ORDINARIO |
|
·
Vespri |
·
Compieta |
|
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INTRODUZIONE |
O Dio,
vieni a salvarmi. |
Signore,
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Come
era nel principio e ora e sempre |
nei
secoli dei secoli Amen. |
|
Alleluia. |
In quaresima, invece di Alleluia, si dice: |
Lode a
te, Signore, re di eterna gloria. |
|
INNO |
Nelle ferie e nelle memorie dei santi, l’inno si prende dal
salterio, secondo che l’ufficio sia recitato nelle ore notturne (o nelle
prime ore del mattino) o nelle ore del giorno. |
|
Nelle solennità e nelle feste: |
-
Quando l’ufficio è recitato nella notte o nelle prime ore del
mattino: |
|
La
nostra lode accogli, |
o
Creatore eterno delle cose, |
che,
notte e giorno avvicendando, rendi |
più
vario e grato il tempo. |
|
Alta
regna la notte |
e già
s’ode il canto del gallo, |
gioioso
presagio di luce |
all’ansia
del viandante. |
|
Si
destra allora e ad oriente appare |
la
stella palpitante del mattino, |
la
torma squagliasi dei vagabondi, |
abbandonando
i vicoli del male. |
|
Il
gallo canta. La sua voce placa |
il
furioso fragore dell’onda; |
e
Pietro, roccia che fonda la Chiesa, |
la
colpa asterge con lacrime amare. |
|
Orsù
leviamoci animosi e pronti: |
tutti
risveglia il richiamo del gallo |
e gli
indolenti accusa che si attardano |
sotto
le coltri dormigliando ancora. |
|
Il
gallo canta, Torna la speranza: |
l’inferno
sente rifluir la vita, |
il
sicario nasconde il suo pugnale, |
negli
smarriti la fede rivive. |
|
Gesù
Signore, guardaci pietoso, |
quando,
tentati, incerti vacilliamo: |
se tu
ci guardi, le macchie si dileguano |
e il
peccato si stempera nel pianto. |
|
Tu,
vera luce, nei cuori risplendi, |
disperdi
il torpore dell’anima: |
a te
sciolga il labbro devoto |
la
santa primizia dei canti. |
|
Gloria
a Dio Padre |
e
all’unico suo Figlio |
con lo
Spirito Santo |
nella
distesa dei secoli. |
|
Amen. |
|
-
Quando l’ufficio è recitato nelle ore del giorno: |
|
Vita
dei santi, Cristo, unica via, |
o sola
speranza del mondo, |
o
sorgente di pace e di giustizia, |
voci e
cuori a te inneggiano. |
|
ogni
parola vera, |
ogni
infiammata volontà di bene, |
è,
Signore, tua grazia. |
|
Dona
quiete ai tempi incerti, salda |
custodisci
la fede, |
rinvigorisci
i deboli, |
perdona
i peccatori. |
|
Gloria
si canti al Padre |
e
all’unico suo Figlio, |
dolce
si levi la lode allo Spirito |
negli
infiniti secoli. |
|
Amen. |
|
Dopo l’inno si dice il Cantico dei tre giovani |
|
CANTICO
DEI TRE GIOVANI Dn
3,52-56 |
|
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei
padri nostri, * |
degno
di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto il tuo nome glorioso e
santo, * |
degno
di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo
glorioso, * |
degno
di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto sei tu che penetri con lo
sguardo gli abissi † |
e
siedi sui cherubini |
degno
di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto sei tu nel firmamento del
cielo, * |
degno
di lode e di gloria nei secoli. |
|
Gloria al Padre e al Figlio e allo
Spirito Santo, * |
degno
di lode e di gloria nei secoli. |
|
Come era nel principio e ora e sempre |
nei
secoli dei secoli, amen, * |
degno
di lode e di gloria nei secoli. |
|
RESPONSORIO |
In luogo del Cantico dei tre giovani, in alcune feste e solennità
si dice il responsorio indicato nel proprio della celebrazione. |
|
SALMODIA |
Segue la salmodia, che si compone di norma di tre salmi o cantici
biblici ciascuno con la propria antifona. |
Nelle domeniche, nelle memorie e nelle ferie la salmodia si prende
dal salterio, nelle solennità e nelle feste si prende dal proprio o, se non
riportata, dal comune appropriato. |
|
Ripetuta l’antifona dopo l’ultimo cantico o salmo, si dice: |
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
Quindi si aggiunge: |
Tu sei benedetto, Signore. |
Amen. |
|
LETTURE |
Dopo la salmodia seguono due letture. |
|
La prima lettura è biblica ed è seguita dal responsorio. Nelle
domeniche e nelle ferie si prende dal proprio del tempo, nelle solennità e
nelle feste del Signore si prende dal proprio o dal Comune, nelle feste della
B.V. Maria e dei santi, se non c’è una lettura propria, si può dire la
lettura proposta dal Comune o dalla feria occorrente nel proprio del tempo;
nelle memorie dei santi la prima lettura si prende dalla feria occorrente nel
proprio del tempo. |
|
La seconda lettura, che non è seguita da nessun responsorio, nelle
domeniche e nelle ferie si prende dal proprio del tempo. Nelle celebrazioni
dei santi si legge la lettura proposta nel proprio; se questa mancasse si
prende dal comune nel caso di una solennità o di una festa, o dalla feria
occorrente nel proprio del tempo nel caso di una memoria. |
|
Nella celebrazione comunitaria presieduta dal sacerdote o dal
diacono, prima di ogni lettura il lettore chiede e riceve la benedizione. Le
formule, quando non sono indicate a suo luogo, sono le seguenti: |
|
Per la prima lettura: |
Lettore: Benedicimi,
Padre |
Sac. o Diac. Per
Cristo, che è via e verità |
la divina maestà ci benedica. |
Lettore: Amen. |
|
Per la seconda lettura: |
Lettore: Benedicimi,
Padre |
Sac. o Diac. La
grazia dello Spirito Santo |
illumini i nostri sensi e il nostro cuore. |
Lettore: Amen. |
|
TE DEUM |
Prima della conclusione dell’ufficio, nelle domeniche, nelle
solennità e nelle feste si recita il Te
Deum: |
|
Noi ti lodiamo, Dio, * |
ti
proclamiamo Signore. |
O eterno Padre, * |
tutta
la terra di adora. |
|
A te cantano gli angeli * |
e
tutte le potenze dei cieli: |
Santo, Santo, Santo * |
il
Signore Dio dell’universo. |
|
I cieli e la terra * |
sono
pieni della tua gloria. |
Ti acclama il coro degli apostoli * |
e
la candida schiera dei martiri; |
|
le voci dei profeti si uniscono nella
tua lode; * |
la
santa Chiesa proclama la tua gloria, |
adora il tuo unico Figlio, * |
e
lo Spirito Santo Paraclito. |
|
O Cristo, re della gloria, * |
eterno
Figlio del Padre, |
tu nascesti dalla Vergine Madre * |
per
la salvezza dell’uomo. |
|
Vincitore della morte, * |
hai
aperto ai credenti il regno dei cieli. |
Tu siedi alla destra di Dio, nella
gloria del Padre. * |
Verrai
a giudicare il mondo alla fine dei tempi. |
|
Soccorri i tuoi figli, Signore, * |
che
hai redento col tuo sangue prezioso. |
Accoglici nella tua gloria * |
nell’assemblea
dei santi. |
|
Salva il tuo popolo, Signore, * |
guida e proteggi i tuoi figli. |
Ogni giorno ti benediciamo, * |
Lodiamo
il tuo nome per sempre. |
|
Degnati oggi, Signore, * |
di
custodirci senza peccato. |
Sia sempre con noi la tua
misericordia: * |
in
te abbiamo sperato. |
|
Pietà di noi, Signore, * |
pietà
di noi. |
Tu sei la nostra speranza, * |
non
saremo confusi in eterno. |
|
Quando non è prescritto il Te
Deum si recita, “laudabiliter”
l’inno Laus Angelorum Magna: |
Gloria
a Dio nell’alto dei cieli, * |
e pace in terra agli uomini di buona
volontà. |
|
Noi
ti lodiamo, ti eleviamo un inno, * |
ti benediciamo, ti adoriamo, ti
glorifichiamo. |
Ti
rendiamo grazie per la tua gloria immensa, * |
Signore Dio, Re del cielo. |
|
Dio
Padre onnipotente, * |
Gesù Cristo e Spirito Santo. |
|
Signore
Dio, * |
Figlio del Padre. |
|
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo, * |
accogli la nostra supplica. |
|
Tu
che siedi alla destra del Padre, * |
abbi pietà di noi. |
|
Sii
tu la nostra guida e il nostro aiuto: * |
Salvaci, rendici puri, conservaci nella
tua pace. |
Liberaci
dai nemici * |
e dalle tentazioni. |
|
Perché
tu solo il santo, |
tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, |
Gesù
Cristo, * |
nella gloria di Dio Padre con lo Spirito
Santo. |
|
Ogni
giorno ti benediciamo, * |
e lodiamo il tuo nome per sempre. |
Degnati
oggi, Signore, * |
di custodirci senza peccato. |
|
Benedetto
sei tu, Signore; * |
mostrami il tuo volere. |
Vedi
la mia miseria e la mia pena * |
e perdona tutti i miei peccati. |
|
Dalle
mie labbra fiorisca la lode, * |
la lode al nostro Dio. |
Possa
io vivere per lodarti: * |
mi aiutino i tuoi giudizi. |
|
Come
pecora smarrita vado errando; * |
cerca il tuo servo |
perché non ho dimenticato |
i tuoi comandamenti. |
|
Presto
ci venga incontro la tua misericordia, † |
perché siamo troppo infelici: * |
aiutaci, Dio, nostra salvezza. |
|
Benedetto
sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, * |
degno di lode e di gloria nei secoli.
