Ordinario - Vespri
INTRODUZIONE
Nella celebrazione pubblica o
comune presieduta dal sacerdote o dal diacono, il celebrante rivolge
all’assemblea il saluto:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito.
Negli altri casi l’Ora inizia
così:
Signore, ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
Si dice poi, a modo di
responsorio, anche nella recita privata, il lucernario, che, nella celebrazione
pubblica, è opportuno sia accompagnato dal Rito della Luce e dell’incenso.
Le domeniche e le ferie il
rito della luce si prende dal salterio o dal proprio del tempo, nelle feste e
nelle solennità si prende dal proprio o dal comune, nelle memorie dei santi, se
non è indicato nel proprio, si può prendere dalla feria occorrente nel salterio
o dal comune.
INNO
Quindi si dice l’inno adatto
secondo il tempo liturgico o dal salterio. Nelle feste e nelle solennità l’inno
è proprio o dal comune, nelle memorie dei santi, se non è indicato un inno
proprio, si può usare l’inno della feria occorrente o del comune.
RESPONSORIO
Quando è previsto, si canta o
si recita il responsorio “in coro”.
LETTURE E NOTIZIA DEL SANTO
Nei Primi Vespri dei santi,
anche se si fa solo la memoria, si legge, prima della salmodia, una breve
notizia sulla vita e le opere del santo; nella celebrazione pubblica essa è
seguita, se è il caso, dall’omelia.
Negli altri Vespri è possibile
inserire, dopo l’inno e prima della salmodia, la celebrazione della Parola di
Dio, con una o più letture tratte dalla sacra Scrittura, seguite eventualmente
dall’omelia.
I Primi Vespri delle
solennità del Natale del Signore, dell’Epifania del Signore e della Domenica di
Pentecoste hanno quattro letture veterotestamentarie, ciascuna con i relativi salmelli e orazioni, che, data la particolare importanza e
solennità della celebrazione, è lodevole leggere anche nella celebrazione
individuale.
SALMODIA
Segue la salmodia, che può
avere due forme:
A) Nell’ufficiatura delle
domeniche, delle memorie e delle ferie è formata da due salmi, ciascuno con la
sua antifona.
B) Nell’ufficiatura delle
solennità e delle feste è formata da un salmo seguito immediatamente dal salmo
113 e dal salmo 116, sotto una sola antifona e una sola conclusione dossologica.
Nelle domeniche, nelle ferie
e nelle memorie dei santi la salmodia si prende dal salterio, nelle feste e
nelle solennità si prende dal proprio o, se non indicata, dal comune.
PRIMA ORAZIONE
Dopo la salmodia, si recita,
senza premettere l’invito Preghiamo, la prima orazione.
Questa orazione, se non è
prevista nel Proprio del Tempo, viene presa dal Salterio; nelle solennità,
nelle feste, nelle memorie viene presa dal Proprio o dal Salterio.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Si esegue poi, con
l’antifona, il Cantico evangelico della beata vergine Maria; l’antifona, se non
è prevista nel Proprio del Tempo, viene presa dal Salterio; nelle solennità,
nelle feste e nelle memorie dei Santi viene presa dal Proprio o dal Comune o
dal Salterio.
Cantico: Lc 1,46-55
L'anima
mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio
salvatore,
perché
ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi
chiameranno beata.
Grandi
cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di
generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha
spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del
loro cuore;
ha
rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha
ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha
soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come
aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per
sempre.
Gloria.
Si ripete:
L’anima
mia *
magnifica il Signore.
Ripetuta l’antifona si dice:
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
Quindi si dice, sempre senza
l’invito Preghiamo, la
seconda orazione. Questa orazione, se non è prevista nel Proprio del Tempo,
viene presa dal Salterio; nelle solennità, nelle feste, nelle memorie dei Santi
viene presa dal Proprio o dal Comune.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO O LODE DEI SANTI
Dopo il Cantico evangelico e
la sua orazione, si celebra o la commemorazione del battesimo o la lode dei
santi, secondo l’indole dell’ufficiatura.
La commemorazione del
battesimo consiste nella recita di un canto del Nuovo Testamento con la sua
antifona, o in un responsorio battesimale.
Un’orazione battesimale
accompagna sia il cantico sia il responsorio.
Nelle solennità e nelle feste
dei santi, invece della commemorazione del battesimo, si tributa onore al santo
con la sallenda, seguita dal Gloria e ripetuta, e infine conclusa
dall’orazione.
INTERCESSIONI
Dopo la commemorazione del
battesimo o la lode del santo, si recitano le intercessioni, o dal Salterio o
dal Proprio o dal Comune.
PADRE NOSTRO
Segue il Padre nostro, recitato o cantato da
tutti:
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
CONCLUSIONE
La conclusione delle Lodi può
essere fatta in due modi:
A) Se la celebrazione è
presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e
con la benedizione:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie
eleison.
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito santo.
Amen.
Si possono usare anche le
forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea si
aggiunge l’invito:
Andiamo in pace.
Nel nome di Cristo.
B) Nella celebrazione
individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono si conclude con la
formula seguente:
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.
oppure:
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.