tuoi voleri. |
Davanti
ai re parlerò della tua alleanza * |
senza
temere la vergogna. |
|
Gioirò
per i tuoi comandi * |
che
ho amati. |
Alzerò
le mani ai tuoi precetti che amo, * |
mediterò
le tue leggi. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Venga a noi, Signore, la tua misericordia. |
|
Salmo 39 |
I (2-9) |
|
Ant. 2 Tu solo, Signore Dio nostro, * hai operato
infiniti prodigi. |
|
Ho
sperato: ho sperato nel Signore † |
ed
egli su di me si è chinato, * |
ha dato ascolto al mio grido. |
|
Mi
ha tratto dalla fossa della morte, * |
dal
fango della palude; |
i
miei piedi ha stabilito sulla roccia, * |
ha reso sicuri i miei passi. |
|
Mi
ha messo sulla bocca un canto nuovo, * |
lode al nostro Dio. |
|
Molti
vedranno e avranno timore * |
e confideranno nel Signore. |
|
Beato
l’uomo che spera nel Signore † |
e non si mette dalla parte dei superbi,
* |
né si volge a chi segue la menzogna. |
|
Quanti
prodigi tu hai fatto, Signore Dio mio, † |
quali disegni in nostro favore: * |
nessuno a te si può paragonare. |
|
Se
li voglio annunziare e proclamare * |
sono troppi per essere contati. |
|
Sacrificio
e offerta non gradisci, * |
gli
orecchi mi hai aperto. |
Non
hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. * |
Allora
ho detto: «Ecco, io vengo. |
|
Sul
rotolo del libro di me è scritto, * |
che io faccia il tuo volere. |
Mio
Dio, questo io desidero, * |
la
tua legge è nel profondo del mio cuore». |
|
Gloria. |
|
Ant. 2 Tu solo, Signore Dio nostro, * hai operato
infiniti prodigi. |
|
III (10-14.17-18) |
|
Ant. 3 Tu sei il mio aiuto e la mia liberazione, *
mio Dio, non tardare. |
|
Ho
annunziato la tua giustizia |
nella
grande assemblea; * |
vedi,
non tengo chiuse le labbra, |
Signore,
tu lo sai. |
|
Non
ho nascosto la tua giustizia in fondo al cuore, * |
la
tua fedeltà e la tua salvezza ho proclamato. |
|
Non
ho nascosto la tua grazia * |
e
la tua fedeltà alla grande assemblea. |
|
Non
rifiutarmi, Signore, la tua misericordia, * |
la
tua fedeltà e la tua grazia |
mi
proteggano sempre, |
|
poiché
mi circondano mali senza numero, † |
le
mie colpe mi opprimono * |
e
non posso più vedere. |
|
Sono
più dei capelli del mio capo, * |
il
mio cuore viene meno. |
|
Degnati,
Signore, di liberarmi; * |
accorri,
Signore, in mio aiuto. |
|
Esultino
e gioiscano in te quanti ti cercano, † |
dicano sempre: «Il Signore è grande» * |
quelli che bramano la tua salvezza. |
|
Io
sono povero e infelice; * |
di
me ha cura il Signore. |
Tu,
mio aiuto e mia liberazione, * |
mio
Dio, non tardare. |
|
Gloria. |
|
Ant. 3 Tu sei il mio aiuto e la mia liberazione, *
mio Dio, non tardare. |
|
Alle altre Ore salmodia complementare |
|
Terza |
|
LETTURA BREVE Rm
5,3-5 |
Fratelli,
noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione
produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la
speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato
nei nostri cuori per mezzo dello Spirito santo che ci è stato dato. |
|
La
testimonianza del Signore è verace. |
La
testimonianza del Signore è verace, * rende saggio il semplice. |
|
Il
timore del Signore è puro. |
Rende
saggio il semplice. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
La
testimonianza del Signore è verace, * rende saggio il semplice. |
|
ORAZIONE |
Tutti
i popoli redenti dalla croce si raccolgano, Padre, nell’unità della fede per
virtù dello Spirito santo e, concordi edificando la Chiesa, la rivelino al
mondo come splendido segno della salvezza operata da Cristo Signore, che vive
e regna nei secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
Sesta |
|
LETTURA BREVE Is
57,15 |
Così
parla l’Alto e l’Eccelso, che ha una sede eterna e il cui nome è santo: «In