Amen. |
|
ORAZIONE |
Segue l’orazione conclusiva, che è indicata nel salterio. Per le
altre celebrazioni, se non indicato diversamente, si usa la prima orazione di
Lodi. |
|
L’orazione conclusiva, la conclusione e l’introduzione di Lodi si
omettono se queste ultime seguono immediatamente l’Ufficio delle Letture. |
|
Quando l’Ufficio delle Letture si recita nelle ore notturne o
nelle prime ore del mattino, invece dell’orazione riportata a suo luogo si
può sempre dire l’orazione seguente: |
Allontana, o Dio, ogni tenebra dal cuore
dei tuoi servi e dona alle nostre menti la tua luce. Per Gesù Cristo, tuo
Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità
dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
L’ora si conclude con l’acclamazione: |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
|
|
INTRODUZIONE |
O Dio,
vieni a salvarmi. |
Signore,
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Come
era nel principio e ora e sempre |
nei
secoli dei secoli Amen. |
|
Alleluia. |
In quaresima, invece di Alleluia, si dice: |
Lode a
te, Signore, re di eterna gloria. |
|
L’introduzione si omette se le Lodi seguono immediatamente
l’Ufficio delle Letture. In questo caso, dopo la recita del Te Deum o del Laus Angelorum Magna, omessa anche l’orazione conclusiva
dell’Ufficio delle Letture, si iniziano subito le Lodi dalla recita del
Cantico di Zaccaria, con la propria antifona. |
|
CANTICO DI ZACCARIA |
Le lodi mattutine cominciano con il Cantico evangelico di
Zaccaria, che si dice o canta con la relativa antifona. |
Questa antifona, se non è prevista nel Proprio del Tempo, si
prende dal Salterio; nelle solennità e nelle feste dal Proprio o dal Comune;
nelle memorie dal Proprio, dal Comune o dal Salterio |
|
Cantico Lc
1,68-79 |
|
Benedetto
il Signore Dio d'Israele, * |
perché ha visitato e redento il suo
popolo, |
|
e
ha suscitato per noi una salvezza potente * |
nella casa di Davide, suo servo, |
|
come
aveva promesso * |
per bocca dei suoi santi profeti d'un
tempo: |
|
salvezza
dai nostri nemici, * |
e dalle mani di quanti ci odiano. |
|
Così
egli ha concesso misericordia ai nostri padri * |
e si è ricordato della sua santa
alleanza, |
|
del
giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, * |
di concederci, liberati dalle mani dei
nemici, |
|
di
servirlo senza timore, in santità e giustizia * |
al suo cospetto, per tutti i nostri
giorni. |
|
E
tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo * |
perché andrai innanzi al Signore a
preparargli le strade, |
|
per
dare al suo popolo la conoscenza della salvezza * |
nella remissione dei suoi peccati, |
|
grazie
alla bontà misericordiosa del nostro Dio, * |
per cui verrà a visitarci dall'alto un
sole che sorge |
|
per
rischiarare quelli che stanno nelle tenebre * |
e nell'ombra della morte |
|
e
dirigere i nostri passi * |
sulla via della pace». |
|
Gloria. |
|
Alla fine, ripetuta
l’antifona, si dice: |
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie
eleison |
|
PRIMA ORAZIONE |
Dopo l’invito Preghiamo, e
uno spazio di preghiera silenziosa, si dice la prima orazione che, se non è
prevista nel proprio del tempo, viene presa dal Salterio; nelle solennità,
nelle feste e nelle memoria dei santi viene presa dal Proprio o dal Comune. |
|
ANTIFONA “AD CRUCEM” |
Nelle domeniche di Avvento e di Pasqua, in tutta l’Ottava di
Natale e di Pasqua e in alcune solennità e feste, dopo la prima orazione, si
canta o si recita l’antifona chiamata “Ad Crucem”, come è indicato nel
Proprio. |
Finita l’antifona, colui che presiede recita l’orazione ivi
riportata. |
|
SALMODIA |
Segue la Salmodia, costituita sempre da tre parti: |
-
Il Cantico dell’Antico Testamento |
-
I Salmi Laudativi |
-
Il Salmo Diretto |
Nelle domeniche e nelle ferie la salmodia si prende dal salterio o
dal proprio del tempo, nelle solennità e nelle feste si prende dal proprio o
dal comune, nelle memorie dei santi si prende dalla feria occorrente, salvo diversa
indicazione. |
|
CANTICO DELL’ANTICO
TESTAMENTO |
Si trova nel Salterio o nel Proprio. |
|
Nelle solennità e nelle feste del Signore, nei giorni dell’Ottava
del Natale del Signore e dell’Ottava di Pasqua, si dice il Cantico
dell’Esodo, con la relativa antifona dal Proprio. |
|
Cantico Es 15,1-4a.8-13.17-18 |
Voglio cantare in onore del Signore:
† |
perché
ha mirabilmente trionfato, * |
ha
gettato in mare cavallo e cavaliere. |
|
Mia forza e mio canto è il Signore, * |
egli
mi ha salvato. |
È
il mio Dio e lo voglio lodare, * |
è
il Dio di mio padre e lo voglio esaltare! |
|
Dio è prode in guerra, * |
si
chiama Signore. |
I carri del faraone e il suo esercito
* |
li
ha gettati in mare. |
|
Al soffio della tua ira si
accumularono le acque, † |
si
alzarono le onde come un argine, * |
si
rappresero gli abissi in fondo al mare. |
|
Il nemico aveva detto: * |
«Inseguirò,
raggiungerò, spartirò il bottino, |
se
ne sazierà la mia brama; * |
sfodererò
la spada, |
li
conquisterà la mia mano!». |
|
Soffiasti con il tuo alito: li coprì
il mare, * |
sprofondarono
come piombo |
in
acque profonde. |
|
Chi è come te fra gli dei, * |
chi
è come te, maestoso in santità, Signore? |
Chi è come te tremendo nelle imprese,
* |
operatore
di prodigi? |
|
Stendesti la destra: * |
li
inghiottì la terra. |
Guidasti con il tuo favore |
questo
popolo che hai riscattato, * |
lo
conducesti con forza alla tua santa
dimora. |
|
Lo fai entrare * |
e
lo pianti sul monte della tua promessa, |
luogo che per tua sede, Signore, hai
preparato, * |
santuario
che le tue mani, Signore, |
hanno
fondato. |
|
Il Signore regna * |
in
eterno e per sempre. |
|
Gloria. |
|
|
Nelle solennità e nelle feste della beata Vergine e dei santi si
dice il Cantico della Sapienza, con la relativa antifona dal Proprio o dal
Comune. |
|
Cantico Sap 10,15-21;11,1-4 |
La Sapienza liberò un popolo santo |
e una stirpe
senza macchia * |
da una nazione di
oppressori. |
|
Entro nell'anima di un servo del Signore * |
e si oppose con
prodigi |
e con segni a
terribili re. |
|
Diede ai santi la ricompensa delle loro pene, * |
li guidò per una
strada meravigliosa, |
divenne loro riparo di giorno * |
e luce di stelle
nella notte. |
|
Fece loro attraversare il Mar Rosso, * |
guidandoli attraverso
molte acque; |
sommerse invece i loro nemici * |
e li rigettò dal
fondo dell'abisso. |
|
Per questo i giusti spogliarono gli empi † |
e celebrarono,
Signore, il tuo nome santo * |
e lodarono concordi |
la tua mano
protettrice, |
|
perché la sapienza |
aveva aperto la
bocca dei muti * |
e aveva sciolto la
lingua degli infanti. |
|
Essa fece riuscire le loro imprese * |
per mezzo di un santo
profeta: |
attraversarono un deserto inospitale, † |
fissarono le tende |
in terreni
impraticabili, * |
resistettero agli
avversari, |
respinsero i
nemici. |
|
Quando ebbero sete, |
ti invocarono * |
e fu data loro acqua |
da una rupe
scoscesa, |
rimedio contro la sete |
da una dura roccia. |
|
Gloria. |
|
SALMI LAUDATIVI |
Seguono poi i Salmi Laudativi, che si dicono sempre sotto una sola
antifona e con una sola conclusione dossologica. |
Nelle domeniche e nelle ferie i salmi laudativi si trovano nel
salterio, sotto la propria antifona. Nelle memorie dei santi, se non indicati
nel proprio, si usano i salmi laudativi della feria corrente nel salterio,
nelle feste e nelle solennità si può scegliere uno dei primi tre salmi qui
sotto riportati, a cui però deve sempre seguire il Salmo 116; l’antifona si
trova nel proprio o nel comune. |
Nelle ferie prenatalizie e nelle ferie della settimana santa si
dicono tutti e quattro i salmi laudativi qui indicati, con l’antifona
riportata nel proprio. |
|
Salmo 148 |
Lodate
il Signore dai cieli, * |
lodatelo
nell’alto dei cieli. |
Lodatelo,
voi tutti, suoi angeli, * |
lodatelo,
voi tutte, sue schiere. |
|
Lodatelo,
sole e luna, * |
lodatelo,
voi tutte, fulgide stelle. |
Lodatelo,
cieli dei cieli, * |
voi
acque al di sopra dei cieli. |
|
Lodino
tutti il nome del Signore, * |
perché
egli disse e furono creati. |
Li ha
stabiliti per sempre, * |
ha
posto una legge che non passa. |
|
Lodate
il Signore dalla terra, * |
mostri
marini e voi tutti abissi, |
fuoco
e grandine, neve e nebbia, * |
vento
di bufera che obbedisce alla sua parola, |
|
monti
e voi tutte, colline, * |
alberi
da frutto e tutti voi, cedri, |
voi
fiere e tutte le bestie, * |
rettili
e uccelli alati. |
|
I re
della terra e i popoli tutti, * |
i
governanti e i giudici della terra, |
i
giovani e le fanciulle, † |
i
vecchi insieme ai bambini * |
lodino
il nome del Signore: |
|
perché
solo il suo nome è sublime, † |
la sua
gloria risplende |
sulla
terra e nei cieli. * |
Egli
ha sollevato |
la
potenza del suo popolo. |
|
È
canto di lode per tutti i suoi fedeli, * |
per i
figli di Israele, |
popolo
che egli ama. |
|
Salmo 149 |
Cantate al Signore un canto nuovo; * |
la sua
lode nell’assemblea dei fedeli. |
Gioisca
Israele nel suo Creatore, * |
esultino
nel loro Re i figli di Sion. |
|
Lodino il suo nome con danze, * |
con
timpani e cetre gli cantino inni. |
Il
Signore ama il suo popolo, * |
incorona
gli umili di vittoria. |
|
Esultino i fedeli nella gloria, * |
sorgano
lieti dai loro giacigli. |
Le
lodi di Dio sulla loro bocca * |
e la
spada a due tagli nelle loro mani, |
|
per
compiere la vendetta tra i popoli * |
e
punire le genti; |
per
stringere in catene i loro capi, * |
i loro
nobili in ceppi di ferro; |
|
per
eseguire su di essi * |
il
giudizio già scritto: |
questa
è la gloria * |
per
tutti i suoi fedeli. |
|
Salmo 150 |
Lodate
il Signore nel suo santuario, * |
lodatelo
nel firmamento della sua potenza. |
Lodatelo
per i suoi prodigi, * |
lodatelo
per la sua immensa grandezza. |
|
Lodatelo
con squilli di tromba, * |
lodatelo
con arpa e cetra; |
lodatelo
con timpani e danze, * |
lodatelo
sulle corde e sui flauti. |
|
Lodatelo
con cembali sonori, † |
lodatelo
con cembali squillanti; * |
ogni
vivente |
dia
lode al Signore. |
|
Salmo 116 |
Lodate il Signore, popoli tutti, * |
voi
tutte, nazioni, dategli gloria; |
|
perché
forte è il suo amore per noi * |
e la
fedeltà del Signore dura in eterno. |
|
Gloria. |
|
|
SALMO DIRETTO |
Si dice poi il Salmo Diretto, che non ha antifona e abitualmente è
recitato da tutti senza alternanza dei cori; si trova nel Salterio, nel
Proprio o nel Comune. |
Nelle domeniche, nelle ferie e nelle memorie dei santi si prende
dal Salterio, nelle solennità e nelle feste si prende dal proprio o, se non
riportato, dal comune. |
|
SECONDA ORAZIONE |
Al Salmo Diretto fa seguito la seconda orazione, che si recita
senza premettere l’invito Preghiamo, si trova nel Salterio o nel Proprio o nel Comune. Nelle
memorie dei santi si prende dal salterio, nelle feste e nelle solennità dal
proprio o dal comune. |
|
INNO |
Dopo la seconda orazione si canta o si recita l’inno, dal Proprio
o dal Comune. |
|
ACCLAMAZIONI A CRISTO
SIGNORE |
Seguono poi le acclamazioni a Cristo. |
Ciascuna di essere termina con l’antica invocazione Kyrie eleison,
la quale è ogni volta ripetuta dall’assemblea, in modo che il Kyrie
eleison risuoni dodici volte. |
Le acclamazioni si trovano nel Salterio o nel Proprio o nel
Comune. |
|
PADRE NOSTRO |
Segue il Padre
nostro, recitato o cantato da tutti: |
Padre
nostro, che sei nei cieli, |
sia
santificato il tuo nome, |
venga
il tuo regno, |
sia
fatta la tua volontà, |
come
in cielo così in terra. |
Dacci
oggi il nostro pane quotidiano, |
e
rimetti a noi i nostri debiti |
come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, |
e non
ci indurre in tentazione, |
ma
liberaci dal male. |
|
CONCLUSIONE |
La conclusione delle Lodi può essere fatta in due modi: |
A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un
diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione: |
Il
Signore sia con voi. |
E con
il tuo spirito. |
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
Vi
benedica Dio onnipotente, |
Padre
e Figlio e Spirito santo. |
Amen. |
|
Si possono usare anche le forme di benedizione più solenni come è
detto nel Messale. |
Se si congeda l’assemblea si aggiunge l’invito: |
Andiamo
in pace. |
Nel
nome di Cristo. |
|
B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un
sacerdote o un diacono si conclude con la formula seguente: |
Il
Signore ci benedica e ci esaudisca. |
Amen. |
|
oppure: |
La
santa Trinità ci salvi e ci benedica. |
Amen. |
|
|
|
|
|
|
|
|
INTRODUZIONE |
O Dio,
vieni a salvarmi. |
Signore,
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Come
era nel principio e ora e sempre |
nei
secoli dei secoli Amen. |
|
Alleluia. |
In quaresima, invece di Alleluia, si dice: |
Lode a
te, Signore, re di eterna gloria. |
|
INNO |
L’ora media inizia con l’inno corrispondente all’ora del giorno. |
|
Verso le nove del mattino si dice l’ora TERZA |
-
Nelle domeniche, nelle solennità e nelle feste |
|
E’
l’ora terza. Gesù Signore |
sale
ingiuriato la croce, |
ma noi
pensosi gli offriamo |
l’affetto
di un animo orante. |
|
Se in
te nasce il Figlio di Dio, |
la
vita conservi incolpevole |
e, con
voce assidua implorando, |
dischiudi
il tuo cuore allo Spirito. |
|
Quest’ora
ha segnato la fine |
al
lungo torpore del male, |
ha
debellato la morte, |
ha
cancellato la colpa. |
|
Di qui
l’epoca inizia |
della
salvezza di Cristo, |
nelle
Chiese dell’universo |
la
verità s’irradia della fede. |
|
Dalla
gloria del suo patibolo |
Gesù
parla alla Vergine: |
Ecco
tuo figlio, o donna; |
Giovanni,
ecco tua madre. |
|
Al
vincolo di giuste nozze, |
avvolte
in profondo mistero, |
era
solo affidato in custodia |
l’onore
della Madre. |
|
confermano
l’alto disegno; |
la
turba malvagia non crede, |
chi
crede ritrova salvezza. |
|
nato
tra noi dalla Vergine, |
che ha
tolto i peccati del mondo |
e
siede alla destra del Padre. |
|
Gloria
si canti all’unico Dio |
e a
Gesù Cristo Signore, |
con lo
Spirito santo |
negli
infiniti secoli. |
|
|
-
Nelle ferie e nelle memorie dei santi |
|
Tu che
invocato ti effondi, |
con il
Padre e col Figlio unico Dio, |
o
Spirito, discendi |
senza
indugio nei cuori. |
|
cantino
la tua lode; |
la tua
fiamma divampi |
e gli
uomini accenda d’amore. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive e
governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
|
Verso mezzogiorno si dice l’ora SESTA |
|
O Dio
glorioso, altissimo sovrano, |
che i
tempi diversi alternando, |
orni
di dolce chiarità il mattino |
e
l’infocato meriggio avvampi, |
|
placa
la furia delle discordie, |
spegni
il funesto ardore dell’odio, |
dona
alle membra sanità e vigore, |
agli
animi dona la pace. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive e
governa nei secoli. |
|
|
Verso le tre del pomeriggio si dice l’ora NONA: |
|
Perpetuo vigore degli esseri, |
che eterno e immutabile stai |
e la vicenda regoli del giorno |
nell’inesausto gioco della luce, |
|
la nostra sera irradia |
del tuo vitale splendore; |
premia la morte dei giusti |