luogo eccelso e santo io dimoro, ma sono anche con gli oppressi e gli
umiliati, per ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli
oppressi». |
|
Sei
tu il mio aiuto, Signore. |
Sei
tu il mio aiuto, Signore, * non lasciarmi. |
|
Non
abbandonarmi, Dio della mia salvezza. |
Non
lasciarmi. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Sei
tu il mio aiuto, Signore, * non lasciarmi. |
|
ORAZIONE |
Col
sacrificio del Salvatore hai dato agli uomini, o Dio, la speranza della vita
eterna e beata; ogni timore e ogni dubbio dissolvi nel popolo che hai
rinnovato portandolo dal peccato alla gioia della grazia. Per Cristo nostro
Signore. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
Nona |
|
LETTURA BREVE 1
Cor 2,1-2 |
Fratelli,
quando venni tra voi, non mi presentai ad annunziarvi la testimonianza di Dio
con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro
in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. |
|
La
grazia del Signore dura in eterno. |
La
grazia del Signore dura in eterno * per quanti custodiscono la sua alleanza. |
|
La
sua giustizia per i figli dei figli. |
Per
quanti custodiscono la sua alleanza. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
La
grazia del Signore dura in eterno * per quanti custodiscono la sua alleanza. |
|
ORAZIONE |
Signore
Gesù, che pur negli spasimi della croce hai sentito l’amore del Padre,
concedi a noi di riconoscere sempre la divina misericordia e di collaborare
con umile fede al disegno di grazia; così nella sincera offerta della vita al
Dio eterno e vero si rinsalderà la speranza di arrivare alla gloria futura,
con te che vivi e regni nei secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
|
|
|
S. Alfonso Maria de’ Liguori, |
vescovo e dottore della Chiesa |
MEMORIA |
|
Il
Signore sia con voi. |
E
con il tuo spirito. |
|
oppure |
|
Signore
ascolta la nostra preghiera |
E
il nostro grido giunga fino a te |
|
RITO DELLA LUCE |
Sempre
su noi rifulga |
il
divino splendore. |
O
Dio, dirigi e rendi feconda |
l’opera
delle nostre mani. |
|
Guarda
benigno i tuoi servi, Signore; |
saziaci
con la tua grazia. |
O
Dio, dirigi e rendi feconda |
l’opera
delle nostre mani. |
|
Sempre
su noi rifulga |
il
divino splendore. |
O
Dio, dirigi e rendi feconda |
l’opera
delle nostre mani. |
|
INNO |
Sulle
nebbiose strade del mondo |
s’irradiò
la tua luce; |
noi,
ammirando i disegno del Padre, |
a
te leviamo l’inno. |
|
Cristo,
pontefice eterno, |
che
a Dio, con nuovo patto, |
degli
uomini smarriti nella colpa |
riconciliò
la stirpe, |
|
della
sua grazia che libera e salva |
dispensatore
ti volle, |
e
tu l’unica vita tua votasti |
all’amore
del Padre e dei fratelli. |
|
Tu
custodisti, geloso, nell’animo |
il
fuoco dello Spirito |
e
dei suoi doni il gregge |
paternamente
pascesti. |
|
Ora
che in cielo con Gesù ti allieti, |
ancora
attendi alla Chiesa |
e
tutti guida i devoti discepoli |
allo
splendore del regno. |
|
Alla
divina Trinità beata, |
che
la fatica dei servi |
della
sua gioia ineffabile premia, |
gloria
si canti nei secoli. Amen. |
|
NOTIZIA DEL SANTO |
Alfonso
nacque a Napoli nel 1696 da nobile famiglia. Appena sedicenne, conseguì la
laurea in diritto civile e canonico. |
Dedicatosi
con successo alla carriera forense, dopo una delusione professionale pensò di
consacrare la sua vita al servizio di Dio. Divenuto sacerdote a trent’anni,
curò soprattutto gli emarginati della città e della campagna, istituendo
anche una scuola serale di rieducazione religiosa e sociale, predicò numerose
missioni al popolo e propose molte volte gli esercizi spirituali al clero e
alle religiose. Nel 1732 istituì una Congregazione di sacerdoti detta del