col giorno che non tramonta. |
|
Ascoltaci, Padre pietoso, |
per Gesù Cristo Signore, |
che nello Spirito santo |
vive e governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
SALMODIA |
All’inno fa seguito la salmodia, con le antifone convenienti. |
Per Terza, Sesta e Nona si ha una duplice salmodia: l’ordinaria e
la complementare. |
Quella ordinaria si trova nel salterio e consta di tre salmi, o
parti di essi. Quella complementare si ha prendendo per ciascuna Ora, o come
lettura continua o a libera scelta, tre delle trentatré parti indicate qui
sotto (cioè i ventidue ottonari del salmo 118 e gli undici salmi ivi indicati). |
Chi celebra una sola ora, usa la salmodia ordinaria, chi invece
celebra più ore usa per una di esse la salmodia ordinaria mentre per le altre
la salmodia complementare. |
In alcune solennità, nelle ferie prenatalizie e dell’ottava del
Natale, nelle ferie della settimana santa e dell’ottava di Pasqua si usa
sempre la salmodia complementare, quando non sono riportati salmi propri. Le
antifone sono comunque proprie. |
|
SALMODIA COMPLEMENTARE |
|
Salmo 118 |
|
1. I 1-8 (Alef) |
|
Ant. Beato chi è fedele * agli insegnamenti
del Signore. |
|
Beato
l’uomo di integra condotta, * |
che
cammina nella legge del Signore. |
Beato
chi è fedele ai suoi insegnamenti * |
e lo
cerca con tutto il cuore. |
|
Non
commette ingiustizie, * |
cammina
per le sue vie. |
Tu hai
dato i tuoi precetti * |
perché
siano osservati fedelmente. |
|
Siano
diritte le mie vie, * |
nel
custodire i tuoi decreti. |
Allora
non dovrò arrossire * |
se
avrò obbedito ai tuoi comandi. |
|
Ti
loderò con cuore sincero * |
quando
avrò appreso le tue giuste sentenze. |
Voglio
osservare i tuoi decreti: * |
non
abbandonarmi mai. |
|
Gloria. |
|
Ant. Beato chi è fedele * agli
insegnamenti del Signore. |
|
2. II 9-16 (Bet) |
|
Ant. Non farmi deviare, Signore, * dalla
strada dei tuoi precetti. |
|
Come
potrà un giovane tenere pura la sua via? * |
Custodendo
le tue parole. |
Con
tutto il cuore ti cerco: * |
non
farmi deviare dai tuoi precetti. |
|
Conservo
nel cuore le tue parole * |
per
non offenderti con il peccato. |
Benedetto
sei tu, Signore; * |
mostrami
il tuo volere. |
|
Con le
mie labbra ho enumerato * |
tutti
i giudizi della tua bocca. |
Nel
seguire i tuoi ordini è la mia gioia * |
più
che in ogni altro bene. |
|
Voglio
meditare i tuoi comandamenti, * |
considerare
le tue vie. |
Nella
tua volontà è la mia gioia; * |
mai
dimenticherò la tua parola. |
|
Gloria. |
|
Ant. Non farmi deviare, Signore, * dalla
strada dei tuoi precetti. |
|
3. III 17-24 (Ghimel) |
|
Ant. Custodirò la tua parola, Signore, *
e avrò la vita. |
|
Sii
buono con il tuo servo e avrò vita, * |
custodirò
la tua parola. |
Aprimi
gli occhi * |
perché
io veda le meraviglie della tua legge. |
|
Io
sono straniero sulla terra, * |
non
nascondermi i tuoi comandi. |
Io mi
consumo nel desiderio dei tuoi precetti * |
in
ogni tempo. |
|
Tu
minacci gli orgogliosi; * |
maledetto
chi devìa dai tuoi decreti. |
Allontana
da me vergogna e disprezzo, * |
perché
ho osservato le tue leggi. |
|
Siedono
i potenti, mi calunniano, * |
ma il
tuo servo medita i tuoi decreti. |
Anche
i tuoi ordini sono la mia gioia, * |
miei
consiglieri i tuoi precetti. |
|
Gloria. |
|
Ant. Custodirò la tua parola, Signore, *
e avrò la vita. |
|
4. IV 25-32 (Dalet) |
|
Ant. Dammi vita, Signore, secondo la tua
parola. |
|
Io
sono prostrato nella polvere; * |
dammi
vita secondo la tua parola. |
Ti ho
manifestato le mie vie e mi hai risposto; * |
insegnami
i tuoi voleri. |
|
Fammi
conoscere la via dei tuoi precetti * |
e
mediterò i tuoi prodigi. |
Io
piango nella tristezza; * |
sollevami
secondo la tua promessa. |
|
Tieni
lontana da me la via della menzogna, * |
fammi
dono della tua legge. |
Ho
scelto la via della giustizia, * |
mi sono
proposto i tuoi giudizi. |
|
Ho
aderito ai tuoi insegnamenti, Signore, * |
che io
non resti confuso. |
Corro
per la via dei tuoi comandamenti, * |
perché
hai dilatato il mio cuore. |
|
Gloria. |
|
Ant. Dammi vita, Signore, secondo la tua
parola. |
|
5. V 33-40 (He) |
|
Ant. Fammi vivere sulla tua via, Signore. |
|
Indicami,
Signore, la via dei tuoi decreti * |
e la
seguirò sino alla fine. |
Dammi
intelligenza, |
perché
io osservi la tua legge * |
e la
custodisca con tutto il cuore. |
|
Dirigimi
sul sentiero dei tuoi comandi, * |
perché
in esso è la mia gioia. |
Piega
il mio cuore verso i tuoi insegnamenti * |
e non
verso la sete del guadagno. |
|
Distogli
i miei occhi dalle cose vane, * |
fammi
vivere sulla tua via. |
Con il
tuo servo sii fedele alla parola * |
che
hai data, perché ti si tema. |
|
Allontana
l’insulto che mi sgomenta, * |
poiché
i tuoi giudizi sono buoni. |
Ecco,
desidero i tuoi comandamenti; * |
per la
tua giustizia fammi vivere. |
|
Gloria. |
|
Ant. Fammi vivere sulla tua via, Signore. |
|
6. VI 41-48 (Vau) |
|
Ant. Venga a me, Signore, la tua grazia. † |
|
Venga
a me, Signore, la tua grazia, * |
† la tua salvezza secondo la tua promessa; |
a chi
mi insulta darò una risposta, * |
perché
ho fiducia nella tua parola. |
|
Non
togliere mai dalla mia bocca la parola vera, * |
perché
confido nei tuoi giudizi. |
Custodirò
la tua legge per sempre, * |
nei
secoli, in eterno. |
|
Sarò
sicuro nel mio cammino, * |
perché
ho ricercato i tuoi voleri. |
Davanti
ai re parlerò della tua alleanza * |
senza
temere la vergogna. |
|
Gioirò
per i tuoi comandi * |
che ho
amati. |
Alzerò
le mani ai tuoi precetti che amo, * |
mediterò
le tue leggi. |
|
Gloria. |
|
Ant. Venga a me, Signore, la tua grazia. |
|
7. VII 49-56 (Zain) |
|
Ant. Ricorda la promessa fatta al tuo
servo. † |
|
Ricorda
la promessa fatta al tuo servo, * |
† con
la quale mi hai dato speranza. |
Questo
mi consola nella miseria: * |
la tua
parola mi fa vivere. |
|
I
superbi mi insultano aspramente, * |
ma non
devìo dalla tua legge. |
Ricordo
i tuoi giudizi di un tempo, Signore, * |
e ne
sono consolato. |
|
M’ha
preso lo sdegno contro gli empi * |
che abbandonano
la tua legge. |
Sono
canti per me i tuoi precetti, * |
nella
terra del mio pellegrinaggio. |
|
Ricordo
il tuo nome lungo la notte * |
e
osservo la tua legge, Signore. |
Tutto
questo mi accade * |
perché
ho custodito i tuoi precetti. |
|
Gloria. |
|
Ant. Ricorda la promessa fatta al tuo
servo. |
|
8. VIII 57-64 (Het) |
|
Ant. Del tuo amore, Signore, è piena la
terra. |
|
La mia
sorte, ho detto, Signore, * |
è
custodire le tue parole. |
Con
tutto il cuore ti ho supplicato, * |
fammi
grazia secondo la tua promessa. |
|
Ho
scrutato le mie vie, * |
ho
rivolto i miei passi |
verso
i tuoi comandamenti. |
Sono
pronto e non voglio tardare * |
a
custodire i tuoi decreti. |
|
I
lacci degli empi mi hanno avvinto, * |
ma non
ho dimenticato la tua legge. |
Nel
cuore della notte |
mi
alzo a renderti lode * |
per i
tuoi giusti decreti. |
|
Sono
amico di coloro che ti sono fedeli * |
e
osservano i tuoi precetti. |
Del
tuo amore, Signore, è piena la terra; * |
insegnami
il tuo volere. |
|
Gloria. |
|
Ant. Del tuo amore, Signore, è piena la
terra. |
|
9. IX 65-72 (Tet) |
|
Ant. Insegnami, Signore, il senno e la
saggezza. |
|
Hai
fatto il bene al tuo servo, Signore, * |
secondo
la tua parola. |
Insegnami
il senno e la saggezza, * |
perché
ho fiducia nei tuoi comandamenti. |
|
Prima
di essere umiliato andavo errando, * |
ma ora
osservo la tua parola. |
Tu sei
buono e fai il bene, * |
insegnami
i tuoi decreti. |
|
Mi
hanno calunniato gli insolenti, * |
ma io
con tutto il cuore osservo i tuoi precetti. |
Torpido
come il grasso è il loro cuore, * |
ma io
mi diletto della tua legge. |
|
Bene
per me se sono stato umiliato, * |
perché
impari ad obbedirti. |
La
legge della tua bocca mi è preziosa * |
più di
mille pezzi d’oro e d’argento. |
|
Gloria. |
|
Ant. Insegnami, Signore, il senno e la
saggezza. |
|
10. X 73-80 (Iod) |
|
Ant. Venga su di me la tua misericordia,
Signore. |
|
Le tue
mani mi hanno fatto e plasmato; * |
fammi
capire e imparerò i tuoi comandi. |
I tuoi
fedeli al vedermi avranno gioia, * |
perché
ho sperato nella tua parola. |
|
Signore,
so che giusti sono i tuoi giudizi * |
e con
ragione mi hai umiliato. |
Mi
consoli la tua grazia, * |
secondo
la tua promessa al tuo servo. |
|
Venga
su di me la tua misericordia |
e avrò
la vita, * |
poiché
la tua legge è la mia gioia. |
Siano
confusi i superbi |
che a
torto mi opprimono; * |
io
mediterò la tua legge. |
|
Si
volgano a me i tuoi fedeli * |
e
quelli che conoscono i tuoi insegnamenti. |
Sia il
mio cuore integro nei tuoi precetti, * |
perché
non resti confuso. |
|
Gloria. |
|
Ant. Venga su di me la tua misericordia,
Signore. |
|
11. XI 81-88 (Caf) |
|
Ant. Sono a torto perseguitato: * vieni
in mio aiuto, Signore. |
|
Mi
consumo nell’attesa della tua salvezza, * |
spero
nella tua parola. |
Si
consumano i miei occhi |
dietro
la tua promessa, * |
mentre
dico: «Quando mi darai conforto?». |
|
Io
sono come un otre esposto al fumo, * |
ma non
dimentico i tuoi insegnamenti. |
Quanti
saranno i giorni del tuo servo? * |
Quando
farai giustizia dei miei persecutori? |
|
Mi
hanno scavato fosse gli insolenti * |
che
non seguono la tua legge. |
Verità
sono tutti i tuoi comandi; * |
a
torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto. |
|
Per
poco non mi hanno bandito dalla terra, * |
ma io
non ho abbandonato i tuoi precetti. |
Secondo
il tuo amore fammi vivere * |
e
osserverò le parole della tua bocca. |
|
Gloria. |
|
Ant. Sono a torto perseguitato: * vieni
in mio aiuto, Signore. |
|
12. XII 89-96 (Lamed) |
|
Ant. Io sono tuo: salvami, Signore. |
|
La tua
parola, Signore, * |
è
stabile come il cielo. |
La tua
fedeltà dura per ogni generazione; * |
hai
fondato la terra ed essa è salda. |
|
Per
tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, * |
perché
ogni cosa è al tuo servizio. |
Se la
tua legge non fosse la mia gioia, * |
sarei
perito nella mia miseria. |
|
Mai
dimenticherò i tuoi precetti: * |
per
essi mi fai vivere. |
Io
sono tuo: salvami, * |
perché
ho cercato il tuo volere. |
|
Gli
empi mi insidiano per rovinarmi, * |
ma io
medito i tuoi insegnamenti. |
Di
ogni cosa perfetta ho visto il limite, * |
ma la
tua legge non ha confini. |
|
Gloria. |
|
Ant. Io sono tuo: salvami, Signore. |
|
13. XIII 97-104 (Mem) |
|
Ant. Tieni lontano i miei passi, Signore,
* da ogni via di male. |
|
Quanto
amo la tua legge, Signore; * |
tutto
il giorno la vado meditando. |
Il tuo
precetto mi fa più saggio |
dei
miei nemici, * |
perché
sempre mi accompagna. |
|
Sono
più saggio di tutti i miei maestri, * |
perché
medito i tuoi insegnamenti. |
Ho più
senno degli anziani, * |
perché
osservo i tuoi precetti. |
|
Tengo
lontano i miei passi da ogni via di male, * |
per
custodire la tua parola. |
Non mi
allontano dai tuoi giudizi, * |
perché
sei tu ad istruirmi. |
|
Quanto
sono dolci al mio palato le tue parole: * |
più
del miele per la mia bocca. |
Dai
tuoi decreti ricevo intelligenza, * |
per
questo odio ogni via di menzogna. |
|
Gloria. |
|
Ant. Tieni lontano i miei passi, Signore,
* da ogni via di male. |
|
14. XIV 105-112 (Nun) |
|
Ant. Lampada per i miei passi * è la tua
parola. † |
|
Lampada
per i miei passi è la tua parola, * |
† luce
sul mio cammino. |
Ho
giurato, e lo confermo, * |
di
custodire i tuoi precetti di giustizia. |
|
Sono
stanco di soffrire, Signore, * |
dammi
vita secondo la tua parola. |
Signore,
gradisci le offerte delle mie labbra, * |
insegnami
i tuoi giudizi. |
|
La mia
vita è sempre in pericolo, * |
ma non
dimentico la tua legge. |
Gli
empi mi hanno teso i loro lacci, * |
ma non
ho deviato dai tuoi precetti. |
|
Mia
eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, * |
sono
essi la gioia del mio cuore. |
Ho
piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti, * |
in
essi è la mia ricompensa per sempre. |
|
Gloria. |
|
Ant. Lampada per i miei passi * è la tua
parola. |
|
15. XV 113-120 (Samech) |
|
Ant. Sii tu il mio aiuto, Signore, e sarò
salvo. |
|
Detesto
gli animi incostanti, * |
io amo
la tua legge. |
Tu sei
mio rifugio e mio scudo, * |
spero
nella tua parola. |
|
Allontanatevi
da me o malvagi, * |
osserverò
i precetti del mio Dio. |
Sostienimi
secondo la tua parola |
e avrò
la vita, * |
non
deludermi nella mia speranza. |
|
Sii tu
il mio aiuto e sarò salvo, * |
gioirò
sempre nei tuoi precetti. |
Tu
disprezzi chi abbandona i tuoi decreti, * |
perché
la sua astuzia è fallace. |
|
Consideri
scorie tutti gli empi della terra, * |
perciò
amo i tuoi insegnamenti. |
Tu fai
fremere di spavento la mia carne, * |
io
temo i tuoi giudizi. |
|
Gloria. |
|
Ant. Sii tu il mio aiuto, Signore, e sarò
salvo. |
|
16. XVI 121-128 (Ain) |
|
Ant. Io sono il tuo servo, Signore: *
fammi comprendere. |
|
Ho
agito secondo diritto e giustizia; * |
non
abbandonarmi ai miei oppressori. |
Assicura
il bene al tuo servo; * |
non mi
opprimano i superbi. |
|
I miei
occhi si consumano nell’attesa |
della
tua salvezza * |
e
della tua parola di giustizia. |
Agisci
con il tuo servo secondo il tuo amore * |
e
insegnami i tuoi comandamenti. |
|
Io
sono tuo servo, fammi comprendere * |
e
conoscerò i tuoi insegnamenti. |
È
tempo che tu agisca, Signore; * |
hanno
violato la tua legge. |
|
Perciò
amo i tuoi comandamenti * |
più
dell’oro, più dell’oro fino. |
Per
questo tengo cari i tuoi precetti * |
e odio
ogni via di menzogna. |
|
Gloria. |
|
Ant. Io sono il tuo servo, Signore: *
fammi comprendere. |
|
17. XVII 129-136 (Pe) |
|
Ant. Signore, volgiti a me e abbi
misericordia. |
|
Meravigliosa
è la tua alleanza, * |
per
questo le sono fedele. |
La tua
parola nel rivelarsi illumina, * |
dona
saggezza ai semplici. |
|
Apro
anelante la bocca, * |
perché
desidero i tuoi comandamenti. |
Volgiti
a me e abbi misericordia, * |
tu che
sei giusto per chi ama il tuo nome. |
|
Rendi
saldi i miei passi secondo la tua parola * |
e su
di me non prevalga il male. |
Salvami
dall’oppressione dell’uomo * |
e
obbedirò ai tuoi precetti. |
|
Fà
risplendere il volto sul tuo servo * |
e
insegnami i tuoi comandamenti. |
Fiumi
di lacrime mi scendono dagli occhi, * |
perché
non osservano la tua legge. |
|
Gloria. |
|
Ant. Signore, volgiti a me e abbi
misericordia. |
|
18. XVIII 137-144 (Sade) |
|
Ant. Fammi comprendere, Signore, e avrò
la vita. |
|
Tu sei
giusto, Signore, * |
e
retto nei tuoi giudizi. |
Con
giustizia hai ordinato le tue leggi * |
e con
fedeltà grande. |
|
Mi
divora lo zelo della tua casa, * |
perché
i miei nemici |
dimenticano
le tue parole. |
Purissima
è la tua parola, * |
il tuo
servo la predilige. |
|
Io
sono piccolo e disprezzato, * |
ma non
trascuro i tuoi precetti. |
La tua
giustizia è giustizia eterna * |
e
verità è la tua legge. |
|
Angoscia
e affanno mi hanno colto, * |
ma i
tuoi comandi sono la mia gioia. |
Giusti
sono i tuoi insegnamenti per sempre, * |
fammi
comprendere e avrò la vita. |
|
Gloria. |
|
Ant. Fammi comprendere, Signore, e avrò
la vita. |
|
19. XIX 145-152 (Cof) |