santissimo Redentore, con lo scopo di provvedere all’evangelizzazione
specialmente degli umili. Nominato vescovo di Sant’Agata dei Goti, si spese
tutto per il bene del suo gregge. Provato dall’età, dalle fatiche e dalle
sofferenze, dopo tredici anni si ritirò presso i suoi discepoli a Pagani,
dove morì il 1° agosto 1787. La sua genialità di pastore e la sua personalità
di asceta hanno orientato in modo decisivo la pietà popolare italiana. Le sue
opere teologiche lo rivelano in particolare come un maestro della morale
cristiana. Nel 1871 dal papa Pio IX è stato proclamato dottore della Chiesa. |
|
SALMODIA |
Salmo 44 |
I (2-10) |
|
Ant. 1 Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, *
sulle tue labbra è diffusa la grazia. |
|
Effonde
il mio cuore liete parole, † |
io
canto al re il mio poema. * |
La
mia lingua è stilo di scriba veloce. |
|
Tu
sei il più bello tra i figli dell’uomo, † |
sulle tue labbra è diffusa la grazia, * |
ti ha benedetto Dio per sempre. |
|
Cingi,
prode, la spada al tuo fianco, † |
nello splendore della tua maestà |
ti arrida la sorte, * |
avanza per la verità, la mitezza e la
giustizia. |
|
La
tua destra ti mostri prodigi: † |
le tue frecce acute |
colpiscono al cuore i tuoi nemici;
* |
sotto di te cadono i popoli. |
|
Il
tuo trono, Dio, dura per sempre; * |
è scettro giusto lo scettro del tuo
regno. |
|
Ami
la giustizia e l’empietà detesti: † |
Dio,
il tuo Dio ti ha consacrato * |
con olio di letizia, a preferenza dei
tuoi eguali. |
|
Le
tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia, * |
dai palazzi d’avorio ti allietano le
cetre. |
Figlie
di re stanno tra le tue predilette; * |
alla tua destra la regina in ori di
Ofir. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, *
sulle tue labbra è diffusa la grazia. |
|
II (11-18) |
|
Ant. 2 Al re è piaciuta la tua bellezza: * egli è il
tuo Signore, prostrati a lui. |
|
Ascolta,
figlia, guarda, porgi l’orecchio, * |
dimentica
il tuo popolo e la casa di tuo padre; |
al
re piacerà la tua bellezza. * |
Egli
è il tuo Signore: pròstrati a lui. |
|
Da
Tiro vengono portando doni, * |
i
più ricchi del popolo cercano il tuo volto. |
|
La
figlia del re è tutta splendore, * |
gemme
e tessuto d’oro è il suo vestito. |
|
È
presentata al re in preziosi ricami; * |
con
lei le vergini compagne a te sono condotte; |
guidate
in gioia ed esultanza * |
entrano
insieme nel palazzo regale. |
|
Ai
tuoi padri succederanno i tuoi figli; * |
li
farai capi di tutta la terra. |
|
Farò
ricordare il tuo nome * |
per
tutte le generazioni, |
e
i popoli ti loderanno * |
in
eterno, per sempre. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2 Al re è piaciuta la tua bellezza: * egli è il
tuo Signore, prostrati a lui. |
|
PRIMA ORAZIONE |
Signore
Gesù Cristo, che assumendo la nostra carne hai sponsalmente congiunto
l'umanità alla natura divina, concedi ai fratelli da te redenti, che,
sull'esempio della vergine Maria, immagine perfetta e primizia della Chiesa,
custodiscano nella fedeltà la tua parola e sopportino animosamente l'esilio
terreno, fino al giorno beato che li chiamerà alle nozze eterne del cielo. Tu
che sei Dio che vivi e regni, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i
secoli dei secoli. |
|
CANTICO DELLA BEATA VERGINE |
Cantico Lc
1,46-55 |
|
Ant. Sacerdote e pontefice, maestro di virtù, *
pastore buono del gregge di Dio, sei piaciuto al Signore. |
|
L'anima
mia magnifica il Signore * |
e il mio spirito esulta in Dio, mio
salvatore, |
|
perché
ha guardato l'umiltà della sua serva. * |
D'ora in poi tutte le generazioni |
mi chiameranno beata. |
|
Grandi
cose ha fatto in me l'Onnipotente * |
e Santo è il suo nome: |