|
Ant. Io ti chiamo: salvami, Signore. |
|
T’invoco
con tutto il cuore, Signore, |
rispondimi;
* |
custodirò
i tuoi precetti. |
Io ti
chiamo, salvami, * |
e
seguirò i tuoi insegnamenti. |
|
Precedo
l’aurora e grido aiuto, * |
spero
sulla tua parola. |
I miei
occhi prevengono le veglie della notte * |
per
meditare sulle tue promesse. |
|
Ascolta
la mia voce, secondo la tua grazia; * |
Signore,
fammi vivere secondo il tuo giudizio. |
A
tradimento mi assediano i miei persecutori, * |
sono lontani
dalla tua legge. |
|
Ma tu,
Signore, sei vicino, * |
tutti
i tuoi precetti sono veri. |
Da
tempo conosco le tue testimonianze * |
che
hai stabilite per sempre. |
|
Gloria. |
|
Ant. Io ti chiamo: salvami, Signore. |
|
20. XX 153-160 (Res) |
|
Ant. La verità è principio della tua
parola. |
|
Vedi
la mia miseria, salvami, * |
perché
non ho dimenticato la tua legge. |
Difendi
la mia causa, riscattami, * |
secondo
la tua parola fammi vivere. |
|
Lontano
dagli empi è la salvezza, * |
perché
non cercano il tuo volere. |
Le tue
misericordie sono grandi, Signore, * |
secondo
i tuoi giudizi fammi vivere. |
|
Sono
molti i persecutori che mi assalgono, * |
ma io
non abbandono le tue leggi. |
Ho
visto i ribelli e ne ho provato ribrezzo, * |
perché
non custodiscono la tua parola. |
|
Vedi
che io amo i tuoi precetti, * |
Signore,
secondo la tua grazia dammi vita. |
La
verità è principio della tua parola, * |
resta
per sempre ogni sentenza |
della
tua giustizia. |
|
Gloria. |
|
Ant. La verità è principio della tua
parola. |
|
21. XXI 161-168 (Sin) |
|
Ant. Grande pace * a chi ama la tua
legge, Signore. |
|
I
potenti mi perseguitano senza motivo, * |
ma il
mio cuore teme le tue parole. |
Io
gioisco per la tua promessa, * |
come
uno che trova grande tesoro. |
|
Odio
il falso e lo detesto, * |
amo la
tua legge. |
Sette
volte al giorno io ti lodo * |
per le
sentenze della tua giustizia. |
|
Grande
pace per chi ama la tua legge, * |
nel
suo cammino non trova inciampo. |
Aspetto
da te la salvezza, Signore, * |
e
obbedisco ai tuoi comandi. |
|
Io
custodisco i tuoi insegnamenti * |
e li
amo sopra ogni cosa. |
Osservo
i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti: * |
davanti
a te sono tutte le mie vie. |
|
Gloria. |
|
Ant. Grande pace * a chi ama la tua
legge, Signore. |
|
22. XXII 169-176 (Tau) |
|
Ant. La tua mano, Signore, ci venga in
aiuto. |
|
Giunga
il mio grido fino a te, Signore, * |
fammi
comprendere secondo la tua parola. |
Venga
al tuo volto la mia supplica, * |
salvami
secondo la tua promessa. |
|
Scaturisca
dalle mie labbra la tua lode, * |
poiché
mi insegni i tuoi voleri. |
La mia
lingua canti le tue parole, * |
perché
sono giusti tutti i tuoi comandamenti. |
|
Mi
venga in aiuto la tua mano, * |
poiché
ho scelto i tuoi precetti. |
Desidero
la tua salvezza, Signore, * |
e la
tua legge è tutta la mia gioia. |
|
Possa
io vivere e darti lode, * |
mi
aiutino i tuoi giudizi. |
Come
pecora smarrita vado errando; † |
cerca
il tuo servo, * |
perché
non ho dimenticato |
i tuoi
comandamenti. |
|
Gloria. |
|
Ant. La tua mano, Signore, ci venga in
aiuto. |
|
23. |
Salmo 18B |
|
Ant. I comandi del Signore sono più
preziosi * dell’oro e delle gemme. |
|
La
legge del Signore è perfetta, * |
rinfranca
l’anima; |
la
testimonianza del Signore è verace, * |
rende
saggio il semplice. |
|
Gli
ordini del Signore sono giusti, * |
fanno
gioire il cuore; |
i
comandi del Signore sono limpidi, * |
danno
luce agli occhi. |
|
Il
timore del Signore è puro, dura sempre; * |
i
giudizi del Signore |
sono
tutti fedeli e giusti, |
più
preziosi dell’oro, di molto oro fino, * |
più
dolci del miele e di un favo stillante. |
|
Anche
il tuo servo in essi è istruito, * |
per
chi li osserva è grande il profitto. |
Le
inavvertenze chi le discerne? * |
Assolvimi
dalle colpe che non vedo. |
|
Anche
dall’orgoglio salva il tuo servo * |
perché
su di me non abbia potere; |
allora
sarò irreprensibile, * |
sarò
puro dal grande peccato. |
|
Ti
siano gradite * |
le
parole della mia bocca, |
davanti
a te i pensieri del mio cuore. * |
Signore,
mia rupe e mio redentore. |
|
Gloria. |
|
Ant. I comandi del Signore sono più
preziosi * dell’oro e delle gemme. |
|
24. |
Salmo 111 |
|
Ant. Buono, misericordioso e giusto * è
il Signore. |
|
Beato
l’uomo che teme il Signore * |
e
trova grande gioia nei suoi comandamenti. |
Potente
sulla terra sarà la sua stirpe, * |
la
discendenza dei giusti sarà benedetta. |
|
Onore
e ricchezza nella sua casa, * |
la sua
giustizia rimane per sempre. |
Spunta
nelle tenebre come luce per i giusti, * |
buono,
misericordioso e giusto. |
|
Felice
l’uomo pietoso che dà in prestito, * |
amministra
i suoi beni con giustizia. |
Egli
non vacillerà in eterno: * |
Il
giusto sarà sempre ricordato. |
|
Non
temerà annunzio di sventura, * |
saldo è
il suo cuore, confida nel Signore. |
Sicuro
è il suo cuore, non teme, * |
finchè
trionferà dei suoi nemici. |
|
Egli
dona largamente ai poveri, † |
la sua
giustizia rimane per sempre, * |
la sua
potenza s’innalza nella gloria. |
|
L’empio
vede e si adira, † |
digrigna
i denti e si consuma. * |
Ma il
desiderio degli empi fallisce. |
|
Gloria. |
|
Ant. Buono, misericordioso e giusto * è
il Signore. |
|
25. |
Salmo 119 |
|
Ant. Me infelice, che sono in esilio * e
abito tra gente straniera. |
|
Nella
mia angoscia ho gridato al Signore * |
ed egli
mi ha risposto. |
Signore,
libera la mia vita |
dalle
labbra di menzogna, * |
dalla
lingua ingannatrice. |
|
Che ti
posso dare, come ripagarti, * |
lingua
ingannatrice? |
Frecce
acute di un prode, * |
con
carboni di ginepro. |
|
Me
infelice: abito straniero in Mosoch, * |
dimoro
fra le tende di Kedar! |
Troppo
io ho dimorato * |
con
chi detesta la pace. |
|
Io
sono per la pace, * |
ma
quando ne parlo, essi vogliono la guerra. |
|
Gloria. |
|
Ant. Me infelice, che sono in esilio * e
abito tra gente straniera. |
|
26. |
Salmo 120 |
|
Ant. Il mio sguardo è rivolto al Signore,
* che ha fatto cielo e terra. |
|
Alzo
gli occhi verso i monti: * |
da
dove mi verrà l’aiuto? |
Il mio
aiuto viene dal Signore, * |
che ha
fatto cielo e terra. |
|
Non
lascerà vacillare il tuo piede, * |
non si
addormenterà il tuo custode. |
Non si
addormenta, non prende sonno, * |
il
custode d’Israele. |
|
Il
Signore è il tuo custode, † |
il
Signore è come ombra che ti copre, * |
e sta
alla tua destra. |
|
Di
giorno non ti colpirà il sole, * |
nè la
luna di notte. |
Il Signore
ti proteggerà da ogni male, * |
egli
proteggerà la tua vita. |
|
Il
Signore veglierà su di te, |
quando
esci e quando entri, * |
da ora
e per sempre. |
|
Gloria. |
|
Ant. Il mio sguardo è rivolto al Signore,
* che ha fatto cielo e terra. |
|
27. |
Salmo 121 |
|
Ant. Stiano fermi i nostri piedi * alle
tue porte, Gerusalemme. |
|
Quale
gioia, quando mi dissero: * |
«Andremo
alla casa del Signore». |
E ora
i nostri piedi si fermano * |
alle
tue porte, Gerusalemme! |
|
Gerusalemme
è costruita * |
come
città salda e compatta. |
|
Là
salgono insieme le tribù, |
le
tribù del Signore, † |
secondo
la legge di Israele, * |
per
lodare il nome del Signore. |
|
Là
sono posti i seggi del giudizio, * |
i
seggi della casa di Davide. |
|
Domandate
pace per Gerusalemme: * |
sia
pace a coloro che ti amano, |
sia
pace sulle tue mura, * |
sicurezza
nei tuoi baluardi. |
|
Per i
miei fratelli e i miei amici * |
io
dirò: «Su di te sia pace!». |
Per la
casa del Signore nostro Dio, * |
chiederò
per te il bene. |
|
Gloria. |
|