|
di
generazione in generazione la sua misericordia * |
si stende su quelli che lo temono. |
|
Ha
spiegato la potenza del suo braccio, * |
ha disperso i superbi nei pensieri del
loro cuore; |
|
ha
rovesciato i potenti dai troni, * |
ha innalzato gli umili; |
|
ha
ricolmato di beni gli affamati, * |
ha rimandato i ricchi a mani vuote. |
|
Ha
soccorso Israele, suo servo, * |
ricordandosi della sua misericordia, |
|
come
aveva promesso ai nostri padri, * |
ad Abramo e alla sua discendenza, per
sempre. |
|
Gloria. |
|
L’anima
mia * |
magnifica il Signore. |
|
Ant. Sacerdote e pontefice, maestro di virtù, *
pastore buono del gregge di Dio, sei piaciuto al Signore. |
|
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
SECONDA ORAZIONE |
O
Dio di misericordia, che hai ornato la tua Chiesa con la luce mirabile di
sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e maestro acceso di zelo per le
anime, fa’ che giungiamo a te seguendone i salutari insegnamenti. Per Cristo
nostro Signore. |
|
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO |
Agli
occhi spenti dell'anima |
è
brillata la luce |
della
verità e della grazia. |
Il Verbo del Padre è apparso |
ed è la luce vera. |
|
Dell'uomo
incredulo e solo |
Cristo
ha squarciato la notte |
e
lo ha reso assetato della gloria di Dio. |
Il Verbo del Padre è apparso |
ed è la luce vera. |
|
Orazione |
O
Dio, che innalzi la natura dell'uomo oltre la dignità originaria, guarda la
Chiesa, ineffabile sacramento del tuo amore; tu che ci ricrei nell'acqua
rinnovatrice del battesimo, serbaci nella tua benedizione e nella tua grazia.
Per Cristo nostro Signore. |
|
INTERCESSIONI |
Riconoscenti
verso il Padre, che mediante il ministero dei sacerdoti conserva e accresce
la fede nella sua Chiesa, fiduciosamente diciamo: |
Pastore eterno, ascoltaci. |
|
Aiuta
i ministri della Chiesa a ricercare quelli che si sono allontanati da te, |
-
perché gli erranti possano ritornare
sulla strada della vita. |
|
Tu
che ci hai inviato dei santi pastori, perché la nostra carità potesse
ravvivarsi, |
-
sii vicino a coloro che nella comunità
cristiana esercitano il servizio dell’autorità. |
|
Tu
che hai chiamato a verità i popoli per l’opera degli apostoli del tuo Figlio, |
-
dona slancio e tenacia ai missionari,
perché portino in tutto il mondo la luce del vangelo. |
|
Sostieni
con il vigore dello Spirito il nostro vescovo e i suoi collaboratori, |
-
perché siano una cosa sola e siano
accolti come mandati da te. |
|
Tu
che apri le porte del regno a chi è stato fedele alla missione a lui
affidata, |
-
introduci nella tua pace i vescovi e i
presbiteri defunti. |
|
Sull’esempio
dei santi pastori, sorretti dalla fede osiamo dire: |
Padre
Nostro. |
|
CONCLUSIONE |
Il
Signore ci benedica e ci custodisca |
Amen. |
|
oppure |
|
La
santa Trinità ci salvi e ci benedica |
Amen. |
|
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono
si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme
solenni previste dal Messale |
|
|
|
|
|
Convertici,
Dio, nostra salvezza. |
E
placa il tuo sdegno verso di noi. |
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. |
|
INNO |
Tu
che le tenebre al giorno |
sapientemente
alterni, |
così
alleviando nel sonno |
le
membra affaticate, |
|
ascolta
chi nella notte |
timoroso
ti implora: |
se
il corpo nel torpore si abbandona, |
vegli
lo spirito nella tua luce. |
|
Ansia
di ignoto pericolo, |
Padre
pietoso, non ci impauri, |
incubi
vani non ci inquietino |
né
fatue visioni ci illudano. |
|
Ogni
affanno si perda |
nel
sonno ristoratore; |
ma
vigili il cuore e ti sogni, |
ospite
dolce di chi crede in te. |
|
A