Ant. Stiano fermi i nostri piedi * alle
tue porte, Gerusalemme. |
|
28. |
Salmo 122 |
|
Ant. Come gli occhi della schiava alla
mano della padrona, * così sono rivolti gli occhi nostri al Signore. |
|
A te
levo i miei occhi, * |
a te
che abiti nei cieli. |
|
Ecco,
come gli occhi dei servi |
alla
mano dei loro padroni; * |
come
gli occhi della schiava, |
alla
mano della sua padrona, |
|
così i
nostri occhi sono rivolti |
al
Signore nostro Dio, * |
finchè
abbia pietà di noi. |
|
Pietà
di noi, Signore, pietà di noi, * |
già
troppo ci hanno colmato di scherni, |
noi
siamo troppo sazi |
degli
scherni dei gaudenti, * |
del
disprezzo dei superbi. |
|
Gloria. |
|
Ant. Come gli occhi della schiava alla
mano della padrona, * così sono rivolti gli occhi nostri al Signore. |
|
29. |
Salmo 123 |
|
Ant. Sia benedetto il Signore che ci ha
liberati * dal laccio dei cacciatori. |
|
Se il
Signore non fosse stato con noi, |
- lo
dica Israele - † |
se il
Signore non fosse stato con noi, * |
quando
uomini ci assalirono, |
|
ci
avrebbero inghiottiti vivi, * |
nel
furore della loro ira. |
|
Le
acque ci avrebbero travolti; † |
un
torrente ci avrebbe sommersi, * |
ci
avrebbero travolti acque impetuose. |
|
Sia
benedetto il Signore, * |
che
non ci ha lasciati, |
in
preda ai loro denti. |
|
Noi
siamo stati liberati come un uccello * |
dal
laccio dei cacciatori: |
il
laccio si è spezzato * |
e noi
siamo scampati. |
|
Il
nostro aiuto è nel nome del Signore * |
che ha
fatto cielo e terra. |
|
Gloria. |
|
Ant. Sia benedetto il Signore che ci ha
liberati * dal laccio dei cacciatori. |
|
30. |
Salmo 124 |
|
Ant. Chi confida nel Signore * è come il
monte Sion. † |
|
Chi
confida nel Signore è come il monte Sion: * |
† non
vacilla, è stabile per sempre. |
|
I
monti cingono Gerusalemme: † |
il
Signore è intorno al suo popolo * |
ora e
sempre. |
|
Egli
non lascerà pesare lo scettro degli empi * |
sul
possesso dei giusti, |
perché
i giusti non stendano le mani * |
a
compiere il male. |
|
La tua
bontà, Signore, sia con i buoni * |
e con
i retti di cuore. |
|
Quelli
che vanno per sentieri tortuosi † |
il Signore
li accomuni alla sorte dei malvagi. * |
Pace
su Israele! |
|
Gloria. |
|
Ant. Chi confida nel Signore * è come il
monte Sion. |
|
31. |
Salmo 125 |
|
Ant. Torneremo con giubilo, * portando i
nostri covoni. |
|
Quando
il Signore ricondusse |
i
prigionieri di Sion, * |
ci
sembrava di sognare. |
Allora
la nostra bocca si aprì al sorriso, * |
la
nostra lingua si sciolse in canti di gioia. |
|
Allora
si diceva tra i popoli: * |
«Il
Signore ha fatto grandi cose per loro». |
Grandi
cose ha fatto il Signore per noi, * |
ci ha
colmati di gioia. |
|
Riconduci,
Signore, i nostri prigionieri, * |
come i
torrenti del Negheb. |
Chi
semina nelle lacrime * |
mieterà
con giubilo. |
|
Nell’andare,
se ne va e piange, * |
portando
la semente da gettare, |
ma nel
tornare, viene con giubilo, * |
portando
i suoi covoni. |
|
Gloria. |
|
Ant. Torneremo con giubilo, * portando i
nostri covoni. |
|
32. |
Salmo 126 |
|
Ant. Dono benedetto del Signore * è il
frutto del grembo. |
|
Se il
Signore non costruisce la casa, * |
invano
vi faticano i costruttori. |
Se la
città non è custodita dal Signore, * |
invano
veglia il custode. |
|
Invano
vi alzate di buon mattino, † |
tardi
andate a riposare |
e
mangiate pane di sudore: * |
il
Signore ne darà ai suoi amici nel sonno. |
|
Ecco,
dono del Signore sono i figli, * |
è sua
grazia il frutto del grembo. |
Come
frecce in mano a un eroe * |
sono i
figli della giovinezza. |
|
Beato
l’uomo * |
che
piena ne ha la faretra: |
non
resterà confuso quando verrà alla porta * |
a
trattare con i propri nemici. |
|
Gloria. |
|
Ant. Dono benedetto del Signore * è il
frutto del grembo. |
33. |
Salmo 127 |
|
Ant. I tuoi figli come virgulti di ulivo
* intorno alla tua mensa. |
|
Beato
l’uomo che teme il Signore * |
e
cammina nelle sue vie. |
Vivrai
del lavoro delle tue mani, * |
sarai
felice e godrai d’ogni bene. |
|
La tua
sposa come vite feconda * |
nell’intimità
della tua casa; |
i tuoi
figli come virgulti d’ulivo * |
intorno
alla tua mensa. |
|
Così
sarà benedetto |
l’uomo
che teme il Signore. * |
Ti
benedica il Signore da Sion! |
Possa
tu vedere la prosperità di Gerusalemme * |
per
tutti i giorni della tua vita. |
|
Possa
tu vedere i figli dei tuoi figli. * |
Pace
su Israele! |
|
Gloria. |
|
Ant. I tuoi figli come virgulti di ulivo
* intorno alla tua mensa. |
|
LETTURA BREVE E RESPONSORIO |
Segue la lettura breve, dal Salterio o dal Proprio o dal Comune. |
La lettura breve può essere seguita da una pausa di silenzio,
quindi si dice il responsorio indicato subito dopo la lettura stessa. |
Nelle domeniche, nelle ferie e nelle memorie dei santi la lettura
breve e il responsorio si prendono dal salterio o dal proprio del tempo,
nelle feste e nelle solennità si prendono dal proprio o dal comune. |
|
ORAZIONE |
Poi si recita l’orazione associata alla lettura breve, dal
Salterio, o dal Proprio o dal Comune |
|
CONCLUSIONE |
L’ora si conclude con l’acclamazione: |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INTRODUZIONE |
Nella celebrazione pubblica o comune presieduta dal sacerdote o
dal diacono, il celebrante rivolge all’assemblea il saluto: |
Il
Signore sia con voi. |
E con
il tuo Spirito. |
|
Negli altri casi l’Ora inizia così: |
Signore,
ascolta la nostra preghiera. |
E il
nostro grido giunga fino a te. |
|
RITO DELLA LUCE |
Si dice poi, a modo di responsorio, anche nella recita privata, il
lucernario, che, nella celebrazione pubblica, è opportuno sia accompagnato
dal Rito della Luce e dell’incenso. |
Le domeniche e le ferie il rito della luce si prende dal salterio
o dal proprio del tempo, nelle feste e nelle solennità si prende dal proprio
o dal comune, nelle memorie dei santi, se non è indicato nel proprio, si può
prendere dalla feria occorrente nel salterio o dal comune. |
|
INNO |
Quindi si dice l’inno adatto secondo il tempo liturgico o dal
salterio. Nelle feste e nelle solennità l’inno è proprio o dal comune, nelle
memorie dei santi, se non è indicato un inno proprio, si può usare l’inno
della feria occorrente o del comune. |
|
RESPONSORIO |
Quando è previsto, si canta o si recita il responsorio “in coro”. |
|
LETTURE E NOTIZIA DEL SANTO |
Nei Primi Vespri dei santi, anche se si fa solo la memoria, si
legge, prima della salmodia, una breve notizia sulla vita e le opere del
santo; nella celebrazione pubblica essa è seguita, se è il caso, dall’omelia. |
Negli altri Vespri è possibile inserire, dopo l’inno e prima della
salmodia, la celebrazione della Parola di Dio, con una o più letture tratte dalla
sacra Scrittura, seguite eventualmente dall’omelia. |
I Primi Vespri delle solennità del Natale del Signore,
dell’Epifania del Signore e della Domenica di Pentecoste hanno quattro
letture veterotestamentarie, ciascuna con i relativi salmelli e orazioni,
che, data la particolare importanza e solennità della celebrazione, è
lodevole leggere anche nella celebrazione individuale. |
|
SALMODIA |
Segue la salmodia, che può avere due forme: |
A) Nell’ufficiatura delle domeniche, delle memorie e delle ferie è
formata da due salmi, ciascuno con la sua antifona. |
B) Nell’ufficiatura delle solennità e delle feste è formata da un
salmo seguito immediatamente dal salmo 113 e dal salmo 116, sotto una sola
antifona e una sola conclusione dossologica. |
Nelle domeniche, nelle ferie e nelle memorie dei santi la salmodia
si prende dal salterio, nelle feste e nelle solennità si prende dal proprio
o, se non indicata, dal comune. |
|
PRIMA ORAZIONE |
Dopo la salmodia, si recita, senza premettere l’invito Preghiamo, la
prima orazione. |
Questa orazione, se non è prevista nel Proprio del Tempo, viene
presa dal Salterio; nelle solennità, nelle feste, nelle memorie viene presa
dal Proprio o dal Salterio. |
|
CANTICO DELLA BEATA VERGINE |
Si esegue poi, con l’antifona, il Cantico evangelico della beata vergine
Maria; l’antifona, se non è prevista nel Proprio del Tempo, viene presa dal
Salterio; nelle solennità, nelle feste e nelle memorie dei Santi viene presa
dal Proprio o dal Comune o dal Salterio. |
|
Cantico Lc
1,46-55 |
L'anima mia magnifica il Signore * |
e il mio
spirito esulta in Dio, mio salvatore, |
|
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. * |
D'ora in poi
tutte le generazioni |
mi
chiameranno beata. |
|
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente * |
e Santo è il
suo nome: |
|
di generazione in generazione la sua misericordia * |
si stende su
quelli che lo temono. |
|
Ha spiegato la potenza del suo braccio, * |
ha disperso i
superbi nei pensieri del loro cuore; |
|
ha rovesciato i potenti dai troni, * |
ha innalzato
gli umili; |
|
ha ricolmato di beni gli affamati, * |
ha rimandato i
ricchi a mani vuote. |
|
Ha soccorso Israele, suo servo, * |
ricordandosi
della sua misericordia, |
|
come aveva promesso ai nostri padri, * |
ad Abramo e
alla sua discendenza, per sempre. |
|
Gloria. |
|
Si ripete: |
L’anima mia * |
magnifica il
Signore. |
|
Ripetuta l’antifona si dice: |
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
SECONDA
ORAZIONE |
Quindi si dice, sempre senza l’invito Preghiamo, la
seconda orazione. Questa orazione, se non è prevista nel Proprio del Tempo,
viene presa dal Salterio; nelle solennità, nelle feste, nelle memorie dei
Santi viene presa dal Proprio o dal Comune. |
|
COMMEMORAZIONE DEL
BATTESIMO O LODE DEI SANTI |
Dopo il Cantico evangelico e la sua orazione, si celebra o la
commemorazione del battesimo o la lode dei santi, secondo l’indole
dell’ufficiatura. |
La commemorazione del battesimo consiste nella recita di un canto
del Nuovo Testamento con la sua antifona, o in un responsorio battesimale. |
Un’orazione battesimale accompagna sia il cantico sia il
responsorio. |
|
Nelle solennità e nelle feste dei santi, invece della
commemorazione del battesimo, si tributa onore al santo con la sallenda,
seguita dal Gloria
e ripetuta, e infine conclusa dall’orazione. |
|
INTERCESSIONI |
Dopo la commemorazione del battesimo o la lode del santo, si
recitano le intercessioni, o dal Salterio o dal Proprio o dal Comune. |
|
PADRE NOSTRO |
Segue il Padre
nostro, recitato o cantato da tutti: |
Padre
nostro, che sei nei cieli, |
sia
santificato il tuo nome, |
venga
il tuo regno, |
sia
fatta la tua volontà, |
come
in cielo così in terra. |
Dacci
oggi il nostro pane quotidiano, |
e
rimetti a noi i nostri debiti |
come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, |
e non
ci indurre in tentazione, |
ma
liberaci dal male. |
|
CONCLUSIONE |
La conclusione delle Lodi può essere fatta in due modi: |
A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un
diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione: |
Il
Signore sia con voi. |
E con
il tuo spirito. |
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
Vi
benedica Dio onnipotente, |
Padre
e Figlio e Spirito santo. |
Amen. |
|
Si possono usare anche le forme di benedizione più solenni come è
detto nel Messale. |
Se si congeda l’assemblea si aggiunge l’invito: |
Andiamo
in pace. |
Nel
nome di Cristo. |
|
B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un
sacerdote o un diacono si conclude con la formula seguente: |
Il
Signore ci benedica e ci esaudisca. |
Amen. |
|
oppure: |
La
santa Trinità ci salvi e ci benedica. |
Amen. |
|
|
|
|
|
INTRODUZIONE |
Convertici,
Dio, nostra salvezza. |
E
placa il tuo sdegno verso di noi. |
|
O Dio,
vieni a salvarmi. |
Signore,
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Come
era nel principio e ora e sempre |
nei
secoli dei secoli Amen. |
|
Alleluia. |
In quaresima, invece di Alleluia, si dice: |
Lode a
te, Signore, re di eterna gloria. |
|
INNO |
Subito dopo l’introduzione, si recita l’inno adatto, secondo il
giorno della settimana. |
|
SALMODIA |
All’inno, segue la salmodia, che è costituita da uno o due salmi,
ciascuno con la propria antifona. |
|
LETTURA BREVE E RESPONSORIO |
Dopo la salmodia, si legge una breve lettura tratta dalla Sacra
Scrittura, che può essere seguita da una pausa di silenzio, quindi si dice il
responsorio ivi riportato. |
|
CANTICO DI SIMEONE |
Segue poi il Cantico di Simeone, recitato con la propria antifona
secondo il giorno della settimana. |
|
Cantico Lc
2,29-32 |
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * |
vada in pace
secondo la tua parola; |
|
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, * |
preparata da te
davanti a tutti i popoli, |
|
luce per illuminare le genti * |
e
gloria del tuo popolo Israele |
|
Gloria. |
|
ORAZIONE |
Quindi, ripetuta l’antifona
del Cantico di Simeone, si recita l’orazione conclusiva, senza l’invito Preghiamo. |
|
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA |
Dopo l’orazione conclusiva,
si recita o si canta l’antifona alla B.V. Maria, scelta fra le seguenti
secondo il periodo dell’anno liturgico: |
|
Dall’8 settembre alla
Natività del Signore esclusa: |
Ave, regina dei cieli, |
ave, Signora degli angeli; |
porta e radice di salvezza, |
rechi nel mondo la luce. |
Godi, Vergine gloriosa, |
bella fra tutte le donne; |
salve, o tutta santa, |
prega per noi Cristo Signore. |
|
Dalla Natività del Signore
fino alla Quaresima esclusa: |
O santa Madre del Redentore, |
porta dei cieli, stella del mare, |
soccorri il tuo popolo |
che anela a risorgere. |
Tu che, accogliendo il saluto
dell’angelo, |
nello stupore di tutto il creato |
hai generato il tuo Creatore, |
madre sempre vergine, |
pietà di noi peccatori. |
|
In Tempo di Quaresima fino
al Giovedì santo (il Venerdì e il Sabato santo l’antifona si omette): |
Salve, regina, madre di misericordia, |
vita, dolcezza e speranza nostra,
salve. |
A te ricorriamo, esuli figli di Eva; |
a te sospiriamo, gementi e piangenti |
in questa valle di lacrime. |
Orsù dunque, avvocata nostra, |
rivolgi a noi gli occhi tuoi
misericordiosi. |
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, |
il frutto benedetto del tuo seno. |
O clemente, o pia, o dolce vergine
Maria. |
|
In Tempo di Pasqua: |
Regina dei cieli, rallegrati,
alleluia: |
Cristo, che hai portato nel grembo,
alleluia, |
è risorto come aveva promesso,
alleluia. |
Prega il Signore per noi, alleluia. |
|
Da Pentecoste all’8
settembre escluso: |
Inviolato fiore, purissima Vergine, |
porta lucente del cielo, |
Madre di Cristo amata, Signora
piissima, |
odi quest’inno di lode. |
Casta la vita scorra, sia limpido
l’animo: |
così t’implorano i cuori. |
Per la tua dolce supplica a noi
colpevoli |
scenda il perdono di Dio. |
Vergine tutta santa, Regina
bellissima, |
inviolato fiore. |
|
ESAME DI COSCIENZA E CONCLUSIONE |
Dopo l’antifona alla B.V.
Maria, è cosa lodevole soffermarsi qualche minuto in silenzio per effettuare
un esame di coscienza sulla giornata trascorsa. |
|
L’ora di Compieta si
conclude con l’acclamazione: |
Dormiamo in pace. |
Vigiliamo in Cristo. |