te si innalza, Padre, la supplica |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive
con te nei secoli. Amen. |
|
SALMODIA |
Salmo 85 |
|
Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele. |
|
Signore,
tendi l'orecchio, rispondimi, * |
perché io sono povero e infelice. |
Custodiscimi
perché sono fedele; * |
tu, Dio mio, salva il tuo servo, |
che in te spera. |
|
Pietà
di me, Signore, * |
a te grido tutto il giorno. |
Rallegra
la vita del tuo servo, * |
perché a te, Signore, innalzo l'anima
mia. |
|
Tu
sei buono, Signore, e perdoni, * |
sei pieno di misericordia con chi ti
invoca. |
Porgi
l'orecchio, Signore, alla mia preghiera * |
e sii attento alla voce della mia
supplica. |
|
Nel
giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido * |
e tu mi esaudirai. |
Fra
gli dèi nessuno è come te, Signore, * |
e non c'è nulla che uguagli le tue
opere. |
|
Tutti
i popoli che hai creato verranno |
e si prostreranno davanti a te, o
Signore, * |
per dare gloria al tuo nome; |
|
grande
tu sei e compi meraviglie: * |
tu solo sei Dio. |
|
Mostrami,
Signore, la tua via, * |
perché nella tua verità io cammini; |
donami
un cuore semplice * |
che tema il tuo nome. |
|
Ti
loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore * |
e darò gloria al tuo nome sempre, |
perché
grande con me è la tua misericordia: * |
dal profondo degli inferi mi hai
strappato. |
|
Mio
Dio, mi assalgono gli arroganti, |
una schiera di violenti |
attenta alla mia vita, * |
non pongono te davanti ai loro occhi. |
|
Ma
tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, * |
lento all'ira e pieno di amore, Dio
fedele, |
|
volgiti
a me e abbi misericordia: |
dona al tuo servo la tua forza, * |
salva il figlio della tua ancella. |
|
Dammi
un segno di benevolenza; |
vedano e siano confusi i miei nemici, * |
perché tu, Signore, |
mi hai soccorso e consolato. |
|
Gloria. |
|
Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele. |
|
LETTURA BREVE 1Ts
5,9-10 |
Fratelli,
Dio ci ha destinati all’acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro
Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che
dormiamo, viviamo insieme con lui. |
|
Conserva
ai miei occhi la luce. |
Conserva ai miei occhi la luce, * perché
non mi sorprenda il sonno della morte. |
|
Guarda
e rispondimi, o Dio. |
Perché non mi sorprenda il sonno della
morte. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Conserva ai miei occhi la luce, * perché
non mi sorprenda il sonno della morte. |
|
CANTICO DI SIMEONE |
Cantico Lc
2,19-32 |
|
Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono
contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri. |
|
Ora
lascia, o Signore, che il tuo servo * |
vada in pace secondo la tua parola; |
|
perché
i miei occhi han visto la tua salvezza, * |
preparata da te davanti a tutti i
popoli, |
|
luce
per illuminare le genti * |
e gloria del tuo popolo Israele. |
|
Gloria. |
|
Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono
contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri. |
|
ORAZIONE |
Rischiara,
o Dio, le nostre tenebre e dalle insidie notturne difendi sempre i tuoi
figli. Per Cristo nostro Signore. |
|
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA |
Inviolato
fiore, purissima Vergine, |
porta
lucente del cielo, |
Madre
di Cristo amata, Signore piissima, |
odi
quest’inno di lode. |
Casta
la vita scorra, sia limpido l’animo: |
così
t’implorano i cuori. |
Per
la tua dolce supplica a noi colpevoli |
scenda
il perdono di Dio. |
Vergine
tutta santa, Regina bellissima, |
inviolato
fiore. |
|
Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve
esame di coscienza. |
|
CONCLUSIONE |
Dormiamo
in pace. |
Vigiliamo
in Cristo. |